Le Nuvole Risto Bistro – Suvereto (LI)

Stavolta voglio raccontarvi di un posto dove si mangia davvero bene e che vi consiglio vivamente. Io sicuramente CI RITORNO.

Il locale e “Le Nuvole Risto Bistro” di Suvereto (LI). Si raggiuge facilmete, è subito alla destra della porta delle mura da cui si entra in paese.
E’ un piccolo locale da 30/40 coperti suddivisi in tre stanze due delle quali molto carine ricavate da vecchie cantine con mattoncini e travi a vista.

Il menu è corto ma varia ogni giorno ed offre pietanze che lo chef Timothy prepara utilizzando ingradienti di prima qualità (uno dei fornitori è il famoso Parini).

In 4 abbiamo optato per altrettanti menù degustazione da 40€ decisamente meritati. Le portate si sono susseguite in questo ordine:

1- PRE ANTIPASTO
trancetto di palamita scottato con gamberetti rosa e insalatina di cavolo cappuccio con salsa allo zafferano.

2- ANTIPASTO
filettini di triglie su dadolata di patate al forno
capesante scottate su purea di patate e ratatouille di verdurine

3- PRIMO
tagliatelle fatte in casa con bisque di cicale e grattugiata di scorza di limone

4- SECONDO
nasellone alla livornese (con pomodoro)

5- PRE DESSERT
spuma di crema chantilly con granitina al mandarino

6- DESSERT
due dolci al cioccolato
una crema catalane
una tart tatin alla mela

Inutile specificare che tutto era squisito, veramente leccarsi i baffi! Tra tutti però hanno spiccato per bontà le capesante, il nasellone ed il “pre dessert”.

Insomma in 4 abbiamo speso 185 euro arrotondati a 180 così composti:
160 euro di menu (40 x 4) +25 euro tra acqua, vino e caffè.

Veramente un gran ristorante con un ottima cucina, anche il servizio non è da meno: gentili e disponibili.

Sono da poco iscritto a “CI RITORNO”, ma per questo locale propongo le 5 ganasce.
Chiedo (e consiglio!) gentilmente a qualcuno più “esperto” di provarlo in modo da confermare (o smentire) la mia valutazione.

Le Nuvole Risto-Bistro
Via Palestro, 2
Suvereto (LI)
Tel/Fax 0565/829092
www.lenuvoleristobistro.it


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Elephant Bistrot – Livorno.

All’inizio dell’Estate, mi son trovato in piazza Mazzini, ad una sorta di fiera in cui, stranamente, non c’era niente da mangiare. Ho

Il Caminetto – Montaione (Fi)

Per alcune circostanze che qui non interessano, mi sono trovato nei giorni passati a Montaione. Su segnalazione di una persona del posto,

15 risposte

  1. Forse ,perchè ho letto Parini.Comunque anche a me Paolo ha parlato bene di Tim qualche tempo fa…mi sa che prossimamente andrò a trovarlo.

  2. S*P*E*T*T*A*C*O*L*O!!!!ci sono stata ieri sera: confermo le 5 ganasce!assolutamente P*E*R*F*E*T*T*O!!! (la degustazione (di pesce) con crudità ha un costo di Euro 50,00: entrée, 2 antipasti, 1 primo, 1 secondo, 1 predessert ed 1 dessert; a parte si pagano acqua, vino, caffè). Servizio attento e gentile, locale curato, intimo e carino, chef da 10 e lode!BRVISSIMI!non vedo l’ora di tornarci!

  3. Sono contento che qualcuno abbia finalmente provato questo locale e cha abbia condiviso le 5 ganasce che avevo assegnato! Se le merita.

  4. Anche se un po’ in ritardo eccomi qui. Purtroppo non sono molto bravo con le recensioni, quindi sarò breve, diretto…e anche cattivello! Infatti non sono rimasto affatto soddisfatto dalla cucina. Il posto è carino, anche se, pur essendo estate, ho dovuto mangiare nella sala interna, dato c’erano già molte prenotazioni per il fatto che quella sera nel paese si svolgeva una festa medioevale (molto bella!). Colpa mia quindi. La spesa è stata di cento euro in due, antipasti, primo, secondo, vino e dolce. E’ inutile che provo a cimentarmi nella descrizione dei piatti perché, essendo passato così tanto tempo, non sarei in grado di ricordarmeli. Antipasto misto di pesce, bocciato. Ravioli ripieni di pesce, molto scarsi, di pesce lì dentro non ce ne era neppure l’ombra. Filetto di baccalà con una salsa verde sopra, bocciato (la cucina “particolare” va fatta se la si sa fare): una salsina colorata può risultare gradevole all’occhio ma in un pasto anche il palato vuole la sua parte (e direi!). In tutto credo di aver mangiato 100 grammi di pesce. Il dolce assolutamente immangiabile: una mouse indurita di cioccolato che dopo le prime due cucchiaiate faceva venire la nausea. La carta dei vini invece è discreta.

    saluti

  5. Francamente trovo tutto ciò impossibile. Scusa Amadigi ma c’è qualcosa che mi convince poco nel suddetto post. Lo chef Timothy è una giovane promessa, affermato nel campo e non credo possa aver sbagliato TUTTO come da tuo comment. Qualche errore ci può stare…ma dalla tua descrizione sembra una CATASTOFE…boh (??).

