Trattoria Alle Antiche Navi (PI)

Bar Trattoria “Alle antiche navi” via Bonanno Pisano 3, in fondo alla via dell’ospedale S.Chiara, Pisa

Aperto solo a pranzo

L’ambietazione è quella tipica di un bar, un bar comunque curato. Incuriosito dalla pesante pubblicità esterna (per mezzo di maxi cartelli che promettono pasti completi a 8 euro), mi decido pochi giorni fa di fermarmi con la mia ragazza.

La clientela del locale, molto affollato, è composta per lo maggior parte da studenti delle facoltà vicine, da persone di una certa età (probabilmente pazienti dell’ospedale) e da qualche turista: hanno i menu tradotti in 4 lingue.

Il funzionamento prevede che l’ordine lo deve effettuare il cliente direttamente alla porta della cucina. Sempre in una sorta di selfservice bisogna prendere forchetta, coltello e un pezzo di carta dimensioni a3 che funge da tovaglietta. Il cliente deve altresi procurarsi anche la bottiglietta dell’acqua e i condimenti: il ragazzo della cucina ci dice di prendere posto dove libero e che quando il cibo sarà pronto, sarà lui stesso a trovarci.

Venendo al menu, i cartelli fuori dicono: pasta+secondo con contorno ed insalata con pane+acqua mezzo litro= 8 euro. Dentro ci spiegano che tale menu non è divisibile per due persone (quindi se vogliamo io un secondo e la mia ragazza un primo, il prezzo non è 8 euro), che il pane è una fetta sola e che ogni variazione comporta un aumento del prezzo: brusco e veloce, ma chiaro.

Venendo al cibo…i primi piatti (espressi) sono tutte pastasciutte, e solo penne. I sughi: pomarola, pesto, ragu’ e piatto del giorno, pasta con cicale e totani. Come secondi hanno: bistecca di maiale, cotolette di pollo, cordon bleu, varie insalatone, roast beef, arrosto di tacchino, spiedini ed altre cose che non ricordo.

Il primo ci arriva dopo 5 minuti. Se vogliamo del parmigiano, lo possiamo chiedere al cameriere che lo mette lui stesso in cucina… .

La mia pasta al ragu è veramente ottima ed abbondante: forse un pò troppo “agliosa”, ma niente male.

Idem per la pasta di mare della mia ragazza: il sapore è buono (anche qui forse troppo deciso), ma i totani e le cicale sono visibili ad occhio nudo ed in buona quantità.

Dimenticavo di dire che il pasto ridotto comprende acqua e primo piatto a 4 euro.

Il secondo tarda un pò ad arrivare: la mia bistecca di maiale è un onesta bistecca di maiale sui 3 etti, ben cotta. L’insalata ed il pane sono messi nel medesimo piatto ovale. Soluzione molto scomoda che mischia i sapori della carne con l’insalata. Il roast beef della mia ragazza è forse troppo cotto, ma una quantità davvero ragguardevole. Sempre il solito problema dell’insalata nel medesimo piatto del secondo.

Il caffè, non compreso, costa 90 centesimi.

In conclusione che dire: l’ambiente è affollato, il servizio è veloce anche se tutt’altro che curato. L’impressione è che si vada al sodo in questo locale. C’è da dire che mi sono mangiato una gustosa pasta al ragu con porzione piu grande di quei classici 70g da ristorante, una onesta bistecca di maiale con un pò di insalata verde e una fetta di pane. Il tutto con mezzo litro di acqua. Il totale è di 8 euro e 90 centesimi. Veramente un prezzo ridicolo sia oggi, che 10 anni fa.

Ve lo consiglio altamente: se badate a mangiare bene, tanto e a spendere poco e strizzate un occhio sul resto…beh questo locale è perfetto.

Per il voto darei quattro ganasce: penso che sia il max voto possibile per il tipo di locale.

NDGanascia: se hai letto i come funzionano i voti (penso di no), scoprirai che ne può ottenere forse 2 e mezzo.

