Via di Coselli 28
55060 – CAPANNORI (zona Guamo) Tel: 0583 403573
Ieri sera sono andata con un’amica a cena al VINO E CONVIVIO (seguendo il suggerimento di Biologico).
Si tratta di un’enoteca con cucina.
Appena si entra c’è subito il bancone e salta all’occhio la qualità dei prodotti esposti (Parisi,Martelli ecc..ecc..)
L’ambiente è davvero carino, molto accogliente e si mangia circondati da tantissimi vini… ed io ADORO mangiare in compagnia di scaffali STRACOLMI di bottiglie (e che bottiglie!!).
Le scaffalature inoltre formano una sorta di divisorio fra i vari tavoli (posizionati a molta distanza l’uno dall’altro) creando un’atmosfera “intima”.
Il ricarico sui vini è veramente, veramente ONESTO! pur cenando in loco il prezzo delle bottiglie resta quello della vendita al pubblico.
I proprietari (presumo siano i proprietari) sono due persone gentilissime: il marito sta in sala, serve ai tavoli e consiglia i vini.
La moglie sta in cucina ed ogni tanto esce per chiedere se va tutto bene e si rivolge con appellativi affettuosi (cocche, tesori, anime mie….) in maniera estremamente spontanea e quindi piacevole.
Consiglio vivamente di prenotare: i posti sono pochi e ieri sera era tutto full.
Passiamo al dunque:
come vino ho chiesto qualcosa della zona di Bolgheri ed il simpatico signore mi ha portato l’INSOGLIO 2007 CAMPO DI SASSO (Cabernet Franc, Merlot and Syrah) che ho MOLTO apprezzato. Il costo della bottiglia??.. INCREDIBILE MA VERO!! euro 13,50!!!…meno che in qualsiasi altra enoteca (date un’occhiata on-line!).
Cena (fa tutto la signora, non portano menù.. le porzioni sono generose):
affettati selezionatissimi (OTTIMI): prosciutto e salame di cinghiale.
formaggio fresco con pepe.
Polpetta di carne
sformatino di verdure
Spinaci al forno con formaggio fuso on top
acciughe gratinate con pomodori e capperi + fagioli di contorno
uovo (indovinate di chi??? PARISI..eccheppalle!! 🙂 ) con tartufo (generosi con la quantità del prezioso tubero devo dire!!)
Tutto davvero BUONO e di qualità.
Caffè
Quanto sopra (vino compreso) al costo di Euro 28,00/persona!!! ed il signore ha anche precisato “il conto è un pò più alto del solito a causa del tartufo”..beh!
E BRAVO BIOLOGICO, OTTIMA SEGNALAZIONE!
Allora ragazzi… io non so cosa dirvi…
non vorrei mettere questo posto nel “calderone” delle 3 ganasce (scusate se lo definisco così, per rendere l’idea) però le 4ganasce richiedono, forse, qualcosa di più a livello di ricerca e preparazione…devo sottolineare nuovamente comunque l’ottima qualità della materia prima..Quindi…vediamo: voi leggendo la mia recensione cosa proponete?? 3 o 4 gane??
NDGanascia: 3 ganasce e mezzo con la possibilità di arrivare a 4
100 risposte
Se e tutto buono come dici tu,considerando il prezzo basso e la gentilezza dei propretarii,direi 4 ganasce,ma sono un po’ indecisa per la poca scelta dei piatti,essendo come dici tu che fanno le cose giornalieri,poi hai mangiato praticamente un abbondante antipasto di ottimi prodotti,due contorni pure questi al top,ma mancano i primi e secondi.Non saprei forse 3 e mezzo o una nuova categoria enoteca a 4 ganasce,no ristorante.saluti gioia
secondo le ultime definizioni dei voti date dal Sommo Comandante per l’attribuzione delle Ganasce
e attenendosi esclusivamente alla precisa recensione di Simona
il locale mi sembra piu’ tendente verso le QUATTRO ganasce
e’ vero che manca un po’ di inventiva
ma quando si trattano prodotti
selezionati l’inventiva serve meno 😉
Simona, poi se vuoi, in privato, ti dico due cosette…
Emilio,faci lo sapere anche a noi,ora mi hai incuriosito.Poi e interessante il parere del un’altro ristoratore.Questo blog mi piace ,perchè partecipa anche la gente come me e te(paolo,bag,fabri-gio e ogni tanto riccardo),che siamo dentro nel mestriere cosi difficile da portare avanti.
