L’enoteca – Marina di Pisa

26 dicembre 2005

Un po’ di tempo fa siamo stati con la signora Ganascia Moglie a L’Enoteca (nome sobrio) di Marina di Pisa. L’ambiente è piacevole e molto “enotecario”, scaffali di bottiglie e boccioni dappertutto, come si conviene. La serata è stata piacevole con due antipasti misti (io terra, la moglie mare) pregevoli (ottimo il mio cestino di pasta fillo con trippa al pomodoro) seguiti da due primi assolutamente all’altezza (tipo dei maltagliati ai porcini e pecorino garfagnino) e un baccalà ben fatto.
Molto buoni anche i dolci. Mi si dice che il menu vari poco, sostanzialmente da invernale a estivo, in definitiva però all’enoteca si va per provare i vini, per cui possiamo passarci sopra, anche perché il livello della cucina mi è parso piuttosto alto con materie prime ben scelte.
Prezzo: 120 euro in due con 50 euro di bevute
Parere della Ganascia: un bel posticino, solo forse un filino caro. (La Ganascia Moglie dice: «A me invece il menu che varia poco toglie lo stimolo a ritornarci…»).
Voto:  e mezzo abbondanti. Potevano essere quattro se costava 20 euro meno.

Aggiornamento dell’ottobre 2012

Qualche sera fa siamo stati con la Consorte di nuovo a cena all’enoteca, dopo moltissimo tempo. Apertura con tartara con uovo di qualglia a piccolo budino di parmigiano (molto buona) per me, tortino di carciofi e prosciutto per la SGM, altrettanto buono. Abbiamo proseguito con un risotto zucca – salsiccia di cinta – tartufo nero buono e profumato (riso leggermente da migliorare, ma sono fisime da fanatico). Terminato con due semifreddi molto ben fatti.

Bevande: una bottiglia di Ghemme superiore da 30 euro (rapporto prezzo/felicità migliorabile), due bicchieri di porto normale.

Spesa: ancora 120€, per cui la mia sensazione rimane quella di 6 anni fa. Si mangia (molto) bene, si spende un pochino troppo, sensazione che i caffè offerti non hanno mitigato. Confermo il voto generale: 3 ganasce e mezzo.


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Elephant Bistrot – Livorno.

All’inizio dell’Estate, mi son trovato in piazza Mazzini, ad una sorta di fiera in cui, stranamente, non c’era niente da mangiare. Ho

Il Caminetto – Montaione (Fi)

Per alcune circostanze che qui non interessano, mi sono trovato nei giorni passati a Montaione. Su segnalazione di una persona del posto,

23 risposte

  1. Effettivamente il posto merita, il personale e’ gentile, accurato e tempestivo nell’ esaudire le varie richieste….veniamo al negativo,due pasti a prezzo “concordato” 140 euri…meno male era concordato senno’ ci lasciavo le chiavi della macchina.
    Nel complesso pero’ a parte tutto, il cibo e’ molto ricercato, curato ed indubbiamente buono…non parliamo poi del vino, rifornitissima la cantina ed anche nel settore rum ed affini non se la passano certo male.
    Da andarci ogni tanto specie dopo la riscossione della tredicesima.
    Saluit

  2. Grazie per il giudizio complessivamente positivo ma devo dire che da noi non si spendono queste cifre, a meno che uno non abbia salassato la cantina. Il prezzo medio di una cena si aggira sui 35 euro più il vino e sicuramente il settore rum e affini può tirare un po’ su il conto finale ma 140€ in due……no, non è possibile.
    Abbiamo fatto anche un riscontro nelle ricevute degli ultimi 10 giorni e non ne compaiono di tali.
    Credo che bitumiera dovrebbe fornire qualche elemento in più per risalire al conto finale e cioè ha forse bevuto vini da 70/80 € a boccia? Oppure ha terminato la serata con qualche distillato di particolare pregio?
    Speriamo comunque di rivederlo prima di Natale per poter smentire questa nota negativa.
    Saluti a tutti.