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All’inizio dell’Estate, mi son trovato in piazza Mazzini, ad una sorta di fiera in cui, stranamente, non c’era niente da mangiare. Ho

Il Caminetto – Montaione (Fi)

Per alcune circostanze che qui non interessano, mi sono trovato nei giorni passati a Montaione. Su segnalazione di una persona del posto,

35 risposte

  1. un’obiezione: 10 anni fa, 18.000 Lire per quello che hai detto non era propriamente un prezzo ridicolo…

  2. Lasciando da parte l’obiezione di GGGiant che non vedo cosa possa apportare alla discussione e che signiicato possa avere, invito Ganascia a rileggersi lui i voti. Se un kebab può arrivare a 3 stelle, un posto del genere può arrivare a 3 stelle.

    1. ha lo stesso significato di quello che aveva quando l’hai scritto te. Te l’hai scritto, io non sono d’accordo, io te lo dico, poi fai un po’ come ti pare…

  3. A parte il discorso ganasce (scusate se su ho scritto stelle), se si fa una descrizione dettagliata dei voti ganasce che si può scrivere?. Rapporto qualità prezzo, almeno 5-6 ganasce: il prezzo è ridicolo. Quantità delle porzioni: 5-6 ganasce. Qualità?. In rapporto alle ricette è altissima. Un ragu’ cosi è raro sentirlo, idem per la carne tutta italiana. Servizio? Da tavola calda, ma il posto è cosi e a pranzo al lavoro uno cerca questo.
    Accumuno questo locale a Stelio altro locale dai prezzi incredibilmente bassi.

    Perchè dare 1-2 ganasce a posti dove con meno di dieci euro ti danno prodotti semplici e genuini, un pasto completo e abbondante e dare 1-2 ganasce a posti in cui le persone si sono trovate male?. Dove l’utilità della ganascia allora?.
    Dico questo perchè leggo 2, 2 ganasce e mezzo all’11 che non è superiore a nessun locale come presentazione ed i prezzi sono salati.
    Attendo chiarimenti.

    1. Primo errore: le ganasce non sono relative, sono assolute. Se non capisci questo, è inutile continuare.

      Quanto al posto coi prodotti genuini, conoscendo come funziona la ristorazione pisana, semplicemente non è credibile, a meno che tu non vada in beneficienza.

  4. La spiegazione è abbastanza semplice, se in un locale così “semplice”, che non necessariamente è un male, dai 5 ganasce o comunque un voto alto, quale dovrebbe essere il voto per un locale che per creatività, bontà, ricercatezza, ambiente e servizio si distinguono. Risulterebbe un metro di giudizio sfalsato; i locali da te citati non possono valere più di 2 ganasce e mezzo proprio per le caratteristiche da te sopra citate, risulta ovvio che la recensione aiuta molto a capire se le 2 ganasce sono dovute alla tipologia di locale, o al fatto che un locale che non riesce a reggere il livello a cui aspira.

  5. se questa è la risposta “ufficiale”, capisco quindi che le ganasci sono fine a se stesse e non ha la stessa funzione delle piu celebri “forchette o stellette”. non importa se andiamo ad analizzare due generi differenti. si analizza con il solito metro una ferrari ed una 500. basta capirsi, leggerò solo le recensioni. quando vedo 3 ganasce a bruno, andrò a leggermi la recensione: penso che avrò una indicazione migliore.

    PS rimangono comunque tre quesiti:
    1- le ganasce, cosi come spiegate, dicono una cosa diversa da come poi vengono usate. perchè un kebab arriva a 3 ganasce cosi come una pizzeria, e una trattoria non può arrivarci? eheh
    2- il rapporto qualità prezzo non incide quasi per nulla
    3-perchè la rustichella vale due e mezzo?

    1. perché come ho già abbondantemente spiegato, un kebab può prendere tre stelle solo se risponde acarti requisiti (ce l’ha solo Al Madina, per esempio, perché non usa il rotolone surgelato e cucina veramente). Una trattoria prende tre stelle se fa tradizione in maniera corretta e ha un servizio decente e le antiche navi quasi non ne fa.