Ma chi sei?? Emilio di Aphrodite??..non puoi parlare in “pubblico”??
Si, sono io.Al momento no, non posso,lo sai che da un po partecipo a ciritorno solo come lettore.
Boh???!!
@emilio: questa uscita mi piace poco, per essere gentili. Se hai qualcosa da dire, sei invitato a scriverlo per tutti: questi segreti da massoneria si addicono assai poco allo spirito del blog.
@simo: vista l’introduzione della 6 ganascia, anche io andrei per le 4, ma avrei piacere di sentire un secondo parere. Magari domani sera, se l’altra metà del cielo acconsente, ci facciamo un salto.
@tutti: Colgo l’occasione per scusarmi della lunga ed ingiustificata assenza. Purtroppo al lavoro non ho internet e faccio orari un po’ bruttini. Cercherò comunque di essere il più presente possibile.
bentornato vice_comandante
a quanto vedo l’UMIDO di laggiu’ non l’ha arruginita affatto 😉 …
pero’ sia buono magare l’Emilio voleva dare alcune dritte alla Simona di carattere commerciale
non divulgabili sul blog … tipo che ne so’ sui ricarichi dei vini o sulle “magiche uova” di Paolo che si riproducono in ogni dove a velocità supersonica ora che sono di moda un po’ come il lardo di colonnata l’ha presente il Paese , tre case in cima al monte, immaginare che da lì provenga tutto quello che e’ in giro per il mondo bisogna ragionare parecchio di fantasia … oppure vuole solo farli la corte 🙂 ….
pero’ scusa Emilio un po’ di ragione il Vice_Comandante ce l’ha , con un post così ci metti ansia allo stomaco 🙂
Ciao a tutti e most of all CIAO A DURTHU e welcome back!..alcune precisazioni:
1)a me il post di Emilio non è piaciuto proprio per niente!
2)ho dato per scontato una cosa non ovvia: non so se l’uovo “è di Parisi”..l’ho dedotto io SBAGLIANDO perchè hanno prodotti Parisi..in effetti poteva essere di una gallina “industriale”..francamente la cosa non mi interessa. ho tutta una mia teoria sui prodotti Parisi, quindi..
Per il resto: il prezzo penso riescano a tenerlo basso proprio perchè fanno un menù “fisso”.. per quanto riguarda i vini sono forti del fatto che servono diversi ristoranti e che vendono al pubblico.
Infine: dopo accurate riflessioni (eh eh)..credo che il locale meriti 3 ganasce x la cucina ma la scelta vini, l’ambiente, la gentilezza dei titolari ed il rapporto qualità/prezzo fanno un pò la differenza rispetto agli altri locali da 3..però. se penso che allo ZENZERO ho dato 4 gane…allora 3 sono appropriatissime.
@Durthu: questo vuol dire che siete tornati in Italia?
@Durthu,ben tornato,ci sei mancato a tutti.Anche io come mariotto ero curiosa,ma mi hai messo in sospeso?saluti gioia.
Grazie a tutti per il bentornato! Siamo stati in Italia questo fine settimana, in effetti, ma torniamo subito su.
@mariotto: per ora resisto, ma l’umido è tremendo! Credo tu abbia ragione, ma allora la domanda è: ci sono “segreti” a cui i clienti non devono avere accesso? Mi piace poco come idea, ed ho l’impressione che siano i classici “segreti di Pulcinella”.
@Gioia: grazie! Scusami, ma cosa intendi dire con “messo in sospeso”? Mi sono perso qualcosa?