  6. Resto anche io stupito del giudizio espresso da Amadigi. Ma i giudizi sono soggettivi, quel che piace a me non è detto che piaccia ad altri…

    Da parte mia posso solo aggiungere che sabato scorso (17/10), come di solito in questo periodo, sono tornato alle Nuvole. Come le precedenti volte tutto è stato ottimo e i 48 euro a testa pagati mi sono sembrati onesti.
    Timothy e consorte gentili è disponibili (come sempre).

    Se fosse un pochino più a portata di mano ci tornere più frequentemente.

  7. Non so cosa diurvi ragazzi. Sarà che quella sera non ero particolarmente di buon umore… Ma anche se mi sforzo di pensare che forse potrei essere stato influenzato da questo, non ci riesco a convincermi di aver mangiato bene. Certo, sopra la media sì, ma per il semplice fatto che la qualità media dei ristoranti italiani (come quelli di tutto il mondo) è mooolto scarsa!
    Rimango stupito io di sapere che chi ha preparato quei piatti sia una promessa, anzi, deluso… se il buon nome della cucina italiana è in mano a chef c’è di che rammaricarsi per i tempi che furono…

  8. Buon anno a tutti!
    Trovandoci ieri dalle parti di Suvereto, io e la crudessa abbiamo deciso di visitare Le Nuvole per l’ultima cena del 2011.
    Ottima scelta!
    Nel bel mezzo del paese in festa, fra botti e orchestre da strada, la gradevole serenità del locale, la graziosa simpatia della con-proprietaria (Cristina De Nigris Magee), la bonomia di chi serviva ai tavoli e la bravura dello chef (Timothy Magee) ci hanno fatto passare una serata piacevolissima.
    La cena, innanzitutto. Menù fisso composto da:
    – Due bruschettine di benvenuto (una con burro e acciuga – splendida – e l’altra, classica, con olio e odori).
    – Acerti dell’Elba marinati alla povera (ottimo piatto, senza squilibri da eccessi di agro o di piccante; unico neo la quantità: mi sarebbe piaciuto assaggiarne un tantino di più).
    – Piccolo cacciucco delle Nuvole (cozze sgusciate, gambero rosso, calamari e filetti di triglia in una salsa/riduzione di zuppa di pesce dal gusto prevalente di acciuga: a me è piaciuto molto, un po’ meno alla moglie che, però, ha comunque gradito).
    – Brandade di baccalà (l’abbiamo trovata eccellente! Letto di salsa di ceci ed aglio e tortino di brandade sormontato da quenelle di crema di melanzane: piatto superbo!).
    – Tortelli acciugati fatti in casa con mozzarella di bufala e broccoli (altrettanto eccellente. A guarnire il piatto,crema di peperoncino, a condire i tortelli crema di acciughe; ripieno di broccoli e bufala gustosissimo e armonioso. Piaciuti davvero tanto!).
    – Orata al forno con maionese della casa (piatto corretto, arricchito da un piacevolissimo letto di puré di patate ed erbette di campo saltate; naturalmente si trattava di un filetto di orata, e non dell’orata intera: porzione comunque soddisfacente).
    – Granita di frutta fresca (gusto prevalente il pompelmo; proposta piacevole e ben ideata).
    – Tortino caldo di mele al caramello e frutta secca con gelato (dolce ricco, da feste natalizie, appunto!).
    – Piacevolissimi panierini con pani e focacce della casa.
    – Bevuta una ottima bottiglia di Riesling Dr. Burklin – Wolf, trocken, 2009, del prezzo di euro 25, che mi pare corretto.
    Qualità degli ingredienti senza ombre e cura nelle preparazioni senza pecche; inventiva e territorio ben bilanciate.
    La carta dei vini mi è sembrata intrigante, con proposte italiane, francesi e tedesche, assortite con molta competenza e intelligenza e senza troppi riguardi a canoni e prassi tradizionali, con occhio attento a prezzi e ricarichi.
    Il prezzo: 55 euro a persona per il cibo, oltre bevande; la nostra spesa è stata di 140 euro (in due), con il vino suddetto, due bottiglie d’acqua e due caffè. Rapporto qualità/prezzo ottimo, a mio parere.
    Servizio cordiale e affabile, con formalità distesa ed essenziale. Ambiento piccolo e di eleganza “minimal”.
    Un piccolo neo, ma del tutto soggettivo e che non toglie assolutamente nulla al mio giudizio, molto positivo sul locale: era la sera di S. Silvestro e non ci sarebbe stata male l’offerta di un brindisi (anche se solo di benvenuto).
    Cinque ganasce? Direi di si, in ogni caso, per la qualità complessiva dei piatti. Potrebbero essere quattro e mezzo (non di meno) in considerazione del fatto che non è possibile ordinare alla carta. Ma …. si tratta di particolari che nulla tolgono al fatto che CIRITORNO con sommo piacere!

    1. Mi correggo: mi dicono (in famiglia) che si può ordinare alla carta. Il menu fisso era proposto in occasione di S. Silvestro. (Mi chiedo, allora, perché non un brindisi?). Ritiro quindi la mezza ganascia di penalità: per me sono 5 ganasce piene!

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