Il Maialetto – Monsummano Terme (PT)

Salve a tutti,scrivo per segnalare un posto carino, un po’ piccolo, ma che non deluderà gli amanti della carne (ve lo sareste mai aspettato? No vero? Il nome del locale è del tutto casuale…)

Il locale è posizionato in maniera non troppo felice, lungo una strada piuttosto trafficata(per quanto possa essere trafficata una strada di Monsummano Terme, ovviamente) ed è, appunto, piccolo: una ventina di coperti in inverno, una trentina in estate, quando si rende disponibile una piccola terrazza esterna. I proprietari sono i gestori della macelleria adiacente, e questo fa ben sperare nella qualità delle carni.Veniamo adesso alla cronistoria della serata. Consigliati da un amico ci rechiamo sul luogo, a dir la verità con l’intento di prendere solo un aperitivo.

Appena entrati, ci lasciamo alle spalle le perplessità dovute alla collocazione, per entrare in un locale dall’atmosfera calda, leggermente retrò. Ci avviciniamo al bancone, che sembra ricavato direttamente da quello di una macelleria anni ’50. Ordiniamo tre aperitivi, per essere precisi tre vini rossi, nella scelta dei quali ci lasciamo consigliare da quello che abbiamo poi scoperto essere il proprietario. Il suddetto apre una bottiglia de “Il Matto delle Giuncaie”, che viene accompagnata da crostini a vari salumi e da formaggi, affettati di fronte ai nostri occhi. Il vino, che non avevo mai avuto occasione di assaggiare, è stato una piacevolissima scoperta; la qualità dei salumi e dei formaggi, ottima. Il proprietario, che aveva la faccia di chi la sa lunga, ha continuato a portarci crostini e formaggio fino a che non ci siamo bevuti tutta la bottiglia. Conclusione: abbiamo speso 6,60 euro a testa invece dei 5 dichiarati sul listino prezzi; questa mossa non mi è piaciuta molto (avrebbe dovuto avvertirci), ma la spesa è stata comunque proporzionata alla qualità e quantità di quanto ci è stato servito.

Rimasti piacevolmente colpiti dall’aperitivo, chiediamo se hanno posto per tre. Per un caso fortunato, la risposta è positiva. Ci accomodiamo e diamo un’occhiata al menù e alla carta dei vini. Il primo presenta esclusivamente piatti di cucina locale: la scelta è evidentemente quella di dare maggior peso possbile ai piatti di carne (se non ricordo male, non sono presenti piatti di pesce nel menù). Piacevole la possibilità di comporre personalmente il classico antipasto “di terra”, scegliendo i salumi da una lista veramente completa e chiaramente prezzata. La cantina risulta ben equilibrata, con un’ampia scelta di bottiglie sotto i 30 euro; come è facile immaginare, i vini rossi fanno la parte del leone.

Partiamo con un antipasto: piacevolmente colpiti dall’aperitivo, prendiamo tre antipasti di salumi misti, diversamente composti. La presentazione è, diciamo, piuttosto spartana, ossia i salumi sono semplicemente adagiati sul piatto. Si conferma dunque l’impressione avuta leggendo il menù: è stata fatta una scelta assai decisa nel presentare ricette della tradizione, preparate con ingredienti di ottima qualità, senza alcuna concessione a creatività o vezzi estetici. Piacevole nota a margine sull’antipasto ordinato dallo scrivente: era presente un fegatello di maiale sott’olio, una vera rarità, della quale sono un estimatore.

Abbiamo preferito passare direttamente al secondo: come non assaggiare il maialetto al forno con patate? Anche questo cucinato secondo tradizione: il sapore e la consistenza della carne erano ottimi, come anche il punto di cottura, e la speziatura era ben equilibrata.Per quanto riguarda il vino, la cena è stata accompagnata da una bottiglia de “Il Bruciato” Antinori: al prezzo di 19 euro a bottiglia, il ricarico è più che onesto.

Il servizio è stato attento e cortese (la cameriera era molto carina, ma questo non ha avuto alcuna influenza sul giudizio, no no… assolutamente… ci mancherebbe…).