@durthu,ciao di nuovo,volevo dire che il mio comento piu su non era apparso,c’era scrito “il suo comento e in sospeso”,ma poi e riapparso,tutto va bene ora,pensavo di aver detto qualcosa di sbagliato.Comunque non sparire,scrivi quando poi.buon lavoro a voi due e saluti da me gioia.
@simona….sono contento che ti sia piaciuto.In quel locale vado spesso e mi sento a casa.E’ vero che forse sembra un pò scontato,ma non lo è.
difatti fanno molta attenzione alle cotture(bassa temperatura,sottovuoto etc.),alla ricerca della materia prima.
Anche il loro ‘aglio olio e peperoncino’,essendo fatto con aglio di vessalico,olio bono etc….trasuda di ricerca.
Non cambierò mai parere nel dire che l’unica innovazione che durerà nel tempo e diventerà standard sarà appunto la cottura e la conservazione. Odio leggere super nomi di ricette o vedere piatti che sembrano quadri,ma poi sono sbilanciati o con accostamenti assurdi.
Prima di tutto la materia prima.
Poi la sua espressione attraverso cotture,conservazione,accostamenti e sicuramente una degna presentazione.Questi i miei metri di giudizio.Per questo taglio alla base tanti locali.
grazie ai supermercati,ai libri ,alla tv,tutti possiamo fare una cucina che può ‘impressionare’.
Un ristorante mi deve sorprendere facendomi mangiare una cosa che io non trovo,deve farmi vedere le sfaccettature di un prodotto,deve dimostrarmi di conoscerlo.è il suo mestiere. Questi sono (purtroppo?)i miei ragionamenti.
Conclusione:
Vino e convivio 4 ganasce (abbondanti ma mai 5 visto comunquei ‘limiti ‘ che elencava simona)
Romano 6 ganasce
Miro 5 ganasce(come premio alla longeva attivitàe serietà)
Il meglio di jo 5 (spero diventino 6)
Lorenzo fuori concorso ( 7 o 8…data la storia ,la costanza,irraggiungibile…poi avremo delle stelle ma devono dimostrare con il tempo come lui…)
butterfly 5
Combal 6 (diciamo 7…)
bottura 6 (per ovvia obbiettività,mettendo da parte i gusti personali)
…per dare un’idea…
poi:
Imbuto 3 (per la bellezza del locale,,,sennò 2)
mezzo marinaio 2
giordano bruno 3 (come imbuto…solo bel locale)
le chandelle 3 (come sopra…senza location ,una ganascia morta)
colto maltese 2 (tendente all’1)
angolo del gusto a camaiore 2
potrei proseguire ma per il momento (sperando di non scatenare un’ennesimo putiferio) Vi saluto tutti.
Bio: si,hai ragione..ma 4 le ho date allo ZENZERO..e quello STACCA!..non so, sono combattuta!Aspettiamo anche il parere di Durthu!
@ciao,biologico,una bella classifica,non ho capito quale e il ristorante le chandelle,o hai sbagliato il nome?
Si, LA CHANDELLE! Quello a Massarosa!
Ho capito,grazie Simona.
allo zenzero non sono mai stato ma ti devo dire che propio leggendo il menù,mi ha scoraggiato.
Ci andrò prossimamente solo ed esclusivamente per la tua sponsorizzazione.
Te ne assumerai le responsabilità…( 🙂 )
Ok, ci sto!…vado piuttosto sul sicuro sponsorizzando lo ZENZERO.. 🙂
@Biologico: non sono daccordo proprio su tutto (ma è questo il bello no?), però complimenti per il listone di voti, bello diretto e senza tanti giri di parole.
Concordo con i voti, per quanto ho potuto provare e vedere, anche se rimango in dubbio su “il meglio di Jo”, a questo punto devo decisamente provarlo.
@Simo: per il mio parere, dovrai aspettare anno nuovo 🙁 Speravo di andare stasera, ma è saltata.
Rispondo un po’ a tutti.
