Ristorante “Il focolare” – San Vivaldo (FI)

Ristorante “Il focolare” – Adiacente al Convento di San Vivaldo – loc. San Vivaldo, comune di Montaione (FI) – Tel 0571 69498
Il bigliettino recita “…la gustosa cucina Toscana”

Da quando sono incinta chiedo a Marito di portarmi solo in posti belli, dove non ci siano affettati e verdure crude – cose che in alcune gravidanze vengono altamente sconsigliate. Per me che sono un’appassionata di prosciutto crudo e rigatino è davvero difficile varcare la soglia di luoghi con l’affettatrice in bella vista.
Ieri sera Marito mi fa: dove andiamo? Sono le otto, le giornate non sono così lunghe in altri periodi dell’anno, così ci avviamo verso Montaione. Arriviamo a Montaione e decidiamo di proseguire, cercando qualcosa nella zona di Castelfalfi.
A Castelfalfi non c’è niente. È tutto in ristrutturazione. Torniamo indietro verso San Vivaldo, finché Marito non mi propone di andare alla nota “Trattoria del Convento”, che poi si rivela essere, appunto, il ristorante Il Focolare.

Il luogo è molto bello. Accanto accanto al Convento, dove vivono soltanto tre frati francescani piuttosto anziani che hanno lasciato la gestione delle visite guidate (per scuole e turisti) al Comune, c’è il ristorante capitanato dalla cuoca Concetta, con due salette interne arredate in stile vecchia toscana (camino, quadri di animali e macchine agricole, madonne con bambini, fotografie del dopoguerra) ed un “giardino”, che poi è una sorta di corte interna per una ventina di coperti, dove noi decidiamo di sederci (con la felpina, perché fa fresco).

Il menu offre una discreta quantità di antipasti, primi, secondi e contorni. La carta dei vini si esaurisce in fondo al menu in due paginette – dove principalmente ci sono vini toscani. I piatti sono soprattutto toscani: oltre ai per me vietatissimi affettati c’è l’opzione vegetariana: carpaccio di pera con pecorino e miele del convento. Prendo quello.
Poiché la cucina ha tolto l’acqua (sono ormai le nove passate e San Vivaldo è frequentata da turisti che mangiano molto presto, quindi meglio alle sette e mezzo che alle nove e mezzo), sono disponibili soltanto dei secondi piatti. Pazienza. I primi comunque sono a base di carne, funghi, tartufo di San Miniato (quand’è il periodo) e tutto ispira una familiare fiducia perché non c’è particolare ricerca di sapori nuovi, anzi.
Secondi: filetti, tagliata, rostinciane, grigliata mista, tacchino, coniglio. Opto per il coniglio con patate.
Marito prende un filetto con fagioli bianchi.
Vino della casa (mezzo litro), acqua.
Poi dolce e caffè d’orzo per me.

Veniamo alla descrizione dei piatti e alla spesa.

  1. Antipasto (Carpaccio di pere con pecorino e miele del convento): un piatto grande con pere abate tagliate sottilissime per verticale, del pecorino dal gusto delicato tagliato anch’esso molto sottile, e poco (quanto basta) miele, più coriandolatina di pinoli. Un piatto bianco, davvero gentile. 9,00 Euro.
  2. Secondo n.1 (Filetto di manzo con fagioli bianchi): Non l’ho assaggiato, Marito dice “non male”. Mi spiace non sapervi dire altro. Fagioli nella super-media. 18,00 Euro + 4,00 Euro.
  3. Secondo n.2 (Coniglio alla cacciatora con patate fritte): Mi scuso per aver scelto le patatine! C’era anche la peperonata, che però non mi piace… Il coniglio era buono. Niente di sconvolgente, ma buono. Porzione piuttosto abbondante (coscia, sovraccoscia e costoline), condita con funghi e salsa. Funghi un po’ acquosi. Patatine asciutte e croccanti, ma non sbucciate, tagliate e fritte. Sembravano surgelate. Comunque digerite benissimo. 8,00 Euro + 4,00 Euro.
  4. Dolce: 2 vinsanti e un cantuccino. Vinsanto molto buono. 5,00 Euro.
  5. Caffè d’orzo 1,50 Euro.
  6. Vino e acqua 5,00 Euro + 2,00 Euro. Il vino aveva un profumo ed un colore molto buoni, il sapore invece chiedeva cibo per mescolarcisi (aveva una puntinina di acidino, per cui va considerata anche il mio essere molto stucca).
  7. Coperti: 2,00 Euro per due, che fa 4,00 Euro.

Totale (se ho trascritto tutto correttamente): 60,50 Euro.
A questa cifra avremmo potuto chiedere il supermenu completo a 30,00 Euro, ma c’erano troppe cose e poi bisogna essere almeno in 4 persone. Se ci andate, vi consiglio vivamente di sceglierlo organizzandovi prima. I prezzi non sono proprio bassissimi!

Uscendo, il commento è stato questo: non abbiamo mangiato male e non abbiamo speso troppo. Ma contiamo di aver messo 30 Euro per quel che abbiamo mangiato, e 30 per il posto dov’eravamo (silenzio, pace, cordialità della ragazza che ci ha serviti, accoglienza… non sono piccole cose!). Probabilmente non ci torneremo spesso, un po’ perché è fuori zona (da San Miniato ci vuole una mezz’oretta buona!) e un po’ perché non sempre si ha voglia di cose così tipiche toscane. Ma quando avremo voglia di quel posto lì con quelle cose lì, allora sì. Ci ritorneremo.

Voto: TRE ganasce. Mi sembra un voto onesto.
tre

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2 risposte

  1. ciao Elena 🙂
    ora ho capito tutto
    te sei un ” computer ” mascherato 🙂
    ma come fai !!!!
    confessa ti sei installata un applicativo nel cervello
    complimenti x la rece e i particolari !!!!!!!

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