Ristorante Poldino – S. Rossore –

Questo è il mio primo commento… spero di dare delle info utili! :o)

Ristorante nella tenuta di S. Rossore, io sono andata a cena (aperto solo ven. e sab.), il posto è molto carino, camerieri cortesi e disponibili… cibo buonissimo! Ha specialità del parco: daino, cinghiale, mucco pisano, pesto con pinolo del parco… Ampia scelta di vini, anche se non sono assolutamente un’esperta… A prano è aperto tutto il gg., e da quel che ho visto ci sono anche i tavoli per pranzare fuori.

Le porzioni sono abbastanza abbondanti, i prezzi nella media, anzi, considerati i cibi particolari direi che non costa neanche molto… La qualità del cibo è ottima…

Per avare un’idea sul prezzo: in 2 con primi, contorno, tagliata (squisita!), dolci e caffè si va sulla cinquantina.

Unica cosa, conviene prenotare, soprattutto se si è in diversi, altrimenti c’è il rischio che la guatdia del parco non vi faccia entrare! Inoltre a mezzanotte chiude tutto…. occio a non rimanere chiusi nel parco! :op


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Elephant Bistrot – Livorno.

All’inizio dell’Estate, mi son trovato in piazza Mazzini, ad una sorta di fiera in cui, stranamente, non c’era niente da mangiare. Ho

Il Caminetto – Montaione (Fi)

Per alcune circostanze che qui non interessano, mi sono trovato nei giorni passati a Montaione. Su segnalazione di una persona del posto,

39 risposte

  1. concordo con le 3G1/2, domenica a pranzo sono stato benissimo. Antipasti ottimi (salumi, terrina di farro,involtini di melanzana, sformatini di polenta e funghi), primi con pappardelle e ravioli fatti in casa e poi la tagliata che oltre ad essere ottima ha un rapporto qualità prezzo introvabile(28 euro/Kg).Per finire i dolci:semifreddo con pinoli del parco e pesca. Il tutto accompagnato da cortesia e professionalità.Bella esperienza.Prezzo modico!CIRITORNO

  2. ferma i lavori! Ultim’ora:chiuso PER RESTAURI, una voce di donna mi comunica che prima di metà novembre non riapre.
    Prendo atto digrignando i denti…

    telefono 050/9911212

  3. Non ti preoccupare eli, se resti chiusa dentro alle sette del mattino la guardia ci ri è e ti apre…. scherzi a parte ne ho sentito parlare anche io un gran bene, presto ci dovrei andare e non mancherò di scrivere….

  4. Ha riaperto!! :o)
    Molto carino, stile rustico toscano… gli ambienti sono raddoppiati!! Anche i camerieri. ;op
    La varietà del menù è rimasta la stessa, anche i prezzi… o quasi! Mi sembra che sia aumentata la carta dei vini…ed i relativi prezzi!! Non me ne intendo ma quello che costava meno erano circa 370 ml. di chianti a 6,00 €!! :oO

  5. A dir la verità il proprietario mi ha detto che i coperti si sono ridotti, non di molto, ma sono ridotti! Se ci fate caso è vero… Hanno preferito lasciare un po’ più di spazio fra i tavoli, dice…

  6. Ieri sera eravamo in 10 a mang da Poldino……tutto squisito, soprattutto la cameriera!!!! Vi consiglio di prendere le bistecchine di daino……e non dimenticatevi il dolce: la crema chantilly con caramello e amaretti è deliziosa…….da leccarsi i baffi!!!! I coperti sono limitati…..quindi prenotate…prenotate…e prenotate se volete gustarvi l’ottima cacciagione di S. Rossore!!!! Cmq presto ci tornerò…….ma solo se c’è la cameriera tedesca…..appetitosa più del mucco pisano……ahahahahahh

  7. Ci sono stata finalmente!
    Il locale rinnovato è notevolmente migliorato e il cibo è sempre il solito, il che è un bene. Il cinghiale in bianco con i pinoli da solo valeva il viaggio… ottimo, mi ha veramente colpito.
    Il prezzo tutto sommato è contenuto, soprattutto se siete una tavolata e vi accordate in precedenza sul menù. Le tre ganasce secondo me se le merita alla grande, decisamente buono il rapporto qualità-prezzo.

  8. Salve sono Marco, scrivo perchè l’altra sera con la mia dolce metà sono andato a cena da Poldino……..beh siamo stati talmente bene che tornati a casa ci siamo “solo” dati il bacio della bnotte! Ahahahah………..l’unica osservazione: ci ho lasciato la 13esima al momento di pagare il conto!!!! Però son soldi spesi bene!!!!

