Trattoria Papei – Siena.

Approfittando di questi ultimi giorni, per me, di vacanza, sono andato a Siena a vedere il pavimento del Duomo. (Se lo volete vedere, c’è tempo fino ad Ottobre, poi lo ricoprono).

All’ora di pranzo sono andato in una trattoria che a Siena è un  po’ un’istituzione: Papei appunto, che si trova in piazza del mercato, in pratica alle spalle del palazzo comunale.

In due parole si potrebbe dire: tutto buono, niente di memorabile. Ma andiamo con ordine.

Intanto, nonostante il nome, non è una trattoria, ma piuttosto un ristorante di medio livello, e infatti come tale lo classifico. La “location” è ottima, nella bella ed ariosa piazza del Mercato di Siena, a due passi dalla piazza del Campo. In questo periodo estivo si mangia all’aperto, sotto tende ed ombrelloni. Il tipo di cucina che fanno sicuramente rende meglio nei mesi invernali, infatti c’erano in lista cinghiale, ossibuchi, pappardelle, ribollita, trippa…

Comunque io ho preso: pici all’aglione, conditi cioè con un semplice sughetto di aglio, pomodoro e formaggio, leggermente piccanti, ed erano buoni, molto buoni.

Poi un filetto di manzo alla griglia grande e saporito, ma ho qualche dubbio che fosse cotto sulla brace per davvero. Fosse stato un po’ più al sangue, non mi sarebbe dispiaciuto (e dire che mi avevano anche domandato come lo volevo). Contorno di patate fritte, non surgelate, tagliate a mano, ottime. Infine una torta della nonna in versione un po’ alternativa, buona.

Da bere, visto che viaggiavo in treno, ho deciso di seguire il consiglio di Peter Mayle che, nel suo libro “Toujours Provence” afferma letteralmente che “In un buon ristorante, bisogna sempre fidarsi del vino della casa” (Sarà vero in Provenza, ma in Italia ho qualche dubbio). Comunque qui il vino della casa è un Chianti DOCG: “Terre delle civette” imbottigliato nel 2011 a Montreriggioni, che viene servito in bordolese, stappato al tavolo, e conteggiato “a calo”, cioè si paga quel che si beve (e di quel che avanza, che ne fanno?). Decisamente un vino più che dignitoso.

Il servizio è stato solerte, ed il locale è pulito ed arioso, toilette comprese.

Ho speso 42 euro, scontate a 40, con regolare ricevuta fiscale.

Non ho speso poco ma, considerato il filetto e il vino, ci si può stare. Nel complesso, forse è mancato quel “qualcosa in più”, che fa ricordare un locale in modo particolare. Direi tre dignitose ganasce, e ci ritorno se capita l’occasione, anche perché nel centro di Siena, escludendo gli acchiappaturisti, non è che ci sia molto altro.

Trattoria Papei – Piazza del mercato – Siena.


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