Ristorante Filippo, Pietrasanta (LU)

Ristorante Filippo

Via Stagio Stagi 22, 55045 Pietrasanta

Tel. 058470010

Avevo sentito parlare molto bene di questo piccolo ristorante, e il primo sabato di primavera l’ho provato con la dolce metà. Il ristorante è stato preso in gestione da un paio di anni da Filippo Bartola, con trascorsi in locali blasonati (per esempio l’Enoteca Pinchiorri).

Si trova nel centro storico di Pietrasanta, in una strada pedonale vicino alla Piazza del Duomo. Il posto è piccolo: ci sono una decina di tavoli in tutto, di cui un paio all’aperto (in estate i posti all’aperto aumentano). L’arredamento è semplice ma di buon gusto, i tavoli e le sedie sono in legno e le tovagline di carta. Al di là di una vetrata c’è la cucina a vista.

All’atto della prenotazione mi avevano comunicato che c’era posto se arrivavamo presto, per cui ci siamo presentati alle 20:00. Una prima impressione negativa (confermata durante tutta la cena) è che avessero una certa fretta di liberare il nostro tavolo. All’arrivo ci siamo accomodati al tavolo e ci è stato presentato il menu.

La carta è molto sintetica: ci sono 3/4 scelte per ogni voce divise tra carne e pesce. Oltre tutto alcune proposte non sono proprio “universali” (nel senso che non a tutti piacciono): per es. i filetti di triglia sono proposti con i cardi gobbi, uno dei secondi di pesce è il baccalà etc. C’era anche un menu legato alla manifestazione Wine Art Versilia in svolgimento in quei giorni, ma in pratica combinava soltanto i piatti della carta ad un prezzo speciale.

La carta dei vini è altrettanto succinta: una paginetta per i vini bianchi ed una per i rossi. Molti vini comunque sono interessanti e con ricarichi piuttosto esigui. Alla fine optiamo per un menu di pesce e per un sauvignon delle colline lucchesi che ha ricevuto ottime recensioni.

– Appetizer (offerto)

Passatino di ceci e baccalà

– Antipasti

Polpettine in bianco – 7 eur

Acciughe marinate con lardo e peperoncini – 9 eur

– Primi

Tacconi alla pescatora – 13 eur

– Secondi

Zuppetta di seppie con i carciofi – 15 eur

– Dolci

Pan di spagna con crema e frutti di bosco – 5 eur

Frutta cotta al vino rosso con gelato alla crema – 5 eur

– Vino

Sauvignon Gana Terre del Sillabo 2007 – 28 eur

– Conto: 100 eur

Come dicevo, l’impressione è che avessero una certa fretta di liberare il nostro tavolo: dopo un’ora avevamo già finito di mangiare. Alla presentazione del vino qualche altra nota negativa: ci è stato versato nei bicchieri senza chiedere se andava bene, e non ci è stato portato un secchiello del ghiaccio o altro per tenerlo fresco.

Venendo al cibo…

Gli antipasti li definirei piuttosto semplici. Polpettine in bianco abbastanza gustose ma senza niente di particolare. L’altro antipasto consisteva in 4/5 acciughe marinate, due fettine di lardo e due peperoncini tondi ripieni di capperi e olive: gradevole, ma te lo puoi fare da solo con risultati simili prendendo gli ingredienti alla gastronomia del supermercato.

Abbastanza buoni i primi (presentati scenograficamente con i piatti coperti da una campana): pasta gradevole con un buon sugo di totanetti, gamberi e pesce sfilettato.

Buoni i secondi: seppie molto moribide e saporite, ben mescolate con i carciofi. Comunque anche nei piatti migliori non abbiamo notato particolari tocchi di fantasia, ma buone materie prime presentate in modo “ordinario”.

I dolci nella media: discreta la crema e i frutti di bosco ma il pan di spagna era troppo “asciutto”; piacevole la frutta cotta nel vino, normale il gelato alla crema.

Il conto non è proprio economico, ma tenendo conto di quanto sono lievitati i prezzi in Versilia negli ultimi anni ci può stare.

Alla fine abbiamo avuto un po’ di sconto (era 110 eur) ed un omaggio: una bottiglietta di olio da 250ml prodotto da una zia di Filippo. Poi non si paga il coperto e il vino viene proposto a prezzi da enoteca (quindi bassi per un ristorante). A proposito, il vino era ottimo: non particolarmente ricco di profumi, ma di notevole struttura e persistenza, con note di frutta estiva (albicocca, melone).

Il voto? Io starei sulle tre ganasce.

Probabilmente senza qualche nota negativa che ho sottolineato ci starebbe una mezza ganascia in più. Per arrivare alla quarta ci vorrebbe invece qualche miglioramento “strutturale”.

Ci ritorno? Direi di sì, anche perchè ho sentito che sia il menu che la carta dei vini cambiano con una certa frequenza. Visto che le materie prime sono sembrate di qualità Filippo secondo me merita un’altra visita.


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Una risposta

  1. C’ ho mangiato in settimana, la rece soprastante descrive molto bene il piccolo locale,della meravigliosa Pietrasanta. C’erano gia’ alcuni tavoli fuori apparecchiati ,ma non soffro particolarmente il caldo per il momento, ed abbiam cenato all’interno , su un piccolo tavolo un po’ posticcio (di quelli in legno pieghevoli ) , apparecchiato con tovagliette di carta ps gli altri tavoli son belli robusti e stabili 🙂 Menu’ corto, che cambia spesso, con portate di terra e mare.Dopo la panzanellina offerta per entrata, ho assaggiato un ottimo tortino con mazzancolle e asparagi ed ho assaggiato una piu’ tranquilla insalatina di pere, caprino e noci; di primo degli staccetti fatti in casa con pesce e fiori di zucchina e per secondo un trancio di ricciola al forno con mandorle tostate e accompagnata da verdurine al forno (pesce ben cucinato). Per dessert classica torta di mele calda e gelato alla crema ed un buon semifreddo al croccante se ricordo bene con del cilccolato fuso. Da bere due bicchieri di vermentino di maremma , che ben freddo si lasciava bere piacevolmente. I prezzi ,come gia’ descritto sopra , non sono economici, ma in linea alla citta d’arte 🙂 Se ricordo bene antipasti 7/9 euro, primi 12/14 ,secondi 18 e dolci credo 6 euro. Considerando che il menu’ cambia spesso, probabilmente riprovero’ la cucina del Sig. Filippo 🙂 saluti

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