Stacciaburatta – Mezzana

Postato da Trimalcione qui

Lo Stacciaburatta ha aperto da poco, è a Mezzana, in una villetta chiusa da cancello e portone di legno e (putroppo) si presenta come “club enogastronomico”.
Dico purtroppo, perché tante cose si potrebbero perdonare ad una trattoria, a un’osteria, a una tavola calda (senza offesa perlamordiddio!)… ma se entro in un CLUB ENOGASTRONOMICO mi aspetto dei contenuti che putroppo allo Stacciaburatta non ho trovato, e quindi sono rimasto doppiamente deluso.
Il posto è carino (per quei pochi che si azzardano ad entrare), le decorazioni delle sale curate e fantasiose, sembra di essere in un posto dove si fa sul serio.
Ma intanto la carta dei vini non è all’altezza, si tratta di una cinquantina di possibilità di scelta in gran parte dal costo compreso tra i 10 e i 20 euro (un paio di eccezioni, ma niente di che).
Il menù (l’unico che portano per ogni tavolo, anche se i tavoli occupati sono due su trenta…) è piuttosto povero. I contorni non sono previsti.
Dopo 40 minuti ci portano un aperitivo offerto dalla casa: spumantino svanito con l’unica cosa buona di tutta la cena: datteri ripieni di mandorle e avvolti nella pancetta. Dopo quasi un’ora arrivano il vino e l’acqua.
Dopo un’ora abbondante arrivano un po’ alla volta i primi (la pasta è scotta) e piano piano piano piano i secondi (solo cose precotte) e via così fino alla fine. Vi risparmio i particolari.
Morale: ristoratori non ci si improvvisa. Peccato. Ci sentiamo un po’ presi in giro e spendiamo 25 euro a testa.

1 ganasciaVoto originale del recensore:

Voto aggiornato il 2-9-09 da commenti 
——
Profumo di sviolinataAggiornamento della Ganascia 24 febbraio 2006
Nei commenti a questo post troverete alcune opinioni radicalmente contrastanti che mi sembrano però in alcuni casi scritte dal gestore. Ecco, secondo le nuove regole, il bollino di avvertimento.

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Elephant Bistrot – Livorno.

All’inizio dell’Estate, mi son trovato in piazza Mazzini, ad una sorta di fiera in cui, stranamente, non c’era niente da mangiare. Ho

Il Caminetto – Montaione (Fi)

Per alcune circostanze che qui non interessano, mi sono trovato nei giorni passati a Montaione. Su segnalazione di una persona del posto,

35 risposte

  1. Concordo con l’oste, vogliamo i particolari con dovizia di dettagli.
    Dove ora c’è il club enogastronomico qualche mese fa c’era una specie di pensionato per anziani di nome Aldebaran, forse è li che hanno imparato a cucinare la pasta scotta!

  2. Ragazzi io ci sono stato e devo dire che ho avuto decisamente più fortuna di voi!!!!!
    Magari i club enogastronomici fossero così…. In effetti il nome
    più adatto sarebbe “Ristorante” e di un certo tipo vista la qualità della cucina e la bellezza del contesto.
    Si! forse si aspetta un po’ troppo tra l’antipasto ed il primo… nel mio caso una ventina di minuti, ma decisamente ne vale la pena.
    Ho mangiato un riso fragole e champagne per S.Valentino che non si trova da nessuna parte… roba che si scioglie in bocca insieme all’acquolina! Non so se mi spiego!!! Adesso so che è in programma anche una serata con menù fisso anche per martedì grasso… prendendo spunto dal vostro titolo “Io ci ritorno!”
    😉