  9. Buongiorno a tutti!
    Premetto che sono di parte in quanto “San Rossorese doc” ma non posso che fare i miei complimenti a Sandro (il titolare) per il rinnovamento dei locali effettuato!
    Sulla qualità della cucina credo che non debba aggiungere altro, i vostri commenti sono più che sufficientemente esplicativi!

  10. Ciritornato sabato sera, cena dentro.
    Io confermo le tre abbondanti. Note di merito: ambiente molto più elegante (dentro), più attenzione, menu con qualche proposta “ardita”, materie prime che non si discutono, specie la tagliata di mucco che era qualcosa di fenomenale, così come gli spaghetti alla chitarra al ragù bianco di coniglio.
    Notissima di merito: porzioni e prezzi rimasti pressoché INVARIATI a prima (cena in proiezione, senza vino, coast to coast sui 35-38).
    Note di demerito: i piatti “arditi” non sempre riescono (il mio primo, ravioli di caprino con salsa al cipollotto e bocconcini di maiale non era niente di eccezionale) e, almeno sabato, un po’ troppa attesa tra i piatti, che comunque nel frangente è stata la benvenuta perché altrimenti non avremmo finito tutto.
    mmm… e a voler essere un po’ fiòsi aggiungo che il cameriere ha portato il vino, l’ha servito con mano esperta, ma non l’ha fatto assaggiare. Mentre il secondo l’ha fatto assaggiare, ma non l’ha servito agli altri.
    Si perdona, via: ribadisco, 3, tendenti alle 3,5.

  11. Ci sono tornata lo scroso week end. Confermo le prime impressioni.
    L’ambiente è molto carino, e la tagliata di mucco è FAVOLOSA!
    Ottime anche le tagliatelle al cinghiale.
    I ravioli al ragu’ di mucco non erano niente di esagerato, mentre i tortelli di scamorza e radicchio al ragu d’anatra erano SPETTACOLARI!!!!!!
    Il daino al forno in crosta di pane invece non era il max…
    Buoni anche i dolci.

  12. Tornato da Poldino alcune sere fa, ho ritrovato confermate tutte le caratteristiche (più che positive) che me lo fanno apprezzare da tempo: qualità costante (ottima!) della cucina, valida cantina, cortesia e simpatia del personale, prezzi assolutamente ragionevoli.
    Che i numi della buona tavola ce lo preservino a lungo!

    P.S.: qualcuno ha mai provato i piatti di mare? Mi piacerebbe sapere come li ha trovati …. in questo posto io vengo sempre, irrimediabilmente, attratto da mucchi, cinghiali, daini e C. e mi piacerebbe sapere se pesci, molluschi e crostacei sono trattati in modo comparabile alle sostanze “terrestri”.

  13. Sono tornato da Poldino dopo un po’ di tempo: serata con amici di sabato, eravamo in 8. Il locale è stato rinnovato, ed appare piu’ elegante di come era prima, anche l’apparecchiatura era piuttosto curata.
    Abbiamo iniziato dall’antipasto, di fatto ognuno di noi ha preso un antipasto e poi li abbiamo divisi; il giudizio, è davvero positivo. C’erano diversi tipi di salumi, una parte di cinghiale (ottimi) altri invece piu’ particolari, come la lingua salmastrata e la carne in bigongia (anche meglio) oltre a degli involtini di caprino e uvetta (eccezionali, probabilmente l’antipasto migliore). Oltre a queste uno sformatino di polenta farcita (non ricordo con cosa, ma piuttosto buona) e una zuppetta di farro con pezzetti di carne, buona. Nel complesso gli antipasti eran non solo davvero buoni, ma anche piuttosto ricercati.
    Siamo passati quindi ai primi, ne abbiamo ordinati diversi e ho avuto modo di assaggiarli: erano tutti davvero buoni e piuttosto abbondanti; i migliori erano i rigatoni al ragu’ di mucco (semplici, ma davvero notevoli), ma molto buoni anche i ravioli al daino, le pappardelle al cinghiale e i ravioli al radicchio trevigiano con salsa di melanzane.
    A quel punto eravamo piuttosto pieni quindi i secondi (che abbiamo comunque voluto ordinare) sono stati goduti un po’ meno: sono arrivati una tagliata di mucco (la carne era molto buona, ma non tenerissima, anche se credo dipenda dal tipo di carne scelto) e cinghiale alla cacciatora (forse era un po’ troppo secco).
    La cena è stata innaffiata da 3 bottiglie di Sterpato della tenuta Varramista, vino senza dubbio buono e fornito con un ricarico davvero onesto (10.50 euro a bottiglia). La carta dei vino comunque era molto ricca, con tante etichette della provincia di Pisa e della Toscana, ed una discreta scelta anche del resto d’Italia.
    Per i dolci avevamo poco spazio, solo due di noi hanno osato, ma non gli ho assaggiati. Da segnalare invece una ricca offerta di vini dolci, tutti molto appetitosi (moscati, passiti, barolo chinato, muffati) ma forse un po’ cari (si andava dai 4,50 euro ai 6,50 a bicchiere).
    Infine il conto: ognuno di noi ha preso antipasto, primo e secondo piu’ 2 dolci, 3 bottiglie di sterpato e diversi ponci per un totale di 36 euro a testa, mi pare un ottimo rapporto qualità/quantità/prezzo.
    Una nota negativa, ma non è colpa dei ristoratori, è stata una grossa tavolata accanto a noi, erano adulti ma facevano piu’ confusione di un gruppo di adolescenti, veramente fastidiosi.
    Concludendo: cibo davvero buono, roba tradizionale ma con qualche slancio e qualche componente ricercato, il tutto ben servito, in porzioni abbondanti ed ad un prezzo ragionevole. Siamo ben oltre le 3 ganasce, direi 4, anche se dovrei tornare per assaggiare di nuovo i secondi che, anche se buoni, sono stati quelli che mi han convinto di meno: ero comunque troppo pieno per poterli apprezzare fino in fondo.

