Osteria Bernardo – Pisa

Un po’ per caso, un po’ per pigrizia, dopo il week end lungo della festa dell’Unità d’Italia, io e il mio compagno cerchiamo un posto non lontano da casa per festeggiare il di lui compleanno. Non sono molte le occasioni in cui ci regaliamo una cenetta intima in un bel posto e quindi la cena è sempre preceduta da uno “studio” più o meno approfondito!

Approdiamo all’Osteria Bernardo sul presto, in una sera piacevole in cui si passeggia volentieri per Pisa.

L’Osteria è molto intima, l’arredo fonde molto bene il moderno delle sedie in plaxiglass e acciaio con i tavoli in caldo legno mogano, una madia antica e qualche altro arredo, sempre rimanendo “minimal” (come anche l’apparecchiatura molto curata, ma lineare) in modo da non “intasare” la stanza principale non grandissima. La distanza e la disposizione tra i tavoli infatti risulta essere perfetta, anche più in là nella serata quando comincia ad arrivare gente.

Ci viene portato il menù e servito un prosecco con una mini cornucopia di pasta sfoglia con delle melanzane dentro molto buona e presentata in maniera molto carina con aceto balsamico e ciuffetti di valeriana. Una piacevole sorpresa per entrare in sintonia con il posto!

Ci viene portato subito anche  un cestino con pane (e poi un secondo più avanti perché era troppo buono!). Premetto che secondo me dal cestino del pane si capiscono tante cose… il “classico” pane bianco, anche se buono, aiuta poco l’attesa e l’acquolina… un cestino con tipi vari, appena tiepidi, con le noci, integrale, bianco e una deliziosa schiacciatina secca salata e croccante aumenta la curiosità di assaggiare cose buone e particolari e stuzzica l’appetito e la fantasia.

Optiamo per:

Antipasto: un tortino di alici con all’interno delle patate e una salsa di arancia e aceto balsamico e un flan di verdure con una salsa tipo besciamelle molto delicata

Primi: pappardelle al cinghiale… ero scettica  dalla scelta del mio compagno perchè lo credevo un piatto “classico” che finisce per essere sempre uguale… invece erano molto buone e aromatizzate con ginepro e alloro… e dei paccheri con moscardini e zucca molto semplici ma deliziosi

Secondi: maialino con verdure e patate (attenzione purtroppo il flan era il solito dell’antipasto) e … qui arriva il piatto della serata! 😀 Scrigno di suove taurilla! Ci era stato descritto come uno scrigno di pane derivato dalla cucina etrusca con dentro uno spezzatino molto fine di carni (manzo, maiale e agnello) aromatizzate e speziate… appena arrivato in tavola ero un po’ scettica perché sembrava più un panino che uno scrigno! Ma il panino era fatto da loro e l’interno era super buonissimo con cipolla, sedano e finocchietto a dare un aroma veramente particolare!!! Una vera delizia al palato! Tanto che a fine cena ho anche fatto i complimenti alla chef!

Dolci: e qui arriva una nuova sorpresa… dopo un bel pasto bagnato da  un ottimo Mediterra di Bolgheri eravamo indecisi se prendere del vino dolce per accompagnare il dessert… scegliamo i dolci laciandoci un attimo di riflessione: un flan di cioccolato caldo buonissimo e una deliziosa torta di amaretti e amarene con crema sopra… e al momento dell’arrivo a tavola, ci viene offerto dall’oste il vino dolce! A scelta tra un passito, un moscato e uno cherry!

Prezzo della serata: 100 euro in totale… ben spesi!

Il posto è molto carino, forse non accogliente come me lo aspettavo, ma rispecchia la bontà semplice, lineare ma ricercata della cucina.  Bello anche il sottofondo jazz mai eccessivo in sala!

4 ganasce convinte!

