Trattoria da Giulio (in pelleria) – Lucca

Conosco di fama questa trattoria storica di Lucca ma non avevo mai avuto occasione di andarci fino ad oggi. I piatti sono quelli tipici della zona con zuppe di farro o di verdure, salumi, carni povere, baccalà a farla da padrone.

Eravamo in quattro e abbiamo preso:

  1. testina di vitello con cipolle. (€ 5. 00) – tagliata a fette sottili, somiglia alla sopressata, condita con olio e cipolle a velo, molto buona.
  2. antipasto misto. (€. 6. 00) – composto da:prosciutto, salame, sopressata, torta di patate, crostino ai fegatini, bruschetta al pomodoro, melanzana sott’olio, polenta fritta, olive. Porzione abbondante, prodotti di discreta qualità ma niente di più.
  3. zuppa di farro e lenticchie. (€. 5. 00) – Abbondante, cremosa con metà lenticchie lasciate intere, da condire con la bottiglia di olio nuovo presente ad ogni tavolo.
  4. Zuppa di farro e fagioli. (€. 5. 00) – Anche questa simile alla prima ma con i fagioli completamente passati, un pò salata in effetti.
  5. Farinata di cavolo nero. (€. 5. 00) – Un piatto che mangio spesso a casa ma non avevo mai trovato al ristorante, per chi non la conoscesse si tratta di una specie di polenta cotta in un minestrone composto da fagioli borlotti, cavolo nero, in prevalenza, poi verza, biete e i soliti odori (carote, sedano e cipolla rossa). Buona ma troppa farina rispetto alle verdure.

Da bere solo acqua, aggiungendo coperti e caffè abbiamo speso 53. 00€.

Un locale semplice, stile rustico con molte foto di clienti famosi all’entrata a testimoniarne la fama, i prezzi sono popolari niente picchi di qualità quindi ma una cucina della nonna senza fronzoli e sempre fresca visto l’abituale affluenza di commensali.

Ovviamente i piatti da provare per farsi un’idea più completa sono ancora molti ma tre ganasce mi sembrano ragionevoli.

Trattoria da Giulio in pelleria

via delle Conce, 45 (piazza s. Donato)Lucca

t. 0583 55948


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Elephant Bistrot – Livorno.

All’inizio dell’Estate, mi son trovato in piazza Mazzini, ad una sorta di fiera in cui, stranamente, non c’era niente da mangiare. Ho

Il Caminetto – Montaione (Fi)

Per alcune circostanze che qui non interessano, mi sono trovato nei giorni passati a Montaione. Su segnalazione di una persona del posto,

13 risposte

  1. io ci vado da quando era ancora nella vecchia sede ed era ancora vivo Giulio. Porto sempre gli amici stranieri in visita in Italia e tutti innamorati di Lucca perchè da Giulio si puo’ assaggiare tutto in una cena dato che portano gl assaggi di tutti primi tipici lucchesi e fanno anche le mezze porzioni per i secondi. Il locale è storico anche se ha perso un po’ di smalto è sempre pieno. Prezzi non superiori ai 25 Euro. Ottimo rapporto qualità prezzo.

  2. dopo un paio di bicchieri di vino ci si accorge se al tavolo si scioglie la lingua o se invece si frena. A dicembre scorso da Giulio è stato memorabile. L’atmosfera era spartana e calda e alla fine è a fatica che noi sei ce ne siamo andati.
    La pappa al pomodoro se non ricordo male era notevole. E mettono in tavola un olio della casa veramente buono, almeno lo era a dicembre quando ancora non aveva perso la fragranza del nuovo.

  3. Per chi vuole assaporare le specialità lucchesi genuine in un ambiente oggi elegante e di una certa classe senza dover pensare troppo al conto che è sempre particolarnmente accessibile. Molto apprezzata anche l’atmosfera tranquilla che vi regna.

  4. approfittando della Fiera “in essere” ed in vena di revival dopo circa una decina di anni passati si torna da Giulio . Eravamo una decina . Abbiamo ritrovato le stesse preparazioni popolari a prezzi popolari . Assaggio di panzerottie prosciutto ottimi . tris di assaggi di Farinata , buona ma un po’ “compatta”, farro con lenticchie spaziale, tordelli ottimi . Per i secondi abbiamo spaziato chi ha assaggiato la cioncia ottima , chi il baccalà arrostito perfetto. chi la rosticciana con le olive ect… Anche le verdure pastellate un assaggio. Qualcuno ha preso il dolce . Servizio veloce ..sui trenta euro Ottimo . Ci si doveva ritornà prima 🙂

  5. Torno sempre volentieri in Lucchesia…molto spesso mi sento a mio agio nelle attività commerciali 😉 non posso dire altrettanto della mia città,Pisa 🙁 ..ma argomento già trattato varie volte.Siamo stati qui io e la mia Signora in settimana.1 antipasto di terra,1 farro,1tordello lucchese,1 aringa affumicata,1misto maiale(spiegherò dopo..)2 contorni.1/2 vino casa,1 acqua,1 correttino al rum. spesa 58€.
    Antipasto abbondante classico,con crostni,nella norma.Farro cotto come si deve,con la giusta densità,il tordello non il solito industriale,ma uno diverso dal altro,si nota il prodotto fatto da loro.Buono(mitico pepolino al interno).Aringa buona,poi io avevo ordinato il baccalà alla griglia,ma qui entra in scena la Sign Emilietta,propietaria,che intrattenendosi con la mia ragazza,parlavano della gravidanza 😉 …mi chiede cosa avevo ordinato..e con il classico “approccio”famigliare lucchese mi convince per il prosciutto di maiale al forno,e gli indico se era il piatto di un cliente accanto.No era la pancetta al forno..e Lei cosa inventa..mi fà assaggiare entrambi.Niente da fare..”ci sanno fare e sanno vendere” 🙂 .Piatto ottimo,cotto bene,con crosta croccante fuori,e morbidezza al interno.
    Servizio veloce e attento
    Che aggiungere…rapporto qualità prezzo buono.Ambiente che ti mette a tuo agio,non saremo piu nel medioevo come le mura a 10 mt ci fanno ricordare..ma resta sempre un Profumo di accolglienza di un antica trattoria di quei tempi 😉
    Soddisfatto,le ganasce iniziali le confermo!

  6. Dopo oltre 30 anni sono finalmente tornato a mangiare da Giulio in Pelleria.
    Il locale è molto carino, di un rustico elegante; l’apparecchiatura è con tovaglie di stoffa, i tavolini sufficientemente spaziati tra loro e il personale è cortese e non invadente.
    I piatti proposti sono quelli tipici della cucina locale: farro, maccheroni, spezzatino, trippa, stoccafisso, baccalà ed altro ancora.
    Per primo abbiamo provato la zuppa di farro con fagioli, decisamente molto buona.
    Di secondo uno spezzatino con le olive tenerissimo e un piatto che, non avendolo mai provato, mi chiama a sé: la cioncia. Si tratta di “avanzi” di testina, guancia, lingua e altri pezzi di scarto della vitella cotti in umido similmente alla trippa. Un piatto ottimo ma non per tutti i palati; un’intera porzione stanca un po’ e quindi suggerisco di assaggiarla in almeno due persone.
    Complessivamente, per due primi, due secondi, acqua, 1/4 di vino e due caffè, euro 47.
    Faccio notare che le porzioni sono abbondanti.
    Secondo me merita tre ganasce e mezzo e spero proprio di ritornarci presto.
    Chiuso la domenica.

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