  3. Cari..io ho cenato spesso all’enoteca e non ho mai speso cifre così alte, il massimo che ho speso è stato 90€ in due con un vino da 25€.
    Il cibo è molto ricercato e ottimo..anche la cosa più semplice come il formaggio alla piastra è ben curato come piatto e ottimo al sapore con abbinamento di contorno.Gli antipasti sono ottimi con piccoli assaggi in modo da assaporare bene ciò che mangi senza strafogarti..
    E poi per un’amante del vino come me la scelta è vastissima…
    Ve lo consiglio e consiglio bitumiera di guardare il suo portafoglio, controllare se ci sono 5,90 € e recarsi al MC. Per un Big Mec Menù..Grazie

  4. Vedi che confermi la mia spesa, io col vino da 50 euro ho speso in proporzione. Per il resto confermo tutto. Ci si mangia proprio bene

  5. Ho cenato alcune volte all’ Enoteca e devo
    dire che il mio conto medio è stato sempre sui
    trenta-trentacinque euro a persona +vini
    e distillati.Si mangia veramente molto
    bene e l’ ambiente è gradevole.
    A Luglio-Agosto scorso sono tra l’ altro rimasto
    piacevolmente sorpreso dalla gentilezza
    riscontrata nel personale che conferiva una nota di eleganza in più al locale.
    Ultimamente invece, il servizio non mi è parso eccellere come in passato.
    L’ Enoteca resta comunque, a mio avviso, un ottimo ristorante da consigliare a tutti.

  6. Salve a tutti!
    Anche noi siamo stati all’enoteca…certo, le materie prime sono sicuramente sceltissime, però credo gli manchi quel pizzico di inventiva in più…i piatti erano ottimi, ma a fare uno spaghetto allo scoglio e una tagliata di tonno con del pesce ottimo non ci vuole un grande chef!!! Inoltre il menù non è molto ampio e non cambia poi così spesso, quindi non invoglia a tornarci…e alla fine con 2 primi, 2 secondi, 2 dolci e un vino sui 20 euro abbiamo speso comunque sui 45 euro a testa…
    Io mi terrei sulle 3 ganasce oneste…

  7. questo we ho avuto il piacere di cenare all’Enoteca..tutto perfetto..siamo stati piacevolmente coccolati tutta la serata, cibo e vino buonissimi, ambiente gradevole e raffinato…veramente un posto di classe..spero di tornarci presto..

  8. Un ristorante discontinuo nella qualità del cibo, nel servizio e soprattutto nei conti finali.
    Un ristorante che non ha un occhio di riguardo nei confronti dei buoni e fedeli clienti.
    Un ristorante dove a volte il personale sparisce e appare improvvisamente solo al momento della richiesta del conto.

    Non affezionatevi troppo allo stesso locale!

  9. Io sono un cliente affezionato dell’Enoteca e se c’è proprio una cosa non vera, mi riferisco ad Antonella è la discontinuità nella qualità del cibo, nel servizio e soprattutto nei conti finali. Per me val bene anche 4 ganasce. Quando ho voluto fare figura con degli amici, li ho portati all’Enoteca e sono rimasti estremamente soddisfatti dall’ambiente, il servizio ed il cibo per non parlare dei vini e del mitico Pippo.
    Io CI RITORNO

  10. Dopo quattro anni di frequentazione l’Enoteca mi ha confermato jer sera che la cura nell’elaborazione dei piatti, le materie adoperate ed, ovviamente, la cantina, son rimaste ad un livello eccellente. Il crudo di mare d’antipasto, ricco, variegato e freschissimo (tartara di sugarelli e di tracina, gamberi rossi, la cicala sgusciata…), un carpaccio di orata commovente e dell’ottimo filetto di dentice con dei cannellini. Un vino impegnativo, ma compagno perfetto, il Collio Kaplja di Damijan Podversic, dal ricarico più che onesto. Cena memorabile, un vero piacere.