    2. Non penso che tu possa trovare locali come “le antiche navi” dove ci sono stellette o forchette, quindi questa cosa mi pare fine a se stessa. Nelle guide famose dove si danno le forchette, si fa una selezione iniziale dei locali e si considerano solo i locali con certi requisiti. Qui no, quindi e’ inutile paragonarsi a qualsivoglia guida ufficiale…

  6. Una risposta ufficiale, la potrà dare solo Ganascia, l’ideatore del sito e della filosofia dello stesso. Io posso trarre delle conclusione in virtù dell’utilizzo che fin ad adesso ne ho fatto. Pare ovvio che ognuno possa overe uno propria idea su quello che dovrebbe o non dovrebbe essere un giudizio, la scelta fatta in questo sito rispetto al voto è puramente accessoria (ripeto:aspetta Ganascia per una risposta ufficiale) se pur importante, quello che contano sono le recessioni e i commenti che ognuno di noi può apportare, in effetti un voto, è intrinsecamente effimero, vincolato ad una combinazione di fattori momentanei che pur si possono ripetere.
    Per rispondere alla tua domanda:
    1 Da una trattoria ci si aspetta molto di più che da un kebab, non a caso ci sono trattorie che in questo sito sono arrivate fino a 4/5 ganasce, la trattoria è più che paragonabile ad un ristorante. Il kebab come pure la pizza sono più limitati dal punto di vista dell’offerta per cui pur fantastici che siano più di tanto non possono essere votati.
    2 Incide, ma se con questo mi vuoi dire, e qui la rendo semplicistica, poichè mangio una pasta al ragù, buona ma rimane pur sempre una pasta al ragù e la pago 5 euro, assegno 5 ganasce, allora no non incide! Incide in modo proporzionato rispetto al locale.
    3 Ne sono state assegnate 3/3 emezzo mi sembra corretto rispetto alla recensione ma non lo conosco.

    Ultima cosa rispetto ad alcune affermazioni, il clima dovrebbe essere più sereno, questo è un sito a cui tutti contribuiamo, e se pur professionale(:-)) non è fatto da professionisti. Già altri prima di te, hanno criticato il sistema di attribuzione e a passi in avanti sono stati fatti, ma non potranno, ma il sistema non potrà mai essere perfetto. Le stelle michelin, forchette si limitano ad un solo aspetto della ristorazione (quello + alto), qui in effetti guardiamo un po’ ovunque, e un sistema di voti separato risulterebbe confusionario, e ai problemi correlati, come prima detto sopperiscono le recensioni.
    Con questo ti auguro una buona partecipazione al sito.

    1. Con questo finisco l’OT, un consiglio per Ganascia:

      A me il sistema Ganasce mi risulta simpatico, e non mi ha mai creato problemi, tanto leggo le recensioni e i commenti, nasce però un però 🙂 , poichè ogni tanto si presentano nuovi utenti, e come ovvio ognuno di loro potrebbe esprimere le proprie perplessità, non potremmo inserire nella pagina voti una descrizione che metta per scritto quanto da te,e da me e da altri detto, a coloro che hanno avanzato critiche che più o meno sono sempre le stesse.

  7. Ho riscritto la pagina dei voti radunando le mie opinioni sparse qua e là nel sito. Così dovrebbe essere tutto cristallino, sempre che gli utenti si prendano la briga di leggerla.

  8. Io la ho letta tutta piu’ volte quella pagina. Non come, in maniera non molto simpatica, hai insinuato te. Difatti è stata riscritta di intero punto cosi che uno possa quanto meno immaginare con quale sistema questo sito assegna le ganasce. Ovviamente, io che mi reputo veramente simpatico, non dirò nulla sulla chiarezza antedente la modifica delle descrizioni delle ganasce.

    Tornando al nocciolo della discussione, credo che 8 euro primo secondo contorno e pane, con tutta roba fresca ed abbondante e cucinata bene…sia una cosa incredibile.
    Trovo altresi’ facile con prezzi stellari. Anche perchè nelle varie recensioni non noto differenze di voti se uno spende 100 o 200 euro in un ristorante di un certo tipo.Invece la differenza è delle 200.000 vecchie lire.

    fossi io un utente di questo sito e fosse a me segnalato un posto in Pisa dove si mangia tutto a 8 euro…stenterei a crederci e ci correrei.
    noto qui invece :1- una critica continua al voto ganasce non curandosi della completa descrizione che ha narrato passo passo tutto il pasto 2-una certa superiorità (un pò di puzza sotto il naso concedetemelo) verso questo tipo di locali e quindi un relativo non interesse.
    ripeto: data la mia non brevissima esperienza, un posto a questi prezzi è un cecio in mare come si dice dalle nostre parti.

