Pizzeria “Tomei” – Antignano (Livorno)

Per la serie “Sciamadde fuori dalla Liguria” vi voglio parlare della pizzeria-rosticceria “Tomei” di Antignano.

Intanto Antignano: per chi non è di Livorno, Antignano è un borgo (un villaggio?) all’estrema periferia sud, con una propria fisionomia, proprie articolazioni (c’erano il dazio, la stazione, la scuola comunale, il lavatoio, il porto, etc.), una propria realtà sociale.

Nella piazza centrale, si trova da moltissimi anni la pizzeria “Tomei”. Può piacere o non piacere, è così da una vita, e non cambia mai di una virgola. Si presenta come un tipico “tortaio” (= “sciamadda livornese”): il forno a legna, il bancone per l’asporto, sgabelli e mensole per uno spuntino veloce. Di giorno è rosticceria: il forno viene usato per cuocere lasagne, patate, polli, roast-beef, etc. Il servizio è da asporto, ed è molto frequentata da antignanesi e non.

In ore serali è invece pizzeria, di quelle con i padellini di ferro, tanto per intenderci. Dal momento che i padellini sono piuttosto piccoli (sono quelli e basta, prendere o lasciare), di solito un pasto da Tomei consiste in:

  1.  una porzione di lasagne, ottime, cotte a legna e condite con un ragù tirato bene;
  2.  in alternativa, un antipasto con prosciutto, salumi vari, sottoli etc. (niente di che, ma accompagnato con una fragrante focaccina appena sfornata, bollente);
  3.  una piccola pizza, buona e ben condita (come noto, a me le pizze nel padellino piacciono abbastanza), di un qualche tipo molto classico;
  4.  una porzione di “zuppa inglese” fatta da loro, con abbondanza di panna e alchermes;
  5.  birra “lager-commerciale”, o vino cancarone.

Naturalmente, anche alla sera si possono avere i prodotti da rosticceria … se ne sono rimasti dal giorno.

Paradossalmente, la “torta” (cecina, farinata…) viene fatta di rado e in modesta quantità. La consumazione avviene in una veranda coperta, ex giardino, che funge da saletta (ovviamente, tovaglie di carta).

Spesa molto modesta, una dozzina di euro per tutto quanto sopra riportato.

Con tutti i suoi limiti, il punto di forza del locale è il forno a legna (non ne hanno altri), che dà ai cibi un sapore ed un aroma del tutto particolari.

Anche questo è un posto parecchio caratteristico, e credo che piacerebbe molto all’amico Fidippide (anche se è un po’ fuori zona rispetto alle sue frequentazioni).

Due ganasce e mezzo gliele diamo? Ovvia, giù, mi pare che ci possano stare, se non altro per la costanza del livello. (Come avrete capito, a me dànno particolarmente sui nervi quei locali che oggi ci mangi bene, e domani invece è la “serata no”. Perché i clienti, la serata di “pagamento no”, non ce l’hanno mai?).

Pizzeria “Tomei”:
Piazza Bartolommei 6,  Antignano – Livorno.


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8 risposte

  1. Caro Silvestro, grazie per la citazione. Per l’appunto sono stato per la prima volta dal Tomei due domeniche fa. Ci sono passato molte volte senza fermarmi e una volta con dei miei amici di Livorno ma purtroppo era sabato sera e per avere un tavolino avremmo dovuto aspettare molto. Poichè la fame era tanta abbiamo desistito. Sono sostanzialmente d’accordo con la tua recensione. Io presi un paio di hg di torta per assaggiarla (sempre per fare una comparativa; prima o poi bisogna fare un benchmark con le torterie di Livorno), una pizza e mezzo pollo. Quest’ultimo molto buono grazie alla cottura con il forno a legna. Un appunto sulle pizze: sono buonine (stile livornese come da Cecco, quindi anche leggere) ma piccole e costano come una grande (5.50 euro se non vado errato). Altri appunti sul servizio: il locale è piccolo rispetto al flusso di clienti e non prendono ordinazioni (sempre stile Cecco) quindi ad esempio il sabato sera bisogna armarsi di pazienza (anche per trovare posto per l’automobile). Il personale è livornese atipico, nel senso che non sono molto simpatici e i camerieri non molto solerti (a me hanno portato la pizza e il pollo contemporaneamente). Io direi più 2 ganasce e mezzo. La mezza ganascia svanisce a causa del servizio e dell’assenza di un piatto tipico che spicchi. Comunque se passo di lì e c’è poca gente mi ci fermo di sicuro. Tanto fame ce l’ho sempre.

  2. Non posso non commentare Tomei,vicinissimo a casa mia,per una vita abbiamo preso le pizze da portare a casa,buone,per coloro a cui piacciono le pizze nel padellino.
    Per la precisione ora il forno è di quelli misti,legna e elettricità.A me la pizza piaceva di più prima,come torta quella di Cecco a mio avviso è nettamente superiore,pari a quella di gagarin.
    Una notazione,il posto era molto più pittoresco quando c’era il vecchio Tomei,che ai clienti che brontolavano per il ritardo nella consegna delle pizze ordinate al telefono rispondeva spostando l’orologio sopra il forno indietro.

  3. Sono tornato di recente da Tomei: ambiente rinnovato, ripulito, etc.
    Personale in parte rinnovato (ci sono delle ragazze a servire).
    Osservazioni:
    – Lasagne decisamente peggiorate, pasta di consistenza collosa, ragù simil-star, sembravano quelle che si comprano surgelate in vaschetta.
    – Pizza invariata
    – Semifreddo della casa invariato
    – Servizio: forse andava meglio quando c’erano quei personaggi un po’ trucidi…
    Mi verrebbe voglia di togliere mezza ganascia.

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