E’ ormai un po’ di tempo che non ritorno a mangiare da Gino per cui non sono molto aggiornato sui prezzi. Tuttavia ho voluto fare un mio commento su questo ristorante che anche la guida dell’Espresso, ormai obsoleta dopo l’avvento di ciritorno, ha riportato con giudizi lusinghieri.
Il ristorante è sicuramente un po’ anonimo, sia come dislocazione, Marina di Pisa è una delle località balneari più brutte della terra, sia come posizione, infatti fa da angolo ad una via senza alcune peculiarità. A dispetto della infelice posizione, il locale è arredato in maniera elegante ma fortunatamente non sfarzosa.
Il menù è tutto a base di pesce e nel segno della tradizione. Io penso che in cucina se chiedete una braciolina alla cuoca gli venga l’orticaria.
Ricordo che gli antipasti sono vari ed abbondanti con accostamenti tra pesce e legumi, ed un alternarsi di portate fredde e calde molto piacevole. I primi sono classici, ma di ottima fattura. Il pesce, fortunatamente non è elaborato molto, e siccome è pesce fresco e di buona qualità i piatti sono decisamente di ottima fattura. Cosa c’è di meglio degli spaghetti allo scoglio o di una barcolana o di tagliolini all’astice quando il pesce è fresco e di ottima qualità?
Sui secondi si può mangiare un bel pesce, che vi fanno scegliere, cotto come volete. Il menù quindi non è molto eleborato ed il pesce è ottimo.
La cantina non è enorme e ovviamente i bianchi la fanno da padrone, sia quelli toscani classici sia quelli trentini, toscani e campani. I prezzi dei vini tuttavia non sono esosi.
Che dire. A me piace molto quel tipo di cucina e il pesce preparato come lo fanno loro. Non vogliano stupirvi con accostamenti arditi … meglio così ….
Ho difficoltà a collocare Il ristorante da Gino nei ristoranti di lusso, non credo che gli farei un piacere ed anche ad esprimere un voto al rapporto qualità/prezzo in quanto la sua qualità non cambia negli anni, ma il prezzo potrebbe essere cambiato dall’ultima volta che ci sono stato, circa un anno fa.
Penso a che possono diventare 4 se il prezzo non superasse i 40 € per un pasto completo di bevande. Aspetto commenti di avventori più recenti di me.
P.S. E vero che hanno ristrutturato il locale inserendo una terrazza al piano superiore?
47 risposte
Devo dire che per me invece Gino è stata una discreta delusione, ma anch’io l’ultima (e unica) volta ci sono stata diverso tempo fa. Ricordo che il pesce era fresco ma salato, il primo e il dolce mediocri. Ricordo anche il prezzo: 40 euro tondi a testa.
Se qualcuno ci vuole andare ci aggiorni pure. Io per ora nonciritorno 😉
Notizie recenti
poche sere fà ho potuto gustare la cucina e il locale di Gino, da poco restaurato, ha confermato la sua squisita cucina e il prezzo veramente contenuto, sempre nell’ormai consolidato rapporto, un euro – millelire.
I piatti sono squisiti, il servizio discreto. Unico appunto il servizio del vino, una vera sorpresa negativa di questo loocale, così attento ai particolari ma con una così “grande” lacuna nel servizio a tavola del vino. Si può sempre migliorare. Io ciritorno
Oberon
io e mia moglie andiamo spesso da Gino,ed è vero che è stato ristrutturato.(molto accogliente ora)
è uno dei pochi posto dove io che sono un gran mangiatore riesco ad essere sazio con antipasto(molto molto buone le diverse portate) e secondo,senza dover prendere anche il primo.tutte le pietanze sono a base di pesce fresco e si sente alla grande.
il prezzo finale secondo noi è un pò troppo alto,anche se la qualità non si discute,io comunque ciritorno
siamo rimasti piacevolmente sorpresi dall’ottima qualita’ riscontrata da Gino, gli antipasti conditi al punto giusto senza eccedere e senza inutili intingoli, i gamberoni e le cicale erano freschissime e sapientemente servite con una piacevole guarnizione di insalate e infine il dolce per mia figlia ottimo. la spesa giusta per la qualita’ e il servizio re so :Ci ritornero’.
