Limiti di spesa e classe del ristorante

La pubblicazione della recensione di Lorenzo a Forte dei Marmi ha sollevato una bella discussione che però minaccia di intasare, fuori luogo, il thread del ristorante.

Questo post invece serve a discutere quell’argomento: secondo voi vale la pena ogni tanto di spendere 100/150 euro a chiorba per una cena, seppur favolosa? Qual è il vostro limite di spesa massimo?

Vale la pena il ristorante stellato o comunque di alto/altissimo livello?

Astenersi i fissati con le mense e le pizzerie, grazie.

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Elephant Bistrot – Livorno.

All’inizio dell’Estate, mi son trovato in piazza Mazzini, ad una sorta di fiera in cui, stranamente, non c’era niente da mangiare. Ho

Il Caminetto – Montaione (Fi)

Per alcune circostanze che qui non interessano, mi sono trovato nei giorni passati a Montaione. Su segnalazione di una persona del posto,

38 risposte

  1. Per me si. Come ho già scritto nessuno obbliga nessuno ad andare in un ristorante NOTORIAMENTE caro…quindi..c’è chi spende 400 Euro per un i-phone e chi spende 120 Euro per una cena. Sono scelte.

  2. allora mettiamola così: c’è chi spende 400 Euro per un i-phone e chi spende 120 Euro per una cena. c’è chi fa entrambe le cose…e c’è chi non ne fa nessuna delle due. Per fortuna si può scegliere (portafogli permettendo ed a seconda delle priorità). Non so quanto questo thread abbia senso in questo blog. Per me chi ama veramente la cucina ogni tanto (se può permetterselo OVVIAMENTE!) è scontato che voglia provare determinati posti..

  3. bravo comandante !!!
    la risposta naturalmente e’ :
    DIPENDE
    x me (che sono, seppur famosissimo, uno chef dilettante)
    “150€ a chiorba”
    li vedrei spesi bene ad esempio
    solo x alcune tipologie di grandi ristoranti
    tanto per non fare nomi ….
    l’Osteria Francescana del grande Massimo Bottura
    o al Combal 0 del geniale Davide Scabin
    o alla Madonnina del Pescatore di Moreno Cedroni

    Naturalmente sono tutti locali dove e’ la “tecnica e “la genialità”
    dello Chef –titolare la fa’ da padrone rispetto al resto.
    Certamente anche qui la materia prima e’ di primissima qualità,
    il locale anche, ma tutto passa quasi in secondo piano rispetto
    ai piatti proposti .

    Per rimanere in zona ad esempio trovo molto più intrigante,
    sempre secondo me e solo in base a quello che trasmette la recensione,
    l’esperienza al Lunasia di Ganascia che la cena di Robs da Lorenzo .

    sempre rimanendo in zona
    sempre secondo me e per esperienza diretta
    uno dei migliori rapporti spesa/qualità/cucina/materie prime/chef
    l’ho trovato al Pepenero a San Miniato con lo chef Gilberto Rossi

    Poi voglio concludere dicendo che in alcuni casi
    Puo’ essere che Alta Cucina Non sia equivalente per forza ad una Grande Spesa
    Anni fa’ ho avuto la “fortuna” (adesso ci sono liste di attesa di mesi)
    di cenare a Cornaredo al “D’O” il piccolissimo locale
    di Davide Oldani .
    Lui con l’apertura del suo locale ha dimostrato che si puo’ fare una
    cucina di grandissima qualità e con una tecnica maniacale anche a prezzi bassisimi.
    Il menu’ degustazione a 32 € e il pasto veloce a 11,50 € hanno decretato
    il successo a livello nazionale e la inevitabile e conseguente stella michelin.
    Il segreto sono ingredienti poveri e stagionali ma sapientemente manipolati, quindi
    altissima cucina, ma senza tanti “annessi e connessi” che rischiano di togliere
    importanzaa al contenuto del piatto
    Ad esempio la “Cipolla caramellata, in salsa di parmigiano caldo e freddo” di Davide Oldani e’
    dei piatti piu’ intriganti e piu’ buoni che abbia mai assaggiato, eppure e’ solo cipolla
    ma con tanta, tantissima tecnica, un piatto iriproducibile a casa .