  3. Anche io sono andata a provare questo nuovo locale, lo STACCIABURATTA, che ha aperto da pochissimo a Mezzana. Intanto finalmente un locale fuori dal centro inserito in un giardino pieno di verde, fiori, aria buona (chissà d’estate com’è bello!)e con il parcheggio ad un tiro di schioppo, senza doversi fare chilometri a piedi per raggiungere la macchina. E’ un club enogastronomico, bisogna prenotare perchè, così ci dice la cameriera (gentilissima), i piatti che cucinano hanno una lunga preparazione e lunga cottura e vengono preparati appositamente per chi ha prenotato. Beh, questo mi fa sentire un ospite speciale, spero che il resto sia all’altezza. Entriamo nella prima sala (sono due, credo per una cinquantina di posti).
    L’ambiente è curatissimo ci si sente a nostro agio con un’atmosfera elegante ma anche rustica. Belle tovaglione a quadri, candela accesa, sottopiatti che fanno trasparire foglie essiccate al di sotto (bella trovata per l’originalità), piatti di ceramica si vedono fatti a mano, bei bicchierozzi.
    Il mio gruppo, 6 persone, è stato accolto da un “benvenuto”, l’hanno chiamato loro: una specie di aperitivo fatto da spumantino secco ed una specie di involtino di dattero e pancetta (ottimo!!!).
    Per antipasto io ho preso la tavolozza del pastore. Carinissima la scenografia: su una tavolozza c’hanno messo tutti i formaggi (hanno detto pecorini toscani di diversa stagionatura) e tante marmellate di cipolle, radicchio, pomodori verdi ed altre che non ricordo e mieli colorati. Un effetto esagerato vedere questa girandola di colori e di sapori! Ho assaggiato anche l’antipasto del mio compagno che aveva preso quello di mare. Originalissima la mousse di salmone nel guscio e molto buona la crema di un pesce che non ho riconosciuto. Un appunto: porzioni enormi! Con la tavolozza ci avrei mangiato almeno un’altra volta ed anche i miei amici hanno fatto fatica a finire il loro antipasto. Per primo ho preso la zuppa. Mitica zuppa! Da un pezzo non la mangiavo così ma ho voluto assaggiare anche gli spaghetti stacciaburatta che ha preso il mio uomo e buoni anche quelli, non avevo mai assaggiato quella salsa.
    Per secondo ho preso il cinghiale. ben frollato, ben cucinato, ma troppo anche quello!
    I contorni non li ho trovati sul menù, ma chi ce l’avrebbe fatta a mangiarsi anche un contorno?
    Son volata direttamente ai dolci perchè avevano dei nomi invitanti e mi sono pappata in un baleno la delizia di mele con salsa calda, un tortino di mele molto morbido e caldo, su cui era stata versata una salsa all’arancio candito bollente. Buonissima ed originale.
    Il mio fidanzato invece si è buttato sulle bacchette di cioccolato e cocco che ricordano una specie di cestino di legno dove ogni legnetto è una bacchetta di cioccolata intrecciata e nel mezzo la panna montata. Poi nel piatto c’era tutta una lavorazione di cacao in polvere che sembrava fosse dipinto invece era spolverizzato. Io non bevo vino quindi non posso esprimermi, però gli altri della compagnia che hanno preso un vino bianco hanno detto che la temperatura era troppo bassa. Complessivamente dico che è un bellissimo ambiente. Devono ridurre le quantità nei piatti e forse cambiare miscela di caffè perchè non è all’altezza di tutto il resto. Io ci ritorno e come posso faccio pubblicità perchè se lo meritano.

  4. Oh Trimalcione, ma te allo stacciaburatta non ci sei mica stato!
    A te, te l’hanno raccontato, dai… non è come dici te!
    Io ci sono stato quella sera che qualcuno insisteva per avere il Muller Thurgau ROSSO e da “vero intenditore” si arrabbiava perchè non c’era.
    Forse anche te c’eri quella sera lì, dì la verità!
    No… perchè se hai contato 30 tavoli mi viene da pensare che forse l’hai bevuto tutto te il Muller Thurgau “rosso”.
    Dai… dillo… te eri da un’altra parte, perchè i tavoli non sono trenta come dici te, sono solo 18 e di più non ce n’entrerebbero.
    ma quando è tigna è tigna!
    Dai… non lo fare il bischero!
    E poi 40 menuti per l’aperitivo, un’ora per vino e acqua, un’altra ora per la pasta scotta e poi un’altra ora per il secondo e un’altra vuoi che non ci sia voluta per il dolce?!
    Mondoboia! Ma se è come dici te, bisogna prender le ferie per andare a mangiare lì!
    Oh Trimalcione… ma quanto t’hanno dato?!

  5. Oh! certo che se annabellina è del locale tutto questo vespaio sollevato su Stacciaburatta non le fa altro che bene… Qualcuno disse: “non è importante che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli” hi hi!