Osteria Bernardo

Piazza San Paolo all’Orto, 1 – 56127 Pisa (PI)
Tel.: 050575216 – Fax: 050575216
E-mail: [email protected]
Web: http://www.osteriabernardo.it/
Chiuso il Lunedì


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9 risposte

  1. la nostra esperienza non è stata altrettanto positiva
    peccato perchè dal sito mi ero fatto molte aspettative su questo locale
    tanto da rischiare di portarci delle care amiche forestiere in visita a Pisa
    senza averlo mai provato prima
    Piatti ben presentati ma con molte problematiche
    ad esempio gli spaghetti allo scoglio sgusciato erano
    abbastanza scotti un po’ meglio i paccheri con carbonara di capesante
    ma niente di eccezionale …
    nella norna le sarde beccafico mentre il pescato del giorno in carta fata
    era decisamente troppo cotto e non proporzionato nella quantità al prezzo …
    la nostra visita risale a circa un mese fa’ ..
    variando molto la carta ci stà che possano essere giudizi contrastanti

  2. Questo commento è forse una mezza recensione.
    Sabato sera assieme alla mia ragazza, sono andato a cena presso questo ristorante di cui tanti amici mi avevano parlato un gran bene.

    L’ambiente è veramente confortevole, ben arredato e camerieri e proprietario sono di una gentilezza squisita (forse quasi eccessiva).

    Abbiamo cominciato con un’ entrée composta da un crostino con cavolo nero e molto delicato e saporito; abbiamo proseguito dividendo Gran Piatto di salumi e pecorini toscani con crostino al lardo, miele e composta di frutta da abbinare ai pecorini.
    Come primi abbiamo preso delle pappardelle al ragù di cinghiale e cacao e un piatto di ravioli (3) con ricotta e funghi e fonduta di caciocavallo.
    Come secondo abbiamo deciso di virare sul pesce: una porzione di frittura di gamberi e calamari con verdure in tempura e una tagliata di tonno al sesamo con cipolle di tropea.
    Abbiamo concluso con il dessert a base di Tarte Tatin con gelato alla crema e Tiramisu’ con buccellato al vin santo.
    Come vino abbiamo preso un Pinot nero da circa 18 euro.

    Devo dire che dal punto di vista dell’ambiente e della qualità delle pietanze non c’è niente da eccepire: molto curato confortevole e squisito. Dal punto di vista del prezzo sono rimasto un po’ deluso: in tutto abbiamo speso 100€, forse un po’ troppo per quello che abbiamo mangiato confrontandolo con altri ristoranti.
    Io darei 3 ganasce.