    1. Non potevi sintetizzare meglio il mio pensiero, anzi, il post l’ho scritto io (meno le mangiate nei posti che citi, che rimangono però nel mio mirino 🙂 )

          1. la mia esperienza.
            da massimo per due portate (due portate davvero più entrè e omaggio)e un vino’normale ‘speso 190 euri.
            da davide un menù comblal con due portate aggiunte e vino 330 euri
            (170 menù+40 extra+120 vino).
            Da Lorenzo menù piu vino 140.
            Da Lorenzo sono stato da Dio e ho speso bene i miei soldi
            Da Davide ho vissuto un’esperienza che porterò con me tutta la vita….incredibile a dir poco…me la sogno anche oggi e mi prendono le crisi di pianto stile costa crociere……
            Da Bottura,no.Non mi ha entusiasmato…anche se ovvio,non mi permetto di criticare niente.

        1. quoto mariotto per quanto riguarda il d’o, ha rispecchiato tutto quello che volevo dire, cibo stellare con una spesa da ristorante medio basso.
          complimenti a lui che c’è riuscito.(non che io voglia la stella non fraintendete,mi basterebbero solo tre forchette due piatti e 5 cappelli, quest’ultimi di quelli bassi che con quelli alti picchio nella cappa in cucina ).
          @mariotto ho trovato la ricetta della cipolla caramellata, domani la provo….
          @Gianluca se sei interessato e vuoi fare uno stage come scrivevi da qualche parte, puoi venire da me, gli stage costano 0€ , negli altri ristoranti troveresti cinesi e giapponesi, da me al limite troverai, si e no quelli dell’alberghiero, ma mi raccomando vieni in incognito se no addio copertura di ciritorno…

          1. @bag
            dicevo che e’ difficlmente riproducibile perche’ credo usi una pasta sfoglia particolare che fa’ lui, dello zucchero cristallizzato e le salse con temperatura di fusione precisa etc..
            con lo stesso procedimento fa’ anche la melanzana che diventa una specie di parmigiana
            agrodolce buonissima anche questa portata

            per lo stage mi candido anche io 🙂 tanto ho superato di “poco” i vent’anni 🙂
            pero’ prima vengo ad assaggiare il tuo nuovo
            menù autunnale in incognito 😉
            * vengo senza fretta pero’ perche’ abitando
            vicino vicino a Orzignano venire nel tuo locale a cena quasi quasi non mi sembra nemmeno di uscire da casa 🙂

          2. @mariotto vedi che era una battuta, pur semplice che possa sembrare quel piatto, deve essere molto difficile nella preparazione e devi avere molta manualità ed esperienza,per fare e pensare certe cose, comuque se fai un giro in rete trovi la ricetta sul sito mangiare bene (mi sembra si chiami così).
            Per quanto riguarda gli abitanti di Orzignano e paesi vicini, il problema è sempre quello, tutti ci dicono così, oltre a pensare che da noi si spenda veramente tanto.
            Queste sono le voci che girano e che ci sono arrivate…
            Per quanto riguada invece lo stage dobbiamo pianificare un pò di cose e, la cucina non accoglie tutti, in quanto adesso sono già coperto dovrebbe arrivarmi un cinese direttamente da Prato e due allievi dell’alma direttamente consigliati dall’amico Gualtiero…

          3. 🙂 no grazie!! Ho tutto il mio tempo occupato da qui a, credo, 18 anni!! non voglio fare lo stage, era solo un esempio…fra 18 anni ne riparliamo và! 🙂

          4. @bag,quando trovo un po’ di tempo,mi piacerebbe venire a provare i tuoi piatti.Io posso venire al tuo stage?,non ora ,ma se mai in futuro,chi sa…E poi ti volevo domandare che ne dici dell limite della spesa al contrario.Qui in zona vicino a me ci sono ristoranti che fanno antipasto,2primi abbondanti ,tagliata ,contorni e bere a 10/15 euro,a me mi fanno ridere la gente che dice che hanno mangiato bene,o non capiscano niente di qualità o pensano solo di riempirsi la pancia.E poi questi ristoranti fanno pure 200 coperti,se no anche di piu al giorno,questi a me mi fanno piu “paura”di quelli che fanno a 100 euro in su.