Ho sempre detto quel che penso pubblicamente,mi sembra.Nel caso, comportamenti massoni sono stati tenuti da altri,in questo blog.Se tutto fosse chiaro e trasparente le ciricene verrebbero organizzate “in chiaro.Non amo sparlare.Ho chiesto a Simona di contattarmi privatamente perchè dalla sua recensione mi sono sorti dei dubbi.Comunque 28+28 fa 56.
56- 13.50 del vino fa 42.5
Le porzioni sono abbondanti e di prodotti ottimi
Un etto a testa di salumi Ottimi possono arrivare a costare dieci euro
42.5 – 10 = 32.5
Il resto degli antipasti possono incidere per tre euro a testa.
32.5 -6 = 26.5
Le uova, piacciano o non piacciano, fossero di Parisi inciderebbero per un euro a uovo
quindi 26.5 -2 =24.5
Il prezioso tubero questa settimana, in pezzatura media e di buona qualità, si trova a 1800.00 euro chilo.
Qui si potrebbe aprire una discussione a parte,ma se ne fosse stato affettato in abbondanza,20 grammi (dieci per uovo), sarebbero 36 euro
24.5 -36 = -11.50
Caffè e costi di struttura non li conto ma prenoto per la prossima domenica perchè è indiscutibilmente vantaggioso.Mangiare bene e servito mi costa meno che a casa.L’unica cosa che mi dispiace è che non abitando più a Vorno ora devo fare un pò di strada per andarci.
@Emilio: sono stata da te con un’amica una sera dell’anno scorso, esattamente Mercoledì 19 novembre 2008 – copio/incollo dal tuo sito: “vini Podere Concori – antipasto di sformato di carciofi con menta e pecorino romano vicino a chip di spek e il risotto con porri e salciccia al profumo di timo accompagneranno il bianco del 2006, il filetto maiale in fricassea sarà accompagnato dal vino melograno rosso,la casera valtellinese per la vendemmia tardiva.Il costo della serata sarà di 35 euro”. A parte il fatto che sei rientrato in 35 Euro includendo il dessert ed il caffè (ed anche tu, se non sbaglio, usi SOLO prodotti di qualità)…e quindi con un menù più complesso, solo 7 Euro di differenza rispetto al Vino e Convivio (e presumo che i vini ti siano costati ZERO visto che c’era il produttore in sala)..inoltre, se devo essere onesta..al contrario che al Vino e Convivio..abbiamo mangiato pure male!..(infatti non sono mai ritornata a trovarti). Quindi..è possibile mangiare bene con 28Euro e mangiare male con 35 usando prodotti di qualità in entrambi i casi ma con risultati diversi. (PS: non credo ci fossero 10 grammi di tartufo sul mio uovo..ora va bene esser generosi..ma insomma..dai..non credo neppure i salumi fossero 1 etto a testa..non capisco perchè quantifichi senza sapere!). Saluti.
Inoltre..se il vino a me è costato 13.50…a loro costerà meno, right?
Al vino e convivio di sicuro si mangiano cose semplicissime,con poca cucina,ma altissima qualità e con materia prima ricercatissima.Come dice simona,non e’ un ristorante e non lo si puo paragonare ad un ristorante.
Ma mangiare quelle prelibatezze(prosciutto di anatra con blue e tarufo bianco era da battere la testa nel muro….) e bere quei vini a quei prezzi,mi fa godere.
chapeau
Io non ci ho mai mangiato ma ci ho comprato un sacco di bottiglie perché ha dei prezzi da urlo.
Ogni volta che ci passo vedo persone che mangiano (se non sbaglio i tavoli sono tipo due o tre).
Il proprietario è un personaggio una via di mezzo tra un contadino della valdiserchio e un intenditore di champagne.
Posto stupendo che proverò a cena.
Ogni tanto ci vado e confermo ogni cosa che ha detto Simona sul locale. Prodotti di qualità, grande scelta di vini ma anche di distillati e tantissime prelibatezze da mangiucchiare comodamente seduti al tavolino e al giusto prezzo; il tutto in un ambiente accogliente e familiare.