Ottimo ristorante recentemente ristrutturato.
Portate abbondanti e freschissime.
Difficile riuscire a trovare una nota negativa.
Mi dispiace molto sentire definire da Trofea Marina di Pisa “una delle località balneari più brutte della terra”..lo trovo veramente di cattivo gusto per chi la conosce veramente..
Marina di pisa è dimolto un bel posticino e chi ha scritto cosi e veramente una persona di cattivo gusto!!!!!
Da Gino si mangia sempre bene, anche se non è molto economico. Confermo la ristrutturazione “recente”.
Un’altra cosa, non è Marina ad essere un Inferno, ma sono le varie gestioni comunali dal dopoguerra ad oggi ad averla considerata come tale. Potenzialmente sarebbe molto meglio, basterebbe saperci investire. Comunque, per farmi perdonare della divagazione, segnalo il locale (pizzeria??) Bounty a Marina, vicino a Gino, tra l’altro. Ci si mangia discretamente a prezzi normali. C’è anche il “privè” del Pisa!
Ho scoperto questo ristorante da poco, e devo dire che sono rimasto molto sorpreso in positivo. Si mangia molto bene, il rapporto qualità/prezzo è ottimo (andate in Versilia e vedrete in quanti ristoranti si mangia così bene a questi prezzi). Non che sia economico, per carità, ma la cucina è di alta qualità e alcune portate (come gli antipasti) sono davvero notevoli.
Quando posso, certo che ciritorno.
Ieri sera mi sono recato con la mia compagna in questo ristorante. La collocazione non è delle migliori, la via è un pò anonima, ma il locale si presenta bene già dall’esterno. All’interno una grande sala unica suddivisa da fioriere stile muretti, le pareti colorate di un bel giallo, l’effetto, riuscito, è quello di evitare di sembrare all’interno di uno stanzone.
Appena arrivati ci portano un prosecco, mi perdonerete ma non ricordo il nome. Arrivano i menù, quello di lei senza prezzi ( la curiosità è donna e avrebbe voluto, come sempre quando troviamo i menu diversi, sbirciare il mio). Ordiniamo l’acqua e scorriamo il menù.
Non molto vari gli antipasti, decidiamo di scegliere un antipasto misto da dividerci in due, scelta azzeccata vista la grande quantità di piatti arrivata: una cruditè composta da salmone, triglia e un ostrica, tutto buono e fresco; a seguire uno sformato con una frittatina di verdure e gamberetti, una passatina di ceci con gambero avvolto da lardo di colonnata molto buona, una zuppettina di seppie e polenta, molto gustosa e una insalata fredda con rucola calamaretti e seppioline appena scottate. Le seppie in effetti sono state il leit motive della serata, le ho trovate sempre cotte al punto giusto, morbide che si sfacevano in bocca.
Dalla carta dei vini, corta per gli appassionati ma più che discreta per i comuni mortali, scegliamo un vermentino di Bolgheri 2007 barricato, scopro solo dopo essere 14%.
Arrivano quindi i primi, gnocchetti con porcini e seppie per me e taccoli con carciofi e gamberi per la fidanzata. Primi entrambi apprezzabili sia per quantità che per l’ottimo accostamento degli ingredienti.
Per secondo invece abbiamo optato per una catalana di gamberi e scampi, che ci sono stati correttamente mostrati prima di cuocerli, andando il piatto a peso. Ne abbiamo presi circa 6 etti (3 scampi e due gamberoni a testa). Piatto per due molto gradito e ben presentato, ne avessimo preso un po di meno sarebbe stato perfetto.
La serata è scorsa via bene, tutti i piatti sono stati di nostro gradimento e anzi, sopra la media. Le quantità sono state abbondanti, tanto che non siamo riusciti, a malincuore, a provare i dolci. Semplice il servizio, nessuna particolare nota sopra le righe, hanno fatto il loro senza lode e senza infamia.