    1. Parlo per me, ovvio, ma personalmente non mi interessa moltissimo andare al ristorante per mangiare la pasta al pomodoro, al pesto o al ragù e il rosbeef e una bistecchina di maiale, perchè se me li faccio a casa son più buoni, posso scegliere il livello di qualità degli ingredienti che voglio e mi costano meno di 8 euro, tanto più se il servizio è quasi inesistente. Quindi dipende uno che cerca da un ristorante… Se mi dicono un posto dove mangi tutto per 8 euro, ma è la roba che mangerei a casa mia per meno, non mi da nulla di particolare in più, il locale è praticamente un bar, il servizio è inesistente, francamente non ho molto interesse a correrci. Non che non ci metterò mai piede, per carità, se mi capita magari ci vado anche, ma è indubbiamente un posto da non più di 3 ganasce ad essere generosi.
      Che poi, per inciso, ci sono anche stata e non mi è sembrato niente di diverso dai soliti bar con cucina. Ho preso la pasta al pesto ed era assolutamente normale, mooolto agliosa e non era buona più di quella che si fa col pesto dei fustini da 100 litri, costo al piatto 50 cent scarsi. Mettici 50 cent di pasta fa 1 euro. Non c’ho guadagnato tanto…

    2. Puntualizziamo un paio di cose.
      1. Per essere un nuovo arrivato mi sembra che tu manchi della necessaria umiltà, richiesta anche dalla netiquette: fatto sta che non avevi affatto capito come dare i voti sparando ganasce a casaccio. La modifica della pagina dei voti è stata fatta PROPRIO PER TE e di questo potresti almeno ringraziare.
      2. Su questo sito ci sono persone di una certa esperienza con decine di recensioni e commenti significativi, ma che sopra tutto si sono guadagnati col tempo una credibilità di ottimo livello. Sono quelli che rendono questo sito attendibile e usato da migliaia di persone al mese, diverse centinia al giorno. Questo status ci si guadagna col tempo e con la qualità.
      3. un pasto a 8 euro con tutta roba fresca e abbondante? Non ci credo nemmeno se lo vedo. Nessuno può usare roba fresca e avere prezzi simili, sempre che non lo faccia per filantropia. La qualità si paga e non esce dal cappello, ma i sughi pronti dal fustino sì.
      4. La critica al voto in gansce è stata fatta perché ho letto la recensione e perché il voto era quantomai errato e non conforme: se un bar senza servizio prende 4 ganasce, a chi cucina davvero, ha un servizio corretto, stoviglie costose, una cantina, quante ne diamo? una ventina?

  9. @ robinson
    farei un campionato di pasta al ragu. sugo in cui il tocco del cuoco si sente come non mai. orgoglio italiano dove davvero si misura la bravura di una persona. e dove spesso, quando vai nei ristoranti anche di grosso calibro, ti gusti qualcosa che non è proprio eccellente.
    “Qui casca l’asino” come si suol dire.

    1. Purtroppo o menomale, non a tutti interessa il ragù, che a me personalmente non piace neppure… Quindi la bravura di una persona io non la misuro di certo da come fa il ragù…

    2. Quoto praticamente in toto quanto detto da Giant, se per 8 euro ricevo quanto posso farmi a casa, con ingredienti scelti e cucinati da me, che per inciso posso abbinare meglio, non ci vado a cena, certo se si tratto di un pranzo in pausa lavoro ben venga ma non per altro. Per le cifre a cui tu ti riferisci in cucina non potrai mai trovare nessuno che con un suo piatto possa donarti delle “emozioni”, perchè nessun cuoco degno di tale nome lavorerebbe in un locale del genere, posti a quei prezzi lavorarono sulla quantità e non sulla qualità e non potrebbe essere altrimenti, anche lì ” debbono pur campà”. Mi dispiace ma proprio non capisco la tua logica, sarò duro ma non ci riesco :-). Ognuno di noi (non siamo mica scemi) cerca un buon rapporto qualità prezzo (per me vedi Il Cerbero) ma a quei prezzi la qualità della materia, del servizio, e dell’ambiente è necessariamente pressochè assente e a quei prezzi ripeto non è richiesta.