Consigliatissimo
Sono stato a cena Lunedi sera,che spettacolo!!!
Non sono un intenditore ,ma mi è risultato subito chiaro,che il posto era speciale;
qualità ,esperienza e professionalità.
Ho cercato notizie sul posto e ho trovato questa discussione, condivido tutto ciò che ho letto, e sottolineo la cura e la gentilezza dei proprietari.
Consiglio vivamente di andarci.
Saluti.
GIGI
ci siamo stati Sabato finalmente !!
Lido non c’era era a fotografa’ 🙂
Grandi prodotti di qualità e grandissimi vini
eravamo in otto e siamo stati sistemati nella distilleria
posto molto tranquillo ogni tavolo ha la sua privacy
a noi sembrava quasi di cenare a casa con la
stanza tutta per noi
Coccolati dall’inizio alla fine sia dal marito grandissimo
esperto di vini e champagne che dalla moglie
in cucina che ci ha delizziato con le sue
preparazioni e con molti vezzeggiativi
“cocchini” il più quotato 🙂
abbiamo praticamente mangiato dall’antipasto
al dolce bevendo due bottiglie di vino
la prima un rosso di Elena Walch molto buono
per poi proseguire con un bolgheri tenuta caccia
al piano 1868 .
Sul dolce abbiamo bevuto un passito buonissimo piacentino
spesa totale circa 36€ a testa di cui 60€
per la cantina
Con quanto anticipo hai prenotato ? v( isto che il sabato e sempre pieno cosi’ mi regolo e mi metto in fila ).
Grazie.
abbiamo avuto ku…. fortuna 🙂 ho chiamato Venerdì a pranzo, pensavo invano dato che eravamo in otto, invece è andata bene
Conosco la bella ” distilleria” posto ideale per 8/10 persone….hai avuto….sei nato con la camicia !
Complimenti a Lido e soci che si trovano citati a livello nazionale accanto a nomi del calibro di Princi e del Cecchini. Continua così! (Ma non ci alzare i prezzi, please ^_^)
http://www.dissapore.com/mangiare-fuori/altri-14-format-che-stanno-facendo-soldi-o-potrebbero/
Grazie a tutti, e’ vero il sabato non sempre ci sono, ma Vi aspetto in giorni infrassettimanali ciao lido
.Locale carino,grande varietà di vini con ottimo rapporto qualità-prezzo.Notevoli gli affettati e i formaggi(antipasto freddo),meno entusiasmanti gli antipasti caldi.Fino a qui le aspettative suscitate dalle recensioni sembravano confermate.Siamo arrivati nel locale alle 20e30.,Alle 22e45 sono finalmente arrivati due primi decisamente scadenti,una porzione di arista stopposa e senza condimento e due porzioni di carne alla griglia(abbastanza buona). Alle 22e30,snervati dalla lunga attesa e ampiamente insoddisfatti ,ci siamo visti recapitare il conto ..che è del tutto arbitrario in quanto non esiste una lista prezzata delle singole vivande.IIn sintesi:5 antipasti,2 primi ,3 secondi,2 contorni,1 dolce 1 caffè due bottiglie di vino(18£ e23£) per un totale di 222.000£
…probabilmente intendevi 2145 , che e’ sempre un buon ritardo, ma sopportabile, avendo gia’mangiato l’antipasto. Per capire la natura del conto dovresti esser piu’ preciso, ovvero che tipo di primo hai mangiato (tartufo?) e nei secondi la tipologia di carne alla griglia (credo non due Hamburger) ! A colpo d’occhio il cibo puo’ essere stimato intorno a 150 euro , faccio solo un’ ipotesi , non conosco il locale, infatti la spesa e’ stata piu’ alta ! PS se sei rimasto perplesso , magari potevi chiedere il conto dettagliato ! Mi sembra piuttosto strana la cucina scadente,come l’hai descritta, ci saranno stati dei problemi, rileggendo i commenti positivi precedenti ?!