    Comunque, preferisco raccontare la duplice esperienza che mi ha visto avere due opinioni discordanti del locale in questione.
    Una mediocre e l’altra molto positiva.

    La prima volta che ci sono stato, era di giovedì, pochi giorni dopo l’apertura…. ho avuto la sincera impressione che una certa dose di inesperienza dominasse.
    Mi riferisco ai tempi, non certo di cottura visto che un cinghiale con le olive non può essere che precotto, ma forse Trimalcione anche se il nome potrebbe ingannare non è affatto esperto di cucina toscana.
    Ci sono piatti infatti come il cinchiale o la zuppa… che hanno un tempo di cottura e/o di preparazione di ore ed ore… sfido chiunque a trovare un locale che te li fa espressi!

    Va beh… sorvoliamo sul resto delle cose che ha raccontato sto tizio, in questo sono d’accordo con Gostino, le cose che ha scritto non solo dimostrano che non c’è stato, perchè 30 tavolini davvero non ci possono entrare, ma che ci sia la volontà di diffamare….
    Si tratta forse di “Aggiotaggio”???
    Forse qualche locale vicino starà sentendo il fiato sul collo…. 😉

    Comunque, ritornando ai tempi sbagliati… in effetti la prima volta che ci sono stato sembrava ci fossero dei problemi o che qualcosa non andasse in cucina… perchè tra l’antipasto ed il primo sono passati qualcosa come 30 minuti o giù di lì. Ingiustificatamente poi, perchè il locale era semivuoto dato che era una delle prime serate.
    I prezzi degli antipasti erano un po’ troppo alti… anche se in realtà si tratta di cose molto particolari… come per esempio “la tavolozza del pastore” un insieme di formaggi e marmellate e mieli… adagiate su una tavolozza di legno… antipasto dal sapore molto ricercato…. ma 10 euro per un antipasto è troppo… in un circolo enogastronomico!!!
    Ok! che bisogna guardare il rapporto qualità prezzo… però… già scorrendo il menù uno viene subito aggredito psicologicamente da un antipasto a due cifre…. e non è carinissimo!
    Va beh! poi ho avuto la sfortuna/fortuna di imbattermi nella cameriera che mi ha fatto cilecca sul tappo del vino… rompendolo.. ma diciamo la verità… era talmente carina che su questo ho sorvolato… e forse lo avrebbe fatto anche qualcuno di voi!
    😉
    Tutto sommato un due/tre ganasce la prima sera gliele avrei comunque aggiudicate… forse per incoraggiamento…

    Non del tutto convinto, forse inconsciamente ipnotizzato dai sapori della prima sera, comunque buoni, ho voluto riprovarci dopo circa un mese dall’apertura… per l’esattezza domenica pomeriggio… anche perchè mi era rimasta la curiosità di assaggiare come facevano la zuppa.

    Eh beh! stavolta mi son sentito di fare loro i miei complimenti….
    tutto perfetto! tempi, sapori e servizio….!!!!
    considerando che il numero dei clienti cominciava ad essere decente… una ventina di persone….
    I prezzi sono stati ritoccati…. rendendo il rapporto qualità/prezzo molto più accattivante, il servizio è molto più celere….
    Forse il motore si sta rodando….???

    Salutando all’uscita mi è stato dato un volantino che invita a prenotare per la cena di martedì grasso o qualcosa di simile…
    Menù completo a soli 20 euro??? disponibile su http://www.stacciaburatta.it (no comment per il sito! potrebbe essere decisamente meglio! ma almeno c’è il menù e qualche foto del locale oltre alla piantina per raggiungere il locale!).

    AH!!! Cavolo!!! bevande escluse….!!!!!!!!!!!!!

    Mi pareva troppo bello bersi un bel chianti più la cena a soli 20 euro….
    Peccato i miracoli ancora non li sanno fare…..

    😉

    A parte gli scherzi per me si meritano un bel 4 ganasce….