  11. Sono stato all’Enoteca con la dolce metà qualche mese fa (nov 2011), ma avevo perso gli appunti. Mando quindi queste note con un po’ di ritardo.
    Il locale è piacevole, si cena circondati da bottiglie di vino in un ambiente curato. Il menu è abbastanza limitato: un paio di proposte di mare e altrettante di terra per portata. La carta dei vini è abbastanza ricca, i ricarichi sono onesti e il titolare molto competente propone spesso buone bottiglie di produttori non famosissimi. Noi abbiamo optato per una cena di pesce annaffiata da un bel vino campano.
    – Antipasto misto mare (per due)
    Scampi al vapore con verdure
    Filettini di triglia con carciofi
    Involtini di melanzana ripieni di spuma di baccalà con porri
    – Primo (uno in due)
    Paccheri con calamari, cozze, vongole e pomodorini
    – Secondi
    Filetti di orata e scampi al vapore con verdure e maionese fatta in casa
    Bocconcini di baccalà con olive taggiasche e pomodorini
    – Vino: Greco di Tufo Pietracupa 2009
    – Dolci
    Semifreddo di castagne con salsa di cachi
    Pastiera rivisitata
    – Vino dolce: due bicchieri di Sauternes 2006 (non ricordo il produttore)
    – Caffè (con cioccolatini)
    – Un bicchiere di grappa di Barolo (non ricordo il produttore)
    – Spesa: 130 eur

    Cena di soddisfazione, in un ambiente piacevole con buon servizio.
    Concordo sui prezzi un po’ elevati, ma per una bella cena di pesce fresco ben cucinato la cifra ci può stare. Magari un calice di bollicine offerto addolcirebbe un po’ la spesa.
    Sul menu: è piuttosto limitato (2/3 proposte di mare e terra per ongi portata), ma non mi pare che sia statico: c’ero stato prima dell’estate per una cena a menu concordato e avevamo mangiato piatti diversi da quelli che ho visto ora in carta.
    E ho trovato piatti diversi anche rispetto a quelli citati in queste recensioni, quindi un po’ di rotazione c’è. Casomai può capitare che qualche sera non ci sia moltissima scelta:
    nel nostro caso per esempio gli scampi bolliti erano sia nell’antipasto che nel secondo.
    Nota di merito per le cotture leggere che favoriscono la digeribilità senza penalizzare il gusto.
    Per me le quattro ganasce ci sono tutte, con qualche riserva sul prezzo non economico.
    Mi sembra che sul sito ci siano posti a quattro ganasce dove si mangia (e si beve) peggio.
    Su Pisa e dintorni non mi vengono in mente molti ristoranti più affidabili di questo tra quelli che offrono sia carne che pesce.

  12. 130€ in due vi pare congruo per quella roba lì?
    …bòn per voi!
    Per mangiare baccalà cucinato con olive taggiasche e fileto di orata e scampi (il che significa che l’orata è da porzione…) col greco di tufo…a me pare uno stonfo!!!

    1. anche per me è uno stonfo.
      Fino a qualche anno fa poteva anche andare, ma da che c’è la crisi, e i portafgli si sono atrofizzati, i ristoratori , se vogliono resistere, devono fare lo sforzo di dare la qualità a prezzi accessibili; il che non significa svendersi, sia chiaro. Però non si può non tenere conto della concorrenza spudorata e del mercato ‘nero’ cinese.
      Giorni fa alle porte di Roma ho mangiato 6, dico 6 portate di pesce appena pescato ed ho speso 22 €. Il vino era un laziale appena passabile, ma il pesce era da urlo. Ma siccome erano cinesi…non gli si dà una lira…

      1. Ciao Marlonbrando,in qualche altro post qui se è parlato gia della differenza dei costi italiani e quelli cinesi nella ristorazione.Non si possano fare i paragoni.Da un mio cliente di Milano lo so,che c’e un posto dove lui mangia a 7.00 euro tutto quello che vuoi.Io personalmente non mi sento in concurenza con loro modo di fare ristorazione e i prezzi che si possono permettere di fare.Discorso che hai fatto tu è giusto e noi ristoratori ,cerchiamo a venire incontro al nostri clienti,abbassando i prezzi,anche se tutto intorno per noi aumenta.