La spesa è stata di 32 euro a testa (aperitivo escluso, ovviamente), senza ombra di dubbio proporzionata a ciò che abbiamo mangiato e bevuto.Veniamo infine al giudizio: tre ganasce belle piene, con una menzione speciale per il rapporto qualità-prezzo della carta dei vini (giusto per dare un’idea, ho visto lo stesso vino, della stessa annata, proposta dai 25 ai 30 euro a bottiglia).

3 ganasce

Indirizzo: Osteria “Il Maialetto”, via della Repubblica 372, Monsummano Terme (PT)Sito Internet: www.macelleriadagiacomo.comAlla prossima!


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11 risposte

  1. Sono tornato qualche sera fa al maialetto. Confermo le tre ganasce belle piene. Stavolta ho provato anche il “filetto di maiale al ramerino e pepe verde”: ottimo la carne, cottura perfetta. Una curiosità: a distanza di un anno il “Bruciato” è passato da 19 a 20 euro: ancora decisamente onesto.

    1. Altro aggiornamento: ci sono tornato durante il ponte pasquale, e confermo ancora quanto ho scritto nella recensione precedente. La carta dei vini mi pare sia stata una attimo allargata, ed ho apprezzato molto il fatto che abbiano messo le stampe delle etichette accanto ai vini: la consultazione della carta risulta molto più immediata.
      Nota particolarmente positiva: dopo più di due anni il bruciato sta sempre a 20 euro, mentre al dettaglio è aumentato, così a occhio, di almeno un paio di euro.

  2. …sono stato sabato per la prima volta, osannato da dei miei conoscenti. Saro’ sfigato, ma la serata m’ha convinto poco . Praticamente, dopo un attesa sostenuta, ho dovuto mangiare quello che ha portato il cameriere , avendo preso un ordinazione tutta a modo suo ! il filetto di maiale crudo , l’ho doovuto far ricuocere, ed il cameriere, al ritorno, me l’ha ripresentato con un ironico”a lei dotto’ ” , stile partenopeo furbetto . Vino della casa, un chianti acido al punto giusto.Non dico che m’e’ sembrato un locale da turisti , sara’ il solito discorso del sabato tutto esaurito, pero’ allora, nel fine settimana, voglio comincia’ a pagare coi soldi del monopoli ! Ps per dovere di cronaca, l’arista sott’olio ed il maialino al forno che ho assaggiato erano buoni !

    1. oh Somme mi sembra che ultimamente la sfiga ti stia perseguitanto 🙂 …. l’idea dei soldi del monopoli per il Sabto mi sembra ottima 🙂

    2. In effetti devo dire che probabilmente sei stato sfortunato, perche’ al maialetto c’e’ piu’ o meno pieno tutti i giorni… Guarda, mi sento quasi in colpa, sono gia’ due volte che vieni in Valdinievole e non rimani soddisfatto… Ora che ci penso, sara’ mica campanilismo? ^_^

      1. …no problem ser durthu of Nievolevalley 🙂 Son partito a b…. ritto , ( si puo’ di? ormai l’ho scritto ) , quello m’ha accentuato la delusione ! Non solo la mia, un mio amico e compagno di merende, s’e’ sorbito lo stinco , che piu’ che al forno era lesso, questo l’avevo omesso, non son cosi’ tremendo 🙂 Ho tanti colleghi delle tue zone, tutti simpatici, niente campanile, ci mancherebbe 😀 Dopo mi son rifatto col concerto in piazza, meglio non divulgare chi si esibiva per la notte bianca vai 🙂 Ps ritornando al discorso iniziale, il locale m’era stato ultimamente ultra consigliato da un parente che lavora nel settore gastronomico da anni , ha sempre commerciato in salumi e formaggi , un consiglio autorevole direi, ma la serata e’ stata quel che e’ stata ! ciao a presto ! commento VM18 🙂

  3. Salve a tutti, scrivo PERCHÉ sono stata domenica sera all’osteria “Il maialetto” e devo dire CHE era proprio quello CHE volevo trovare… Cordialità, prodotti da estasi PER il palato e buon vino! E appena ho la possibilità di ritornarci voglio stare ancora una volta al bancone… Non ha prezzo!
    Grazie

    N.d.G. Per favore niente abbreviazioni da bimbiminkia

    1. N.d.Durthu: questa la puoi dare alla tua amica come esempio di recensione non attendibile (per essere generosi).
      Faccio presenti ancora una volta a gestori e volenterosi amici dei suddetti che queste ideone, qua, fanno solo danni.

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