No,confermo,
le22e45 !!!I Ho sbagliato ,nel commento precedentem l’ora della presentazione del conto:le 23e30 e non le 22e30 I primi,(spaghetti con la spremitura di alici e una pasta all’aroma di caffè, )sono rimasti nel piatto.Come secondo ,oltre all’arista, abbiamo ordinato due porzioni di angus.Il giorno seguente sono tornata nel locale con lo scontrino dove erano elencati solo i prezzi per chiedere spiegazioni .I piatti che avevo ordinato erano stati appuntati in un foglietto e non è stato possibile risalire a tutti con certezza.Mi sono stati restituiti 38 euro.Credo fermamente nella buona fede dei gestori, ma ne critico il metodo.Quando sono tornata nel locale per avere delucidazioni li ho trovati intenti a stilare un elenco dei piatti con i relativi prezzi. Troppo tardi per salvare la mia deludente serata.
noi x quanto riguarda il cibo nella nostra visita siamo rimasti molto contenti , è logico che avendo poche cose in carta che cambiano spesso a rotazione la scelta è limitata e quindi qualcosa a secondo dei gusti può anche non piacere ….quello che rileva invece Leone sulla tipologia di scontrino è successo anche a noi , una sequenza di prezzi difficilmente identificabili con le portate consumate, forse una esposizione più chiara sul costo di ogni singola portata/assaggio consentirebbe nei confronti del cliente una maggiore trasparenza
@leone o leonessa ? 🙂 l’occhio vuol la sua parte e una stortura di 30 /40 euro si notavano! Hai fatto bene a chiarire, ma se non eri di zona rimaneva solo una bella mancia 🙂 Un errore, comunque, ci sta sempre! Una volta , a Viareggio mi conteggiarono , invece di 3 bottiglie d’acqua minerale , ben 12 ! …se era vino mi costava una cea 🙂 Penso che il menu’ a voce puo’ andar bene finche’ si tratta di un locale modesto , dove la spesa e’ popolare, a certi livelli la carta, un cartello, una lavagna , insomma qualcosa di scritto lo ritengo necessario !
Diciamo le cose come stanno, non le e’ stato restituito un bel niente, le abbiamo concesso una buona mezz’ora x spiegarle, che non ha mangiato una spremitura di alici, ma del Garum, colatura di alici cosa ben diversa, “provenienza Gerardo di Nola” ci dispiace che non le sia piaciuto, ma piatto storico per il nostro locale, dove gode di ottima stima dei clienti, altro tempo le ho dedicato spiegandole di non avere mangiato una polvere di caffè ma un piatto dedicato ad Alaimo ” tagliolino di campofilone burro di malga di Beppino Occelli polvere di caffè blu mont. E cappero di salina”,Il nostro locale e’ un locali slow, il cibo E’ preparato espresso e può succedere di stare al tavolo alcuni minuti in piu’ ma se ci viene fatto presente corriamo ai ripari, non facciamo doppio turno, pur avendo numerose richieste, crediamo in una ristorazione di qualità e di grandi materie prime, nel valore del tempo e della cortesia, lo citiamo nelle nostre pubblicità e sul nostro menù, sappiamo di non essere il ristoro per tutti non vogliamo piacere a tutti, Ma con etica e serietà svolgiamo il nostro lavoro, e con dolore massimo mi dispiaccio di non averle fatto capire le nostre priorità e le nostre proposte ma con fermezza ritengo di avere veramente poche cose da recriminarmi, sig. Leone lei ha speso € 222,00 compreso € 42.00 di vino quindi € 180,00 di cibo diviso 7 spesa procapite € 25,00 a testa, mangiando prosciutto di mangalica, prosciutto D’osvaldo, Cecina del leon, formaggi a latte crudo di Corzano e paterno, colatura di alici di cetara, arista di maiale grigio garfagnino, pasta di gragnano, ecc. Credo sicuramente un buon rapporto qualità prezzo. Penso che un ristoratore possa avere una serata non propriamente all’altezza, ma credo che tale serata la possano avere pure i clienti,per ovviare a tutto questo, la invito a cena per una giusta revisione del caso. Con cordialità Lido Vannucchi
