Aglio Olio e Peperoncino – La Croce, Buti

E’ il turno di Cipo:

Salve a tutti, ho visitato questo simpatico sito e provo a scrivere la mia recensione sperando di fare cosa gradita.
Il posto è Aglio Olio e Peperoncino.
Il ristorante (il biglietto da visita reca scritto osteria pizzeria) è in località La Croce – Buti. Confina con un circolo e ne subisce un influenza abbastanza evidente, soprattutto per il linguaggio colorito della padrona, simpaticissima peraltro. Il locale ospita tavoli sia all’interno che all’esterno sotto una veranda. L’ingresso lascia piacevolmente sorpresi rispetto alla veduta esterna. Il personale è alla mano ma molto disponibile e cortese.

In 4 persone abbiamo mangiato un antipasto misto veramente abbondante e che comprende otto portate con accostamenti azzardati ma perfettamente riusciti quali i funghi con gamberetti ed il farro terra mare, oltre ai crostini numerosi, e veramente misti, insalate di mare con totanetti, polpetti, astici, e concluso con un vassoio di chioccioline di mare saporitissime, una nota che può risultare stonata è la mancanza di piatti caldi.

Per il primo abbiamo assaggiato i buoni ravioli al coniglio mentre i secondi si sono concentrati su un vassoio di cinghiale con ulive, un filetto ed una bella bistecca con funghi porcini. Tutta la carne è ottima il cinghiale e la bistecca veramente di qualità elevata ed i funghi porcini eccezionali.

I dolci sono molti ed almeno due o tre fatti in casa, ho assaggiato il tiramisu ad onor di cronaca perché stavo per svenire e l’ho trovato squisito. Due caffè semplici un corretto un pounche e la bottiglia di limoncello al tavolo 86 euro (21,5 a testa) abbiamo bevuto vino della casa rosso, un litro e mezzo, non è Sassicaia ma si accompagna bene ai piatti serviti e due bottiglie d’acqua.

Il servizio è stato abbastanza celere, chiaramente rispetto ai tempi di cottura, e nonostante il locale fosse pieno dentro e fuori (sabato sera 28 ottobre). Io 3 ganasce le darei volentieri visto soprattutto il rapporto qualità prezzo.


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Elephant Bistrot – Livorno.

All’inizio dell’Estate, mi son trovato in piazza Mazzini, ad una sorta di fiera in cui, stranamente, non c’era niente da mangiare. Ho

Il Caminetto – Montaione (Fi)

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23 risposte

  1. 4 ganasce mi sembravano eccessive più che altro per il locale, posto accanto ad un circolo arci, oltre che per la presentazione e la preparazione dei piatti, in fondo stiamo parlando di un onesto ristorante dove si mangia bene e si spende il giusto, anche se è sempre più difficoltoso trovarne.
    5 secondo me le meritano solo pierangelini, pinchiorri ovvero posti dove sei trasportato in un’altra dimensione. Senza offesa per l’alimonia sushi bar a calcinaia…
    Io comunque “ciritorno” spesso e volentieri anche se ultimamente sta diventando impossibile prenotare, spero solo non si montino la testa.

  2. Beh sai, in provincia di pisa non abbiamo né Pierangelini né Pinchiorri, per cui va tutto in proporzione (se qualcuno andrà dai sunnominati metetremo un voto extra)

  3. Beh ma io guardo al futuro! Da buon pisano spero sempre che apra un locale di livello analogo o che almeno riesca a trovare, sul nostro territorio, un posto che mi dia le medesime sensazioni (culinarie). Detto questo posso anche mettere come metro di paragone per le 5 ganasce il vecchio cagliostro e per le 4 ritengo azzeccato il cosmopolitan

  4. ps a dire il vero ora che mi sovviene un posto c’era “la volpe e l’uva” a Buti ma, se non erro, i proprietari sono emigrati verso lidi più felici

  5. La prima volta che andai da Cagliostro, più o meno 7 anni fa, mi ricordo di un eccellente cucina molto ricercata e formaggi incredibili, poi dopo il cambio degli chef è declinata molto, ma è solo un mio giudizio.

