Antica Osteria di Meati (Lucca)

Frequento Ciritorno da osservatore-utente di recensioni e commenti da qualche anno e, avendo in animo prima o poi di registrarmi e provare a dare qualche contributo, ho sempre pensato che questo locale, cui sono affezionato, avrebbe potuto costituire il tema della mia prima recensione.

Eccomi allora a parlarne. Come dicevo, è un posto che frequento da anni, invito perciò i volenterosi a verificare il mio giudizio, che potrebbe essere viziato da affetto e abitudine. Cercherò, comunque, di essere obiettivo.

Il posto: a pochi minuti da Lucca, l’Antica Osteria di Meati si trova (come dice il nome!) nella frazione di Meati; ci si arriva bene da Pisa, percorrendo la via vecchia lucchese – che da quelle parti si chiama via pisana – e, passata Ripafratta, svoltando al bivio per Meati. Si tratta di una di quelle osterie che, fino a qualche decennio fa, erano anche la tabaccheria e il posto telefonico pubblico del borgo. Indirizzo: Località Meati, via Chiesa n. 1237, LUCCA.

Il locale: niente di eclatante (la categoria che propongo è “trattorie” e non “osterie fighette”), ma gradevole, caldo e accogliente in inverno, con buona musica (perlopiù jazz) di sottofondo; in estate si mangia all’aperto, nel cortile  retrostante, con frescura che non ci ha mai tradito.

Il menù: tradizione toscana-lucchese. Quando presenti, i porcini la fanno da padroni: fritti, in zuppa, sulla tagliata, con le fettuccine. Alcuni degli altri punti di forza: il baccalà (alla brace), tordelli al ragù (sempre ottimi), l’anguilla fritta, il fritto misto toscano (coniglio in primis). Diversi tipi di pasta sono fatti in casa. La scelta, non amplissima, è comunque varia, con alcune costanti, più le proposte del giorno. Prevalenza  di terra, con qualche presenza marittima (soprattutto in estate). Ingredienti sempre di qualità, preparazioni attente e mai “tirate via”.

La cantina: quasi esclusivamente toscana, con proposte attente al prezzo, raramente superiore a 25 euro per bottiglia. Limitata, ma efficace.

Il servizio: corretto, attento e cortese, familiare senza invadenze. Ci si sente sempre a proprio agio.

La mia visita di questi giorni non ha tradito le attese; oltretutto, le piogge in Garfagnana degli scorsi pomeriggi hanno prodotto porcini freschi.  In due, abbiamo preso: 1 antipasto (sformatino di porcini con fonduta di parmigiano: una mia passione che non è andata delusa); 1 primo (tacconi alla Meati, ovvero al ragù di carne rinforzato da erbette, anche questa volta gustosi e ben fatti); 2 secondi (tagliata con porcini freschi e baccalà alla griglia, entrambi buoni); 3 contorni (misticanza, porcini fritti e ceci lessati, ideali questi per accompagnare il baccalà). Bevuta una bottiglia di un Bolgheri (cab. sauv. e merlot ) da 20 euro, senza infamia e con un po’ di lode. Conto di 76,70 euro in due.

Si tratta di uno di quei locali nei quali fà piacere ritrovare ad ogni visita i piatti che abbiamo già apprezzato, con la solita qualità, rilassandosi in un luogo accogliente e “sincero”. Naturalmente le emozioni enogastronomiche vanno cercate altrove.

Propongo 3 ganasce piene.

P. S.: questa è la mia prima recensione. Mi sottopongo a giudizi “tecnici”, oltre che ai commenti: è lunga, vaga, incompleta … o altro?

Grazie e saluti a tutti. (Abbasso i maleducati) .

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11 risposte

  1. quando sono di stagione fanno anche le cosce di ranocchie fritte. Inoltre è il primo posto dove ho trovato un buonissimo fritto di verdura mista tra i contorni.
    Concordo con la recenzione precisando, però, che è passato un pò di tempo dall’ultima volta che ci sono andata.

    1. Grazie (con ritardo, per mia distrazione) a Ganascia e Durthu per i commenti “redazionali” positivi sul testo della (mia prima) recensione.

  2. Pienamente d’accordo con la recensione. I tordelli sono favolosi. La cucina è tradizionale ma molto curata e senza i soliti “troiai” che ammazzano o cammuffano i sapori. Il servizio è cortese senza essere freddo e amichevole senza essere invadente. I prezzi sono contenuti.
    Domani ci torno!

