Il Mecenate – Gattaiola (LU)

Salve a tutti,

in questi giorni di mangiate casalinghe, ho avuto anche l’occasione di provare un nuovo ristorante, situato in quel di Lucca.
L’ubicazione non è delle più agevoli: benchè si raggiunga con dieci minuti di macchina dal casello di Lucca est, siamo già in piena campagna, con tanto traversata su ponticello tutt’altro che rassicurante.
Sprezzanti del pericolo, due amici ed io ci rechiamo sul posto: un bel cascinale sapientemente ristrutturato, sopprattutto al’interno. Passando per una saletta con vista sulla cucina saliamo al primo piano, dove la cameriera, molto cortese e professionale (nonostante la giovane età) ci fa accomodare al nostro tavolo. L’ambiente è caldo e accogliente, il fuocherello che arde nella piccola stufa a legna sarà un piacevole accompagnamento per tutta la serata.

Il menù offre quasi esclusivamente piatti della tradizione toscana (lucchese in particolare), con un’attenzione ai prodotti tipici, come il lardo del Serchio, i salumi della Garfagnana o la polenta di formentone ottofile. La carta dei vini non è amplissima ma ben composta, con ricarichi più che onesti: grande attenzione soprattutto ai vini di Montecarlo e della Lucchesia, con qualche fuga verso le altre grandi regioni vinicole italiane.

Prima nota positiva: per intrattenerci durante la scelta dei piatti, ci è stata servita della fettunta preparata con olio di ottima qualità. A ruota, arriva però anche una nota negativa: il proprietario, che è venuto a prendere la comanda, ha atteso di fronte al nostro tavolo, taccuino in mano, che fossimo pronti. Forse è una mia fissazione, ma una delle cose che più detesto, in abbinamento al cibo, è la fretta.

In ogni caso, abbiamo iniziato con tre antipasti: due antipasti della casa, ed un lampredotto. Gli antipasti della casa erano composti da vari assaggi di salumi (notevole il lardo del serchio in abbinamento alla focaccia calda, che mi pare di aver capito sia una delle specialità della casa), formaggio, tortino di verdure: tutto di ottima qualità. Non ho avuto occasione di assaggiare il lampredotto, quindi non posso esprimere guidizi.

Abbiamo deciso di proseguire con i secondi: due piatti di cinchiale con rapini e polenta di formentone ottofile, ed uno di costolette di agnello fritte con verdure, anch’esse fritte. Il cinghiale era veramente buono, niente litri e litri di pomodoro o quantità industriali di olive. La polenta di accompagnamento era notevole (per quanto possa esserlo una polenta), direi che questo granoturco garfagnino merita di essere preservato. Non ho potuto assaggiare nemmeno le costolette, ma la faccia dell’amico che le ha gustate era decisamente soddisfatta.

Abbiamo chiuso con il dessert: un “piatto forte lucchese”, ossia una sorta di pan di spagna con tanta, ma tanta, crema,dei fagottini di pere al cioccolato, ed un Armagnac accompagnato da un piattino di scaglie di cioccolato fondente. Niente di trascendentale, ma tutto ben realizzato. Uno dei due amici ha poi deciso di seguirmi, in pratica “bissando” il dolce.

Per quanto riguarda il vino, abbiamo accompagnato la cena con due bottiglie di Morellino di Scansano Riserva “Erik Banti”, proposto con un giusto ricarico. Qui viene purtroppo la seconda nota negativa: posso capire che un ristoratore scelga di far bella mostra della propria cantina ponendo alcune bottiglie sugli scaffali in sala. Le bottiglie da portare al cliente dovrebbero poerò essere prese dalla cantina, o da altro luogo consono, sicuramente non da una sala illuminata e riscaldata. Questo è successo con entrambe le bottiglie da noi ordinate. Per una ristorante che si fregia anche del titolo di “enoteca” questo è, secondo me, un madornale errore: spero vivamente che il proprietario voglia rivedere questa discutibile abitudine.

Siamo giunti al momento del conto: per tre antipasti, tre secondi con contorno, quattro dolci, due bottiglie di vino e tre caffè, la spesa è stata di 43 € a testa. Decisamente onesto, se teniamo conto delle due bottiglie di vino.

Giudizio finale: tre ganasce e mezzo, non di più per via delle bottiglie di vino prese dagli scaffali.
E’ comunque un locale da segnalare, “ciritorno” di sicuro.

3 ganasce e mezzo

Indirizzo: Il Mecenate – via della chiesa, Gattaiola (LU). Sito internet: http://www.ristorantemecenate.it.
Per raggiungerlo, consiglio di seguire le indicazioni sul sito, con la cartina di google è dura.


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Ciao, alla prossima!!!

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16 risposte

  1. Caro Durthu, bellissima la descrizione che hai fatto del locale, lo frequento anch’ io di tanto in tanto e non mi ha mai deluso.Anzi.Proporrei le quattro ganasce però, direi che le merita tutte anche perchè il vino che hai scelto è un vino da “rotazione” pronto, che non ha bisogno di invecchiare, che una volta fuori dal cartone sta sullo scaffale non più di una settimana e quindi non rischia di sciuparsi.Se poi lo scaffale era sopra la stufetta che ti ha accompagnato tutta la sera allora…..
    Che ne pensi di aggiustare il tiro?