  6. Buongiorno a tutti,
    Purtroppo da un po di tempo non ho potuto partecipare attivamente al blog, ma cerchero’ di riavvicinarmi.Aprirei, per aver letto molti dei commenti, una parentesi sul metodo di valutazione.Vorrei capire se le ganasce vengono assegnate in modo assoluto o relativo. Vorrei quindi sapere se 4 o 5 ganasce assegnate a un ristorante popolare indicano che quel locale è ottimo come ristorante popolare o lo è in assoluto. Quindi, se per l’assegnazione vengono adottati piu’ parametri, quali sono. A questo punto, da ristoratore incuriosito ,chiedo di riaprire fra tutti il tema ” cosa vogliamo da un ristorante” sia in assoluto che in relazione al tipo di ristorante.Penso che con un po di chiarezza molti dei commenti potranno diventare meno equivoci.
    PS Consiglerei a molti di essere meno presuntuosi in fatto di enogastronomia e di iniziare dall’ ABC della percezione del palato prima di lasciare commenti.Ho avuto per farvi capire, un ottima impressione di come si pongono i partecipanti di maisazi.com per la modestia e per la ricerca dei sapori.Buone feste a tutti.

  7. Ieri sera sono stato a cena al suddetto circolo.
    confermo il carattere ruspante ed informale del luogo, e le diverse ganasce x quanto riguarda la spesa, un po meno x la cucina, migliorabile soprattutto sui primi piatti. Per esempio il ragu dei tortelli era salatissimo che li ammazzava di brutto nel sapore e non erano del tutto convincenti neanche nella fattura, x essere fatti in casa e serviti in una trattoria di campagna! non abbiamo preso gli antipasti, ma rimane valido il conto, che con due assaggi di primi, dei filetti ai porcini x secondo , dolce, vino della casa ,caffe’ e grappa si attestava sulla venticinquina di euri! saluti a tutti

  8. Sono stato e ristato in questo “circolo-locanda”.
    Devo dire che Roberta, la proprietaria, riesce a non farti annoiare tra una portata e l’altra…
    Per qunto riguarda la cucina devo dire che non è affatto male. Naturalmente tutto è relativo all’ambiente e alle pretese di spesa. Le portate sono abbondanti e discretamente realizzate. A mio avviso il rapporto qualità/prezzo è ottimo.
    E’ uno dei rarissimi posti dove puoi scegliere di andare anche all’ultimo momento, senza pensare alla spesa che, e qua devo veramente dare atto ai gestori, non è aumentata da quando il locale ha aperto i battenti. Bravi.

  9. siamo andati su consiglio di amici e sinceramente all’inizio non ero molto convinta,visto il posto abbastanza spartano e la ghiozzaggine della proprietaria(simpatica però),appena ha portato gli antipasti e ho assaggiato il prosciutto,i crostini e tutto il resto mi sono ricreduta subito.
    antipasto abbondante ed ottimo,primo squisito e nonostante fossimo in 2 la porzione era per 4,il tiramisù più buono che abbia mai mangiato in porzione da mezzo chilo(meglio anche di quello di mamma),caffè,mezzo litro di vino e birra….34 euro!!!(17,5 euro a testa)
    conclusione:uno dei rari e preziosi posti dove si spende poco e si mangia benissimo e tanto!
    giudizio:4 ganasce consigliatissimo!!

  10. non e’ certamente x far polemica sul locale, dove ho riscontrato un ottimo rapporto qualita’/prezzo, ma quattro ganasce forse son fin troppe! le tre stabilite da ganascia mi sembravan piu’ equilibrate x la trattoria in questione!se poi penso, che qualcuno le usa x delle pizzerie,mi viene da osservare come il gestore di aphrodite che c’e’ un po di confusione sul metro di giudizio! forse e’ piu’ corretto valutare singolarmente certe portate o alcuni aspetti di un locale e poi dare un giudizio finale complessivo! cioe’, mi spiego meglio, se in una trattoria mi servono un primo per me superlativo diro’ che era da quattro o cinque ganasce ma il giudizio sul ristorante sara’ magari complessivamente da tre! non vorrei complicarvi la vita, fate quel che volete ma soprattutto andate e magnate bene se potete! saluti

  11. posto veramente interessante.. rapporto qualita’ prezzo piu’ che ottimo!!! consiglio veramente a tutti e poi la mitica roby e’ troppo simpatica!!! ciao a tutti!
    comunque 4 ganasce per me ‘ e’ il minimo ci si sta’ troppo bene!!

  12. Avevo evitato finora di commentare la trattotia della Roberta perchè essendone amico e abitando a 200 cento metri pensavo di non poter essere obbiettivo, così ieri sera ci ho portato due dei più spietati critici culinari che conosca: i miei!
    La Roberta ci illustra il menù alla sua maniera e,vedendo mia mamma un pò sulle sue,conclude con un ” o qui è il manicomio!”. Ma veniamo a quello che ci interessa davvero: abbiamo cominciato con due antipasti misti che ci siamo divisi (erimo quattro), rimanendo comunque più che sufficenti.
    Proseguiamo con tre tagliolini ai porcini,ottimi e sufficenti per cinque! Infatti li abbiamo mangiati tutti e quattro e ce ne erano ancora per il mio bis!
    Per i secondi abbiamo scelto una frittura di pesce,una pizza e un filetto con contorno di porcini (la carne era veramente ottima e generosa nelle dimensioni).Chiudiamo con due dolci della casa,due amari, un caffè e un ponce. Consideriamoci anche una bottiglia di acqua,una di vino della casa e una birra da 66 cl, totale della cena 78 euri, con una spesa media di 19,50. Certo qualche miglioria quà e là andrebbe fatta,ma nel suo genere tre ganasce e mezzo le prende tutte. Sicuramente mia mamma ciritorna!