  3. Mi fa piacere trovare una conferma alla mia recensione (di circa un anno fa). Ho – fra l’altro – frequenti ulteriori conferme, dirette, da amici indirizzati in questo posto.
    Ci tengo ad aggiungere a quanto detto nelle recensione che una nota che ritengo veramente positiva è la qualità costante nel tempo di tutte le componenti di giudizio: servizio, ingredienti, preparazioni e piacevolezza del posto. Non ho mai (da diversi anni) trovato squilibri.
    CIritornerò presto anch’io!

  4. il posto fuori e’ veramente carino, ci sono stato un paio di volte, negli ultimi anni . Non trovai del tutto convincente, invece, l’ultima visita invernale, ormai sono passati un paio d’anni, quindi passo oltre! Solo per correttezza , ricordo un menu’ scarno ed una spesa poco adeguata alla cena , ma potevo tacere ! spero di non rovinare la media 🙂 Adesso, probabilmente, la cucina va alla grande, ci tornero’ 🙂

  5. Sono tornato a Meati dopo qualche mese, ieri sera, sabato. Cena deludente!
    Premetto che siamo arrivati, in tre, alle 22:15 circa, quindi a fine serata . Veranda piena, con piacevole fresco, come sempre.
    Solito menù di base (cinque o sei primi, cinque o sei secondi ecc.) più lista dei piatti del giorno particolarmente ricca (una ventina di proposte).
    Abbiamo preso: tre antipasti, tre secondi, due contorni, un dessert, una bottiglia di vino, acqua, due grappe e un caffè. Conto sui 36 euro a testa.
    Gli antipasti: insalata di baccalà con capperi di Pantelleria e pomodori Pachino per tutti e tre; gradevole ma deludente nelle porzioni, direi un po’ ridotte.
    Secondi: un anguille fritte (un po’ troppo asciutte e piccole, e in quantità insoddisfacente come gli antipasti) e tagliata con porcini freschi per due (deludente per spessore della costata e conseguente cottura eccessiva).
    Contorni:due porzioni di porcini freschi fritti, per fortuna buoni come al solito e in quantità “congrua”.
    Vino: Bolgheri Caccia al Palazzo 2008.
    Dessert: sorbetto al mandarino e tequila, discreto.
    Per averlo recensito in principio, mi sento un po’ il tutore di questo posto e, dopo il commento di Sommellier, che manifestava qualche perplessità, attendevo di tornare a verificare la situazione. Confermo quanto di buono già detto per gradevolezza del posto e cortesia dei gestori ma… non vorrei riprovare, alla mia prossima visita, la sensazione di “appiattimento” della cucina che invece la cena di ieri mi ha trasmesso: episodio da mettere fra parentesi, o segnale – preoccupante – di decadimento?

  6. Purtroppo mi tocca constatare il peggioramento della cucina. Ci sono stato oggi dopo tre anni di assenza: antipasti scarsi, 4 fette di crudo e 3 crostini, per dire. Tordelli buoni ma nulla di eclatante. Fritto buono, ma per 4 pezzetti di carne, due zucchini, due carote e due carciofi 15 euro sono troppi. E poi va bene la trattoria, ma le lampade al neon e il bagno di 40 anni fa non sono piu tollerabili, secondo me. Peccato!

  7. Che tristezza …… signori osti, se leggete: vi rendete conto del disastro che mi state combinando???? Uno dei miei posti preferiti in lenta agonia! Non so se mi va di rifarci una capatina …

    1. La capatina c’è stata, ieri sera.
      Devo dire che mi è sembrato di ritrovare la brillantezza dei tempi andati, dopo l’ultima esperienza un po’ deludente di due anni fa.
      Cena soddisfacente (il menù è praticamente lo stesso, la carta dei vini è aggiornata): antipasto e secondo per me, primo e secondo per moglie: carpaccio di manzo salato con grana e porcini crudi, tacconi alla Meati, baccalà alla griglia con ceci lessati, tagliata di manzo alle erbe, acqua (due bottiglie), una bottiglia di Grifo, colline lucchesi rosso riserva 2008 (18 euro), un caffè, per complessivi 66 euro. Il baccalà era perfetto, i tacconi ottimi come in passato (porzione che, appena un po’, poteva essere più ampia), il carpaccio e la tagliata da sufficienza. Il rosso discreto e con ricarico onesto.
      Pergolato affollato come sempre, frescura piacevole.
      Sospiro di sollievo: ci posso tornare!

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