  10. Si vede che vi piace mangiare ma che non sapete gestire un locale: è ovvio. Quando uno esclude la qualità in quei prezzi ehehe, per forza, per forza deve fare tutt’altro di lavoro.
    D’altronde, ripeto, se leggi i menu di Bruno non leggi le emozioni. Ma ricette normali, che poi sono le migliori.

    Certamente se uno si sceglie 1 rifornitore e se per il restante va solo la domenica alla Metro (esempio) è ovvio che non può essere competitivo. Ma se uno si ingegna, ci mette passione e gira trovi risparmi medi del 40 per cento. Tipo sulla carne irlandese , giusto per non citare la solita roba.

    Poi ovvio a tanti basta una affresco dozzinale su un muro, un cameriere che magari non ha fatto scuola ma che parla sommesso, che il piatto sia della Metro ma un pò colorato…ed uno si emoziona.
    Che poi la spuma di parmigiano con invidia di qualcosa sia ottima, mentre un primo semplice sia fatto cosi cosi…è un altro discorso.
    Come è un altro discorso non rilevante, spendere 50-100-200 euro.
    Posti cosi per fortuna, Stelio-Antiche Navi, sono sempre pieni: un motivo c’è.
    Girate pure voi i posti dove far la spesa: si apriranno nuovi orizzonti.
    Come, altrimenti, lavorare in cucine di ottimi ristoranti: si apriranno altri orizzonti.

    1. Il motivo è che le persone voglio spendere poco, non importa come. é del tutto lecito e non c’è niente di male. Basta non raccontarsele troppo grosse.

  11. @ Ganascia.

    Conosco bene la netiquette dei forum, ho dei siti di proprietà. Sulgli accessi unici di questo sito sarei grato che tu mi inviassi il google analiytics settimanale degli accessi unici. Perchè ovviamente ci sono dettagli qua dentro che mi fanno dubitare di ciò (dei numeri che hai elencato). Ovviamente non vado al merito dei pareri, lungi da me. Ma la piattaforma basica wordpress usata, l’averla ingentilita ed adattata quasi per nulla, l’assenza di sponsor ed altri passaggi tecnici ancor piu noiosi…mi fanno dubitare di ciò che dici.
    Una bella mail con i parametri mi zittirebbe subito però!!!.

    Detto questo, non ho assolutamente intenzione di fare un bagno di umiltà. Almeno non su ciritorno.it .
    Il rispetto, legge di vita, non si chiede ma si ottiene senza richiesta. finchè io non ti manco di rispetto, tu non puoi venire a dirmi niente: anzi l’atteggiamento un pelo piu piccante lo hai avuto te. Mi piace discutere con gli altri signori del forum, se però scontrarsi sulle idee è vietato, gradirei fosse inserito nella netiquette. Non mi pare di aver fatto errori grammaticali (con una laurea sarebbe un sacrilegio), nè errori nel postare (avendo dei siti costruiti sarebbe una bestemmia), nè figuriamoci aver offeso nessuno.
    Detto questo la tua ramanzina mi suona un pò di difesa delle tue idee, quanto un meritato richiamo alla mia persona.

    Torniamo alle ganasce?. Non erano ben spiegate, compreso il discorso delle 3 ganasce a un kebab o pizzeria. O anche compreso il fatto (su cui stai sorvolando) che uno poteva forse capire come, secondo i Tuoi parametri, si potessero assegnare un certo numero di ganasce ad un certo locale solo se si leggevano altre recensioni. Ma se uno si atteneva alla sezione “come si vota”, poteva ben incorrere in errori.