Io gli do 4 ganasce belle piene, non arrivo alle 5 per la poca varietà del menu e, appunto, il servizio non esaltante, e appena posso ciritorno. In definitiva uno dei migliori ristoranti della costa pisana.
P.s. avendo offerto io la serata e scrivendo di concerto con la ragazza, il prezzo non lo scrivo, siamo cmq in linea con i ristoranti di fascia medio-alta, prezzo assolutamente in linea con la qualità dei piatti.
Ciao Gabriele, benvenuto, grazie per il resoconto dettagliatissimo!
su consiglio di un amico pisano siamo andati a cena in questo ristorante.il locale come gia descritto e’ carino e pulito.abbiamo una cena completa e siamo rimasti veramente molto soddisfatti.personalmente ho sceltp un risottopescatora per verificare la bonta della cucina e sono rimasto sconcertato dalla bonta e dalla esecuzione del piatto.tutti i commensali hanno avuto parale magnificanti.lo consiglio vivamente e non appena avro’occasione citornero.il prezzo per noi di roma molto buono.
roma?sicuro?scusa, qual’e’ la spesa giusta x li romani?
Marina di Pisa è una località balneare molto carina e anonime sono le perone che non sanno apprezzarla. Probabilmente non conosci le emozioni che si possono provare a vivere questi luoghi, a svegliarsi la mattina con il mare che ti accarezza. A Marina di Pisa si può avere una casa di fronte al mare e non è un elemento scontato. Vorrei sapere in quale luogo balneare ti dirigi. Se la tua risposta è Forte dei Marmi o similari, puoi anche esimerti.
mi sfugge qualcosa! a chi ti riferisci? mi devo esimere da cosa?forse e’ un rebus ed io non ho la soluzione 🙂
??????????????????
Arena Metato e’ un ridente 🙂 paese dell’hinterland pisano ci sono campi di spinaci e patate e la mattina ti svegli con l’odore della terra intriso dei sapori dell’orto almeno finche’
regge l’argine del Serchio 🙂
Il Pontino è un caratteristico quartiere di Livorno con gli storici canali Medicei che attraversano la città dandone un’immagine romantica e molto particolare. Il caldo afoso e l’aria, veramente unica che si respira in estate, ti rimane per tutta la giornata e, salutando i tarponi che incontri lungo i marciapiedi, ti accorgi di quanto sia stupendo vivere nella “venezia della toscana”, almeno finchè circola l’acqua dei fossi… 🙂
ehm…sono off topic?
no siamo su ” Sereno Variabile ” 🙂
Dico semplicemente che le tue affermazioni su Marina di Pisa sono state davvero di cattivo gusto e, a mio avviso, indicative di una scarsa sensibilità verso località di mare meno “convenzionali” dove quello che si apprezza è proprio la Marina. Nulla togliere ad Arena Metato (che sarà un luogo residenziale), nè al Pontino (che non conosco) e quindi trovo insensato fare confronti, anche scherzosi ma…. Marina di Pisa è dotata oggettivamente di un suo fascino e di una sua catteristica, al di là del colore del mare (non è la Sardegna e allora?) e della mancanza delle classiche attrazioni nazional popolari (leggi: negozi).
Giulia salpiamo insieme dal nuovo porto di Marina di Pisa…
Ah … giusto:sono andata fuori tema. Gino è uno die miei ristoranti preferiti e non perchè sia a Marina 🙂
L’unico problema di Marina sono…i Marinesi 😉
siete liberissimi,alla rotatoria di s.piero, di tornare esattamente da dove siete venuti…
mi sa che tra poco cancello un po’ di commenti…
Sono perfettamente d’accordo con Giulia, che saluto, e vorrei sottolineare il fatto che esistono molte tipologie di città di mare. Marina di Pisa rappresenta un paese ancora legato ai tempi che furono, al passato, (della Pisana repubblica) un posticino sobrio e romantico dove poter apprezzare un tramonto fantastico vicino allo scoglio di D’annunzio dove il poeta scrisse una splendida poesia dedicata proprio a Marina di Pisa – Alcyone – “Tenzone” correva l’anno 1988.
