A proposito di Livorno e Pisa…

Leggo con una certa sorpresa che gli amici di Ciritorno criticano abbastanza duramente la ristorazione pisana, e nel contempo mostrano di apprezzare in genere quella livornese.

Cari amici, sarà che “nemo propheta in patria”, ma io queste grandi qualità nella ristorazione livornese non ce le vedo. Tanto per cominciare, manca quasi del tutto la cucina “di terra”. Si andava sul sicuro quando c’era “Martelli” alla Valle Benedetta, ma da che è chiuso non c’è rimasto molto, e comunque quasi soltanto sulle colline; in centro praticamente niente.

Anche limitandosi al pesce, comunque, fra le trattorie “folkloristico-livornesi” si salva solo la “Cantina Senese”. Ci sono poi un paio di locali di buon livello (“L’aragosta”, “In vernice”…) e alcuni altri locali che vorrebbero essere di categoria superiore, ma con un rapporto qualità/prezzo del tutto spropositato. Stop.

Attualmente, secondo la mia modesta opinione, il locale più soddisfacente è il ristorante dello Yacht Club, sia come qualità in sé che come rapporto qualità/prezzo, ma non l’ho mai recensito perché è un club privato e non è aperto al pubblico.

Vi dico il vero che, quando quello è chiuso, mi sono trovato in imbarazzo, non sapendo bene dove portare la gente a pranzo o a cena.

Da poco tempo è nata la “Stuzzicheria di mare” (già recensita), stiamo a vedere come crescerà.

Vero è che non conosco abbastanza la ristorazione pisana, ma quella livornese francamente non mi sembra questa gran cosa…Non me ne vogliano gli amici e concittadini, naturalmente.

Un caro saluto. 🙂

P.S. Non ho ancora provato “Melafumo” e l’ultima versione de “Il Deserto”: farovvi sapere…

 

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Elephant Bistrot – Livorno.

All’inizio dell’Estate, mi son trovato in piazza Mazzini, ad una sorta di fiera in cui, stranamente, non c’era niente da mangiare. Ho

Il Caminetto – Montaione (Fi)

Per alcune circostanze che qui non interessano, mi sono trovato nei giorni passati a Montaione. Su segnalazione di una persona del posto,

43 risposte

  1. Silve non ti sbaglià, qui il paragone tra Livorno e Pisa è sempre stato fatto tra locali da 3 ganasce, tipo mangio benino, anche il pesce e spendo poco

  2. melafumo tanta roba! a me piace tantissimo, il menu va in base a quello che trovano la mattina al mercato del pesce e si spende in rapporto poco

    1. mah…pur essendo d’accordo sul Melafumo (ma non sempre però…) la mattina al mercato del pesce, i saraghi e i dentici a 40 euro al kg si trovano sempre…non credo di averli mai visti al Melafumo. Alla fine le cose son sempre quelle, più o meno eh

  3. ha ragione Gianluca non c’e’ “partita” quando si parla di trattorie e ristoranti popolari in tema di cucina marinara vince Livorno a mani basse se invece si pretende un po’ di più allora il discorso è diverso . Come carne a Livorno oltre a Invernice ci siamo trovati bene anche da Ghinè e Cambrì anche se è da un po’ che non andiamo .

  4. Per la carne a Livorno, più di un anno fa, ho apprezzato “Maxela”, in quartiere Venezia.
    Qualcuno può riferirne sulla base di esperienze più recenti?

  5. …solo una precisazione di carattere del tutto personale: sono amante della ristorazione labronica, ma per la carne rimango in zona 🙂 In vernice mi piace molto l’ambiente e la cucina piuttosto ricercata, per una tagliata o una fiorentina ci si puo’ sbizzarrire sia a Pisa che a Lucca ( quelle che comunemente chiamo le mie zone 🙂 ) Senza far torti a nessuno eh 😀

  6. Non ho esattamente il polso della situazione a Livorno ma ti posso dire che a Pisa è veramente tragica, sia che si voglia mangiare benino senza spendere tanto sia che si voglia puntare su qualcosa di più curato. Certo, qualche posto che propone cucina classica toscana e lo fa in maniera corretta c’è, ma veramente devo andare a cena fuori per mangiare la zuppa, i crostini con fegatini e la tagliata? Dopo dieci anni anche basta. (Probabilmente a Livorno direi basta al caciucco ;). Per non parlare dei ristoranti pisani che mettono nel menù gli spaghetti aglio olio e peperoncino…

  7. Devo dire di essere assolutamente d’accordo con l’amico Silvestro, vera rivelazione livornese, che tanto rivelazione mi sa che non sia perchè i titolari non mi sembrano certo dei novellini, è lo Yacht Club, dove, con o senza yacht, si mangia dell’ottimo pesce fresco accompagnato dai vini di una cantina “decorosa” e si spende il giusto. Ci terrei però a segnalare un altro locale che amo molto, proprio in ragione del rapporto qualità prezzo: trattasi di Profauce …zona porta a terra. Propone un ricco tagliere di affettati selezionati, provenienti dalla zona del Chianti e dei buoni primi…dolci fatti in casa, senza lode e senza infamia, ed una spesa che non ha mai superato i quindici euro…Prezzi stracciati anche al “Fischietto”…

    1. …anche senza yacht ok, ma ci puo’ mangiare chiunque, anche un pisano come me? Riguardo a fischietto son daccordo, l’ho trovato divertente, forse piu’ di altre trattorie economiche 🙂