    Detto questo, solo uno che non ha mai avuto un locale ( e non voglio dire di peggio ) può insinuare ad una persona di non riconoscere un ragu’ o una pomarola fatta in casa da una in barattolo. E’ assolutamente cosi.
    Come la questione prezzi, ho capito che non ci credi manco se lo vedi. E so anche bene che una cosa non cambia che tu ci creda o meno.
    Se io ti mando la fattura via mail, ovviamente meno i dati privati, di alcune cose che acquisto…cambi idea o no?.
    Ad esempio, hai mai provato ad andare all’Esselunga e portare via 80 kili di pesce? Secondo te, a che prezzo te lo mettono? Pieno? eheh

    1. Credo che Ganascia, con le sue parole, ti abbia voluto dire che questo sito esiste ormai da diversi anni ed è nato dalla passione e dall’ “hobby” del mangiar bene di un gruppetto di persone che è andato sempre più crescendo negli anni, non pretende di essere né la guida Michelin né altro. Tutti noi siamo stati ad un certo momento “gli ultimi arrivati”, ci siamo aggirati nel sito, probabilmente prima di inziare a scrivere lo abbiamo frequentato un po’ passivamente e poi abbiamo deciso che ci piaceva e abbiamo cominciato a diventare attivi, a contribuire alla sua crescita.
      Alcuni di noi hanno fatto delle proposte per il suo miglioramento, e ti ripeto proposte, non critiche a quello che già c’era, proposte che sono state vagliate attentamente col contributo di tutti e che spesso sono state ben accette.
      Insomma, tutto questo per dirti che l’impostazione e la filosofia di questo sito (come di ogni altro sito al mondo) possono piacere o non piacere, l’utente è libero di scegliere se ha piacere nel frequentarlo, e se così non fosse è altrettanto libero di guardarsi intorno e trovare qualcosa che più lo aggrada.
      Specifico che non devi leggere queste parole come un invito ad andartene, ma come un invito, se veramente questo sito ti piace, a contribuire in maniera costruttiva, propositiva, piuttosto che criticare.

      Un saluto,

      La Gourmet

    2. Sull’umiltà avrei qualcosa da ridire…sono d’accordo con Ganascia, ho notato anche io e già ti ho detto un certo atteggiamento. Io ho 22 anni, lavoro per un ristorante, ho una laurea(in economia tra l’altro) e non per questo mi sento superiore, conosco i prezzi, conosco i costi e ti posso assicurare che per 8 euro quello che dici te di qualità non ha niente se non la semplicità della materia prima. La semplicità (cerchiamo di capire e non andare oltre quello che intendo, altrimenti il discorso non finisce più) non è cosa che ricerco in un ristorante, ritengo di saper cucinare, per cui se vado a ristorante (almeno per quanto riguarda la mia logica) voglio provare cose nuove.
      Il tuo atteggiamento è stato aggressivo fin da subito, con ganascia per altro l’ideatore del sito (non vedo perchè non si dovrebbe risentire) e con noi ponenondoti in una situazione di superiorità (non riuscite a vedere o capire, e ancora mandami una mail con i dati?!?!?!?!?!?), io dalla mia parte mi sono messo nella tua ottica, e non la condivido, la posso capire se pur poco ma non è parte di me.

    3. Facciamo una cosa, come nuovo arrivato a casa mia mi sembri un pochino troppo sapido. Non stai rispettando né me né gli altri appartenenti al blog.
      Penso che sarà meglio terminarla qui.
      Se le ganasce non ti vanno bene (o piuttosto, se ancora dimostri non aver capito come funzionano), o se dubiti del sito e edella sua validità, nessuno ti impedisce di fregartene. Per quanto mi riguarda io ho intenzione di fregarmene di te e ti banno.
      Grazie per la collaborazione non richiesta e inopportuna.

