Bacciomeo – Palaia (Pisa)

Bacciomeo Food Art Wine via della Pieve, 6/A – 56036 Palaia (PI)

Bacciomeo

Siamo stati in questo ristorante Sabato sera. Quando ce ne hanno parlato siamo subito rimasti colpiti dal nome, ci faceva troppo ridere, faceva simpatia. Il locale si trova all’interno del parco pubblico di Villa dal Borgo a Palaia ed il ristorante è stato proprio ricavato nella villa. Al ristorante si arriva a piedi e la macchina va lasciata in una piazza poco distante, per chi conosce Palaia, quella dove fanno la festa del crostino e tutti gli “eventi” del paese.

All’ingresso ci hanno chiesto se avevamo la prenotazione, ci hanno fatto accomodare al tavolo e nel mentre ci hanno preso i soprabiti e li hanno messi nel guardaroba. La sala è veramente BELLA il ristorante è ricavato dal palazzo della fine del 1700 e la sala è tutta affrescata, ma per questo ci sono le foto sul sito.

Appena seduti ci hanno offerto del prosecco e due belle fettunte con olio sale e pepe, poi ci hanno chiesto se volevamo e come volevamo l’acqua e ci hanno portato il menù e la carta dei vini. Il menù è semplice solo di terra e toscano, non si scappa. Per antipasti: affettati misti o assaggi di formaggi o crostini misti o un non ben precisato antipasto vegetariano con verdure alla griglia, per i primi: ribollita, varie pastasciutte ad i vari animali e frutti del bosco (lepre, cinghiale, funghi porcini) e qualche altro piatto con verdure di stagione. Per i secondi: fiorentina, tagliata, coniglio fritto o arrosto, bistecca alla brace, salciccie, rostinciane, trippa. I contorni patate fritte, spinaci in padella, cipolle al forno, verdure alla griglia, fagioli al fiasco.

La carta dei vini riporta una discreta quantità di rossi per lo più chianti, si va dai 10€ ai 60€ e 5/6 bianchi.

Abbiamo ordinato un tagliolino di pasta fresca ai funghi porcini per me (10€) e degli strozzapreti al radicchio trevigliano e speck per la mia lei (9€). Per secondo un fiorentina senza contorno (34€/Kg). Per accompagnare abbiamo preso un Heliantus, un rosso di San Giovese, Merlot e Sirah barriccato 15 mesi e prodotto dal conte degli Azzoni (lo stesso delle Sodole della Rotta), un buon vino alla moda (15€).

I tagliolini erano molto saporiti ed una porzione giusta, gli strozzapreti a detta della mia lei un po’ troppo burrosi, ma buoni. Prima dell’arrivo dei primi hanno fatto una cosa che mi è piaciuta molto, ci hanno portato la bistecca che ci avrebbero cotto per farci vedere se ci sarebbe andata bene e ci hanno chiesto come volevamo la cottura (la bistecca non è la stessa per tutti, perchè ne hanno portata un’altra in contemporanea ad un altro tavolo vicino). Per i primi ci hanno fatto forse aspettare un po’ troppo, ma il vino era amabile e abbiamo conversato piacevolmente.

La fiorentina: ottima. Si scioglieva in bocca, ce l’hanno portata già predivisa in quattro e condita con olio e sale. Veramente ottima, cottura al sangue, ottima.

Nonostante fossimo satolli abbiamo chiesto il chicco (come specificato nel menù “il chicco”) , optato per uno in due, una crema al mascarpone con meringhe e cioccolato fuso, una cosa – come usa dire un mio amico – pornografica, veramente buona (4€).

Abbiamo chiesto un paio di limoncelli (2€), il conto e il tappo per portar via la bottiglia di vino avanzato. Nel mentre è uscita dalla cucina la cuoca proprietaria, una signora solare dal sorriso contaggioso e dai modi davvero conviviali abbiamo scambiato due chiacchere e poi siamo andati alla cassa, 90€.

Il posto è bello, la cucina è semplice, ma fatta bene, il prezzo diciamo nella norma per quello che abbiamo mangiato, ma si può spendere anche meno: per gli altri secondi non a peso bastano 10€-12€.

Voto 3 ganasce e mezzo, non quattro ma solo per via del menù non originale.


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19 risposte

      1. ciao Simo 🙂 ….. ” il povero ” Saulo non ha avuto più bene dopo la rece dei Maggi di Buti 😉 … invece devo dire che è proprio bravo ed anche molto preciso 🙂

        1. Come sapete, a me danno parecchio fastidio le recensioni false, e secondo me ce ne sono parecchie, ma de “I maggi” di Buti non l’ho mai pensato. L’ho pensato, e lo penso, della “Cantina di Giò”, che è apparsa nello stesso periodo, e questo può aver generato confusione…

    1. loquilla, questa volta no!!! Per evitare figurette forse sarebbe bene controllare se il writer ha scritto anche altre recensioni prima…

  1. Mi fanno piacere queste manifestazioni di stima, grazie. 🙂
    Sarei venuto volentieri anche alla ciricena per palesarmi e guadagnarmi (spero) la vostra fiducia nel mondo reale, ma ho capito solo dopo cosa bisognava fare per essere invitati… 🙁
    Comunque sono già contento di avere la fiducia di Silvestro e del padrone di casa.