  6. Ma che bello questo Stacciaburatta, che commenti entusiastici sono veramente incuriosito, mi è venuta proprio voglia di fare una bella panzata di zuppa e cignale, anzi no forse, visto che ci sono, mi magnerò una bella cofana di risotto fragole (di stagione) e sciampagne, vuoi mettere la scioglievolezza?!
    Ma la cosa che mi incuriosisce di più è sicuramente l’originalissima Tavolozza del pastore servita come antipasto, un tripudio di pecorini con trionfo di marmellatine e composte, l’ideale sarebbe che la servisse un vero pastore seguito da un codazzo di zampognari e pecore scagazzanti.
    Una selezione di pecorini e marmellate come antipasto?Ma vi rendete conto della boiata? Perchè non mettono una minestra di fagioli come contorno?
    I ristoratori nei paraggi sentono sicuramente il fiato sul collo, ma della gente che si schianta dalle risate.

  7. Sono stata allo Stacciaburatta sabato sera con il mio ragazzo e ad entrambi questo locale ha fatto una buona impressione. L’accoglienza è stata ottima, con un cameriere ed un altro signore gentilissimi. Per quanto riguarda le pietanze, a me sono sembrate ben cucinate e anche particolari… non capisco il perché di alcuni interventi qui sopra: perchè i pecorini accostati a miele/marmellate sarebbero una boiata? Il piatto che mi è piaciuto di più è stato il Peposo del Brunelleschi; degni di nota anche i dolci, a mio avviso. Inoltre il posto è molto curato, sia negli interni che negli esterni, e a mio parere è l’ideale per una serata romantica ma può andar bene anche per una cena tra amici. Non si spende tanto: nella media, direi. Noi, prendendo 2 antipasti, 2 secondi, 2 contorni, 2 dolci, 1/4 di vino della casa e l’acqua si è speso 58 in tutto. Io ci ritorno… e come voto gli darei minimo 3 ganasce.

  8. …. e il mistero continua ! x il momento , la valutazione del locale e’ misera misera ! only one jaw ! e trimalcione chi sarebbe? la degustazione di formaggio e’ forse piu’ appropriata a fine pasto,ma numerosi locali la mettono tra gli antipasti! non mi sembra materia x imbestialirsi! saluti

  9. perchè, nonostante sia di moda, i formaggi, di solito, che io sappia, si servono a fine pasto come regola non scritta ma importante per chi degusta. Mi pare di ricordare che, servire i formaggi come antipasto, condiziona il palato ad inizio pasto. Certo, ognuno può fare come gli pare, ma se si vuole trasmettere cultura e competenza, questa è una di quelle regole che andrebbero rispettate.

  10. Mi fido di chi è più intenditore di me su questa cosa del formaggio come antipasto… io in effetti non ne so molto: mi limito a non mescolare roba di terra e di mare e basta. Comunque secondo me è un posto da provare senza nessun pregiudizio: non credo abbia la pretesa di essere un ristorante 5 stelle, si vede che è a conduzione famliare, quindi se uno ci va con questa consapevolezza, solo per assaggiare qualcosa di diverso senza allontanarsi tanto da Pisa e per di più in un posto carino, potrebbe anche trovarsi bene come è successo a noi! P.S. ovviamente ci tengo a specificare che non sono del locale, viste le precedenti auto-sviolinate

