HAT – Hamburgeria Agricola Toscana – Pisa

Sono stato di recente da HAT – Hamburgeria Agricola Toscana, in Lungarno Galiei, 30 a Pisa – 050.9916807 –
www.facebook.com/HamburgeriaAgricolaToscana.
Il posto è quello che prima si chiamava San Blas e, per i vecchi pisani come me, l’Orso.
L’ambiente è un po troppo freddino e rumoroso ma il personale è gentile e il locale pulito: per me può andare. Purtroppo è un altro di quei posti dove si cena a turni, cosa che io detesto.
Il locale, aperto da pochissimo, è uno di quelli con una filosofia: materia prima a chilometro zero, alternative vegane, birre artigianali, “uno slow-fast food, dove potrete rilassarvi, mangiando e bevendo toscano al 100%”.
Il menù consiste esclusivamente in hamburger con contorno di patate o insalata. I panini possono essere fatti con carne limousine, pollo allevato a terra e due tipi di “svizzere” vegane. Salse fatte in casa così come le chips di patate. Il risultato purtroppo è deludente: panini tiepidi e patatine untissime e sbruciacchiate.
I dolci erano tre: torta sbrisolona inspiegabilmente con cioccolata (poco dolce, poco buona), tiramisù con uova sostituite da panna (troppo dolce la panna) e yogurt con salsa di kiwi (bellino, ma è roba da fare in casa).
Capitolo bevande: i vini sono tre di numero, le birre anche troppe. Onestamente a me questa moda delle birre sedicenti artigianali è già venuta a noia da un bel po’; per non parlare del fatto che si spende tanto e si gode poco. Meglio sarebbe proporre delle belghe blasonate che costano meno e si va sul sicuro.
2 ganasceSecondo me la filosofia del locale è interessante e penso che in futuro miglioreranno anche le loro proposte culinarie. Per adesso non mi sento di dare più di due ganasce.

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Elephant Bistrot – Livorno.

All’inizio dell’Estate, mi son trovato in piazza Mazzini, ad una sorta di fiera in cui, stranamente, non c’era niente da mangiare. Ho

Il Caminetto – Montaione (Fi)

Per alcune circostanze che qui non interessano, mi sono trovato nei giorni passati a Montaione. Su segnalazione di una persona del posto,

14 risposte

  1. Peccato, sembra un’occasione persa (ma la recensione mi ha fatto tornare in mente i bei panini del bar dell’orso…)
    In quali altri posti pisani si può mangiare un hamburger fatto bene?

    1. non si può, il che è abbastanza assurdo. Piuttosto buoni comunque quelli di questo locali e discreti quelli del Gramigna (ma mi son “scontrato” col loro servizio e quindi non ci ritorno). Invece, son molto buoni quelli che fanno ad ArnoVivo ma è un locale stagionale. Sempre in estate ha fatto la sua comparsa il primo truck food (in zona piagge): file notevoli ma non l’ho mai provato personalmente.
      Infine, son molto buoni gli hamburger dell’american diner di pontedera e, soprattutto, del Phan Cool di Cascina (oh, si chiama cosi’…).

  2. L’hamburger di chianina è speciale. Le chips a me sono piaciute molto così come il panino… ci sono già tornato due volte!

  3. Io ho trovato i panini eccezionali con i vari ingredienti in un equilibrio perfetto tra loro tanto che ogni sapore si fa assaporare senza sovrastare gli altri. Patatine perfette. A mio parere prima di effettuare una recensione sarebbe bene effettuare più di una prova perché non esiste ristorante al mondo che faccia sempre tutto bene. Discorso birre direi che anche qui siamo su una visione molto chiusa e poco oggettiva. Non si capisce se le birre sono buone o cattive (è una recensione questa?). La mia dal retrogusto al miele e castagne è stata eccezionale. Io su questo argomento invece direi proprio l’opposto, finalmente qualcosa di diverso e non sempre le solite birre belghe che ormai si trovano ovunque. Andare sul sicuro non è una visione vincente, ma perdente perché chi osa può avere delle soddisfazioni dal proprio lavoro. Il dessert che ho provato era un tiramisù alla birra al caffè e da uno come me che odia i tiramisù devo dire di aver assistito a qualcosa di sopra le righe. Per me questo ristorante, nelle tre volte che ci sono stato, mi ha confermato il suo alto livello e trovo molto faticoso condividere una recensione così estremamente pessima.