          5. si gioia,
            come ho già scritto da qualche parte,mi fanno più paura tutti quei circoli bar alimentari (vedi Coltano) e ristoranti che ti propongono pranzi o cene a prezzi veramente bassi, anche qui a Pisa ce ne sono diversi e quello che mi fa rabbia è che sono sempre pieni. Io non recrimino i clienti dei Grandi ristoranti, quelli sono di un’altra categoria, e cercano altre cose.
            A questo punto credo di aver sbagliato tutto e di non averci capito niente, forse era meglio lasciare il mio locale con i vecchi arredi e murales ( prima era un pub) e cucinare con i cibi pronti in barattoli e tutta la merce in scadenza che sicuramente costa meno. però poi penso ma avrei soddisfazione a fare quel tipo di lavoro? Sicuramente dal lato economico si, ma da quello professionale non penso proprio.
            Il mio tipo di cucina sarà una rimessa per me e per chi mi lavora vicino, da molti non sarà capita ed apprezzata,( il classico genio incompreso), ma per un cuoco non c’è cosa più bella di andare in sala e ricevere i complimenti dei propri commensali. Quindi Fan..lo quei ristoratori che si credono tali!
            Credo che capiterà anche a te e, chiedi a tuo marito la sensazione che prova nel ricevere i commenti positivi.
            Per quanto riguardo lo stage è presto, aspetto di ricevere la prima stella il prossimo anno e poi ne riparliamo (scherzo!!!)

          6. bag,hai perffetamente raggione,lo so che voi dire a ricevere il complimenti,perchè il dolci gli faccio io e ho tanta gente che viene a prenderli interi,come in una pasticeria,ma non sempre ho tempo di farli,perche cucino anche altre cose in cucina,praticamente si puo dire che siamo 2 cuochi (so fare tutto quello che esce dalla nostra cucina)p.es. faccio la zuppa alla frantoiana che mi ci vuole 4 ore e ricevo tantissimi complimenti.Per i sughi invece si li prende mio marito,come per le pizze,la carne i primi di pesce,invece per la pasta fatta in casa io e la colaboratrice in cucina.Insomma sono una mezza cuoca anche io,di giorno cucino e poi mi dedico alla sala,per questo me ne intendo un po’ di tutto.Ritornando al discorso prezzo basso,noi non c’e la facciamo a fare il pranzo di lavoro a 10 euro,mio marito “manda via l’ operai”,perche facciamo prezzo a 13/15 euro,di meno non possiamo essendo che le cose che acquistiamo giornalmente ci costano.Ma quelli che mangiano a questo prezzo escano super soddisfati per la qualità e la quantità 150 gr. di pasta al ragù,6 pezzi di pollo ruspante fritto e abbondanti patate,1/4 di vino che e merlot ottimo,caffe correto,piu di cosi non lo so,poi sempre vogliano ancora vino e cambio delle posate ,3/4cestini di pane,ma i prezzo deve rimanere fisso,poi non ne parliamo come mi lasciano il bagno,le sedie e sotto il tavoli,per carità lavorano,ma dopo spazzo io.Con questo non voglio dire che non devono venire da noi,ben vengono,ma a 10 euro no,per questi soldi mangiano una misera foccacina pure dura al bar e una birra,poi la fame gli rimane,da me invece sono sazii fino la sera e possono afrontare al meglio il giorno lavorativo,ma capisco anche che quelli 3 o 5 euro in piu per loro sono tanti.

        2. @ bag
          lo sai no
          come sono i “paesani”
          la roba che gli metti nel piatto
          quasi quasi la pesano con gli occhi ,
          non sono molto attenti alle materie prime
          e alla presentazione …
          pero’ resisti perche’ prima o poi la qualità paga sempre … ci vuole sono un po’ piu’ di tempo poi
          con il passaparola vedrai che il consenso aumenta ..
          tutto questo valeanche x gioia naturalmente 🙂

          1. @mariotto grazie è proprio cosi,qualche frutto dopo 10 anni di lavoro io la raccolgo,mio marito invece e un po’ piu contento e soddisfato(anche stanco)quasi 40 anni,ma non ci si deve mai fermare,si deve sempre mantenere il solito entusiasmo se no sei fuori.(quello vale in ogni campo).saluti gioia

  4. Ma come si fa a dire “lì no, là si??”.. secondo me uno deve provare il ristorante e poi decidere se ritornarci o meno… per carità, si può essere incuriositi da un ristorante più che da un altro..ma poi si può rimanere piacevomente sorpresi proprio dal ristorante in cui si credeva meno.. io penso che per poter giudicare bisogna provare e non basarsi su recensioni di altri.

