Fenomenologia della Festa dell’Unità

Tra poco si cominceranno a vedere i manifesti delle prime Feste dell’Unità, delle quali io sono un frequentatore più che assiduo. Per coloro che invece non sono adusi alla frequentazione, stilerò questa breve ma sapida guida.

All’arrivo

All’ingresso della Festa dell’Unità ci sono sempre uno o due pensionati col bidone delle offerte libere e gli adesivi della quercia. Se non metti niente nel bidone passi ovviamente da pidocchioso, comunque i due scherani ti attaccano subito un bell’adesivo che io riciclo prontamente il giorno dopo sul computer del mio collega che più di destra non si può. Lui è contento. A volte alle bimbe prosperose l’adesivo lo attaccano sulle puppe, ma sono peccati veniali e quindi si entra…

Ristorazione

Qui la faccenda si fa complicata. Come si mangia? Mediamente bene. Le piccole feste hanno un ristorante solo (es. San Piero a Grado), le medie (Zambra) ristorante e pizzerie, le grandi (Pisa) di tutto di più: ristomare, ristoterra, enotechina, etnico, pizzeria!

L’affluenza è sempre alta, per cui verrete accomodati al tavolo libero (se c’è) e quando vi tocca una bimba/un bimbo già abbastanza frastornata/o prenderanno il foglio con l’ordine. Il servizio è generalmente rapidissimo e istantaneo: vi portano tutto e subito, per cui attenti a non mangiare la macedonia al posto delle patatine fritte.

Pinatubo o festa dell'Unità  di ZambraIn fondo al tendone si intravede (e intrasente) un inferno di grigliata. Il fumo disegna nel cielo un pino vulcanico bisteccoso stile eruzione del Pinatubo (vedi foto). Il risultato spesso però è ottimo: vedi la favolosa rostinciana (o rosticciana, come si scrive?) di San Piero a Grado, caldamente raccomandabile.

Consigliabili anche le paste ai vari sughi e, in qualche posto, le pietanze di pesce decisamente commestibili.

Intorno a voi, padri di famiglia che a casa non sanno nemmeno dove sono le ciabatte sparecchiano e ripuliscono con una disinvoltura quasi eccessiva. Nei pochi giorni della Festa, sotto al tendone fanno cose che a casa probabilmente non farebbero nemmeno col fucile puntato alla schiena.

A fine cena, una rapida corsa allo stand dei frati e una al bar per caffè e grappino d’obbligo, quindi, via ai…

Divertimenti

Per il dopocena anche nelle feste più piccole c’è sempre il ballo. Singoli suonatori col tastierone MIDI preprogrammato, improbabili duetti batteria/tromba, complessi organizzati tutti vestiti uguali, spesso con cantante/animatrice vagamente postribolare si succedono tutte le sere sul palco, e un casino di gente balla tutta la sera. Una volta era più semplice, perché il liscio lo conoscevano tutti, poi ogni tanto il complesso metteva roba fuori categoria tipo “Il ballo di Simone” o “Nel continente nero”, che venivano ballati scompostamente in gruppo. Ora per fare i moderni mettono un po’ di tutto, ripescando anche macarene, meneaiti e altro budellame latino assortito, ma i ballerini lisci (che normalmente sono degli dei in pista) non sanno cosa fare e ballano i “fuori serie” tutti nello stesso modo, una specie di quadriglione.

Poi dopo il ballo si fa sempre una capatina alla libreria che, anche quando è microscopica, è altamente selezionata, per cui (specie con Trofea) ci lasciamo sempre qualche soldo per la gioia delle consorti.

Infine, scansati i giochi per figlioli e non (il tappo, la pesca delle anatre eccetera) si arriva all’attrazione principale: la RUOTA! Tutte le feste dell’Unità hanno la ruota, ma solo Pisa e Zambra possono vantare la star! L’omone della ruota!

Egli è un signore bello grasso che con abilità consumata incita i giocatori a comperare i talloncini per giocare. Instancabile, tutta la sera e tutte le sere decide i premi, organizza giri speciali, si fa sentire col vocione in tutta la festa e soprattutto esegue il suo caratteristico schiocco per richiamare gente. E’ un mago, e infatti c’è sempre un fottio di gente. E poi via! Rigatini, boccioni d’olio, spalle, vino, pezzi di cacio!

Alla fine, col nostro boccione d’olio o con un salametto, facciamo l’ultimo giro nel mercatino e quindi, felici e leggermente mangiati dalla zanzare, si va a casa.

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Elephant Bistrot – Livorno.

All’inizio dell’Estate, mi son trovato in piazza Mazzini, ad una sorta di fiera in cui, stranamente, non c’era niente da mangiare. Ho

Il Caminetto – Montaione (Fi)

Per alcune circostanze che qui non interessano, mi sono trovato nei giorni passati a Montaione. Su segnalazione di una persona del posto,

5 risposte

  1. Intervengo caro Ganascia su una tipologia di festa che qui nella zona va per la maggiore. Alcune volte in qualche FESTA dell’Unità qualche donnina, dopo una furibonda lite in cucina sui tempi del ragu con le altre donne, non va più ad aiutare e si possono verificare due casi disitinti:
    a) La dissidente, portandosi dietro un codazzo di fedelissime, si mette d’accordo e viene creata un’estemporanea SAGRA di QUALCHE COSA, dove la donnina ripropone lo stesso menù che riproponenva alla FESTA dell’Unità e quindi si mangia bene…
    b) la dissidente si ritira e la cucina per qualche anno vacilla e a quella festa si va, mangiando decisamente male….
    Devo dire che mediamente il livello mangereccio delle feste va gradualmente scemando, mentre aumentano velocemente i prezzi. In alcuni casi, se non fosse per l’immancabile LIBRERIA, non varrebbe più la pena di andare perchè i prezzi raggiungono quelli di ristoranti locali, cosa peraltro non tanto corretta.
    Quando la generazione delle donnine anziane e dei vecchietti che ti stanno tutto il santo giorno alla brace non ci sarà più, penso che queste feste saranno infestate da finti cuochi pseudo intelluali che propineranno dei piatti ricercati e schifosi a prezzi esosi……
    Speriamo che tutto rimanga così…..e la FESTA DELL’UNITA’ dei dintorni di Pisa rimane per me un’immancabile appuntamento estivo dove passare una piacevole serata.

  2. Che dirti……
    Io la penso un po’ come lampredotto, quindi nonostante la moglie bertinottiana , causa lavoro, riesco sempre a sfuggire a questo tipo di manifestazioni, da ristoratore devo dire che queste feste non sono di sicuro un toccasana per la categoria.
    rosticciana, come rosticceria

  3. Ragazzi, andate alla Feste Democratica di Castelfranco di Sotto! Incomincia il 24 Luglio ma mi hanno già fatto provare varie specialità del Menù in anteprima. Mi spiego. Nel menù della Festa è in programma piatti a base di carne di struzzo: ho sentito la bistecca di struzzo ed è una cosa favolosa! Appena incomincia, causa conoscenti, sarò assiduo frequentatore di questa Festa..e della cucina! eheh

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