Situata nell’omonima piazzetta vicino alle vettovaglie, la Trattoria S. Omobono è carina, pulita e ben messa. Non molti tavoli, personale gentile (la Signora Ganascessa Moglie, che è selvatica, dice: “anche troppo”).
Il menu non è molto ampio ma piuttosto vario, carne e pesce, presentando sempre piatti della tradizione pisana. In inverno vanno forti le zuppe per esempio.
Carta dei vini inesistente: quelli sfusi del territorio (terricciola) più qualche bottiglia di rincalzo.
Abbiamo preso degli gnocchetti zucchine e provola sostanzialmente ben fatti, uno stoccafisso e patate nella norma, una trippa alla pisana ben cotta ma un po’ oleosa per i miei gusti.
Non abbiamo provato i dolci che mi parevano interessanti perché con questo caldo ci andava meglio un gelatino da passeggio (da Coppelia per la cronaca)…
Prezzo: per quello che ho scritto, acqua e 1/2 bianco locale: 29 euro
Parere della Ganascia: mi pare che la cucina sia sostanzialmente corretta, senza fronzoli né trucchetti, ma senza nemmeno grossi svolazzi. Un posto abbastanza turistico ma a differenza di altri molto ben tenuto.
Voto: scusse.
– Nota: esiste un’altra recensione di Beniamina qui