  2. Ciao emilio (scrivo con la minuscola per rispetto della tua scelta), intanto grazie per i complimenti! Sono d’accordo sul fatto che quella bottiglia sullo scaffale c’è stata sicuramente poco, ma diciamo che io posso supporlo, non esserne sicuro. Per dire, se andava a prenderne una dal cartone, io ero contento e a lui non costava niente. Vero è che il vino ci è stato lasciato previo assaggio e approvazione, quindi riconosco di essere stato un po’ severo. Per quanto riguarda le quattro ganasce, potrei essere d’accordo (se non altro per premiare il personale di sala, molto giovane ma davvero senza senza una pecca). Solo che, facendo riferimento a quanto scritto dal buon ganascia, per le quattro ganasce ci vorrebbe l’inventiva. Ora, nella carta del Mecenate ci sono piatti della tradizione, realizzati divinamente e con ingredienti selezionati, ma di creatività non ne vedo tanta. Sia chiaro, per me questo non è un difetto “a prescindere”, è solo per uniformare la votazione al sistema di riferimento utilizzato. In conclusione, rivedrei la votazione a tre e mezzo, chiedendo un eventuale intervento di Ganascia sulla questione-votazioni.
    P.s: presto verrò a farti visita a Pisa!

  3. concordo con li giudizio positivo, ottimo ristorante. anche son ho mai mangiato alla carta ma in occasioni di serate a tema!son sempre rimasto soddisfatto! minimo le tre ganasce! saluti

  4. Salve a tutti,
    sabato scorso sono tornato a cena al Mecenate, e devo dire che non sono rimasto per niente soddisfatto. L’antipasto della casa era meno abbondante della prima volta, e più “improvvisato” (il formaggio, ad esempio, dava ampi segni di essere stato affettato tempo prima). Il servizio, che la volta scorsa era stato impeccabile, stavolta ha lasciato parecchio a desiderare. Il personale era diverso, e dava l’impressione di essere “perso”: per ogni piatto dovevano fare il giro dei tavoli per scoprire a chi era destinato, e spesso lo lasciavano alla persona sbagliata (questo è successo anche al nostro tavolo, mi è stato consegnato un secondo che non era mio).
    Inoltre i prezzi mi sono sembrati inspiegabilmente aumentati. Su tutto, 3 euro a testa di coperto. Ma scherziamo? Sarebbe una cifra elevata in assoluto. Se penso al servizio che ci è stato offerto (per non parlare del cane che girava per i tavoli. Ok, eravamo fuori, ma per quella cifra non lo accetto), direi che è quasi un furto.
    Spero sia stato un caso, ma sono rimasto veramente deluso, soprattutto dall’impennata dei prezzi (la serata storta ci può stare, via). Quindi non credo che ciritornerò tanto presto.

  5. Ciao a tutti gli amici di ciritorno,avevo promesso dietro consiglio di Reno di provare il MECENATE. Però leggendo i commenti non sono più tanto convinto di rischiare ( il ponticello pericoloso, i prezzi alti, il cane che gira per tavoli, ecc.).Se qualcuno può dirmi qulcosa di più è bene accetto.

  6. cerco di aiutare il marinese..dal mecenate io ci vado da circa 10 anni e sinceramente mi sono sempre trovato bene..ricordo che è un osteria innanzitutto…che offre cibo semplice e casereccio..ha un antipasto di terra che a seconda del periodo può costituire una cena..farro con pomodirini e capperi…frittata di porri…lardo di colonnata con focaccia calda…affettati misti della garfagnana molto genuini…budino di pereroni..e carne in bigoncia..e altre cose a seconda della stagione..i primi sono casalinghi..tordelli di carne al ragù di carne (con un po’ di cannella), tagliatelle verdi al sugo d’anatra, etc. etc. i secondi sono in genere di carne…lo stracotto di mucco pisano con la polente ottofile della garfagnana è un o dei miei preferiti..ma anche il roastbeef di mucco è un must..per i dolci la cuoca è argentina e ci mette del suo…per i vini l’osteria presenta una buona carta con prodotti lucchesi molto validi e ricarico onesto…spero di non avere sviolinato ma di aver aiutato il marinese….

  7. non sono tanto convinto,quello che mi ha bloccato non è il ponticello pericoloso e neanche i prezzi , ma solo la quistione dell’ igene che per me è fondamentale.Sono stato in settimana alle Logge di Orzignano e sono stato soddisfatto di tutto ma principalmente per la pulizia del locale( anche se è un tipo locale che a me non piace perchè io sono amante della cucina toscana,dei rustici, dei soffitti con le travi di legno e pavimenti in cotto).Scusami Reno della mia promessa, ma aspetto altri commenti dagli amici di Ciritorno ma ti ripeto è difficile che io ci vadi quando una persona mi dice che ha visto un cane girare tra i tavoli.( anche se io amo i cani )

  8. non ti volevo convincere ma volevo solo darti un po’ di notizie sul cibo…volevo anche capire se avevi letto i miei ultimi commenti….il tuo punto di vista è rispettabilissimo e non discutibile….nessun problema…ognuno (giustamente) va nei posti che preferisce…a presto

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