    1. …metti in lista per la prossima e come ci siamo detti all’ultima ciricena : “prima di Natale ci facciamo gli auguri in diretta !” 🙂

  2. Vabbe’ pero’, giusto per spezzare una lancia in favore di Loquilla, non e’ mica un peccato mortale chiedere altri pareri. Alla fine il blog e’ qui proprio per questo, no? Parlando in generale, e non del caso specifico, alla fine anche un veterano del sito puo’ fare una recensione discutibile, per vari motivi, e il confronto serve a dare piu’ credibilita’ ai contributi. Scrivo questo per evitare che magari qualcuno, nuovo sul blog, possa pensare che ci siano degli “intoccabili” che non e’ permesso contraddire. Poi magari sono d’accordo che il sottinteso del commento di Loquilla non era proprio di massima fiducia, e quello Saulo non se lo merita ^_^

    1. Ti ringrazio. Non credo di potermi annoverare tra i veterani ma ho scritto varie recensioni e commenti, e tutti mi sono stati prima o poi contestati (sia quelli positivi che quelli negativi), pur essendomi espressa sempre in toni rispettosi ed equilibrati (vedi recensione del ristorante indiano a Pisa). Non me la prendo sul piano personale e non desisto. Sono qui per leggere le opinioni degli altri ed esprimere le mie, posso sbagliare come tutti dando a volte valutazioni affrettate.

  3. …povero Bacciomeo , una dozzina di post e nessuno che tratti del ristorante e neppure commenti che riguardano direttamente la recensione! Ed ora si aggiunge il mio, si rischia di diventare peggio di Forum di Canale5 😀
    Palaia per me e’ troppo lontana, un salto lo meriterebbe sicuramente il Bacciomeo 🙂
    Ps @Saulo, per la ciricena non serve nessun invito, anzi piu’ siamo meglio e’, e alla prossima sarai il benvenuto 🙂

    1. La critica riguardava l’eventualità che la rece fosse “falsa”, cioè pilotata dal ristoratore. Se sei nuovo del forum, non sai che purtroppo ci sono anche queste. Infatti non si entrava nel merito del locale.

      1. Per Olimeo: Che una rece sia falsa o meno lo si capisce non tanto dal confronto con il locale, quanto dalla terminologia usata, dallo stile, dall’enfasi, etc. Ti assicuro che, in genere, si riconoscono abbastanza facilmente. Loquilla chiedeva il mio parere in questo senso.

  4. Siamo stati oggi a pranzo a Bacciomeo, scoperto per caso proprio qui su Ciritorno! Una vera rivelazione! Siamo arrivati presto, alle 12.30 e subito ci siamo presentati dicendo che vista l’ora avremmo potuto fare una passeggiata per Palaia. Con moltissimo garbo ci é stato detto che la cucina era prona e quindi ci hanno fatti accomodare.
    La sala elegantemente affrescata ha fatto da cornice ad un pranzo molto piacevole. Una volta depositati i soprabiti nel guardaroba ci é stato offerto un prosecco accompagnato a tre bruschette, unte con l’olio bono che ci hanno aiutato a ingannare i pochi minuti per avere il menù. Scelta ampia, cucina toscana, quella vera delle vecchie massaie.
    Per iniziare questo itinerario del gusto abbiamo scelto l’antipasto Bacciomeo, il cui prezzo (15€) vale la scelta di salumi proposti: la finocchiona, la porchetta, la soppressata, il lardo, il salame, il capocollo, il prosciutto e il lardo nel primo vassoio, con ottime olive. Formaggi e crostini nel secondo con una deliziosa composta che ho supposto essere di cipolle.
    Proseguendo, io mi sono buttata sulle pappardelle fatte in casa con il sugo di cinghiale, il marito ha optato per i tortelli ripieni di formaggio e pere su composta di formaggio, entrambi i piatti gustosissimi. Il tutto mentre la proprietaria ci raccontava la storia del locale, da vecchia confezione di paese a ristoro e di tutti gli affreschi che riproducono Palaia, con alcune testimonianze uniche.
    Poi una bella storia, avvincente, di nobili e massoni d’altri tempi.
    Abbiamo scelto Il Ghizzano (10€) come vino, il più piccolo, economicamente parlando, della produzione Venerosi Pesciolini, un rosso toscano buono che si é sposato perfettamente con quello che abbiamo mangiato. Già pieni, ci siamo fatti tentare da una porzione di cinghiale in umido (12€) divisa in due con patate arrosto.
    Il dolce: io mi sono fatta deliziare con la specialità della casa, una cialda al caffé con una prelibata crema e la granella di pistacchi, accompagnata da un dolcissimo cuore di cioccolata, il marito ha scelto invece la crema al mascarpone con le fragole, buona e leggera.
    Poi il caffé e il barolo chinato, continuando a parlare con la proprietaria, amabilmente sedutasi con noi come vecchi amici.
    Totale 70€, decisamente giusto in relazione alla quantità e alla qualità di quello che abbiamo mangiato.
    Ci ritorneremo sicuramente.

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