  14. …non ci tornavo dalla ciricena ! Il giudizio rimane piu’ che positivo; ottimi gli involtini ed i rigatoni con ragu’ di mucco, invitante il coniglio con le mele, che un mio amico ha letteralmente polverizzato! Indeciso tra i dolci, dove estenderei la carta, ho assaggiato un ottima torta di ricotta e una meno perforfomante mousse al cioccolato con spicchi di pesca, non piu’ di stagione ormai! Un paio di portate piu’ il dolce per 28 euro a testa , che confermano, secondo me, il buon rapporto qualita’/prezzo!… e dopo tutti al dancing, per vedere m@riotto in pista sulle melodie anni 70/80 😀 un saluto a presto ! PS avevi da smaltire anche te una cenetta robusta? 🙂 saluti

  15. oh Somme un ti ho mia visto 🙂 se ti vedevo 😛
    comunque c’era anche il mi fratello gemello un ti sei mia sbagliato 🙂
    NO NOI siamo stati solo in pizzeria da Filippo vicino alla stazione per fare il paio con il remenber Green Ship visto che è mooolto stile anni 70/80 …
    il DJ Fulltime replica il 16 Ottobre magari ci si ritrova 😉
    un saluto

    1. per una cena nel Parco di San Rossore al Ristorante Da Poldino con gli amici c’e’ sempre MASTERCARD , ma aver visto ballare in pista M@riotto sui pezzi del DJ Fulltime
      NON HA PREZZO 😛

      1. …ecco c’hai un gemello ! pensavo fosse stato il vino e la kaipiroska 🙂 , eri in gruppo e lanciato nel ballo , non ho voluto deconcentrarti 😀 ciao