  11. Venerdì 28 agosto, complice un caldo asfissiante, io e mio marito abbiamo deciso di cenare all’aperto, così senza una predilezione particolare per carne o pesce, mare o montagna ci siamo mossi da Cascina verso Pisa seguendo la lungo monte…ed ecco affacciarsi l’ipotesi di cenare allo “Stacciaburatta” dove eravamo stati una sera ad ascoltare musica nel giardino, ma essendo un dopo cena non avevamo provato la cucina. Arriviamo alle 20.30, il locale è deserto ma tutti i tavoli sono apparecchiati con cura: sottopiatti di vetro trasparente che premono sulla tovaglia le composizioni di fiori secchi preparate con fantasia dalla signora cuoca. Ci accoglie la figlia e ci spiega che non avendo ricevuto prenotazioni non hanno apparecchiato in giardino…poco male il locale è fresco, non c’è nessuno e la musica cubana in sottofondo è piacevole, alle pareti i quadri, alcuni veramente molto suggestivi dipinti dal marito della cuoca e proprietario del locale. Ci accomodiamo e mentre ci prepariamo a leggere il menù la figlia e cuoca anche lei ci porta degli aperitivi alla pesca, leggermente alcolici, accompagnati da uno spiedino fatto con una prugna ripiena di una mandorla salata, avvolta in una fetta sottile di pancetta, il tutto cotto al forno. Delizioso.
    Il menù presenta pochi piatti, tutti molto interessanti sia di carne che di pesce, a questi si aggiungono alcuni “fuori carta” che la figlia ci illustra con precisione: controfiletto al profumo di tartufo su bruschetta con tartufo scorzone, pasta ripiena di tartufo scorzone con salsa al tartufo bianco e per quanto riguarda il pesce un primo di pasta ripiena di pesce e un antipasto, sempre di pesce, di cui non ricordo gli ingredienti.
    La figlia nell’attesa della nostra scelta ci porta un cestino contenente tanti piccoli panini caldi e appetitosi.
    Dopo accurata lettura scelgo le linguine alla “Stacciaburatta” che consiste in un sugo molto saporito con pomodoro e odori misti dell’orto, molto buono. La pasta è al dente e decisamente abbondante. Mio marito ha scelto dei fagottini con gorgonzola dolce e pere con salsa di pere e grani di pepe nero. Anche questo piatto decisamente abbondante e dal sapore netto con i pezzetti di pera e il gorgonzola ben distinguibili come sapore.
    Per il secondo piatto pensavo al “peposo”, ma dato che sono al settimo mese di gravidanza e la bambina occupa anche lo spazio dello stomaco…ho optato per un contorno di verdure di stagione saltate. Buone, insaporite con aglio e pomodoro, proprio come le faccio io. Mio marito, che non è al suo settimo mese di gravidanza ha lo stomaco ampio…così ha chiesto la trippa alla pisana, che gli è stata servita con una ciotola di riccioli di burro da fare sciogliere sulle nobili frattaglie, a suo dire molto buona, più di quella che cucina sua madre…e questo la dice lunga!
    Per motivi che potete intuire non ho chiesto del vino e mio marito che deve guidare e badare all’incolumità della famigliola ha scelto un “quartino” di vino rosso della casa, vino semplice ma non aspro che ha accompagnato bene il primo piatto, forse meno la trippa, ma sicuramente onesto nel prezzo e nelle aspettative.
    Ci siamo fatti tentare dal dolce…impossibile non cedere alle tentazioni della figlia-cuoca che si diletta soprattutto nella preparazione dei dolci e degli antipasti, così ho scelto un semifreddo al cardamomo con pezzetti di zenzero candito e cioccolato fondente…ECCEZIONALE, veramente ottimo, il semifreddo era davvero sublime. Mio marito che adora le meringhe è stato coccolato con una meringa appena sfornata che per essere assaggiata da me NON è stata riempita da panna e fragole come da menù, ma la fantasia della figlia-cuoca ha rivisitato con pezzetti di ananas, mandorle e pinoli tostati e cioccolato fondente, buono, ottimo direi ma per il mio gusto mancava una parte cremosa, dato che la meringa è decisamente croccante, perciò parlando con la figlia-cuoca ho proposto una crema al cardamomo, dato che il semifreddo era così buono.
    La serata è trascorsa con grande naturalezza, a nostro agio nel conversare con la figlia e con il padre, purtroppo non abbiamo avuto la fortuna di conoscere la madre, che mio marito avrebbe elogiato per la preparazione della trippa, abbiamo mangiato molto bene, forse non abbiamo scelto i piatti più elaborati, ma i dolci erano decisamente raffinati e la trippa non è semplice da cucinare, il servizio è molto attento e simpatico, e il prezzo è decisamente conveniente: 45euro in due.
    Vi raccomandiamo calorosamente questo locale perché pensiamo che le persone che ci lavorano sanno bene come si fa e mostrano una passione ed un’attenzione rara, specie dalle nostre parti. Buona cena a tutti.
    Giudizio: 4 GANASCE.

  12. …e ci risiamo! se non e’ cambiata gestione, o non e’ cambiato il cuoco, ditemi come si puo’ andare dalla singola ganascia a quattro! e’ tutta un altalena fin dall’inizio, ma dipende dai giorni?ho visto che nei giorni dispari si mangia bene! o sara’ stata una serata da dimenticare quella della rece?boh!? aspettiamo anche cordon rouge e poi vediamo!illuminaci ti prego!

