Locanda Sant’Agata – San Giuliano Terme

Spinto da entusiastici commenti di amici presenti all’inaugurazione, decidiamo di cenare alla Locanda Sant’Agata in via del Brennero, tra Pisa e San Giuliano Terme.

Gli ex proprietari (o ex gestori, non so) del Vecchio Dado hanno ristrutturato e tirato a lucido un vecchio cascinale trasformandolo in un bed and breakfast e ristorante di fascia piuttosto alta. I complimenti e l’imboccallupo per questo generoso investimento sono d’obbligo. Partiamo quindi belli carichi di aspettative.

LOCATION:

Come detto in precedenza si tratta di un cascinale appena ristrutturato:  la sensazione che si ha è quella di un lavoro riuscito a metà; nel senso che, vuoi perchè forse i lavori non sono stati ancora ultimati, vuoi per la scelta di materiali poco coerenti con il contesto; il risultato a mio parere è riuscito a metà. L’ambiente risulta freddino e privo di personalità.

Inoltre, trattandosi di una cena in piena estate e visto che mi avevano descritto la proprietà come immersa nel verde, mi sarei aspettato di cenare su tavolini in ferro battuto, fiorellini di campo sulla tavola in un cortile con coppi in cui dimorano limoni profumati.

Troviamo invece due tendoni di plasticona bianca, di quelli che si usano ai diciottesimi con luci al neon bianche, per di più, ciliegina sulla torta, sul retro della casa, con vista sulle auto parcheggiate.

La cosa ci lascia molto perplessi, visto che ci avevano preannunciato una spesa di 40/50 euro  a testa.

ACCOGLIENZA:

Intercettiamo una delle due cameriere del ristorante e chiediamo di accomodarci all’interno, dato che sotto il tendone da sagra proprio non volevamo mangiarci e avevamo sbirciato la saletta che sembrava piuttosto accogliente. Nonostante il locale fosse semivuoto all’interno, riescono a farci accomodare in un tavolo accanto al bagno e con vista sulla cucina. Dopodichè, per almeno dieci minuti, non si è visto nessuno.

Arrivano i menù e finalmente riusciamo ad ordinare: scorrendo i piatti intuisco che avremo a che fare con uno chef particolarmente creativo, ma l’effetto si manifesterà ahimé solamente nella presentazione delle pietanze e ovviamente nelle nostre tasche anziché nel palato. L’ oste comunque ci offre un prosecco e un boccone di pappa al pomodoro – ottima idea molto apprezzata da tutti.

LA CUCINA:

Premessa: abbiamo assaggiato molti dei piatti di pesce presenti nel menu ma non quelli di carne. Perciò rimando a qualcun’altro la recensione di questi ultimi.

Antipasti: 10 euro circa – porzioni non striminzite

  • bocconcini di rana pescatrice con verdure: buoni ma accompagnati da un sugo di verdure acquoso e piuttosto sciapito
  • polpo lesso con aceto balsamico: abbastanza buono ma il polpo era un pò gelatinoso
  • sformatino di pesce: buono
  • spadellata di calamaretti: in realtà dei calamari lessi tagliati a rondelle e bianchissimi

Primi: 10 euro circa – porzioni non striminzite

  • Ravioli di pesce al pomodoro: buoni ma poco saporito il sugo
  • Raviolone al pesce con fiori di zucca e vongole veraci: buono il raviolone, deludente il condimento; le vongole sgusciate, tutte uguali assomigliavano tanto a quelle del “barattolo”
  • Risotto al rombo e radicchio: abbastanza buono (io al ristorante non ordinerei un risotto neanche da Gualtiero Marchesi)

Secondi: 20 euro circa non assaggiati

Dolci: prezzi non indicati, credo dai 7 ai 9 euro ma veramente ottimi: consiglio il saccottino alla crema!

Attesa: circa 2 ore e 45 minuti dal momento in cui ci siamo seduti a tavola al momento in cui abbiamo finito il dolce. a mio parere un’infinità anche per il cenone di Natale.

CONTO: 4 antipasti, 4 primi, 4 dolci, 1 bottiglia di pinot: 160 euro e 40 euro a testa.

GIUDIZIO FINALE:

Se le cose dovessero rimanere così, direi più no che sì. Mi consola il fatto che hanno aperto da poco, perciò spero che debbano ancora sistemare parecchie cose. Forse gli darò un’altra possibilità per testare il menù di carne.

Per 40/50 euro a testa in una zona come Pisa pretendo molta più qualità.

3 ganasce d’incoraggiamento

Indirizzo: Via del Brennero, snc –  San Giuliano terme

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Elephant Bistrot – Livorno.

