Trattoria “Da Antonio” – Navacchio (PI)

Prima recensione dopo averla cercata per presentarvi una trattoria che per mio padre quando era ragazzo e per me adesso è sempre stata un punto di riferimento per “la ciccia”, detto alla toscana. Io, “da Antonio”, c’ho fatto il viottolo dalle volte che ci sono andato.

Il ristorante, per chi non lo conosce, è molto “anni ’70”, ricavato in una conca accanto all’arnaccio consta di un grosso casolare con una sala da pranzo grande “ornata” dalla griglia, che risulta a vista di tutti per ammirare il bistecchiere al lavoro. Accanto c’è un’altra sala, più piccola, su cui vengono sistemati i tavoli “da quattro” e soprattutto “da due”.

Il menu è molto rustico e semplice: antipasti (che io puntualmente salto, in quanto decisamente “standard”, i classici affettati & sottoli), i soliti primi che sono gli stessi da sempre (i tagliolini salsiccia e fegatini, i tordelli, le pappardelle alla lepre, la pasta e fagioli) e la griglia. Menu’ detto a voce, cantina virtualmente inesistente (pochissime referenze).

Prima avvisaglia che qualcosa non va: spesso c’è la ressa. Invece sono andato senza prenotare, liscio come l’olio, e di sabato sera. Locale mezzo vuoto.

Ci sediamo, ci portano le solite polentine fritte, e ordiniamo. Iniziamo con i tagliolini salsiccia e fegatelli (splendidi, anche se un po’ troppo asciutti) e le pappardelle alla lepre (da saltare: il sugo “sa di confezionato”, non è per niente buono). Già li’ ci troviamo un po’ contrariati col cameriere, a cui avevamo detto “mangiamo il primo poi vediamo quanta fame ci resta”, che ci bracca a metà tagliolini perchè vuol sapere cosa ci va dopo. Ordiniamo anche una bistecca, visto che le porzioni di pasta erano tutto fuorchè abbondanti.

La bistecca di Antonio va lasciata stare: morbida, cotta il giusto, saporita. Ci portano una bistecca per due, che riusciamo a finire tranquilli (ero con una ragazza “diversamente alta”, il che vuol dire che mangia molto meno del mio metro e ottantacinque di ignoranza) con patatine e rucola.

Per chiudere dolce (crema catalana senza infamia e senza lode, genericamente li’ i dolci vanno lasciati stare) “torbone” (una specie di ponch alla livornese) e due caffè.

Il tutto accompagnato da un Chianti della fattoria dell’Uccelliera, vino senza infamia e senza lode. Un chianti onesto.

Ora vi spiego il motivo per cui non ciritorno più: ho speso, udite udite, CENTOUN euretti, dico, centouno euretti di cui 55 sono di carne. Io sono abituato ai ristoranti della natìa Viareggio, ma ai prezzi che conosco io (quattro euro all’etto? quattro e mezzo?) mi aspetto per 55 euro di mangiare un chilo e due – un chilo e tre di carne, cosa che assolutamente non è stata. La bistecca al chilo non ci arrivava.

Ora capisco perchè il locale si è svuotato: prima si mangiava una bistecca di qualità ad un prezzo abbordabile (35-40 a testa con il primo e tutto). Ora se devo spendere più di cinquanta euro a testa, abbiate pazienza, il luogo e il menu non ne valgono affatto la pena. Tralascio (anzi, no, ve lo racconto) sul vino, fatto pagare 12 euro, con un ricarico che ad occhio e croce è intorno al 200%.

Mi spiace, ma il luogo è decaduto e neanche poco. Passi il locale anni ’70, passi il servizio un po’ approssimativo, ma se vuoi dare un’aria da “bisteccheria alla buona” non puoi chiedermi cinquanta euro a testa. Per quelle cifre e con quel menu mi devi coccolare in tutt’altra maniera.

Sarebbe da monoganascia, ma assegno due ganasce per l’effettiva qualità della bistecca.

Via Arnaccio (S.S. 206) 105, NAVACCHIO

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8 risposte

  1. Confermo tutto. Ci sono stato l’anno scorso e non pagavo io. Ma ho visto il conto e pagare una bistecca, seppur nel complesso buona, 55 Euro mi pare un po’ esagerato… Il resto nella norma ma come già detto, nulla di speciale.

  2. confermo, recente scottatura 55,00 a testa con un antipasto (i soliti affettati) 2 primi in 6, 2 belle bistecche (x4 persone) e arrosti misti per 2 persone, acqua, vino della casa, sorbetto al limone. Abbiamo mangiato bene ma 55,00€. sono una esagerazione. Non ci ritorno.

  3. Lunedì sera ci sono passato davanti ed ero strapieno, c’erano macchine parcheggiate anche sulla via dell’arnaccio per decine di metri. Incredibile. Ci sono tanti altri ristoranti con un rapporto qualità prezzo migliore.

  4. ti strinano per bene!! mai più e mai poi!!! . Sarà anche buona la bistecca, ma non vale assolutamente la pena spendere cosi tanti soldi per quello che mangi.

  5. Ci sono stata ieri sera con amici, locale non affollatissimo, ma pieno, servizio gentile. Abbiamo preso in 4: un primo (tagliatelline all’antonio, con salsiccia e fegatelli), un galletto arrosto ed in tre una bistecca (enorme) con abbondanza di patatine. Devo dire tutto molto buono, ma menzione speciale alla bistecca, una delle migliori mai mangiate. il mio ragazzo ha poi “per curiosità” vouto “assaggiare” l’agnello arrosto e gli han portato una mezza porzione con patate molto gustosa. Abbiamo preso tre dolci (ottimo il mio cheese cake), e una bottiglia di vino nella media (scusate, non lo ricordo). Abbiamo speso sui 40 a testa e devo dire che non mi son sembrati eccessivi, per la qualità della carne veramente alta, e per la cottura impeccabile. L’ambiente, è vero, è un po’ anni ’70, ma a me non è dispiaciuto, sarà perchè ero preparata a non andare in un posto “di design”, e perchè la compagnia era veramente piacevole!
    Mi sa che noi ci ritorneremo 🙂

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