  12. @luigi3
    Sarei interessato ad avere la lista di tutti i fornitori, grossisti, supermercati, contadini, conigliolai, e pollaioli, dove risparmiare in media il 40% a parità di prodotto, con un mio abituale fornitore. Sarei anche interessato a capire cosa intendi per qualità. Lo so che trovo la lonza di Maiale a 2,90 euro di germanica provenienza, purtroppo (e non sono masochista) preferisco farmi del male con la lonza di Cinta Senese di sergio Falaschi a 16,50. So anche che posso trovare dei Calamari Patagonia a 3,10, ma scusami io preferisco quelli pescati nei nostri mari e pagarli ad andare bene 13/15 euro. La pomarola sò che potrei farla con i pomodoro pelati comuni di ignota provenienza (probabilmente RPC) ma preferisco farla con il pomodoro sanminiatese grinzoso, o a limite con i pelati S.Marzano dop dell’Agro-Sarnese. Credimi io giro per fare la spesa, ed ho girato anche le cucine di grandi ristoranti, ma con tutta onestà non riuscirei a mettere in piedi un pranzo di qualità per 8 euro, quindi se esiste chi riesce a farlo, tanto di cappello, ma così a naso penso che le tue conoscenze (Laurea docet), siano più approfondite nei riguardi di un sito internet piuttosto che sulla tavola di un ristorante.
    P.S. Opinioni come queste, che rispetto ma non condivido, mi tolgono la voglia di lavorare….
    Buonanotte,
    Paolo perito elettrotecnico e Chef per passione da 17 anni.

    1. Non ti preoccupare, credo che molti qua dentro preferiscano comunque una cena in cui si percepisca un po’ di arte e di ricerca al mero riempirsi la pancia.
      Per quanto mi riguarda, almeno, preferisco andare a cena una volta (o anche due) in meno, ma provare sensazioni memorabili o gustare pietanze in cui si sente il territorio e in cui posso sentire l’amore dello chef per quello che fa. Essendo una discreta cuoca non uscirei mai a cena per mangiare piatti che posso benissimo (o addirittura meglio) cucinare da sola a casa. Questo ovviamente è il mio modesto parere, che spero incoraggi chi fa ricerca in cucina e chi punta alla qualità e alla territorialità delle materie prime.

  13. Premetto che le opinioni di un utente di un sito internet non provocano in me sensazione alcuna (mi dispiace che io invece ti susciti emozioni) e che detti locali (Antiche Navi, Stelio, ecc.) continuano ad essere pieni da anni (e non penso che i titolari siano delinquenti o che TUTTE le persone abbiano una suola in bocca).

    La la laurea è stata citata in modo chiaramente irriverente (come si evinceva dal contesto in cui era calata), se non era chiaro te lo ho chiarito comunque ora. Tra l’altro è nel campo giuridico; il saper costruire un sito è una mera passione nata per l’amore verso una band musicale e poi allargatosi ad altri orizzonti.

    Il lavoro che faccio non lo ho detto: quindi la tua ipotesi crolla da subito. Magari ho proprio dei locali.

    Andando al sodo, hai detto di essere uno chef di passione: diciamo che forse ti sei già risposto da solo. Sarei bravissimo in casa (come spesso mi è capitato di provare), ma non sapresti appunto mettere insieme un pranzo a bassisimo costo a livello di locale.

    Dò qualche indicazione: poche e solo perchè mi sono chieste.

    Premesso che, e mi rivolgo anche a Ganascia, solo proprio perchè non hai mai gestito nulla nella ristorazione, puoi pensare che un ragu’ in barattolo sia piu conveniente di un ragu fatto in casa.
    Il ragu in barattolo, oltre che pessimo, è carissimo: puoi fare al massimo 2 pastasciutte e ti costa piu di due euro circa.
    Un ragu fatto in casa ha un costo della metà.

    Questo già tanto vuol dire: chi sa mangiare giudichi, chi sa gestire giudichi sul gestire. Avanzare ipotesi buttate li cosi, fa correre il rischio, vedi questo esempio, di prendere cantonate.

    Andiamo alla carne: ovviamente non cito tipi di carne dai tagli ricercati o da provenienze italiane.

    Le bistecchine di maiale, peso 3 etti (grande), dell L’eclerc o dell’Esselunga: sono di provienenza toscana. Questo da come scritto sull’etichetta e come da obbligo UE in materia. Prezzo? un euro scarso, non a offerta. Un pò di insalata prezzo 30 centesimi, una fetta di pane 10 centesimi. Totale € 1.40. Ovviamente non è il secondo della vita, ma è un bel pezzo di carne toscana (bello nel senso di dimensioni) tanta insalata quanto basta a fare un bel contorno e una fetta di pane.
    Se questo secondo viene venduto a 4 euro c’è: la soddisfazione del cliente, c’è la qualità e genuinità anche se da una ricetta semplice e c’è il ricarico dell’oste, che, come sicuramente saprete, deve essere quasi del triplo.
    Andiamo al primo. 100 grammi di pasta Coop. Prezzo circa 12 centesimi. Un ottimo ragu fatto in casa, prezzo 60-70 centesimi, parmigiano prezzo 20 centesimi. Totale? 1 euro.
    Totale pranzo euro 2,60 circa compresi i 20 centesimi per mezzo litro di acqua. Non ci si rientra ad 8 euro?