All’inizio dell’Estate, mi son trovato in piazza Mazzini, ad una sorta di fiera in cui, stranamente, non c’era niente da mangiare. Ho

Il Caminetto – Montaione (Fi)

Per alcune circostanze che qui non interessano, mi sono trovato nei giorni passati a Montaione. Su segnalazione di una persona del posto,

11 risposte

  1. Vengo adesso dalla festa di battesimo organizzata per la mia bimba proprio alla locanda sant’agata. Ovviamente lo conoscevo già avendoci cenato un paio di volte e proprio per questo l’avevo scelta per festeggiare mia figlia.
    Io vorrei sapere dove va 5456fcsi a cenare di solito, spendendo meno di 35-40 euro a Pisa. Partendo dal fatto che i prezzi sono quelli, penso che siano in fascia con i corrispettivi ristoranti di Pisa. In più c’è un posto incantevole, molto familiare con tanta gentilezza e cortesia (non proprio pisana). La location è molto suggestiva soprattutto lato monti dove con l’erba tagliata al tramonto si respira un’atmosfera davvero speciale.
    Unica pecca è il servizio. I camerieri sono ragazzi, spesso inesperti che danno molto tono familiare (sono i figli dello chef) ma forse stridono un po’ con il clima romantico-elegante del locale.
    Consiglio i primi: tutta pasta fatta in casa, ravioli ripieni al gorgonzola, gnocco al ragout, maltagliati al sugo pisano (cioè coniglio etc… un po’ forte come sapore ma buono).

    Secondo me merita 4 ganasce.

  2. Ciao Paolo!
    tirando le somme i due commenti mi sembra che siano piuttosto in linea:

    – sulla location, ho apprezzato anche io il davanti del cascinale, peccato che i tavoli del ristorante erano piazzati sul retro sotto un tendone da cerimonia (almeno nella serata in cui ci sono stato io)

    – concordo sul servizio (lento)

    – sul prezzo, a mio parere 40 euro per antipasto primo e dolce sono tante, sarebbero state più giuste per un antipasto, secondo di carne o di pesce e dolce; ma si tratta di un’opinione personale!

    – sul menù, io ho assaggiato il pesce e l’ho giudicato piuttosto scialbo, perciò avessimo cenato a base di carne probabilmente avrei potuto esprimere tutt’altro giudizio!

    Quindi diciamo che ci potrebbero stare 3 ganasce sul pesce e 4 sulla carne..
    A presto!

  3. Ciao! Anche io sono stata a cena alla Locanda Sant’Agata, e devo dire che mi sono trovata molto bene, è uno dei ristoranti dove ho mangiato meglio, con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Il posto secondo me è suggestivo e accogliente, sia l’interno che l’esterno da cui si gode di una bella vista sui monti pisani e sulle alpi apuane. il personale avrà anche un tono familiare, che a me non dispiace affatto, ma sono molto professionali e sempre gentili e sorridenti. Per quanto riguarda il menù, ho preso tutto pesce e non trovo niente da ridire, il pesce più è cucinato semplice e più è buono, certo deve essere freschissimo e solo ristoranti come la locanda Sant’Agata, che hanno pesce veramente fresco, possono permettersi una cucina delicata, sennò il sapore del pesce non si apprezza. Pochi ristoranti sono al loro livello. Per quanto riguarda il servizio, sarò stata fortunata, ma non è stato affatto lento, forse in caso di cerimonie è più lento, non so. Come nota positiva in più devo aggiungereche, essendo io allergica alle proteine del latte e al lattosio, è stata posta particolare attenzione alla preparazione dei miei piatti e mi è anche stato servito un dessert fatto esclusivamente per me a base di latte di soia. Che dire? Per me è promosso a pieni voti .

  4. IERI 22 OTTOBRE E’ STATO IL MIO COMPLEANNO E SONO ANDATA A CENA IO MIO MARITO E LE MIE BAMBINE ALLA lOCANDA sANT’aGATA,SIAMO STATI BENISSIMO ,OTTIMO SERVIZIO OTTIMA CENA ,PORZIONI ABBONDANTI,E IL DOLCE SPETTACOLARE ,E COSA DIRE DELLE BIMBE CHE SONO IN SALA 10PIU’ GRAZIE DI CUORE DELLA BELLA SERATA ,POI DEVO DIRE MI SEMBRAVA DI SENTIRE :LI’ C’E’ NATO MIO PADRE…. L’ODORE DEI MIEI NONNI PATERNI …..GRAZIE A TUTTI …

  5. Eravamo in otto, ci siamo fatti consigliare dalla signora che è venuta a prendere le ordinazioni.
    Ci siamo orientati verso un assaggio di antipasti e un assaggio di due primi.
    Prima ci hanno servito un’entrée di ricotta al timo.
    Tra gli antipasti un tortino di zucca su ricotta biologica (passabile, ma piuttosto anonimo), una crema di porri con pancetta (buona), verdure in tempura con lardo di colonnata (buona la frittura, un po’ pesante l’abbinamento), pezzetti di cinta senese con pepe rosa e semi di papavero (molto buoni, saporiti, a me poi il pepe rosa fa impazzire).
    I primi: ravioli di mucco pisano (splendidi) e tagliolini alla pernice rossa (insomma).

    Qualcuno ha preso un dolce (semifreddo alla mandorla, sfoglia mela e calvados: senza infamia e senza lode).
    Per vino due bottiglie di rosso di montepulciano.

