Le Viste – Portoferraio

LE VISTE – Spiaggia delle Viste, Portoferraio.

Il locale si trova sull’omonima spiaggia, fra la palazzina napoleonica dei Mulini e il forte Falcone, in un certo senso “alle spalle” del centro storico di Portoferraio.
Il posto è stra-stupendo, con una vista mozzafiato che spazia da un lato fino a Capo Bianco, dall’altro fino a Capo Vita, Populonia e Baratti. Nelle giornate limpide si vedono anche Capraia, Corsica, e il continente fino quasi a Cecina, con tutti i traghetti che vanno e vengono. Spiaggia pulita, acqua cristallina. Uno dei luoghi più belli dell’Elba.
Il locale è a dieci metri dalla battigia, opportunamente rialzato. Per molti anni è stato poco più di una baracca (stuoie e tubi innocenti), ma adesso la nuova gestione lo ha restaurato con molto gusto. Ancora “stile baracca”, ma ben messa, con pareti e arredi color “bianco scolorito”, come se fosse fatta con pezzi di legno straccati dal mare. Considerando che siamo su una spiaggia è particolarmente azzeccato, riesce ad evitare l’effetto “pugno nell’occhio”. Arredi semplici ma non spartani, tovagliette di paglia, bicchieri giusti, tovaglioli di stoffa, candele, musica in sottofondo.
E’ faticoso da raggiungere, perché la strada è molto ripida, ma si sono organizzati con una navetta.

Ci sono stato per due sere di fila (ero da solo all’Elba, in attesa di amici).

La prima sera ho preso:

Penne con ragù di tonno (penne ben al dente condite con un sugo di tonno fresco a pezzi, pomodoro fresco, peperoncino e prezzemolo, buone).
Polpo marinato alla griglia (polpo lessato, marinato, ripassato alla griglia: squisito*)
Flan caldo al cioccolato.

La seconda:

Impepata di cozze con pomodorini di Pachino (buona, cozze belle piene).
Tagliata di tonno con semi di sesamo e riduzione di aceto balsamico (buona, forse un pochino insipida)
Zabaione freddo con fragole.

Ognuna delle due sere un calice di Chardonnay (servono vini al bicchiere).

Le porzioni, specialmente di pasta, erano decisamente abbondanti, tali da sconsigliare la sequenza completa: antipasto-primo-secondo-dolce.

Servizio: cortese e premuroso, anche la seconda sera con il locale pieno.

Prezzi: ogni volta ho speso 40 euro, regolarmente fatturati. Non è economico, ma nella media dell’Isola d’Elba.

In un contesto come quello di Portoferraio, pieno di trattorie turistiche, sta diventando un locale di punta, frequentato dai “locali”, e scusate il gioco di parole. Un po’ il ruolo che aveva la “Stella Marina” prima del cambio di gestione.
In definitiva mi pare che abbia dei numeri, e soprattutto la possibilità di crescere.
Votazione: per il luogo (la “location”), sei ganasce. Per la cucina tre e mezzo in crescita, per il servizio quattro. In totale direi quattro. CI RITORNO.

*P.S. Se mi è consentito, vorrei aprire una parentesi sui polpi dell’Elba. Andate nella peggior bettolaccia, nel più osceno spennaturisti, ma il polpo sarà sempre ottimo. Non tenerissimo, anzi abbastanza “calloso” come deve essere. Al livello di quelli di scoglio che mi regalano gli amici pescatori dell’Ardenza.
Ora, dico io, possibile che siano tutti polpi locali, di scoglio, pescati sul posto? Considerando il numero di trattorie, dovrebbero pescarne un numero spropositato. Saranno piuttosto di fondale, di paranza, e bene spesso anche surgelati. E allora come fanno ad essere così buoni?


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4 risposte

  1. se il polpo è fresco è sempre un po’ tenace nonostante i trucchi dei vecchi Elbani (non per niente il polpo lesso che si trova nei ristoranti viene detto “all’Elbana”). Quando è tenero vuol dire che è stato congelato; anzi spesso anche quando sono freschi vengono proprio congelati per farli “rilassare” un po’, magari anche solo per una notte. Nella stragrande maggioranza dei casi i polpi offerti dai ristoratori doc elbani sono proprio di scoglio ed elbani… vengono pescati e spesso messi da parte per i momenti di maggiore richiesta.

    1. Il locale si trova sulla spiaggia detta “Le Viste”, e ci si arriva tramite una discesa che parte dal piazzale dove si trova la Palazzine dei Mulini. In pratica, venendo da via del carmine, si entra nella galleria e poi subito a sinistra. Non conosco il numero di telefono.

  2. Ci sono tornato, a sei anni di distanza, e devo dire che non è cambiato niente. Nel bene e nel male, vale a dire che il menù è sempre uguale, ma anche la cura e la qualità.
    Questa volta ci sono stato a pranzo, e mi aspettavo forse qualche piccola caduta di tono rispetto alla sera, e invece no. L’aria è meno formale, ma il resto è uguale.
    Questa volta ho preso un antipasto crudo: carpaccio di tonno rosso, mazzancolla, gamberone grigio e gamberone rosso: tutti ottimi. Poi il notevolissimo polpo grigliato. Infine un dolce: una cialda croccante, forse di mandorle o nocciole, con dentro una crema semifredda: molto buono. Da bere, oltre alla minerale, un bicchiere di un buon bianco.
    Non ricordo bene la spesa, forse 40?

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