Rieccomi, e buone ferie (per chi le fa).
Sabato sera, senza troppa voglia di guidare, penso a che c’è nelle vicinanze e mi ricordo de “Il cigno nero”, in quel di Bientina.
Il locale si affaccia su di un laghetto artificiale in cui nuotano pesci e volatili acquatici fra cui una coppia di cigni neri piuttosto avvezzi alla presenza dell’ uomo.
In inverno si mangia in una grande sala, ma in estate vengono attrezzati due grandi gazebo sotto i quali trovano posto molti (troppi) tavoli, d’ obbligo la prenotazione.
Cominciamo con tre antipasti misti di mare (abbondanti e piuttosto gradevoli) e una zuppa di cozze (enorme).
Proseguiamo con tre primi (due gnocchetti ai crostacei e uno spaghetto allo scoglio) e una pizza.
Va detto che avremmo ordinato tre primi differenti, ma per motivi di “cucina” ci hanno detto: “non più di due primi diversi a tavolo” (?)
Comunque i primi erano molto abbondanti e di discreta fattura, anche la pizza molto buona e ben condita.
Seguono tre dolci e un caffè, oltre ad un’acqua gassata e due bottiglie di falanghina dei Feudi di San Gregorio (€ 15 cad.), per un totale di 108 €.
Tutto sommato non male anche se sconsiglio il locale nei fine settimana.
Nei giorni di calma si riesce ad apprezzare la qualità del pesce o delle bistecche in tutta tranquillità.
Anche come pizzeria è molto valida, c’è la possibilità di ordinare taglieri di pizza più grandi del normale, ma con più varietà per tagliere.
E, se non ho capito male, il giovedì si spende meno proprio per la pizza.
In fondo in fondo tre ganasce le prende sempre.
Ciao e alla prossima
Elephant Bistrot – Livorno.
All’inizio dell’Estate, mi son trovato in piazza Mazzini, ad una sorta di fiera in cui, stranamente, non c’era niente da mangiare. Ho
12 risposte
La mia esperienza purtroppo è stata molto più negativa.
Un paio d’anni fa siamo stati in cinque al Cigno Nero un mercoledì sera, quando fanno pizza a volontà a prezzo fisso, ma la cosa si è rivelata davvero deludente; non so se nel frattempo è cambiata gestione o se il ristorante merita più della pizzeria, quindi il mio non è un giudizio assoluto e definitivo, ma ricordo di aver mangiato taglieri di pizza molto alta, gommosa e poco farcita, fatta evidentemente solo per saziare, senza soddisfare il gusto; preciso che questo giudizio è stato condiviso anche dagli altri commensali. Perciò io non ci ritorno proprio al Cigno Nero e se dovessi basarmi sul ricordo di quella serata gli affibbierei una ganascia stecchita…
P.S: Segnalo che invece al Margherita’s, a qualche km da Bientina, esattamente alle Quattro Strade di Bientina, c’è la serata dove con 10 euri mangi antipasto, bibita e dignitosissima pizza a volontà!
Abbiamo fatto una cena con mio marito ed alcuni amici ed avendo un bambino piccolo abbiamo chiesto un ristorante non distante dalla ns. abitazione e ci hanno consigliato il Patino a Bientina. Siamo rimasti molto contenti, in quanto la ns. scelta è stata di portate sia di pesce che di carne. Il servizio è stato rapido, i piatti erano gustosi e mio figlio ha preso la pizza che si è rivelata buonissima ben condita e cotta bene.
Abbiamo già prenotato per il pranzo di natale.
Speriamo bene.Ve lo consiglio.
ma IL PATINO ed IL CIGNO NERO sono lo stesso ristorante??
ciao a tutti volevo segnalare che anche allo specchio a calcinaia sulla del boccacciò il giovedì antipasto ,bibita , e pizza a vostra scelta euro 10.00 vi aspettiamo volentieri per prenotazione 0587482814 ciao a tutti e grazie
Direi che sei un po’ OT. Sono benvenute le segnalazioni, ma dove hanno senso, please…
no, il Patino è sulla Vicarese, il Cigno nella zona industriale di Bientina. Vicino al Boccaccio
Conosco bene il Cigno nero, e non solo perchè ce l’ho a pochi passi da casa.
La qualità è medio bassa. Anche le pizze sono così così …
E non si spende neppure così poco. Penso che la gente ci vada (e ce ne va abbastanza) per la location: si mangia in una pagoda di legno davanti ad un laghetto artificiale per la pesca sportiva.
Cmq non darei più di due ganasce.
Sono stata al cigno nero il 9 dicembre con una tavolata di amici. Abbiamo preso antipasti mare e terra e due assaggi di primi (spaghetti allo scoglio e tortelli alle verdure). Qualcuno ha assaggiato anche la tagliata ma non io.
Sono d’accordo con Robs, qualità medio bassa.
Gli antipasti di mare era freddissimi e appena tirati fuori dal frigo, dunque qualunque sapore avessero era difficile da dedurre.
I primi piuttosto anonimi e i tortelli pure un pò crudi.
Solo le cozze (le stesse sia nell’antipasto che nel primo allo scoglio) erano belle grandi e saporite.
I dolci (classica panna cotta tiramisù torta nonno/nanna) sono passati senza lasciare nessuna traccia. Totale 25 euro.