  4. So di andare leggermente off topic, ma anche io trovo personalmente assurda la moda delle birre artigianali (soprattutto italiane) vendute a costi medi più alti del vino. Considerando anche che per investimenti e lavoro il vino ha dei margini di guadagno molto più risicati, vendere un prodotto che non presenta alti rischi nella produzione come la birra a tali prezzi non è il massimo… Senza considerare che – appunto – esistono aziende blasonatissime da anni mentre i birrifici che spuntano come funghi hanno in genere molta strada da fare per raggiungere un livello qualitativo apprezzabile. Confido nel darwinismo applicato alle mode alimentari: tra un paio d’anni non ci saranno più 30 birre artigianali in un menù.

    1. Dipende. Dopo che hai investito 100.000€ per un modesto impianto di produzione, mi pare logico che si voglia rientrare prima possibile, tenendo presente che lo stato riciede pesanti accise in fase di imbottigliamento (quindi a prescindere dalla vendita). Certo, poi bisogna vedere la qualità. Per esempio, il birrificio del Forte fa cose egregie che valgono il prezzo, l’Orzo Bruno, secondo me, meno.

      1. Molti piccoli birrifici iniziano affittando l’impianto di un birrificio più grande, è dura che si parta facendo l’investimento grosso. Sicuramente esistono anche a livello locale alti e bassi e senza fare nomi bisogna dire che la qualità non viene sempre premiata commercialmente. Forse io amo talmente tanto il vino che fatico a spendere più di tanto per la birra (ma a volte lo faccio, quando ben consigliata da chi se ne intende). Però ormai da certi posti mangiano hamburger (per carità, di qualità e cotti bene) e bevendo birre artigianali se ne esce come da un ristorante, a livello di conto. Ecco, secondo me non è normale questo.

        1. Quello che dici è vero. anche a me fa abbastanza specie spendere molto per un panino floscio con la svizzera dentro, e molte birre rendono difficile giustificare, sulla base della loro qualità, i prezzi che hanno raggiunto.

  5. Io ci sono stata recentemente ma l’ho trovato caro!
    Ok che la qualità è molto buona e non siamo dal Mc Donald’s, però insomma se non ricordo male ho speso oltre 15 euro per panino, patatine (poche e seccoline) e una bibita…
    Il conto preciso ora non lo ricordo ma ricordo che mi è sembrato parecchio alto per il tipo di locale!

  6. Sono stato con la Signora Ganascessa Moglie alla HAT l’altra sera. Locale strapieno, c’erano solo due trespoli da muro (era la notte blu), abbiamo usufruito di quelli. Il locale è carino, il servizio gentile e piuttosto puntuale.
    Mi è piaciuto: la birra alla spina di Bruton, 9 gradi di bellezza; le patatine fritte tipo chips be fatte (anche se io sono più per quelle cicciute); le dimensioni del panino; il pane.
    Non mi è piaciuto: il mio panino, con crema di broccoli e cipolle stufate, era completamente sciapo.
    Indifferente: per dolce ho preso il “birramisù”, buono, ma la birra del nome non l’ho rinvenuta.
    Spesa in due 35 e spicci.
    Ciritorno? Magari con calma. La concorrenza è forte, ma almeno questi hanno posto (mi riferisco a Luigi’s che è superiore come prodotti ma non ha posto quasi per niente)

    1. eh si, anche secondo me i loro panini non danno per niente soddisfazione. In gergo tecnico li definirei troppo poco troiaiosi, anche se non sono certo di render l’idea…

  7. Sono tornato con amici. La lodevole pervicacia con cui inseguono la stagionalità secondo me avrebbe bisogno di qualche deroga: poiché non ci sono più le patate locali adatte per la frittura ora danno le patate al forno che, per quanto buone, sono un ben misero sostituto. Molto buono invece il cavolo&cipolle grigliate che ho preso. Il panino era migliore di quello dell’ultima volta, ma me ne sono andato ancora una volta con la convinzione di aver fatto un pasto salutare, il che mi guasta un po’ la “porcellosità” che attribuisco, volente o nolente, all’esperienza dell’hamburger.

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