      1. Dunque, allora, la situazione è questa: nel “Forte della Bocca”, che fu costruito dai granduchi appunto alla bocca del porto, ha sede lo Yacht Club Livorno, del quale io NON sono socio.
        All’interno dei locali (bellissimi, fra l’altro) c’è un ristorante, gestito da Renzo, riservato ai soli soci.
        Ciò non toglie che ci possano mangiare anche degli estranei, purché ospiti del Club o di qualche socio.
        La nazionalità pisana o di altro luogo non è ovviamente rilevante.
        E’ un vero peccato che non sia aperto a tutti, perché come dicevo il locale è bellissimo, con volte in mattoni cinquecentesche, e la cucina di Renzo è di prima categoria.
        Per di più non si spende neanche molto…

  8. or dunque mi pervade le cervella il geniale cavallo troiano 🙂 ovvero , l’introduzione di emissari pisani ( compreso me medesimo s’intende ) con la collaborazione di indigeni labronici, conoscitori del luogo e animatori della buona tavola 😀 scusate la sfacciataggine, di solito son riservatissimo, ma una cena organizzata a Livorno , in un posto particolare come questo, non la trovo un’idea malvagia ! 🙂 PS Mariotto il Dj Cioni giocherebbe in casa 😀

            1. dal martinelli, mario, dal martinelli :-)… il martelli è quello che fa la pasta 🙂 :-)…eh, sai com’è..è un momentaccio..
              🙂 🙂
              per l’amor di dio, lo yacht club va bene… ma MartINelli è un’altra cosa

  9. La ciricena a Livorno mi garberebbe dimorto, ‘un ci son mai venuto, potrebbe èsse l’occasione. Se la volete fà allo yacht club posso provà a darmi da fare.

  10. A questo punto chiedo ufficialmente un intervento del GRANDE CAPO per un “chiarimento” a tutti questi commenti (leggi richieste) !!!!! 🙂
    Grazie.

  11. …ho alzato un bel polverone deh 😀 quando si tratta di organizzare per mangiare, sembra d’esser digiuni da secoli 🙂 Ora, a Nibbiaia, si va sul sicuro, giustissimo, ma il luogo da assaltare , al momento e’ il Forte di Bocca ! e noi non siam da meno , anche se piu’ forti di ganascia 🙂 Nessuna esclude l’altra , son due localita’ diverse, non ci son problemi di doppioni 😀 Ps Simone ma non sei a dieta? 😀 Fai passare almeno 2 ore tra un pasto e l’altro 🙂 Attendendo notizie illustri in merito dal boss , vi saluto !

    1. sì somme…però ho visto dove avete fatto le altre Ciricene e Nibbiaia mi sembra più adatto alle vostre aspettative di GAUDENTI MANGIONI :-). Niente da dire sullo Yacht club ma l’ex chef dei reali mi sembra di una marcia in più. Poi se mi dici che anche l’occhio vuole la sua parte, beh! vince lo YC a mani basse…sennò posso sempre sentire dal tuo amico alle Sorgenti…magari ti ci fa trovare anche il Cioni 🙂 🙂 🙂

  12. …tutto vero, le ciricene oltre la complessa scelta del luogo, trovano un po’ di difficolta’ nella scelta temporale, cioe’ per le date 🙂 ( Nibbiaia era nei progetti ) Quando ho dato fiato alle trombe sul Y C , pensavo ad una cosa informale, divertente soprattutto per conoscere altri colleghi, non necessariamente fastosa 😀 Insomma m’e’ venuta così, poi, come dicevo, non sara’ ne la prima , ne l’ultima, spero 🙂
    PS La patata e’ bollente, e il capo non si vede 😀

  13. allora ragazzi, scusate ma certe cose non le posso vedere

    1) cacciucco si scrive con 5 C

    2) il dé (labronico) si scrive dé, punto.
    il deh (scritto con l’acca) è un vocativo poetico.

    grazie per l’attenzione.

  14. …prendo sempre il ponce, spero di averlo scritto bene 🙂
    caciucco dai, avranno sbagliato a scrivere , anche se a Lucca ci potrebbe stare, risparmiano parecchio anche con le doppie 🙂

    1. lo sai che forse hai ragione? a questo non ci avevo pensato. Può essere, a Lucca ferro è fèro e via risparmiando.
      Cmq caciucco è inudibile…
      L’ho sentito dire, ahimé, più volte anche a Pisa.
      ma la cruscata pretende le 5 c, ovvia. 😉

  15. seeee ho inteso, qui si divaga tra l’accademia della crusca, la bella napoli co a pummarola in goppa etc etc ma intanto allo Y C mangian tutto il buon pescato 😀

  16. Anyway, la ristorazione pisana ha un grandissimo insormontabile difetto. La assoluta mancanza di psicologìa del cliente con spesso e volentieri l’aggravante della maleducazione ai limiti della sopportabilità.
    Io, salvo pochi locali, dove anche-apoteosi- riesco a divertirmi ho vieppiù deciso di non mangiar più a Pisa centro.
    Ma di scatenarmi nel hinterland. Giù Giù insino a Casale Marittimo…

    1. La ristorazione Pisana del centro storico, ha origine dopo gli anni 70, e quasi tutti sono ex di Lotta Continua o giù di li.
      Hanno ricette scontate a prezzi esagerati, e con la scusa “ti sono amico, caro compagno”, ti do del Tu, ma ti faccio pagare uno stonfo. io che abito in centro storico, ahimè prendo la macchina e vado fuori.
      saluti

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