No Club – Viareggio (LU)

Salve a tutti,

un paio di settimane sono stato a cena in questo piccolo locale nel centro di Viareggio. Dico “piccolo” non a caso: noi eravamo in otto, ed in sala erano presenti altri due tavoli, uno da sei ed uno con un singolo commensale. In queste condizioni, il ristorante era praticamente pieno. Parliamo quindi di un locale raccolto, piacevole, con un arredamento in bilico tra l’elegante ed il minimal. In cucina troviamo la figlia di Romano, quindi le premesse sono sicuramente buone.

Passando alla cena, abbiamo iniziato con un calice di prosecco (offerto). Ho poi proseguito con un antipasto: millefoglie di melanzane alla trabaccolara, ottimo l’accostamento tra le melanzane tagliate a fette sottili ed il sugo di pesce. Ho potuto assaggiare anche un carpaccio di pesce azzurro, molto gustoso.

Il primo è stato invece un piatto di linguine ai totani e salvia: buono, ma niente di memorabile. Ho avuto la possibilità di assaggiare anche un piatto di burghul alle cicale, veramente ottimo, saporito e (cosa che non guasta mai) abbondante. La consistenza del burgul si accostava perfettamente al sugo di cicale, in cui non mancavano generose porzioni delle stesse.

Alcuni dei partecipanti alla cena hanno preso il secondo: baccalà con porri e patate o tracina. Non ho potuto assaggiare nessuno dei piatti, ma il baccalà aveva un aspetto assai invitante.

Ho chiuso con il dolce: tortino al cacao amaro, perfettamente eseguito, con un bel cuore fondente. Ho assaggiato anche un cheesecake, e posso affermare che è uno dei più leggeri e gustosi che mi sia capitato di mangiare.

Purtroppo sul vino non posso essere troppo preciso. Abbiamo bevuto una bottiglia di Bianco di Montecarlo prodotto nella tenuta dello stesso Romano, un Gewurztraminer “Abbazia di Novacella”, ed una bottiglia di Moscato d’Asti ad accompagnare il dolce, della quale però non ho potuto vedere l’etichetta.

I servizio è informale ma estremamente cortese. Menzione d’onore per la pazienza nel prendere la comanda, nonostante la tavolata abbia messo un certo impegno nel complicare l’ordinazione.

La spesa è stata di 260 euro (32,5 euro a testa) per:

7 antipasti

5 primi

4 secondi

8 dolci

1 Bottiglia di Bianco di Montecarlo

1 Bottiglia di Gewurztraminer “Abbazia di Novacella”

1 Bottiglia di Moscato d’Asti

Considerando che antipasti, primi e secondi erano di pesce, e considerando che la qualità è stata dal buono in su, direi che la spesa è stata sicuramente corretta, con un ottimo rapporto qualità/prezzo.

La valutazione è quindi di 4 ganasce belle piene, con la voglia di tornarci per provare altri piatti, visto che mi è stato detto che il menù cambia con una buona frequenza.

NdGanascia 4/12/10: in seguito alla Ciricena, sistemiamo le ganasce a tre e mezzo

3 ganasce e mezzo

Fortemente consigliato nel caso in cui vogliate fare una bella cenetta con la vostra dolce metà, senza rischiare di trovarvi in mezzo al caos di decine di altre persone.

No Club

Via San Francesco 91

Viareggio

www.noclub.it


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Elephant Bistrot – Livorno.

All’inizio dell’Estate, mi son trovato in piazza Mazzini, ad una sorta di fiera in cui, stranamente, non c’era niente da mangiare. Ho

Il Caminetto – Montaione (Fi)

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16 risposte

  1. Aggiungo solo una cosa cui secondo me non hai reso il dovuto merito…. Il chescake del NoClub e’ semplicemente MERAVIGLIOSO! ^_^

    1. Pare di si, ma io ho potuto provare solo il ristorante. E la tessera può essere fatta direttamente lì, se necessario, non è che ci siano problemi particolari per quello.

