Ristorante Pinocchio a Pietrasanta (Lucca)

L’ingresso al ristorante Pinocchio a Pietrasanta è in una traversa del corso. L’arredamento è moderno e sobrio, alle pareti opere moderne e colorate vivacizzano l’ambiente, che è composto da due sale non molto grandi; d’estate ci sono tavoli nel vicolo e nella passeggiata principale. Vengo accolto dal patron che mi spiega la filosofia del ristorante, che è fatta di una cucina che vuole reinterpretare la tradizione senza rimanere troppo ancorata. La serata lo dimostrerà a pieno.
Il menu è prettamente di mare, con qualche inserto di terra a completamento.
Partiamo subito con un amouse-bouche piacevole: una mousse di cernia con pane croccante, morbida e buona. Un bell’inizio mentre attendo l’antipasto, che è la soppressata di polpo sardo con salsa guacamole e pane croccante.
L’ho scelta per l’abbinamento inconsueto, e mi arriva un bel piatto con le fettine di polpo pressato, compatto e saporito, accompagnato da due crostini, uno con pomodorini e uno con la guacamole, vellutata e burrosa. L’insieme è ben bilanciato, con la salsa che accompagna il polpo, mentre i pomodorini rinfrescano con la loro acidità.
Il primo piatto è uno spaghetto nero al riccio di mare. In verità il piatto è composto da spaghetti neri e bianchi, e il riccio è sia spadellato che aggiunto a crudo alla fine. Un piatto appagante che sa veramente di mare. Ben scelta la soluzione del mezzo spaghetto nero, per non soverchiare il riccio. Alla fine la scarpetta ci scappa proprio.
Non faccio in tempo a bearmi del riccio che arriva il grosso calibro della serata, il tonno in crosta di pepe con sformatino di pecorino e salsa alla riduzione di vino rosso. Un piatto potente, fatto di accostamenti forti, ma che si regge alla fine su di un equilibrio geniale. La crosta al pepe e farina gialla “rinforza” il tonno, e lo esalta nell’insieme con la salsa e il tortino saporito. Quasi magico. Con questo piatto terminerete senza sforzo il vostro vino.
Chiudo la cena con due assaggi di dolce: la crostata di arance con yogurt greco e la sorprendente crème brulée su base di pasta frolla. La lista dei dolci è piuttosto lunga e comprende, oltre ai dolci della casa, gelati e sorbetti artigianali.
Ho accompagnato felicemente questa cena con un vermentino di Luni al bicchiere interessante.
La carta dei vini del locale non è molto lunga, ma ha il pregio di essere eclettica e piuttosto intelligente. Il proprietario mi ha detto che preferiscono concentrarsi sulla cucina e considerano il vino un accompagnamento, ma la perizia con la quale consiglia e spiega tradisce probabilmente un lavoro in fieri sulla carta. I ricarichi sulle bottiglie sono del tutto onesti.
Considerazioni finali sparse.
Il servizio è veloce e puntuale, mai invadente. Il menu, sebbene non lunghissimo, pieno di cose interessanti, non rivoluzionarie ma mai banali. Tradisce passione e voglia di distinguersi.
In definitiva, Pinocchio a Pietrasanta è un locale piacevole che mi rivedrà a sperimentare altri piatti con la Signora Ganascessa Moglie.
Per quello che preso si spende intorno 50 euro.
4 ganasce.
4 ganasce

Pinocchio a Pietrasanta. Vicolo San Biagio, 5 55045 Pietrasanta Lucca Italia


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6 risposte

  1. bene, bene, sei approdato in quel di Pietrasanta 🙂 Per San Biagio c’ho mangiato anch’io, menu’ gia’ confezionato , ma ottime proposte ! ciao

  2. …a Pietrasanta c’e’ l’imbarazzo della scelta, e non sto a far l’elenco! me ne dovrebbero mancar pochi da provare 🙂 solo il luogo m’incanta , e so romantico 🙂

  3. Io e la dolce metà abbiamo visitato il Pinocchio a Pietrasanta in un piacevole sabato di maggio.
    Il locale ha rimpiazzato dall’anno scorso il Nonsolovino: ha mantenuto circa la stessa struttura all’interno, allargandosi all’esterno (nella bella stagione) con una decina di tavoli su Via Stagio Stagi.
    L’arredamento non è cambiato molto, mantenendo le piacevoli caratteristiche ereditate:
    piccole stanzine con pavimento in legno, quadri alle pareti, sedie in alluminio, così come le posate.
    La nuova gestione aggiunge qualche particolare nel segno del “low cost originale”:
    il pane è servito in un sacchetto di carta invece che nel consueto cestino, il secchiello del ghiaccio è una busta di plastica semi-rigida.
    Il menu è presentato su una tavoletta di legno, e presenta 4 scelte per portata (antipasto, primo, secondo), 3 di mare e 1 di terra.
    Quindi scelte limitate, in particolare per i carnivori, ma diverse proposte sembrano stuzzicanti.
    La carta dei vini è altrettanto ristretta, ma con bottiglie interessanti e ricarichi giusti.