    E’ ovvio che: -se devi pagare 100 euro di camerieri il giorno, -se hai un alto affitto, -se hai debiti all’apertura del locale, -se sei un furbetto..non ce la fai con questi prezzi.
    Ma conti alla mano ti ho dimostrato che è possibile farlo, con due pietanze semplici ma oneste. Voglio inoltre precisare:

    -olio extra vergine marca carapelli (offerta circa 3,40 litro. ne compri 200 bottiglie quando c’è l’offerta)
    -ho conteggiato 1 etto di pasta. ma la porzione ristorante sono 70 grammi
    -macinato prima scelta, circa 8 euro al chilo (prezzo supermercato)
    -sugli odori sorvolo…

    ti ho fatto un pranzo con i prezzi da supermercato, non da grossista.

    poi puoi alternare con ancora con piu facilità un primo al tonno, al pesto, al pomodoro proprio perchè la materia prima costa meno ancora del macinato.
    idem per il piatto del giorno di pesce. se tu vai al supermercato (ci devi avere un pò di confidenza data da anni di continui acquisti) e dici <>. Arriverai anche a 4 euro al chilo. E fai il piatto del giorno.
    Idem per i secondi, non continuo sennò sono noioso.

    E’ ovvio che se oggi vai ad una sagra (il cui servizio sarà peggiore di Stelio o Antiche Navi ?) e ti vedi una bistecchina di maiale non di 3 etti a 5 euro senza contorno…ti viene da pensare.

    Una cosa ancora ovvia a chi gestisce, meno ovvia a quanto leggo, ad alcuni qua:

    i posti dove si rischia di avere roba non fresca (benchè gli scatolati, ripeto, costino di piu) sono l’antitesi di posti come i due sopracitati. Locali penso, da almeno 80 primi al giorno in cui, per forza di cose, tutti i giorni i sughi e le carni vengono rifatte da capo, per motivi fisico-logistici.

    I posti piu rischiosi sono i classici ristorantini da 20-30 coperti a sera con 10 primi di scelta. Li si che si rischia e si badi bene, sono la maggiorparte.

    Attendo curioso repliche nel merito, non su discorsi generali e non agganciati.

    PS la carne irlandese, altro es, la si trova di provenienza certificata a 6 euro il chilo. Il taglio, per chi ci capisce, è tipo quello della nostrana “bistecca sfatta” il punto piu vicino al collo in cui la bistecca perde l’osso ed è meno omogenea.
    Provate ad ordinarla in uno dei localini di Pisa che la offrono e vedete se ve la mettono 6 euro.
    Che voglio dire? Che è possibile fare prezzi bassi, bassisimi.

  14. si vede che proprio hai letto tutti i commenti attentamente.
    Io sto parlando di Stelio-Antiche Navi-La Rustichella.
    E a quanto mi ricordi sono 3 padroni completamente diversi (non sono sicuro chi sia il padrone attuale di Stelio).
    Poi, ripeto, non stiamo parlando del locale in sè per sè…ma in generale su certi requisiti e giudizi.

    1. @Luigi3
      Forse mi sono spiegato male, Chef da 17 anni per passione e Professione 2 locali di proprietà più altri 2 venduti, tutti fortunatamente (toccatina) di successo. Se il Food Cost di un locale fosse una cosa semplice come dici tu sarei ricchissimo, ma purtroppo non è così, se poi mi parli di prodotti da supermercato lascio perdere… Cmq penso di avere argomentazioni valide anch’io pur non essendo Laureato.

  15. Il discorso termina qui. Abbiamo perso fin troppo tempo dietro a una questione del tutto insignificante, marginale e irritante.

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