Poche, ma spese maluccio.
La qualità del cibo non mi permetto di discuterla. Ma da inizio 2012 c’è stato un forte aumento dei prezzi (con meno di 7,50 Euro non trovi un primo) con una riduzione dell’offerta dei prodotti, per intenderci se fino al 2011 potevi scegliere fra circa 15 primi tra cui alcuni di prezzi più bassi, adesso hanno ridotto l’offerta a solo 7-8 piatti più “raffinati”. Inoltre il coperto è ben 1,70 Euro. Non credo di tornarci per un bel po’ di tempo. Unica cosa positiva: la location, la vista sul lago e lo spazio esterno, ma passatemi una battuta, il luogo lo puoi visitare anche senza andarci a mangiare.
Sono stata al cigno nero con il mio ragazzo sabato 11 Agosto.Sono rimasta molto delusa in quanto non c’è stata alcuna professionalita’ da parte di nessuno!!premetto, che avrei voluto fare una sorpresa al mio ragazzo dato che era il suo compleanno e cosi’, ho contattato il ristorante circa una settimana prima, per sapere se era possibile fare una torta per lui: mi hanno dato piena disponibilita’.
Arrivata al ristorante alla fine della portata, mi reco dal responsabile per sapere se era tutto ok e mi sento dire: ‘ascolta, non è stato possibile fare la torta in quanto la pasticceria era chiusa’.
La domanda nasce spontanea: non potevo essere avvisata per tempo?
non solo, dopo circa 20 minuti, arriva una cameriera chiedendo se volevamo il dolce: ma come? non solo non c’è la torta, ma mancanza di organizzazione proprio.Per fortuna doveva essere una sorpresa (peccato che la sorpresa me l’hanno fatta loro a me)…
Alla fine portano delle paste messe a piramide…forse era il contentino.
Ritengo che comportarsi in questo modo, è mancanza di professionalita’ con il rischio di perdere un potenziale cliente.
Qualora ci fosse stato un problema, fossi stata in loro avrei fatto di tutto per accontentare il cliente!!!…
Dalla delusione, non avrei pagato nemmeno un euro.
Venerdì scorso sono andato, su consiglio di un’amica, a provare il ristorante pizzeria “Il cigno nero” in via della Lendinaia a Bientina – 0587.489996 – http://www.cignonero.com
Il locale è in aperta campagna ed ha un parco con un bel laghetto, tutto molto carino. All’esterno ci sono due tendoni con delle tavolate apparecchiate per un centinaio di coperti. All’interno il locale è molto grande, con due sale capienti un altro centinaio di coperti. Si capisce subito, dall’ambiente e dalla clientela, che è un posto ottimale per cene di fine anno scolastico, compleanni, matrimoni e tavolate in generale.
Il tavolo che ci danno è al centro della sala: i finestroni aperti su entrambi i lati si fanno subito sentire ma la proprietaria è premurosa e… tira le tende!
Scorriamo il menu (veramente poco interessante: basta con la tagliata rucola e parmigiano!) e mi cade subito l’occhio sugli asterischi dei prodotti surgelati: li trovo anche sugli spaghetti allo scoglio e sul baccalà! La cosa mi dà da pensare che sia meglio buttarsi sulle pizze ma non ne abbiamo voglia e scegliamo senza entusiasmo.
Ordiniamo antipasti e primi e nell’attesa, con molte scuse per il disguido, ci fanno alzare e ci spostano il tavolino verso una parete per fare spazio a una tavolata. Nel frattempo vado al bagno che scopro essere un box da cantiere accostato alla struttura del locale: delusione!
Ma veniamo alla cena. Abbiamo preso un antipasto toscano misto (2 fette di prosciutto, 2 di salame, mezza di mortadella, crostino al pomodoro, crostino ai funghi, polentina fritta con fegatini, fettina di torta salata alle verdure, mezza fetta di pecorino, 4-5 sottaceti – poco soddisfacente, € 8,50). L’altro antipasto arriva dopo 10 minuti (veri, di orologio) ed è un tomino al forno con pancetta e melanzane (€ 8,50). Penso che se lo siano dimenticati in forno perché quasi tutte le melanzane erano carbonizzate e le ho dovute scartare.
Per primi, che arrivano alle 22 dopo una lunga attesa, abbiamo preso tagliatelle al ragù bianco di coniglio e pappardelle al ragù di cinta senese, entrambi buoni e consistenti come porzioni (€ 7,50 – 8,50).
Il conto per due persone (2 antipasti, 2 primi, acqua, 1/4 di vino): € 40 scontato.
Riepilogando: per la qualità di quello che abbiamo mangiato, per l’ambiente ventoso, per la disorganizzazione generale, per il servizio lento, per la rumorosità del locale e per il bagno da baraccati, per me non si può andare oltre le due ganasce.
Solita domanda: come è possibile che sul noto sito di recensioni abbia 4 pallini su 5?
concordo con la tua recensione. io abito vicino e lo conosco bene: cibo dozzinale. Posto frequentato principalmente da comitive che amano la “grandi abbuffate” a discapito della qualità.
Io ci ho messo piede due volte a distanza di 5 anni: una per una cena a due e un’altra per una cresima. Entrambe le volte il giudizio è stato pessimo.
Mi stupisco sempre di come posti del genere rimangano aperti. mistero ..