  13. io a Stacciaburatta ci sarò stato tre volte ..
    ho sempre mangiato bene con un buon rapporto qualità prezzo . Un locale normale dove si sta’ bene perche’ non c’e’ mai casino, da TRE ganasce
    come minimo .

  14. Seratina romantica …sembrava di essere in giardino a casa di amici. Tre tavoli, tot. forse 10 persone. Personale gentile ed educato, locale molto accogliente e pulito (niente zanzare!), tavoli in giardino e toni bassi (io odio musica alta e caciara dai tavoli vicini mentre mangio). Abbiamo gustato gli aperitivi con cui ci hanno accolto, gli antipasti, i primi i secondi e i dolci. Buon vino rosso della casa, acqua. prezzo onesto e quasi “competitivo”: tagliata 10 euro, carne ottima qualità, cotta ad hoc e abbondante. Siamo stati bene e… sì, ci ritorneremo per provare altre specialità tipo il “peposo”. Ve lo consiglio ma voglio essere tiepida diciamo max. 3 ganasce? I primi, buoni ma non mi hanno entusiasmato…Il bruschettone ai tartufi e la tagliata sì. I dolci meritano, davvero. Ricordatevi di prenotare, di portare il contante (non hanno il POS) e di bere il caffè altrove!! 🙂
    A proposito del discorso formaggi, personalmente non ci vedo nulla di strano nel fatto di servirli come antipasto con marmellate e mieli a patto che ciò che viene dopo abbia un gusto deciso, in una escalation di sapori. Ad esempio dopo non prendo un tortello agli asparagi , ma magari un brasato “peposo” o al massimo una tagliata. Alla prossima

      1. quoto Ganascia, non è solo una questione di sapori, è ANCHE una questione di sapori: la caratteristica dei formaggi è che persistono in bocca, questa caratteristica è dovuta proprio dalla facilità di “attaccarsi” al palato…poi, ripeto, se piacciono come antipasto, de gustibus….

  15. trimalcione che dici, si puo’ tenta’ un aggiornamento di ganasce?la ganascia singola e’ inquietante ! che ne dici ? assiette du fromage a parte 🙂

  16. Scusate ma noto un certo accanimento contro questo Stacciaburatta… perchè magari una volta, accantonando i pregiudizi, non lo provate? Naturalmente senza le aspettative che potreste avere verso un locale di lusso… Secondo me la spiegazione di queste opinioni così discordanti è che quelle più negative siano state scritte dopo poco tempo dall’apertura (mi sembra sia da Trimalcione sia da Vitellozzo per quanto riguarda la prima esperienza che ci ha raccontato): poi ci sta che col tempo il locale sia migliorato, no?

  17. ci sono stato ier sera, x la scelta obbligata del tutto pieno del sabato sera. forse sul locale arieggiano ancora spettri e dubbi vari, infatti x esser sabato era semi deserto! praticamente si cena in casa e inizialmente fa strano! apparecchiatura buona e servizio senza troppe pretese, la cameriera pero’e’ molto gentile, la cucina e’ classica e ben presentata, con piccoli abbinamenti azzardati specialmente x gli antipasti, tipo prosciutto d’oca con fragole, pinoli e aceto balsamico o involtini di cervo con polentine e frutti di bosco. la cacciagione e’ il tema ricorrente del menu invernale credo,infatti di secondo abbiam mangiato capriolo e cinghiale, forse un po carente x quantita’ e cottura! il conto x 4 antipasti ,4 primi , tre secondi e due contorni,con morellino (carta dei vini un po’ limitata) e caffe e’ stato di 32 euro a persona.Le tre ganasce, x me, sono ok, e valutando rapporto qualita’ prezzo, penso che il ristorante potrebbe lavorare di piu’, specialmente il sabato!ps e’ un circolo, dovete riempire un modulo x il tesseramento gratuito!

  18. sono daccordo con sommellie
    siamo stati diverse volte a Stacciaburatta
    mangiando discretamente bene e con un
    buon rapporto qualità prezzo
    voto per la “riabilitazione” del locale 🙂

  19. Beh, la prima volta che ci sono stata non l’ ho trovato terribile, ma la volta successiva ho aspettato ere geologiche fra una portata e l’ altra , alla fine avevamo aspettato talmente tanto che ci era passata la fame!! secondo me il prezzo francamente è alto tenendo conto che con la storia del club non fanno fattura e non si può pagare col bancomat.