  2. Grazie,si come la mia prima profesione è lo sport,quando ho tempo andrò a visitarlo,anche perche mi e sempre piacuta l’idea di abbinare il cibo al movimento.

  3. Ci sono stata di recente e si è confermato un ottimo posto.
    Eravamo in 3 e abbiamo preso 3 antipasti, 3 primi e 2 dolci e una bottiglia di vino bianco di Romano (Romano Franceschini, quello del ristorante Romano, che ha anche un’azienda vinicola a Montecarlo).
    Di antipasto abbiamo preso acciughe alla beccafico con tortino di patate (buone) e fiori di zucca ripieni di ricotta e ombrina (eccezionali). Di primo spaghetti alle cicale SGUSCIATE (ottimi) e passata di ceci con baccalà che non ho assaggiato, ma mi han detto che era buona.
    Di dessert 2 cheescakes, che io adoro. Il tutto per 25 euro a testa.
    Poca scelta di piatti, ma tutti di buonissimo livello. Confermo le 4 ganasce

  4. Ieri sera sono stato al No club, con la mia dolce metà e con una coppia di amici. Come già detto nei precedenti post, si tratta di un circolo ACSI e dunque per accedere occorre essere associati. Il tesseramento può essere fatto in loco ed il costo è di 5 €.
    L’impressione che si ha entrando è molto positiva, il locale è veramente curato… altro che circolo!!!
    Anche la cucina è di un livello molto buono. Noi abbiamo scelto tutti l’antipasto, il secondo ed il dolce. I prezzi sono quelli di un ristorante medio (antipasti e primi 9€, secondi 15 €, dolci 5€).
    Io, in particolare ho mangiato degli involtini di pasta kataifi con orata e zucchine (esecuzione perfetta per gusto e leggerezza) e dentice al forno con carciofi (molto buono il pesce, carciofi discreti). Per il dolce ero un po’ indeciso e ho chiesto un assaggio misto di cheese cake, crumble di mele e crostata di cioccolato aromatizzata alle pere. Beh, di fatto mi sono state servite 3 mezze porzioni abbondanti, quasi un pasto intero, sconsigliato ai diabetici!. Il tutto abbastanza buono con una menzione speciale per il cheese cake, di livello eccezionale (pasta frolla friabile e burrosa come piace a me e crema molto soffice e leggera). Abbiamo bevuto un grande gewurztraminer delle cantine di Colterenzio, proposto a 18 €. In totale abbiamo speso 35€ a testa e siamo rimasti molto ma molto soddisfatti.
    Giudizio finale 4 ganasce +, per quello che è un vero e proprio ristorante!

  5. Io ci sono stata sabato (11.09.2010) e ho mangiato abbastanza male.

    Prima nota di demerito il menu. A parte che sembravano piatti tutti uguali, senza una vera distinzione tra antipasti e primi.
    L’orata come antipasto poteva essere un secondo. Anche il baccalà con i porri. Di gusto un po’ troppo deciso per essere un antipasto. Il tegame di cozze anche poteva essere un primo. mentre il bulgur di primo trovo fosse più un antipasto. Le triglie che ho preso come secondo invece così delicate da essere più giustamente un antipasto.
    Detto questo molto deludente l’unica proposta alternativa al pesce. Mi va bene ci sia una sola alternativa, ma in estate la crema calda di zucchine è veramente banale e fuori luogo e come secondo proporre un piatto di salumi non ci incastra proprio. Non siamo in campagna nè in trattoria!
    I dolci anche erano tutti troppo simili, ciascuno a base di panna/yogurt/formaggio.

