Ristorante Pizzeria Succo d’Uva – Bientina PI

Lo scorso fine settimana mi sono trovato a Bientina con mia moglie e abbiamo mangiato in un locale dove non eravamo mai stati prima, “Ristorante Enoteca Succo d’Uva”, che si affaccia sulla piazza principale.

Locale ben curato nell’arredamento e davvero ottima la cura e la pulizia dei bagni (per cui mia moglie è “fissata”). Il posto è tranquillo ed accogliente e il titolare davvero alla mano e disponibile.

Ottima e rifornita la carta dei vini. Il menù propone alcune specialità camapane, pizza al tagliere, carne e pesce fresco secondo la disponibiltà del giorno.

Ma veniamo alla nostra cena… Abbiamo ordinato un antipasto succo d’uva e una selezione di formaggi, il primo è un grande piatto con circa 15 assaggi fra salumi e formaggi di ottima qualità, fra cui una mozzarella di bufala che vi consiglio di non perdervi, e ancora bruschette e verdure grigliate; il secondo è un piatto di 8 diversi formaggi accompagnati ognuno da mostarde e mieli. Devo ammettere che i piatti erano davvero abbondanti come non ci aspettavamo ma abbiamo comunque assaggiato la pizza, come dicevo al tagliere, scegliendo la più classica margherita che viene servita esclusivamente con mozzarella di bufala. Anche la pizza davvero buona e, mi devo ripetere, abbondate!! Abbiamo completato la cena con un dolce (ormai la pancia era piena ma la gola…) scegliendo il doce “apoteosi alla fragola” un tortino di pasta sfoglia calda, crema chantilly e fragole, accompagnato da uno speidino di ananas, fragole e cioccolato. Il vino che ha accompagnato la nostra cena ci è stato consigliato dal titolare, abbiamo deciso di non predere la bottiglia ma un calice di vino a testa e abbiamo scelto un morellino di scansano di una cantina che non ricordo ma davvero ottimo. A fine pasto il titolare ci ha offerto crema di limcello e crema di liquirizia dopo il caffè, addirittura lasciando le bottiglie sul tavolo…

Ricapitolando, 2 coperti, 2 antipasti, 2 pizze, 1 dolce, acqua, 2 calici di vino e 2 caffè per totale di E. 56,00.

Ci ritorneremo sicuramente anche per assaggiare la carne… e ve lo consigliamo!!

NDGanascia. Diamo 3 ganasce e via così. Metto anche l’indirizzo ché oggi sono buono e non cancello tutto perché mancano mezze cose.

Ristotante Enoteca Succo d’Uva
Xx Settembre, Bientina, PI 56031
0587 757548

Visualizzazione ingrandita della mappa

Facebook
Twitter
LinkedIn

Elephant Bistrot – Livorno.

All’inizio dell’Estate, mi son trovato in piazza Mazzini, ad una sorta di fiera in cui, stranamente, non c’era niente da mangiare. Ho

Il Caminetto – Montaione (Fi)

Per alcune circostanze che qui non interessano, mi sono trovato nei giorni passati a Montaione. Su segnalazione di una persona del posto,

6 risposte

  1. Sono stato al Succo d’Uva a causa di questa recensione francamente sperticata.
    Premetto, sono mezzo napoletano e sono stato dozzine di volte a Napoli e in Campania, sono dunque stato attratto dalla conclamata “napoletanità” del locale.
    Il locale è a luci rossi in una sala con musica che nulla a che vedere con un’enoteca e in stile familial-paesano con il televisore acceso nell’altra.
    Si è vero: il bagno è pulito.
    A me piuttosto che alla mano e disponibile il personale è parso saccente, assurdamente convinto dell’ignoranza del cliente in materia di vino e di cibo.
    Propormi un Nero d’Avola, un Chianti o un Cannonau e via elencando non è consigliare un abbinamento con i piatti scelti: è solo un modo assai greve di dire “abbiamo tanti vini”.
    Questo era ovvio, ma non un consiglio da sommelier o anche da amatore.
    Il vino che ho scelto io a 5 euro al calice era buono. Ci mancherebbe che non sapessero aprire bottiglie, le hanno.
    Una delusione la pizza al tagliere, assolutamente non cotta, bianca sotto, senza nemmeno un alone di doratura. Alla domanda se fosse piaciuta ho purtroppo detto la verità: che era poco cotta. Mi è stata impartita una ridicola lezioncina sulla “napoletanità” di questa pizza al tagliere che aveva un impasto diverso dalle pizze toscane, che era un po’ più alta e via dicendo. Avendo mangiato pizze cotte giuste e buone non solo a Napoli ma in tutta la Campania non ho ancora capito cosa c’entri la cottura insufficiente con l’impasto o con l’altezza.
    Ho preso il tris di dessert. Uno su tre buono: una pastiera rivisitata e semplificata, ma buona.
    Per concludere in centro a Bientina ho bevuto caffè migliori.
    Tre ganasce sono davvero un riconoscimento eccessivo, esito davvero darne 2, penso piuttosto a 1 e mezzo.

  2. Sono andato al “Succo d’uva” sabato scorso, con moglie e due amici. Abbiamo approfittato del menù a prezzo fisso per coloro che vanno al teatro a Bientina:
    – antipasto toscano: affettati misti, 2 crostini di fegatini, pecorino con marmellata di fichi; non grande ma gustoso;
    – primo: pasta fresca con pomodorini, ricotta grattugiata e basilico fresco, veramente ottima;
    – acqua, calice di vini e caffè (ottimo, uno dei migliori assaggiati ad un ristorante);
    il tuttto a 15€ cadauno.
    Locale bellino, accogliente e pulito.
    Di sicuro Ciritorno, sia se vado a teatro ma anche per provere un menù più ampio. Per me le re ganasce sono un po’ strette, ne darei anche tre e mezzo.

  3. Sono stato al “Succo d’uva” sabato scorso, unitamente ad altre 6 persone adulte e 4 bambini, il locale effettivamente è carino e ben arredato, i servizi sono puliti e ben arredati, per la cena abbiamo ordinato delle trofie con pomodorini, funghi e lardo, buoni, forse un tantinello carichi di sale , ma buoni, abbiamo poi ordinato 4 teglie di pizza, da considerare che ogni teglia può servire due persone, le pizze specifico che non sono al forno a legna ma cotte con forno elettrico, rappresento che sono napoletano da generazioni e che di pizze ne ho assaggiate , questa è stata buona, tenendo presente che la stessa è stata cotta, come dicevo in precedenza, nel forno elettrico, abbiamo assaggiato dei dolci misti che il gestore del locale ci ha servito in due piatti grandi, composti da pastiera napoletana, abbastanza buona, forse un pò carica di cannella, caprese con mandorle, tre bottiglie di acqua, tre bibite piccole gassate per i bambini, 5 buone birre artigianali miste: normali e doppio malto, a tavola a fine pasto crema di limoncello, e 2 caffè: totale speso euro 146. Buon prezzo, per me tre ganasce vanno bene.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Accetto la Privacy Policy

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.