Sagra del papero e del cinghiale – Cerreto Guidi (Firenze)

Su istigazione di luca63, siamo andati in cotal borgo della campagne toscane, appunto in detta sagra, che peraltro avevamo già frequentato nel passato.

Che dire? Appena arrivati, una coda stratosferica, che però è scorsa piuttosto velocemente. Diciamo che la velocità era calibrata sul ritmo con cui si liberavano i tavoli.

Come noto, a me non piacciono i volatili e il papero, anche se non vola (vola o no?), appartiene comunque a tale famiglia. Mi sono comunque dato da fare con altre cose, e a digiuno non sono rimasto.

Antipasti: mio cugino collo di papero e cipolline di papero al sugo, dice strepitoso. Io, niente.

Primi: mio cugino pappardelle al papero, io al cinghiale, ottime (dice anche le sue).

Secondi: lui papero in umido, io bistecca di maiale alla griglia, una delle migliori mai mangiate (griglia vera, ovvio). Anche il papero dice era bòno.

Contorni: erbette di campo saltate (ottime) e fagioli lessi (così così)

Una bottiglia di un buon Chianti locale (Montauto?) ed acqua gassata.

Spese 25 € a testa.

Considerazioni e commenti: la roba era bòna, e la sagra ben organizzata (tovaglie di stoffa, bicchieri di vetro, piatti in terraglia…). La temperatura non altissima ha favorito la consumazione di piatti non proprio light. Da informazioni assunte, risulta che i paperi provenissero dalle campagne cortonesi, rastrellati presso i contadini della zona (non da allevamenti intensivi, quindi), e che fossero circa 900.

L’aspetto più importante è stato però il “tuffo” nella realtà dei borghi toscani. Cerreto Guidi è un paese delizioso, molto curato, con una splendida villa medicea. Quando c’è la sagra tutti si danno da fare, quattordicenni, ventenni, settantenni ed ottantenni. Tutti partecipano, e la vita paesana si svolge con una coesione ed una partecipazione che nelle città non ci sogniamo nemmeno.

Notevolissimo, un modello della villa medicea realizzato dalle donne del paese, ALL’UNCINETTO!

Ebbene, viva la Toscana e chi ci abita!

3 ganasceAh, già, le ganasce! Quant’è il massimo per una sagra? Non credo più di tre. Ovvia, giù, diamone tre, e certo che ciritorno.

Sagra del papero e del cinghiale – c/o Circolo ARCI Cerreto Guidi (Firenze) – Una volta l’anno, sempre più o meno in questo periodo.

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Una risposta

  1. Con grande dispiacere quest’anno l’ho mancata… 🙂
    Era tradizione con amici andare tutti gli anni e devo dire che i tuoi commenti Silvestro trovano pieno riscontro con i miei e forse di tanti altri (ecco perche’ tutte le sere c’e’ sempre la stessa lunga ma scorrevole fila).
    A chi piace il papero qui si puo’ togliere la voglia perche’ e’ anche cucinato veramente bene !
    Si,quest’anno questa mi manca ! 🙁

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