Saluti
1988??? caspita! e quanti anni aveva D’annunzio quando l’ha scritta? 125??
🙂
..comunque…mai sopportato d’annunzio
ah..scusate, qualcun’altro l’ha notato…scusate, non lo faccio più
….apprezzare la località è anche un buon motivo per scegliere un bel ristorante nella zona Marinese e permettetemi di dire che Gino va assolutamente provato!
Nel 1988 D’annunzio era sottoterra da ben 50 anni 🙂 …e comunque Marina di Pisa non è certo quello di allora..così come non lo è Marina di Pietrasanta che gli ispirò “la pioggia nel pineto”..
Pardon, rivendico anch’io il posto ispiratore :), pare che “La pioggia nel pineto” sia stata ispirata dalla macchia di Migliarino, precisamente in località Bocca di Serchio, oggi parco naturale. A quel tempo infatti in quel luogo c’era una base militare più o meno segreta dove si sperimentavano i famosi “maiali”, i primi sottomarini della storia. Detto questo, a me comunque D’Annunzio mi sta anche parecchio sulle scatole :).
Ah, ma dai!ero convinta che “La Pioggia nel Pineto” fosse stata scritta nel parco della Versiliana a Marina di Pietrasanta…allora quelli della fondazione La Versiliana spacciano tale aneddoto solo per farsi pubbilicità?? che falsoni!
D’annunzio, D’annunzio, ecco perche’ a Pisa c’e’ il viale D’annunzio, era un tipo famoso 😀
…ma Da Gino e’ un bel posticino?
Poeti e letterati esclusi 😀
…ma da Nunzio esiste?
scusate, mi sto facendo prendere troppo la mano dalla vena ironica 🙂 …poi il capo mi pialla 😀
…ed e’ legittimato!
si esiste 🙂
http://www.iristorante.it/trattoria_da_nunzio_bruno_prenotazione_trattoria_r19296.html
Ci sono tornato ieri sera dopo 20 anni, ci andavo quando ero piccolo con i miei genitori ..
L’ambiente mi sembra molto migliorato rispetto ai tempi, l’unica cosa stonata erano i fiori finti sui tavoli … Per quanto riguarda il cibo, abbiamo preso tutti e quattro l’antipasto di mare composto in 5 portate :
– Il primo piatto era un crudo di mare con un ostrica, del salmone marinato con il limone ed un filetto di triglia. Buono
– Il secondo piatto era una polentina molto liquida con dei calamari. Molto buono.
– Il terzo piatto era composto da un gamberone, avvolto da del lardo di colonnata con una purea di fagioli. Buono
– Il quarto piatto era un sufflè incandescente con gamberi. Molto buono
– Il quinto piatto non lo ricordo : si lo so, sono passate meno di 24 ore … sarà la primavera … ve lo dico appena mi viene in mente 😉
Abbiamo saltato tutti il primo e siamo passati ai secondi :
– Un pesce al forno molto semplice con le verdure ( lo hanno fatto scegliere direttamente dal carrello che c’è all’entrata ).
– Una frittura totani e gamberi
– Una frittura di paranza ( Buona, è il piatto che ho preso io )
Quindi due dolci e tre caffè. Per i dolci non so dirvi niente visto che io non li mangio mai.
Da bere acqua ed una bottiglia di prosecco di valdobbiadene.
Per quanto riguarda il prezzo non saprei, non ho pagato io.
Secondo me 3 ganasce sono un po’ poche considerando la nuova scala di valori !!
Ciao a tutti,
ieri sera dopo tanto sentire parlare bene di Gino con mia moglie ed una amica siamo andati a provare questo ristorante.
Avevo provato a prenotare martedì per mercoledì non sapendo che lunedì e martedì sono giorni di chiusura. C’é la segreteria telefonica alla quale ho lasciato la mia prenotazione ed il numero di telefono. Il mercoledì mattina sono stato contattato per confermare la prenotazione (nota per me positiva se il ristorante è di un certo tipo).
Arrivati il cameriere ci ha accompagnato al tavolo e appena seduti ci hanno offerto un prosecco come aperitivo.