  13. mah !!!! l’ Enoteca è un locale che potrebbere tendere tendenzialmente alle 4 ganasce però il rapporto qualità prezzo è secondo me spropositato …. Peraltro se hai una scelta di piatti molto limitata , quasi al limite del singolo menù , il prezzo dovrebbe essere molto più competitivo .
    I 130€ di Michie mi sembrano eccessivi con un vino ottimo ma di fascia medio bassa .
    Però và considerato che siamo a Marina di Pisa e che per molti ristoratori marinesi la cittadina è equivalente a “Forte dei Marmi ” .

  14. @ Lucia, gianluca, m@riotto: sono d’accordo che la spesa per la mia cena sia stata eccessiva (o non congrua). Il Greco se non sbaglio costava intorno ai 22 eur.
    Una cosa che ha influito sul conto è stata la scelta del Sauternes come vino dolce: era il più caro della carta, se non ricordo male 14 eur per due bicchieri.
    Nel complesso sono d’accordo con la stima iniziale di Ganascia, 20 eur in meno ci stavano tutte. Diciamo che nel mio giudizio ho voluto premiare la qualità più che il rapporto qualità/prezzo. Secondo me su Pisa e dintorni sono pochi i posti dove si possa mangiare a livello medio-alto sia carne che pesce. L’Enoteca la considero uno di questi, per cui l’ho voluta premiare anche se si spende più del dovuto. In qualche occasione preferisco andare qui che in ristorante dove sto un po’ peggio (come ambiente, qualità delle materie prime, scelta di vini etc.), magari spendendo un (bel) po’ di meno.

  15. …sinceramente non sono rimasto cosi’ sbalordito dal conto della suddetta cena , se si considerano i 20 euro di bevute, diciamo extra (vino da dessert e grappa) . Una cinquantina di euro per antipasto,mezzo primo, secondo e dolce in un buon ristorante ci stanno anche a marina 🙂 Piu’ sovente e’ facile spenderne 40 in posti anonimi, in versilia poi e’ la regola 🙂 Al tempo della rece 2006 si parlava di 35 euro senza vino, dopo 6 anni 55 col vino non lo trovo esorbitante !

    1. …giusto così per informazione…quel vino, stessa annata costa circa 12/13 euri (se lo compro io, un ristoratore immagino spenda meno) quindi ha ricaricato quasi il doppio… se questa è la filosofia fate un pò voi le conclusioni

  16. ci siamo tornati giovedi sera, e siamo stati bene.
    abbiamo mangiato io l’antipasto di crudo di mare, veramente buono e abbondante, e mia moglie un calamaro alla piastra su gazpacho “modificato” e zucchine (perdonatemi se non risco a ricostruire perfettamente il nome del piatto come in carta).
    Come secondo abbiamo preso, entrambi, il misto al vapore con maionese fatta in casa…molto buono anche questo, ma rispetto al crudo forse un pelino inferiore…
    dolce: io un ben di dio al fondente 65% e rum e mia moglie il clafoutis di ciliegie.
    Da bere, Herzù di Germano, a 22€ e uno “zacapino” col dolce, a 9€.
    Al riguardo, va detto che la carta dei vini è molto ben assortita e con ricarichi onestissimi (p.e. il Vinnae di Jermann è in carta mi pare a 22€ e in enoteca a 18/19€)
    Conto, 120 sacchi…direi ne tanto ne poco…

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