    1. Per me è un insieme di fattori. C’è la voglia di sperimentare, c’è Ciritorno (l’ho fatto apposta), ci sono conoscenti e amici, divisi in due gruppi:
      1-quelli che si avvicinano ai miei gusti (di 1 solo posso fidarmi ciecamente)
      2-quelli che hanno i parametri opposti ai miei

      Ci sarebbero anche quelli che mangiano per andare avanti, ma non vengono considerati 🙂

    2. Simo 🙂
      è chiaro che è come dici te
      (come diceva “Guido Angeli” PROVARE x CREDERE)
      pero’
      visto che si parla di locali a due zeri 00
      io devo x forza fare una scrematura alla fonte

      se ne avessi la possibilità
      vorrei provarli tutti direttamente
      naturalmente Viani compreso ,
      che rimane, sempre e comunque
      uno dei migliori in Toscana

  5. Beh si, ovviamente le recensioni aiutano…ci sono recensioni scritte da utenti che non prendo neppure in considerazione ed altre scritte da utenti sui quali posso fare abbastanza “affidamento”… però, in linea di massima, preferisco provare tutti i locali che mi incuriosiscono, soprattutto quelli famosi per la loro cucina, e poi decidere se tornarci o meno.

  6. Si, m@riotto ha battuto sul tempo anche me! 🙂
    Mi sento di sottoscrivere in toto il suo commento.
    Non credo che basti la materia prima, il servizio e la location per spendere certe cifre. Un ingrediente che fa la differenza è l’amore per le cose che si fanno…e credo che quando c’è, è la prima cosa che si sente in un piatto.

  7. Il mio limite di spesa massimo è di 50,00 Euro a testa. E quando voglio spenderli vado al “Borgo Allegro” a Vinci. Hanno dei muffatini coi formaggi che mi fanno piangere di gioia, tanto per dirne una tra mille.
    Se non vado a stragodere ma proprio tanto non voglio spendere più di 20,00 Euro. Forse anche perché quando vado a mangiare fuori odio mangiare troppo. La fame mi passa dopo l’antipasto (la fame bella, intendo!) e mangiare per mangiare è una cosa triste.
    Non credo che andrò mai da Lorenzo (che cito perché già citato, come esempio). Credo comunque che questo sia un limite economico mio. La mia coscienza mi impedisce di spendere il 20% di uno stipendio per cenare una sera in un posto stramegalussuoso. Avessi uno sbotto di soldi, però, farei una comparsata da Pinchiorri. Perché è un simbolo, e sarei curiosissima.
    Raramente ho avuto la fortuna di essere ospite in luoghi che non posso permettermi, e ci sono volte in cui sono stata megabene e altre volte in cui mi sono innervosita perché la cifra che altri spendevano per farmi mangiare lì era troppo, troppo alta: ingiusta.

    Quindi, concludo:
    ben vengano le recensioni di luoghi in cui si hanno delle esperienze meravigliose e straordinariamente costose. Sul prezzo basta avvertire. In fondo tutti – pare – sappiamo leggere e fare media con la spesa, quel che ci manca di sapere di solito è come si mangia. Ed è giusto che un luogo come questo ponga l’accento sulla qualità del servizio.

    Che il mondo è ingiusto e pieno di differenze che fanno soffrire lo sappiamo, non sarà colpa di ciritorno.it che altrimenti sarebbe stato spendopoco.it.

    No?

  8. Non so se ha senso prolungare questa discussione. Se ho la possibilità di visitare un locale “costoso” e voglio condividere l’esperienza sul sito lo faccio. Sta a chi legge la recensione decidere se andare o meno in un posto. Non credo che ci si debba stupire dei 200 euro di Lorenzo o dei 15000 del russo di turno. Considerato che proprio volendo si saltano 5 pizze ed ecco i soldi per una cena di livello, non è questione di portafoglio. C’è chi non concepisce di spendere tanti soldi tutti insieme e chi rinuncia più volentieri all’uscita frequente, ma economica. L’ importante è non farsi fregare, ben venga la trattoria mangiotantospendopoco così come quei locali dove qualità e location impongono conti più elevati.