I menù sono differenziati, nel senso che a me hanno dato quello con i prezzi, mentre alle signore è riservato quello con solo le portate.
Abbiamo preso tutti l’antipasto misto composto da:
– un piatto di crudo consistente in filetto di triglia, filetto di parago e dadolata di pesce spada;
– polenta liquida con cacciucchino di seppie;
– gamberi al vapore su letto di pomodorini freschi;
– calamari al vapore con rucola conditi con olio (ottimo) e aceto balsamico;
– Cozze marinate.
Da notare che mia moglie non ama le cozze e ne ha mangiate in abbondanza perché veramente ottime, come del resto tutte le portate dell’antipasto.
Abbiamo saltato il primo e ci siamo fatti portare la frittura di calamari e gamberi per 3. Nota positiva che nel menù c’é scritto che i gamberi potrebbero essere congelati, ma il cameriere ci ha fatto presente che erano freschi. Porzioni abbondanti e fritto molto bene.
Di contorno un piatto di verdure al vapore buone.
Eravamo pieni, ma ai tavoli vicini abbiamo visto portare dei dessert sfiziosi, così abbiamo preso un gelato con pinoli e cioccolata calda fatta espressa sopra e una torta di mele con uvetta e gelato alla crema. Dolci veramente buoni e belle porzioni.
2 caffé
La carta dei vini non è ampia ma varia, con bottiglie che partono da 15-16 € sino a 30 ed oltre.
Abbiamo scelto un gewurztraminer di prezzo medio, buono.
La tavola è apparecchiata benino (peccato i fiori finti sul tavolo), con posate da pesce (cosa che non sempre trovi nei ristoranti anche se di pesce), con il sottopiatto e bei bicchieri da vino e da acqua.
Con il vino portano il secchiello con il ghiaccio per mantenerlo fresco.
Il servizio è buono, peccato che il cameriere nonostante sia gentile, è passato davanti alle signore per servire me che ero un pò in un angolo e per mettere il secchiello sul piedistallo a lato del tavolo e per fare tale operazione si è un pò sdraiato sul tavolo, ma è proprio a voler cercare il pelo nell’uovo.
Il conto si è tenuto poco sotto i 50 € a testa, ma devo dire che secondo me sono stati ben spesi, sia per la qualità del cibo che per il servizio ed il contesto del ristorante.
Sarebbero 4 ganasce, ma scendo a 3 e mezzo per il cameriere e per i fiori di plastica.
Comunque ci ritornerò volentieri.
Marco
Concordo che da Gino si gusta un gran bel pesce! Fresco, ricercato e sempre di ottima qualità.
ha una buona cantina e direi degli ottimi dessert: il prezzo è conforme a tutta questa bontà e non è ovviamente economico.
Senza voler fare pubblicità(mi sarebbe controproducente perché alcune volte lo trovo completo!) agli amici consiglierei di provarlo, agli altri direi che è un po caro…
Sabato sera io e il mio ragazzo abbiamo scelto questo posto per festeggiare il mio compleanno! 🙂 Dopo varie ricerche (come al solito su questo sito) alla fine stavolta ci siamo affidati al consiglio di una coppia di nostri carissimi amici che ci erano stati un po’ di tempo fa…
Premetto che al contrario di alcuni commenti (vecchi) qua sopra (letti solo ora che scrivo) trovo Marina in inverno moooolto bella e il lungomare perfetto per due passi post cena specie se è una bella serata!
Partendo dall’inizio: arriviamo e subito veniamo accompagnati al nostro tavolo dalla cameriera che ci prende i cappotti. Ci è stato riservato un bel tavolo rotondo da quattro in un angolo della sala, ben apparecchiato, elegante ma senza essere eccessivo. La sala è un po’ impersonale, troppo troppo illuminata per i miei gusti, ma i tavoli sono alla giusta distanza pur essendo non proprio pochi.
Ci viene servito subito dello champagne e portati i menù (il mio è senza prezzi :D) e la carta dei vini. Il primo impatto è di estrema semplicità che secondo me in fatto di pesce è un pregio se ben supportato dalla freschezza delle materie prime.