Mi dimenticavo di specificate che la carne alla griglia, era una tagliata di black angus scozzese, ma poco importa, la cifra da lei pagata le e’ sembrata comunque esosa. Antipasti caldi per la cronaca, fiori di zucca ripieni, sformato di finocchi, e polpettine lucchesi. Caffè acqua e gelatini dai dai si forse 10 minuti in più ma santo Dio lasciamo lo stress fuori dalla nostra porta. Grazie lido
X sommelie, nessuna mancia, ci mancherebbe, conto dettagliato, cifra x cifra con relativa notula dello specifico per ogni cifra, notule conservata come di solito facciamo e spiegata cifra x cifra alla richiesta della cliente. Mi ripeto mi spiace ma ritengo di non avere dolo. Ciao lido
Per Mariotto, rilasciamo uno scontrino fiscale o fattura, con cifre dettagliate, non svolgendo una tipologia di ristorazione a portata fissa: antipasto, primi, secondi, dolce, ma se portiamo in tavola 70 gr di prosciutto segniamo una cifra inerente a 70 gr. Di prosciutto e cosi’ per ogni prodotto, si taglia, si pesa e si segna la cifra, e si serve, esiste una notula con segnatura di ogni prodotto specifica, ma per la numerosità dei prodotti e la diversità di tali rilasciamo uno scontrino fiscale con dettaglio specifico di ogni prezzo. Buonaserata Lido
infatti Lido il nostro scontrino era dettagliatissimo 🙂 però mancando dei riferimenti descrittivi alle portate esempio primo … secondo .. vino … x la prima volta è un po’ complicato risalire ai singoli costi … comunque ribadisco per noi grande serata coccolati dall’inizio alla fine
Grazie Mariotto, molto gentile, e puntuale, mi spiego meglio da noi non esiste una scaletta propriamente detta a portata, da noi si viene x bere una bottiglia e si può mangiare solo 80 gr di buon prosciutto. Tutto qui. Grazie spero di riaverti ospite in una prossima serata. Ciao Lido
si Lido avevo capito, così mi sembra molto corretto vista la selezione di materie prime che ha il locale uno paga per quello che consuma … mentre per il bere non c’e’ problema il rapporto qualità prezzo di Vino & Convivio non ha uguali … mi riavrai certamente non dubitare 🙂
sai cosa? m’avete fatto venire voglia di provare questo posto perche’ l’elenco delle cose da mangiare che preparate mi ha stuzzicato non poco.
a presto. naturalmente in incognito. 😉
Sei il benvenuto, incognito.
A questo punto mi piacerebbe chiarire il capitolo:
“Mi sono stati restituiti 38 euro”
e
“non le e’ stato restituito un bel niente”
In queste due frasi e’ difficile trovare un punto d’incontro !
Assolutamente niente, ci mancherebbe stiamo mica scherzando, faccia lei le dovute considerazioni. lido
Due pensieri.
Mi domando: capisco la serata negativa, capisco tutto, ma mi piacerebbe tanto che fosse chiarita questa storia dei 38 euro restituiti. Come diceva mariotto, c’e’ una decisa discrepanza: Lido ha detto la sua, sarebbe interessante sapere cosa ribatte Leone.
Poi: premesso che Lido mi pare una persona estremamente seria, sotto sotto sono un ingegnere, quindi mi piace fare i conti. Leone dice che hanno mangiato 5 antipasti, 3 secondi e 2 primi, ossia l’equivalente di una cena ragionevole per 5 persone; dividere per 7 mi pare fuorviante, non rende l’idea di una spesa procapite effettiva. Dividendo la spesa totale del cibo per 5 (180 euro), si ottengono 36 euro. Che comunque rimane un prezzo piu’ che onesto considerando quello che hanno mangiato.
Sette persone prenotato x 7 e al tavolo in 7 documentabile dallo scontrino voce coperti.