    Spaghetti con cicale buoni.
    Ma le triglie erano troppo piatte come gusto e troppo morbide nella consistenza: non avevano certo la consistenza corposa delle triglie di scoglio.
    I totani con curry e patate peggio. Totani surgelati. Pessimo uso del curry semplicemente sciolto nell’acqua e olio, tipo zuppetta. Il curry non si utilizza così.
    Cattivo secondo me il cheesecake. A crudo senza uova, quando il cheesecake tipico è formaggio+uova+forno. Giusto del formaggio spalmabile sembrava, Personalmente trovo più sfiziosi i cheesecake alla newyorkese o alla giapponese.
    Buono il vino.

    1. …in pratica completamente in controtendenza col cheesecake di freman! Un po tutta la visione e’ diversa, m’e’ piaciuto molto la tua esposizione con autopsia dei piatti 🙂 Sei probabilmente una cuoca o comunque sai stare ai fornelli penso 🙂 mi manca pero’ una parte di commento, ovvero la tipologia del locale , il servizio , la spesa come ti son sembrati ! ora dovranno rivedere anche il menu’ 😀 saluti ! non fraintendere, e’ proprio divertente come hai esposto i fatti, troppo simpatica 🙂 ps il gestore non sara’ della mia opinione 😀

    2. In generale non posso esprimermi sulla serata, perché non c’ero quindi non posso dirti se i piatti erano buoni o no. Peró, mi sento di dissentire sul cheescake. Il cheesecake formaggio+uovo+forno é il New York cheesecake o anche Baked cheesecake e se si sono degnati di chiamarlo Baked Cheesecake sará evidentemente per distinguerlo dal cheesecake tradizionale americano che é non cotto. Da ex residente in USA ti assicuro che se vai alla “cheesecake factory” in america (c’e’ in diverse location), che e un’istituzione in fatto di cheesecake, su 50 e piú tipi di cheesecake proposti, quelli “baked” saranno si e no 2 o 3.
      Quindi io, in Italia o a Londra dove abito o ovunque vada, quando ordino un cheescake che non ha la dicitura baked nel nome, mi aspetto il cheesecake crudo. Se tu ti aspettavi qualcosa di diverso, avresti potuto chiedere. Io personalmente non amo il baked cheesecake (a meno che non sia quello di Ottolenghi…Ohmygod!!!), ma adoro quello crudo e quello del no club mi e piaciuto.

  6. Ci sono tornata sabato sera e non posso discostarmi dai commenti positivi fatti fino ad ora…
    Ho preso antipasto, fiori di zucca ripieni di branzino e ricotta (buoni, non eccezionali) e il secondo, i totani ripieni che erano da paura, veramente buonissimi. Ho sentito anche il tortino di topinambur di antipasto (particolare) e di secondo la gallinella con il radicchio trevigiano, molto buona.
    I piatti variano, ma trovo sempre qualcosa di veramente ben fatto, ad un prezzo molto ragionevole (antipasti e primi sotto i 10, secondi sotto i 15, quasi tutto pesce in menú).
    Io continuo a ciritornarci…

  7. …maledette ste donne 🙂 hanno eliminato il telefono fisso, ora solo cellulare, che mi son procurato di persona passando da vg ! Diciamo che il menu’ proposto l’ultima volta, una settimanella fa, era un po corto , cortino, ma ino ino 🙂 tre antipasti , due primi , e solo due secondi, uno di pesce e uno di carne. Ora vero che e’ un circolo, un centro fitness, ma scegliere tra un filetto d’orata , o branzino non ricordo bene, e dei bocconcini di manzo mi sembra fin troppo limitato. Come antipasto avevano insalata di fagiolini verdi con calamari, acciughe al forno, gamberi avvolti nella pasta kataifi e cipolla di tropea. I due primi prevedevano spaghetti alla gallinella e burgul Gamberi e zucchine (ma la memoria non m’assiste granche’ ultimamente) . Optato per antipasto e primo, ovvero acciughe al forno e pasta con la gallinella, entrambi buoni, dopo, come dessert della crema con pesche fresche. Annaffiando il tutto con del traminer e concludendo con il caffe’ la somma procapite e’ risultata 36 erini 🙂 un saluto alle signore del locale 🙂

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