Scegliamo rispettivamente:
– IO:
* Antipasto misto (5 portate che descriverò dopo)
* Tagliolini al sugo di astice: un ragù di astice con una chela intera delicatissimo nella sua semplicità
– Il mio ragazzo:
* Spaghetti allo scoglio: molto saporito e condito
* frittura calamaretti e mazzancolle e patatine: non unta e leggerissima… con le mazzancolle dalle code sgusciate
Dolci: per me bavarese alle fragole e frutti di bosco e per lui gelato ai pinoli con cialde e cioccolato fuso (versato dalla cameriera davanti ai nostri occhi!)
Abbiamo bevuto un Greco di Tufo Borgo San Michele e un Pedro Ximenes per il dolce.
Avrei voluto mangiare anche un pesce al forno come secondo, visto che facevano bella vista all’ingresso, ma come immaginavo l’antipasto è stato davvero buonissimo e molto molto abbondante. E’ anche stato il piatto principale della nostra cena e è stata una vera “esperienza”! Era composto da:
– tris di crudità: filettino di spigola (fantastico!), tartare di calamaretti e un’ostrica con succo di limone e pepe (il mare nel piatto!!)
– polentina morbida con sughetto di pesce caldo servita in un piatto fondo a ciotola
– sformatino di zucchine e gamberetti servito nell’apposito stampino da forno
– mazzancolle scottate con una maionese squisita e verdurine crude
– calamaretti scottati con pinoli e rucola (si scioglievano in bocca…)
Il tutto per un totale di 100 euro tonde tonde… che per me valgono tutte!
Quindi
4 ganasce meritatissime!
Bella serata 🙂
da gino è stata una bella scoperta. cena di compleanno per due. ottimi gli antipasti (cinque portate) e ottimi i primi piatti, risotto e spaghetti allo scoglio, il risotto in particolare. per strafare ho preso anche il fritto di barca che ha confermato la freschezza del prodotto e la leggerezza della cottura. per finire gelato di pinoli e mousse di cioccolato.
è stata una buona scelta! buono il servizio e giusto il prezzo ( 100 euro). il locale è in posizione tranquilla e di fascino; forse il locale abbisogna di essere rivisitato: a mio parere sono da caratterizzare i punti luce, troppo banali gli attuali, e da studiare una maggiore separazione tra i tavoli, da togliere i fiori finti.
il voto: quattro ganasce.
sono stato da gino i primi giorni di agosto per il compleanno di mia moglie, ci ero già stato anni fà. E la scelta e sempre giusta per queste occasioni, locale bello fresco e silenzioso, c’è una certa aria di lusso senza però esagerare, andando molto sul classico senza seguire le mode del momento tipico di certi localini “acchiappacitrulli” per coppiette giovani. Comunque 1 antipasto di 5 portate buono e abbondante, 1 spaghetti alle vongole esagerato e abbondante, 2 fritture di totani con contorno idem come sopra, 1 dolce buonissimo e 2 acque, 80€, visto l’ambiente e la qualità glieli ho dati volentieri. Si conferma un locale adatto se si vuole mangiare bene o fare bella figura senza svenarsi.
Buonasera a tutti, leggo spesso questo sito utilissimo e ho deciso di registrarmi, visto che sono fresca fresca di…mangiata!
Sabato 18 agosto 2012 sono stata a cena da Gino, eravmo in due. Non è la prima volta che ci vado, e ho sempre trovato un servizio ragionevolmente rapido, non invadente e attento.
Oltretutto, da un po’ hanno finalmente eliminato i vasetti con i fiori finti che deturpavano la tavola. Avranno letto il Ciritorno? Credo proprio di sì!
Menù stringato: due zuppette di cozze (inutile, e due catalane, queste ultime composte da una bellissima aragosta nostrale (era viva nel bancone) e 3-4 gamberoni a testa, su un letto di radicchio, porri, sedani e carote.
Il prezzo al kg di gamberoni e aragosta, cotti in qualunque modo, è rispettivamente di 90 e 130 euro al kg.
