Il giardino nascosto – Coltano (Pisa)

Questo nuovo ristorante sorge all’interno di un vecchio fienile ristrutturato ma soprattutto nel giardino davanti, a pochi metri dall’osteria “il granaio”.  L’ambiente è carino, con ulivi e erba curata e può ospitare  circa trenta persone sotto adeguati ombrelloni. I tavoli sono ben apparecchiati (tovaglia e tovaglioli di stoffa pesante, doppie posate, doppi bicchieri e candela accesa) e opportunamente distanziati l’uno dall’altro e le sedie di robusta plastica sono comode ed avvolgenti. Il titolare è un giovane ragazzo di Pisa (supportato dai suoi genitori) il quale si impegna molto ed offre un servizio completo e discreto.

Eravamo in due e abbiamo cominciato con un aperitivo: prosecco servito nei giusti calici con dei crackers al pomodoro e formaggio di loro produzione. La carta dei vini non è ampissima e comprende bottiglie di vini classici da circa 20 euro e un paio di bottiglie da 150 euro. Purtroppo nella carta non ci sono vini del territorio (addirittura c’è però un vino francese). Scegliamo un santacristina del 2012 (18 euro) e una bottiglia di acqua minerale (3 euro) Come antipasto scegliamo un antipasto del giardino (10 euro) da dividere che comprende vari assaggini: un minihamburger di mucco pisano, peperoni, due tipi di formaggi con mostarda, una cipolla fritta, un peperone fritto, una mousse di pomodoro, degli zucchini semifritti e una frittatina di ceci. Assaggini di buona qualità ma privi di una qualche innovazione o di qualcosa di memorabile. Come secondi prendiamo uno spaghetto con lardo, bottarga e pomodorini e un riso limone e salvia (2 primi: 22 euro). Gli spaghetti, direi dei tagliolini, sono cotti come piacciono a me, piuttosto al dente ma non riescono a colpirmi perchè i tre condimenti non legano tra di loro e la bottarga non spicca come dovrebbe. Meglio il riso, servito a mo’ di tortino. Ricorda vagamente quello dell’officina del gusto di Lucca. Solo vagamente però.

Di secondo scegliamo una tartara di mucco pisano con dadini di cioccolato e un’anatra con pompelmo caramellato (2 secondi: 34 euro).  La tartara è magra (la carne di mucco pisano solitamente non lo è) e di buona qualità ma la scelta del condimento con cioccolato (anche piuttosto dolce) non l’ho trovata azzeccatissima in quanto distrae dal gusto della carne invece di accompagnarlo. Di contorno dei germogli di soia freschi e quindi leggermente aspri. L’anatra è cotta alla perfezione ed il gusto è robusto. Il pompelmo caramellato è alquanto amaro e deve essere messo in bocca con un pezzetto di anatra.

Di dolce prendo uno yogurt con frutta fresca e polline (5 euro). Lo yogurt è fatto da loro ed è servito su una cialda anch’essa fatta in casa. La frutta è melone. Carina l’idea del polline fresco ma lo yogurt è troppo dolce (troppo zucchero e addirittura lo mescolano con la panna per renderlo più vicino ad una mousse). Alla fine della cena ci viene offerto un liquore di cedro.

Da segnalare che solo a metà cena vengo a sapere che il mercoledì come variante vengono offerti degli hamburger di mucco pisano da 250 g e da 300 g con vari condimenti. La formula è: hamburger da 300 g con patatine, birra e caffè a 19 euro. Anche se non sono amante della carne di mucco pisano mi piacerebbe provarli perchè ci sono degli abbinamenti invitanti (salsiccia e pistacchi, crema di provolone, miele e pere..). Alla fine spendiamo 87 euro (coperto, aperitivo e dessert gentilmente offerti) in due.

3 ganasce e mezzo La serata è stata piacevole e come punteggio sento di poter assegnare tre ganasce e mezzo. Non raggiunge le quattro ganasce perchè la cucina non arriva ai livelli a cui sembra attestarsi. I piatti non hanno innovazione e gli ingredienti sono spesso slegati. Da sottolineare l’impegno del giovane titolare.

L’indirizzo è: via della lavoria 1, 56121 Coltano, Pisa. Il numero di telefono è: 3494090830.

Facebook
Twitter
LinkedIn

Elephant Bistrot – Livorno.

All’inizio dell’Estate, mi son trovato in piazza Mazzini, ad una sorta di fiera in cui, stranamente, non c’era niente da mangiare. Ho

Il Caminetto – Montaione (Fi)

Per alcune circostanze che qui non interessano, mi sono trovato nei giorni passati a Montaione. Su segnalazione di una persona del posto,

16 risposte

  1. pensavo, leggendo questa recensione, che sarebbe utile creare la categoria “hamburger” per classificare i ristoranti che li propongono in modo degno…

        1. mi rispondo a me stesso per dire che effettivamente ci siamo stati, e siamo stati bene!
          gli hamburger erano buoni (io manzo cipolle caramellate e crema di gorgonzola, la mia dolce metà salsiccia e pistacchi).
          Unico demerito, le chips erano secondo me “del sacchetto” e le cipolle un pò freddine…però la ciccia era buona!
          cisiritornerà!

    1. è magra e senza “inciampi”, come si dice a Pisa
      l’hamburger che ho preso io era solo mucco, in altri è mixato con salsiccia o lardo…

  2. Scusate ma qui si parla delle svizzere, in contea pisana da piccolo me le appaiavano con quel nome 🙂 ora è tutto americano 🙂 scherzi a parte bene per la new entry di Coltano da provare

  3. Rileggendo la recensione non ho capito se il vino bevuto è il santaCristina Antinori ovvero il rosso molto economico che a 18 euro avrebbe un ricarico quasi del 200 % !
    Da provare sicuramente la serata del mercoledì sperando che la birra non sia da 33 cc 😉 altrimenti bevendo un po di più e con un dolce serata hamburger di lusso 🙂

    1. La cantina del santa cristina è “le maestrelle”. Ho ritrovato la bottiglia che mi ero portato a casa perchè non ero riuscito a finirla.

  4. Neppure io infatti non mi chiamo sommelier 🙂
    Ma il vino citato se parliamo dell Antinori lo si trova in tutti i supermercati al prezzo max di 5 euro circa
    Dopo la certezza della birra da 33 cl, che avevo solo citato x burla, sul bere rimango un po perplesso 😉

    1. se il santa cristina, invece di essere marcato antinori, fosse marcato cantina sociale delle colline pisane non lo berrebbe nessuno 😀

  5. Ma solo a me, leggendo la recensione, viene voglia di NON andarci? Voglio dire, i commenti sugli abbinamenti poco azzeccati mi fanno pensare ad una cucina che vorrebbe osare ma non può, per non parlare dei dubbi sul vino (e zero vini del territorio sulla carta???). Viva la tagliata di mucco pisano, ma onesta e semplice. E pace se per mangiarla bisognerà sedersi su sedie poco avvolgenti 😉

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Accetto la Privacy Policy

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.