  13. Allora è bene evidenziare il fatto che per trovarlo è un’impresa notevole, seconda solamente alla ricerca della fornacettiana Patatabollente ( che di notte specialmente si fa prima a trovà qualcuno in Comune) e questo perché ci passi duemila volte davanti e dici ma è solo un bar! In effetti l’ingresso che si vede sulla strada è proprio un bar con tavoli da carte e avventori, mentre la trattoria è adiacente e nascosta da una giuncaia (artificiale).

    Appena entrati ci è venuta incontro la padrona di casa, tale Roberta, simpatica autoctona dalla lingua sciolta e dai modi bruschi. Pensate che per certe mie esternazioni inopportune ( per lei) mi ha promesso un paio di lattoni per rimettermi in sesto la testa ( pei non toscani i lattoni sono percussioni un pò pesantucce fra capo e collo). Vi consiglio dunque -se tenete alla vostra salute- di moderare le eventuali bischeraggini che vi usciranno dalla bocca, poi non dite che non ve l’ho detto.

    Veniamo a noi. Abbiam scelto il menù a vassoi ( s’era una diecina).

    -Antipasto di terra ( crostini e affini)

    -fagotti con burro e salvia

    -tordelli con ragù

    -pappardelle (m’eran rimaste in testa da Suvereto!) sul cinghiale

    -cinghiale con polenta e olive

    -dolce, caffè, ammazzacaffè

    Appena DICIOTTO EURO A CRANIO! Non aggiungo altro sennò poi mi tacciano di facondia. Io dò 3 ganasce per un quasi commovente direi deamicisiano rapporto qualità/prezzo.

    Ricordo solo che è in via gramsci, non chiedetemi altro perché in virtù del vino m’hanno portato via a spalla che cantavo ‘dolce Vienna’.

  14. Venerdì 14 novembre l’abbiamo provato:
    6 adulti di buona forchetta,1 bambino che mangia più di un adulto ed un neonato.

    -antipasto toscano misto per 4 persone con crostino per tutti
    -tris di primi(caramellone ricotta e spinaci,tordelli al sugo di carne,gnocchi all’astice)
    -Tagliata con funghi porcini e contorno di porcini fritti per 4(siamo riusciti a farla avanzare)
    -caffè per tutti ed amaro o grappa a chi la voleva
    -un dolce
    -2 litri e mezzo del rosso della casa 3o4 bottiglie d’acqua

    Il tutto per la cifra di 172 euro che dividendo per sette (che sono le vere bocche che hanno mangiato) da un conto di 24,5 euro p/p

    Locale arredato senza tanti fronzoli ma con l’essenziale per farti sentire a casa(mi sembrava di essere ritornato a casa da nonna…),accoglienza cordiale e familiare,qualità del cibo buona.
    Considerazioni finali:
    Uno di quei pochi locali dove si può ancora mangiare la buona cucina toscana ad un buon rapporto tra qualità,quantità e prezzo,siamo entrati titubanti ma siamo usciti soddisfatti della scelta fatta.

    tre ganasce sono giuste

    Sicuramente ciritorno

  15. Scusate è possibile avere il numero della trattoria ? perchè ho provato a cercarlo su internet ma quando ho chiamato per prenotare mi è stato detto di aver sbagliato numero ! Grazie mille

    1. Io prenoto sempre tramite il numero 3203129890.
      Quando sarai lì prendi magari un bigliettino da visita in modo da farci sapere se c’è anche un numero fisso. Buon appetito, e un consiglio: il ragù di resuscita i morti!!

      1. Scusate il refuso “di”. Volevo dire il ragù di Roberta, ma non so se in effetti lo prepara lei con le sue mani, oppure oramai è una donna manager!

  16. Io nn sono tanto d’accordo. sono celiaca ed ho telefonato e hanno detto che nn sono attrezzati per celiaci. secondo me data la crescita di numero dei celiaci tutti i ristoranti si dovrebbero attrezzare. nn dico di prendere il bollino verde( viene dato a chi in cucina ha un piccolo spazio per cucina celiaca) ma almeno di attrezzarsi con pane, pasta e dolci per celiaci.

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