  16. Tornare in questo posto è una cosa che normalmente mi agita le papille sin dal momento in cui decido di andarci. Accogliendo la proposta della signora crudadimaressa, a distanza di più di un anno (come passa veloce il tempo…) dall’ultima visita, ho perciò fatto la fatidica domanda telefonica: “avete posto per due stasera?”. Incredibilmente, un sabato sera, a sole due ore da quella di cena, da Poldino c’era un tavolo!
    Novità: lo staff in cucina si è arricchito di un nuovo (già noto) acquisto; il menù ne ha risentito, secondo noi, positivamente, senza – comunque – che l’anima e lo stile del locale ne siano state intaccate.
    In due, ci hanno servito:
    Calice di bollicine di benvenuto, con triangolo di sfoglia di polenta condita con un sughetto (al pollo, credo), davvero buono.
    Un antipasto (per me): rotolo di radicchio farcito con mousse di pollo. Ottimo (farina del sacco dello chef nuovo arrivato).
    Un primo (per crudessa): raviolone con scamorza e radicchio su ragù di anatra. Eccellente, a detta della moglie (posso confermare).
    Due secondi: daino alla cacciatora con polenta (radici solide sanrossoresi), che la predetta moglie ha gradito (anche se non esaltante come il resto) e, per me, quaglie – due – avvolte nel lardo, al forno, con patate e cipolle (piatto che sa di pranzo della domenica, autunnale, in casa di un cacciatore). Ottime anche queste, per sapore delle carni, cottura ed equilibrio nella preparazione, senza indulgenze untuose
    Due desserts: pere cotte al sangiovese su crema inglese (niente di negativo da dire) e mousse di pinoli con salsa mou (corretto).
    Bevuta una bottiglia di Montescudaio IGT “Guadipiani” della cantina Fontemorsi (sangiovese 70%, cabernet sauvignon 30%).
    Conto complessivo: 75 e qualcosa, con incidenza del vino per 17,50 euri (mi sembra un ricarico onesto).
    Giudizio: nel panorama pisano, affetto da note carenze, un posto come Poldino, dove, con meno di 40 euro a testa, ci si può concedere una cena di tre portate e vino della qualità e della connotazione ritrovata e confermata negli anni, va tenuto stretto.
    Unica nota negativa: la tavolata presente nella sala principale (dove eravamo anche noi) creava inevitabile baccano, causa rimbombo di voci sovrapposte, tendenzialmente crescenti causa tentativo di sovrastare quelle degli altri. Si può fare qualcosa, secondo me, per migliorare l’acustica della sala.
    Tre ganasce (e mezzo) da confermare ancora!

  17. Cena prenatalizia con buone aspettative culinarie , ma sono stato piu’ sfortunato del solito ! Serata caotica, tempi lunghissimi e portate non piu’ disponibili strada facendo ! Hanno avuto, dice, il tutto esaurito a pranzo e per cena deve esser rimasto ben poco 🙂 Se non conoscessi il locale da tempo, sarebbe stata una bella nota negativa ! Spero in una svirgolata accidentale del timoniere 🙂

    1. Ciao Somme, mi dispiace per la tua serata “no” e per Poldino: se perde colpi anche lui …
      Speriamo sia stato solo un cattivo episodio: a Pisa siamo già messi non benissimo.
      Un posto come Poldino deve necessariamente (più di altri direi) garantire costanza nel rispondere alle aspettative del cliente: non ci si passa davanti per caso!

      1. Vero ! Diciamo che un locale, in un sabato sera del periodo natalizio, e’ particolarmente sotto pressione e rischia d’incepparsi un po’ ! La voglio vedere cosi’ 🙂 Un saluto , anche alla crudessa 🙂

  18. Altro giro da poldino, e altra conferma sostanziale della solidità di questo ristorante. Ottima qualità dei prodotti e ottimo prezzo anche se stavolta le porzioni erano forse un po’ troppo contenute: il piatto con i petti di quaglia era veramente striminzito…

  19. Ciao, sono stato venerdì da Poldino.
    Cena ottima. ho preso il menù ” degustando pisa”
    Involtini di prosciutto di cinghiale con caprino, uva passa e pinoli del Parco

    Pappardelle al cinghiale

    Cosciotto di daino al forno con patate

    Semifreddo ai pinoli con salsa mou

    Acqua

    Caffè

    1 calice di Chianti Superiore Cerretello di Pieve de’ Pitti
    (Terricciola – Pisa)

    € 25,00 a persona, per cui rapporto qualità prezzo notevole.

    Un mio amico ha chiesto se poteva prendere le bistecche di cinghiale ( appena arrivate, per cui fresche) al posto del cosciotto di Daino del menù, e il cameriere non ha fatto una piega. Sapete che di solito il menù fisso non si cambia…
    Il vino purtroppo era un po ossidato ( si dice così quando ha un po una nota all’olfatto tipo marsalata) ma non era colpa del ristorante.

    Questo menù c’è fino a fine luglio….peccato, ma ci ritornerò più avanti.

    Abbiamo mangiato all’aperto con una Gazza che si faceva addirittura accarezzare..