    Ecco cosa abbiamo provato:
    – Appetizer (offerto)
    Crostini di pane con mousse di pesce
    – Antipasti
    Insalata di mare con carciofi
    Tartara di tonno con verdure del gazpacho – tronco di cono con dadini di tonno crudo e brunoise di verdure
    – Primi
    Ravioli alla burrata con arselle e bottarga
    Mezze maniche con sugo piccante ai coltellacci (cannolicchi)
    – Secondi
    Polpo alla brace con verdure
    Tonno in crosta di sesamo con patate fondenti e salsa all’aceto balsamico
    – Dolce
    Semifreddo alla liquirizia
    Semifreddo alla mela verde
    – Caffe’
    – Vino
    Riesling Rain Alois Lageder 2010 (26)
    – Spesa
    120 eur

    Cena molto soddisfacente. L’impressione è che si voglia proporre una materia prima di qualità cucinata in modo tradizionale con qualche tocco originale ben integrato.
    Buona l’insalata di mare, corretta la tartara di tonno.
    Veramente squisiti i ravioli, con l’accostamento audace ma azzeccato della base grassa della burrata per amalgamare il gusto delicato delle arselle e quello deciso della bottarga.
    Ottime anche le mezze maniche, con sugo rosso piccante ben eseguito ad accompagnare i non banali coltellacci.
    Interessante la cottura sulla brace del polpo, morbido e saporito.
    Notevole il tonno, alto e rosato al punto giusto, con la crosticina di sesamo croccante e il contrappunto del balsamico.
    Bel vino ad accompagnare la cena, fruttato e persistente con piacevole nota acida.
    I semifreddi sono realizzati artigianalmente da un produttore (credo) friulano, comunque buoni.
    Conto non leggero, ma adeguato ad una cena di pesce ben cucinato con un buon vino in accompagnamento.
    Poi c’è da dire che Pietrasanta negli ultimi anni è diventata molto popolare (anche troppo :).
    Trovare un posto in centro il sabato sera è un’impresa, soprattutto quando si avvicina l’estate:
    questo successo non aiuta certo a mantenere i prezzi bassi!
    A parte il conto non economico, la pecca principale è la scelta limitata nel menu e nella carta dei vini.

    In conclusione: il Pinocchio ci ha convinto, 4 ganasce e ci ritorno!

    PS
    Nota di servizio: per la prenotazione il numero è 348 4444225

  4. Sono stato pochi giorni fa in questo locale:l’interno è spoglio,un po’ freddo.
    Ho preso la Tartara di Tonno che non mi ha entusiasmato e poi il Tonno in crosta di pepe:ottima materia prima,dei bei tranciotti dello spessore di tre centimetri,ma la cottura si arrestava a mezzo centimetro dalla superficie esterna,dentro è crudo;nessun problema per me che l’ho mangiato di gusto,ma provate un po’ a darlo a un siciliano…
    Buona la Cernia offerta all’inizio,Tartara…mha,non ho apprezzato molto,il Gaspacho lo ricordavo diverso,strana l’idea delle carote e sedano? il tutto sciapo,buono il Tonno servito con fagioli.
    Cestino del pane:buono,sono pezzetti di pane casalingo presentati in una busta di carta.
    Il tutto annaffiato da una minerale e un bicchiere di Chardonnay ,totale 35 Eurotti.
    Ci ritornerò per provare altre cose,ma mi ha lasciato tiepidino.

  5. Cenato ieri sera. Molto soddisfatto, ottimi i ravioli di burrata con crema di zucchine vongole.
    2 primi 2 secondi un vino 2 acque 2 dolci 45 cadauno ( con sconto).
    Porzioni generose, qualitative, servizio celere. da provare la nuova proposta offerta ( un menu diverso tipo stuzzicheria) nella saletta adiacente con salumi e formaggi selezionati della zona. Ciritorno

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