  3. Cena tra amici, posto carino, buona illuminazione, quadri di tendenza che possono piacere o meno… locale raccolto, pochi coperti, diciamo intimo…
    Apparecchiatura apprezzabile, ordine e pulizia.
    Carta dei menù appariscente ma di poca sostanza, non si fa indicazione di materie prime particolari e provenienza soprattutto, e cosa grave, viene scritto che alcuni ingredienti potrebbero essere surgelati, mah… un locale del genere con prezzi medio/alti dovrebbe fare attenzione a “dettagli non dettagli”…
    Carta dei vini ASSOLUTAMENTE insufficiente, scarna e scarsa, non mi dilungo oltre.
    Acqua in vetro OK: non viene versato il primo bicchiere da parte del cameriere.
    Su quest’ultimo, bravo ragazzo educato, ma sarebbe semplice farlo vestire in maniera più consona al tipo di locale (ma questo rimane un mio giudizio extra e personale).Le sue conoscenze sono limitate sul menù e sul vino: evito di chiedere delucidazioni o chiarimenti per non metterlo in difficoltà.
    Pane poco, ma che comunque riportano più volte senza problemi. Solo due tipi, uno integrale ai cereali, uno più “normale”, ma avrei desiderato più scelta.
    Vino fuori temperatura: un vino rosso delicato elegante andrebbe servito a 16°, il nostro nè ha 23-24… Viene aperto in un tavolino laterale alle nostre spalle, e non al nostro tavolo: perchè?!?
    Si ordina alla carta, ognuno fà per sè e mangia ciò che preferisce.
    La presentazione di tutti i piatti è buona.
    Per il resto, mi limito a valutare ciò che ho assaggiato.
    Tagliolino al baccalà, verdurine e tartufo nero: SALATO!!! E non poco, visto che sono abituato ai sapori intensi… mi confronto con l’amico accanto a me: idem… Voto 3
    Maccheroncini con tonno fresco: anche questo diciamo piuttosto “saporito” ai limiti del salato, diciamo comunque accettabile, ma non indimenticabile. Voto 5,5
    Moscardini su polenta di kamut: cosa dire, gusto piatto, mi aspettavo un contrasto tra le polentina dolciastra ed il moscardino in rosso, ma a differenza dei primi piatti, qui manca il gusto, e non è colpa del sale… I molluschi hanno davvero poco gusto… sarà colpa dei primi piatti salati… Voto 5
    Barchetta di melanzana con altre verdure a riempire + tortino forse di pomodoro e carota con un pezzetto di burrata fresca sopra: cosa dire, semplice, accettabile, anche se la buccia della melanzana si è indurita e rimane in bocca senza poter essere masticata, sicuramente quindi non un piatto espresso, ma la melanzana è riscaldata, o non si sarebbe seccata in quel modo. La burrata non è di prima scelta, il piccolo tortino mi lascia perplesso… Piatto vegeteriano semplice, facile, perchè sbagliarlo?! Voto 4,5
    Dolci: il menù non denota niente di estroso o particolare. Prendo un “grignottino” con cuore di cioccolato fondente, che poi sarebbe il classico tortino/souffle che al momento in cui si mangia, rompendolo con il cucchiaio viene fuori il cioccolato fuso. Perchè mi dilungo nella spiegazione?? Perchè il tortino mi viene portato rotto, sgonfio, spiaccicato sul piatto con tutto il cioccolato già fuoriuscito… perchè portarmelo al tavolo e non rifarlo????? Faccio anche la battuta al cameriere, sorridendo… ma lui non ha colpa, non è stato formato ed istruito su niente… e mangio il “grignottino” senza polemizzare. Voto 4
    Il conto: salato, per quello che si è mangiato, e per come si è mangiato. Ci siamo anche limitati sui vini, prendendo quelli un pochino meglio come qualità/prezzo, vista l’esigua scelta. Voto qualità prezzo 4, per incoraggiamento.
    Sicuramente da non riprovare, perchè non vedo assolutamente margini di miglioramento: portare un piatto SALATO, e un souffle al cioccolato spiaccicato sono indici palesi.
    Chi cucina ci deve emozionare con i suoi piatti… io invece mi sono sentito offeso, nel gusto e nel portafoglio.

  4. @veleno sei stato precisissimo 🙂
    le valutazioni attribuite sono intese col 6 da sufficienza scolastica , giusto?
    Il locale ha preso 4 ganasce due anni fa, sara’ cambiato qualcosa, o forse avrai trovato una serata particolarmente storta ?
    …il mistero di Bernardo 🙂

    1. …certo, intendo 6 come sufficienza scolastica.
      Serata storta, mah, non credo.
      Sappiamo bene o male che il baccalà deve essere preparato in una certa maniera, visto che è sotto sale, e quindi bisogna fare molta attenzione perchè presentare un piatto SALATO è un errore grave ed irreparabile. Preferisco insipido, il sale si può comunque aggiungere…
      E portare a tavola un souffle al cioccolato sgonfio e spiaccicato sul piatto è offensivo: il mio denaro con cui pago il conto è buonissimo! 😉 Se capita di rompere il souffle, lo rifai… che ci vuole?!?
      Poi, per carità, se fossi stato da solo avrei fatto un’adeguata critica in “diretta”; invece, essendo stato portato da alcuni amici cari e gentili, ho tenuto i miei commenti e valutazioni per me, evitando situazioni spiacevoli.

  5. Sono stato alcune volte a cena all’Osteria, una molto recente. Non sono incappato in serate no ma sopratutto non ricordo una carta vini ne’ insufficiente, ne’ scarna, ne’ scarsa. È’ cambiato qualcosa oppure Veleno era in un mood particolarmente velenoso?

    1. Per te un ristorante di fascia medio/alta (come vorrebbero essere l’Osteria Bernardo), deve avere una cantina che tocchi tutte le regioni italiane?? Qualche etichetta estera?? Bollicine e vini da dessert?? Qualche “diciamo” ammazzacaffè importante??
      Dai su, la carta dei vini è un dato di fatto, non ci entra neppure il gusto personale.
      Ribadisco: Carta dei vini ASSOLUTAMENTE insufficiente, scarna e scarsa… oltretutto fatta male, scritta peggio, senza annate, un po’ tutto alla rinfusa.

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