Li ho sempre trovati freschissimi.
L’aragosta nel conto è stata calcolata 500gr, ma secondo me erano piuttosto più che meno. Siamo clienti abbastanza affezionate, il titolare non è che fa sconti, ma vedo che quando andiamo lì ci segnala sempre quali sono i “pezzi” migliori.
Calice di (mi è sembrato!) Muller Thurgau spumantizzato come aperitivo durante la scelta del menù, cesta del pane con schiacciatina e pane alle noci.
Vino: Pinot Bianco St. Pauls, friulano, 20 euro, discreto.
Dolce: sformatino al cioccolato con pallina di sorbetto al mandarino per me, e ho assaggiato l’altrui bavarese ai frutti di bosco, buona anche quella perchè non troppo stucchevole.
Caffè, e un rum dal buon sapore di caramello ma non appiccicoso, evidentemente ben invecchiato, di cui non ho visto la marca (quello, offerto).
Conto totale: 145 euro vino compreso.
Non poco, ma non ne rimpiango nemmeno un centesimo.
4 ganasce per me ci stanno tutte, e ovviamente Ciritorno.
Perchè ho scritto (inutile dopo “zuppetta di cozze”?
Vi prego di perdonare il refuso!
grazie Helenaaa, è due giorni che mi stavo chiedendo il perchè due zuppette di cozze erano inutili 🙂
allora, io sono nuova e mi spiace che il mio primo “contributo” non possa accodarsi alla lunga serie positiva collezionata da questo ristorante….qualche settimana fa ci sono stata con il mio compagno,era domenica, direi i primi di dicembre. Il locale mi è apparso mediocre nell’allestimento interno, ma su questo sarei in grado di sorvolare perchè mi rendo conto di essere un po’ noiosa su certe cose (deformazione professionale)…(peccato però le sedie in ferro scomodissime e quei vasi con piante verdi finte a centro stanza!fanno molto anni 90!) comunque il personale mi è parso garbato, in particolare i proprietari ci hanno offerto l’antipasto (moscardini su polenta) per colmare l’attesa. Malgrado la cortesia devo purtroppo constatare che la polenta era un po’ troppoo liquida. il problema fondamentale di questo ristorante è l’utilizzo dell’aglio che in pratica viene triturato e inserito in qualsiasi pietanza venga ordinata. io personalmente ho ordinato un’orata all’isolana e apriti cielo, c’era aglio dappertutto!Per non parlare del primo del mio compagno (tagliatelle con gamberi e non mi ricordo cosa). PECCATO! peccato davvero perchè cottura e gusto in sè e per sè non sarebbero stati male, ma tutto quell’aglio ha condizionato tutti i sapori……quindi per me si arriva a stento alle 2 ganasce….sarebbe forse da riprovare chiedendo che nella preparazione venga evitato il trituramento dell’aglio……ah dimenticavo inoltre di dire che c’è anche qualche problemino con il sale perchè il mio pesce era salatissimo (a zone) e il primo del mio compagno insipido…vino della casa un vermentino che non si fa ricordare, dolce (bella presentazione) un soufflè di cioccolato (per intenderci quelli con il cuore fuso) con gelato alla crema e composta di mandarino…non malvagio…….io direi comunque che visto il conto per il momento io nonciritorno………..
E’ passato un anno dal mio precedente commento (avevo 2 “a” in più, qualche problema con l’account, ma sono ancora io) e dopo due recenti visite in luglio e in agosto confermo il post precedente. Mi pare che qualche eurino in più ci sia su antipasti e primi, ma “impalpabili”. Hanno rinnovato l’apparecchiatura, e questo è bene: hanno messo dei tavolini fuori dalla porta, si vede il porto ma sono troppo sulla strada, e inoltre consiglierei di levare il tavolino di “rappresentanza” davanti all’ingresso perchè ricorda troppo quello delle trattorie di bassa qualità lungo le statali, ci manca solo il fiasco del vino.
si ma con l’acqua dentro, altrimenti dura quanto un gatto sull’aurelia ! poverino, dico il gatto 🙂