  9. leggendo i post sulla rece di lorenzo, trovavo giuste diverse considerazioni, anche se talvolta contrastanti! ci pensavo proprio ieri che la discussione non riguardava propriamente il mitico ristorante del forte,o perlomeno non mi sembrava fosse in discussione il giudizio dei 6 ganascioni, ed ecco aperto un post piu’adeguato, ma un tantino fuori tema! non ho ancora letto tutti i commenti inerenti, ma parlare solo di soldi e in questi termini,mi sembra un po curioso! si deve pesare le tasche , valutare il livello di follia o che altro?ho dei colleghi,operai, che si sono inchiodati x comprare auto di lusso e penso che il discorso possa esser tranquillamente spostato in cucina,o dove c’e’ la passione, il piacere, ma non capisco dove si vuol parare! scusate, forse mi perso qualche passaggio ! se invece basta risponder al quesito, 80/100 euro li spendo volentieri , ma di rado, oltre , forse, non sono in grado di godermeli, x ignoranza e palato poco allenato! vale anche x il vino, una bottiglia da 100 euro, magari, non saprei apprezzarla! secondo me, e’ tutto strettamente personale, se serve x fare due chiacchere tra amici o fare un sondaggio mediatico ok ! 😉 saluti

    1. sono perfettamente d’accordo con te. Nessuno mette in dubbio che sia più o meno giusto spendere 100 o 150 euro per un ristorante, non è questo il punto, anche se la discussione è stata portata in questi termini. Io dico solo che comunque i prezzi dovrebbero avere una motivazione che sia più forte del “ricarico maggiorato”. Nelle recensioni, oltre alla qualità, servizio ecc, si conclude il discorso considerando anche i ricarichi più o meno giusti, anche per capire se per quanto spendi è proporzionato a cosa ti danno. Ora, ho l’impressione leggendo diverse recensioni che, questo concetto, sia più palese quando si parla di ristoranti medi o trattorie e meno evidente per gli alti.
      Se poi, per giustificare la spesa si porta esempi del tipo “fa la spesa 3 volte al giorno” “lavora 18 ore nel SUO ristorante” (cerco di non essere demagogico) mi fa sorridere, pensando alla giornata tipo della maggioranza della gente che lavora. Oppure sulla qualità che non può essere generalizzata (una spigola che sia una spigola più di un certo prezzo non può costare). Vi prego, Lorenzo c’entra il giusto, è solo lo spunto perchè la cosa che mi fa ancora più innervosire è questa:

      ENOTECA PINCHIORRI

      Fichi, caviale e yogurt

      Spaghetti freddi al vino rosso, scampi e crema di burrata

      Rombo fritto alle cipolle e pesto di fagiolini

      Cannelloni di ricotta e mortadella gratinati,
      con nocciole e fonduta di Parmigiano

      Maialino croccante, purea di patate, mela al tè e capperi,
      sorbetto di frutti rossi e cipolla
      Funghi porcini e formaggio Taleggio caldo

      Budino e salame di cioccolato con banana croccante e il suo sorbetto

      Menu Degustazione € 275,00
      a persona vini esclusi

      ora, fermo restando che chi vuole spendere 275 euro qui, che lo faccia pure, per me è un insulto per chi come noi ha una passione come la cucina.
      La passione, secondo me, è anche condivisione. Non mi parlate di passione quando si “mercifica” escludendo la maggioranza della gente perchè si pensa che solo quelli che possono spendere 250 euro possono capire ed apprezzare. Se il signor Pinchiorri mi dimostrerà che per organizzare questo menù, con servizio, gli ci vuole 125/150 euro a persona, mi cospargo il capo di cenere Questo concetto, tra l’altro, tra le righe è venuto fuori anche tra noi. Per me è ingiusto. E’ vero, come qualcuno ha detto, “che il mondo è ingiusto e si sa”, questo non vuol dire non gridare tutte le volte che ci capita di notarlo.
      A proposito dei cappelli e stelle. Buona parte delle ragioni perchè questo sia avvenuto, è proprio grazie ai “critici” delle gude che, con rimborso spese, possono tranquillamente dare cappelli e stelle indipendentemente da quanto spendono, falsandone il reale valore (tradotto in monete, non in qualità). Ecco perchè mi fido di più delle ganasce

        1. Gianluca: sono d’accordo con te! L’ho scritto nel post della recensione su Lorenzo che non sarei MAI andata a mangiare da Pinchiorri perchè anche secondo me il prezzo che fa pagare è uno schiaffo al valore dei soldi …

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