  20. Hanno le potenzialita’, ma non le sanno sfruttare! i prezzi son nella media, la tavola e’ curata, ma l’organizzazione un po’ meno credo! Se di sabato sera era semi deserto qualcosa non quadra! un’altra possibilita’, se la merita comunque , vedremo! 🙂 saluti

  21. Penso che ultimamente i prezzi si siano un po’ alzati (forse eccessivamente?), ad esempio per la serata di s.valentino chiedono 45 euro. è vero che il menu è tutto di pesce, però mi sembra tanto per un club enogastronomico di questo tipo…

  22. premesso che amo poco documentarmi sui menu’ x la festa suddetta, (mi da noia anche nominarla, è piu’ falsa dei soldi del monopoli!), ma e’ una serata particolare, spesso con tanto di musica dal vivo etc etc! se di norma spendi 30/35 euro x un menu’ di carne, il polpo romantico, servito con la melodia del tempo delle mele, costa sicuramente di piu’!ps l’antipatia x il 14 febbraio nasce dal fatto che, secondo me, ci son molteplici occasioni quotidiane x dimostrare amore ed affetto a chi si vuol bene! non me ne voglian ristoratori, fiorai e gioiellieri! 😀 saluti

    1. beh si e’ vero, pero’ vale lo stesso anche per festa del papa’, mamma, nonni, zii, compleanni, anniversari etc. ma é comunque un’occasione! Non so voi, ma se mi dimentico la festa della mamma, a me la mi’ mamma mi scuoia!!! 😀

  23. Secondo me il posto non è male.A Pisa un posto così non si trova.E’ un posto un pò particolare,ovviamente non è adatto agli studentelli con quattro soldi in tasca.La cifra non è troppo bassa,ma considerando le cose che si mangiano ci si può anche stare.Buonanotte e io gli dò tre ganasce Tiè!!

  24. Ciao a tutti.
    Io ci son stato una volta e dico subito che avete fatto bene a rettificare le ganasce, tre son le sue.
    L’entrata spaventa un po’ perché sembra di entrare in casa di qualcuno. L’ambiente interno è curato come anche il servizio.
    Son passati un paio di mesi quindi non ricordo nel dettaglio le portate ma posso dire che il rapporto qualità/prezzo è stato buono (forse aiutato dal fatto di essere un club). Sia la cucina che il servizio mi han soddisfatto. Dovrei ciritornarci entro un mesetto, casomai vi farò sapere qualcosa di più dettagliato…
    P.S.: ma il parcheggio dov’è? dietro casa? L’altra volta non l’ho visto…

  25. Non riesco ancora a capire lo spirito di questo ristorante, continua a non convincermi del tutto!
    Un club enogastronomico, deve garantire un certo livello di cucina e cantina con prezzi adeguati!
    Boh, non riesco a classificarlo! La cucina di base non e’ male, ma il vino della casa improponibile; serate a tema con buon rapporto qualita’ prezzo, ma si nota una certa improvvisazione nella realizzazione dei piatti piu’ elaborati, come nel menu del cioccolato!
    Spero di trovare dei miglioramenti prossimamente 🙂
    Anche perche’ l’ambiente di casa mi piace 🙂

  26. Che dire, prima di tornarci per la terza volta, ho dato un’occhiata alle recensioni e ho trovato un bel mix di opinioni…a parte la prima, cattivissima, mi sono sembrate positive… Ma non è che questo intellettuale di”Trimalcione” faccia parte della concorrenza??? Magari ha un ristorantino mediocre che non tira ed allora si diverte a spargere veleno come può. Io son decisamente “fuori zona” e quindi aliena da riferimenti che si scorgono più o meno tra le righe. Ci son stata anche recentemente, oltre che a novembre, ed ho mangiato(e pure bevuto) decisamente BENE. Ottimo anche il rapporto qualità- prezzo, per cui mi limito a dire: ” Trimalcione, vé a cà col cò” che è il corrispettivo, dalle mie parti, del romano”fa la pace col cervello”, tutto questo astio non ti fa bene.

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