    Commento generale: vale tre ganasce e mezzo, che sono una media tra la creatività e l’ambiente da quattro ganasce e le imperfezioni in cucina e al servizio.
    In particolare tra ogni portata è passato troppo tempo, ed il locale era quasi vuoto: la cameriera “giovane” sapeva il nome dei piatti, non il contenuto. La cucina secondo me si gioverebbe di un uso un po’ più contenuto delle erbe aromatiche e delle spezie (la ricottina di entrée, i tagliolini alla pernice), e di un’alleggermiento degli antipasti (la frittura di verdure, senza lardo, sarebbe stata perfetta).

  6. Salve. Stasera sono stata per la prima volta alla locanda Sant’Agata, in occasione di una cena per gli auguri di natale con i colleghi. Non posso dire nulla sui pressi perchè la cena ci è stata offera!!! Però sono rimasta piacevolmente colpita sia dalla location che dalla qualità dei cibi, che dal servizio. Il locale l’ho trovato accogliente e molto fine. Io poi adoro i cascinali in campagna e questo ne è uno splendido esempio. Il personale mi è sembrato cordiale e molto disponibile. Ci hanno servito come apripasto un assaggio di una squisita pappa al pomodoro. A seguire un tris di antipasti: insalata di farro e funghi, fiori di zucca pastellati e lardellati, uno sformatino di cavolo su una delicatissima crema di ricotta: deliziosi (forse un pò troppo saporiti i fiori di zucca ma abbiamo comunque apprezzato l’accostamento). A seguire una zuppa di porri con pancetta croccante delicatissima, dei tortelli di mucco pisano e carciofi deliziosi e un risotto alla scamorza e zucchine che era eccezionale. Quindi tagliata con verdure al vapore che ho apprezzato anche se non sono una grande estimatrice di carni e per finire un tris di dolci: bonet al cioccolato, gelato allo yogurt e una fantastica crepe di castagne su crema di zabaione. Il tutto accompagnato dal del vino rosso della casa ma di discreta qualità. Nonostante non abbia potuto visionare la carta dei vini la cantina mi è sembrata piuttosto ben fornita (ci ho dato una sbirciatina ed ho visto delle “belle bottiglie” di un certo livello (Tignanello e co.). Al termine ci hanno offerto un fantastico vino da meditazione: il vin Santo delle Sorelle Palazzi del 2003 che io apprezzo tantissimo.
    Non potendo fare una valutazione completa, non avendo visto i prezzi, comunque nel complesso il locale mi ha fatto un’ottima impressione e credo che ci tornerò di sicuro.
    Per ora 3 ganasce e mezzo con riserva perchè voglio dare un giudizio completo ed oggettivo in un’altra occasione.
    Grazie

    1. Per esser venerdi 17 non t’e’ andata male ! 🙂 ottima cena e offerta pure ( ad occhio ai risparmiato piu’ di un cinquantino ) 🙂 La mia cena d’auguri e’ saltata, come molte altre, causa maltempo, si girava solo col gatto delle nevi , a Lucca e non a Cortina 🙂 Un saluto

  7. Noi siamo stati molto bene alla locanda sant’agata sia per quanto riguarda l’hotel sia per il ristorante.
    ottime le camere e l’accoglienza il personale gentilissimo sempre sorridente e molto disponibile il posto magnifico
    Abbiamo mangiato molto bene e l’attesa tra una portata e l’altra è stata a parer mio giusta e alla fine eravamo pieni e soddisfatti purtroppo non abbiamo potuto asaggiare la carne per un piccolo contrattempo sarà per la prossima volta
    sicuramente torneremo
    5 ganasce per me

  8. Ciao a tutti,

    di recente siamo stati anche noi in questo locale a pranzo.
    L’ambiente secondo me è molto riuscito, il giardino fuori è molto bello e ben tenuto come anche ho trovato gli interni eleganti ed accoglienti. Inoltre, a breve il casale sarà circondato dai girasoli fioriti e il colpo d’occhio deve essere meraviglioso.

    Il servizio è stato attento e cordiale. Avevamo scelto un vino che poi abbiamo scoperto essere esaurito e il sommelier ci ha consigliato su un altro vino che ci ha comunque soddisfatti.

    Io ho preso un antipasto di triglia in pasta kataifi e purea di sedano rapa e tagliolini al prezzemolo con frutti di mare e ciliegini. Entrambi buoni. Poi ho assaggiato diversi bocconi dai miei commensali come il tortino di cipolle, rana pescatrice e carciofi, gnocchetti alla faraona e altra roba. Anche qui tutto ben eseguito e presentato con una menzione per gli gnocchetti.
    Si percepisce nei piatti le basi solide del mestiere e la voglia di fare bene, però non ho notato nessun colpo di scena o guizzo particolare, se non per gli gnocchetti.

    Dolce tiramisù buono, ma troppa crema e poco biscotto per i miei gusti.

    La spesa non la so (fosse sempre così!) ma sostanzialmente confermo i prezzi sopra citati.

    In conclusione posto bello, cucina corretta e servizio attento.

    Mi potrei sbilanciare su 4 Ganasce meno.

    Un saluto,
    LG

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