  20. Tornato da Poldino, ho notato che i tempi lunghi d’attesa son rimasti purtroppo invariati !
    A tavola ci sto volentieri, ma capisco che non e’ cosi’ per tutti, e l’organizzazione della cucina puo’ essere certamente migliorata !
    Non avevano particolarita’ di cacciagione, solo spezzatino di cinghiale e cosciotto di daino al forno, quest’ultimo buono ma niente di indimenticabile 🙂
    Hanno anche un menu’ di pesce , mi faceva un po’ strano, sensazione del tutto personale ed insignificante, ripensandoci lo pescheranno al Gombo 🙂
    Comunque il rombo al forno del mio amico doveva esser ben riuscito 🙂
    Sempre molto fornita la carta dei vini, con ricarichi onesti ! Rimanendo in zona ho bevuto un tranquillo Taneto di Morrona.
    Antipasto rustico, gli altri commensali hanno preso il primo, composto da involtini con ricotta, tortino di polenta, e farro, ma versione mignon.
    A seguire, cosciotto di daino su letto di polenta, con contorno di zucchine gratinate (in porzione forse troppo baby) .
    Per dolce, cestino di pastafillo con crema di yogurt e frutti di bosco, buono, anche il cestino di frolla al cioccolato con panna e frutta fresca era interessante!
    Concludendo con un caffe’ 32 euri circa ! saluti dal parco 🙂

  21. confermo la non migliorìa del luogo dopo la riapertura. Hanno modernizzato il locale ma la cucina ha subito un preoccupante declino. Spiace ma ha conosciuto tempi migliori.

  22. Venerdì 01-03 si decide con la moglie di testare questo locale, sempre puntato nelle visite a S.Rossore senza mai averne varcato la soglia.
    Prenotazione per le 20.30 (il Ristorante inizia a servire alle 20, ci dicono al telefono).
    Ed ecco il resoconto. Ambiente: molto pulito e curato, belle le foto ed i quadri ai muri tutte in tema Parco, unico neo le sale ampie con soffitti alti che in caso di tavolata amplificano la caciara ma ci può stare, fortunatamente per me non c’era il sold out.
    Si parte con due antipasti, quello di Poldino (€9) con assaggi di Polenta al patè di fegato, carne in bigoncia, lingua di manzo, cestino con carne di maiale, ed uno composto da formaggi con miele e marmellate (€8). Entrambi gli antipasti si fanno notare per la qualità delle prodotti col piccolo neo sul secondo che era composto da tre piccole fette di pecorini (biologici) che per il prezzo fanno presagire un ricarico assai elevato. Nota di merito al miele di spiaggia che il solo assaggiarlo mi ha riportato alla mente i venti caldi dell’estate della nostra costa che profumano di elicriso, mentre le marmellate sono nella norma.
    Per primo piatto abbiano preso un raviolone al ragù d’anatra in due con ripieno di provola e radicchio (€9). Notevole. Il sapore del ripieno era deciso ma non stucchevole ed il ragù (bianco) a pezzi di carne tendenti al bocconcino intimava la scarpetta.
    Secondo piatto per entrambi: daino alla griglia insaporito con un erba a me sconosciuta (€11). Buono, niente di trascendentale ma un sapore apprezzabile che raramente capita di gustare. Il piatto viene servito con due pezzi di polenta fritta al quale abbiamo abbinato una porzione di patate (€3) arrosto in 2.
    I dolci, nella norma ma decenti, sono stati un flan al cioccolato per lei il cui cuore era un po’ durino (troppo cotto oppure riscaldato?) ed un cestino di crema allo yogurt miele e frutti di bosco per me (€4 cad.).
    Non si è bevuto vino ma solo acqua, il coperto se non ricordo male costa €2 e comprende il prosecco di benvenuto ed un cestino abbondante di pane e schiacciata bella unta.
    Il conto totale è stato di circa €64, non male direi, dato che avevo visto sul menù un 10% di servizio che poi non è passato sulla regolare ricevuta.
    Sul sito del ristorante è presente il menù standard più i piatti che variano settimanalmente con relativi prezzi.
    Il posto merita per la cucina (che è molto semplice e tradizionale in linea col Parco ma con discreti spunti), per il servizio che mi è parso puntale e garbato, per le materie prime utilizzate e, non ultimo, per la location: mi è piaciuto molto entrare nel parco durante un giorno di chiusura, tant’è che prima di uscire abbiamo fatto un giro di rotonda per soffermarci a guardare un branco di daini che se ne stavano tranquilli a ruminare.
    Personalmente lo consiglio per i pregi sopra elencati ma anche per staccare dai “soliti” ristoranti cittadini dove il parcheggiare con difficoltà o il caos esterno regnano sovrani.

  23. Ci sono tornato ieri per un pranzo offerto da amici.
    Antipasti toscani (crostini di funghi e di fegatini, 6 diversi affettati non banali), risotto ai carciofi, pappardelle al daino, daino in umido con patate arrosto, vino sfuso. Tutto buono come sempre.
    Ambiente pulito, personale gentile.
    Per me merita ancora tre ganasce abbondanti.

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