Ripeto e mi gioco una cena o la reputazione se e’ stato restituito un qualcosa in questo caso denaro “38.00 €” spesa procapite senza vino € 25,00 se serve documentazione sono in grado di fornirla come sono in grado di fornire testimoni che si sono molto divertiti al fatto. Io meno ma loro tanto con molto affetto vi saluto tutti.
Due Pensieri pure io Derthu, Ti so persona seria e molto preparata lo dici tu stesso sei ingegnere, allora un consiglio, un algoritmo un programmino che elimini le recensioni calunniose, improvvisate, e tante altre cosette, perchè fare il ristoratore onesto oggi è faticoso, molte ore tanta passione, pochi riconoscimenti, pochi soldini, bheeee non è propio quell’eldorado,che tanti pensano, sai che svolgo la professione di Fotografo, faccio molta enogastronomia, e sono consulente wine e food ti garantisco, che non è facile per tantissimi onesti lavoratori del settore, incriminato, Ora io è chiaro che per il fatto avvenuto ne parlo ma ne parlo in maniera molto ermetica e professionale, non vorrei passare dalla ragione al torto, se la vuoi sapere proprio tutta, prenditi il tempo di venirmi a trovare, non ho segreti e stanze con scheletri, altrimenti, prenditi il coraggio di chiudere questo ultimo triste teatrino. Come Elimini gli ultimi 10 post, ed il gioco è fatto. Non me ne volere ma credo sia doveroso.
Con affetto e stima Lido.
Lo ribadisco: mi sono stati restituiti 38 euro (chieda al sig.Giovanni e si informi meglio la prossima volta così eviterà queste figuracce).Detto questo vorrei chiarire quanto segue.
Un ristoratore professionalmente corretto
– NON “concede” un bel niente perchè è suo preciso dovere fornire delle spiegazioni sul conto a un cliente che le richiede.
– NON finge di non sapere che le persone erano sette,ma due di esse non partecipavano al convivio a causa di gravi intolleranze alimentari (giusto conteggiare sette coperti,ma non altro.
Quindi prezzo pro-capite 36 euro vini esclusi).
– NON minimizza i tempi di attesa riducendoli a pochi minuti quando invece si è trattato di ORE.
(Se un cliente arriva alle 20:30 e si vede arrivare i primi alle 22:45 questo non è più slow-food,ma caos organizzativo).
Infine,in un ristorante,per trovarmi a mio agio, mi aspetto una vigile attenzione da parte del ristoratore se vede che alcune delle portate tornano indietro praticamente intatte.
Se la serata,come lei ha ipotizzato,non era all’altezza delle altre,non le resta che scusarsi
con il malcapitato cliente.
E con questo ritengo concluso l’incidente.
La vita e’ bella perche’ varia, finiamola qui.
bella storia….
non rimane che provarlo questo posto così uno si toglie i dubbi….
Avevo archiviato una mia recente serata al “vino e convivio” catalogandola tra le tante esperienze senza lode e senza infamia. Ma il dibattito in corso mi ha spinto a partecipare con un mio breve commento. Sono perfettamente d’accordo con Leone, sia per quanto riguarda l’apprezzamento del locale e della fornitissima enoteca, ma anche per le critiche alla cucina, che mi è sembrata il vero punto debole del ristorante. Non posso invece esprimermi in alcun modo riguardo al conto finale in quanto ospite di amici e non me ne sono potuto neanche fare un’idea approssimativa perchè il menù è esposto a voce (solo il vino è debitamente prezzato). Comunque, 36 a testa, esclusi i vini, non mi sembra poi così a buon mercato.
enoteca con cucina, non ristorante, ci limitiamo a portare in tavola notevoli materie prime, cercando di rispettarle e sciuparle il meno possibile, mi spiace che non trovi interessanti alcuni prodotti, ma come sopra dicevo il mondo è bello perche vario, Caro sig. Giulio se vuole e quando vuole sarà ospite mio, per approfondire le sue riserbe, sempre utili per crescere e migliorare, in maniera reciproca, un caro saluto Lido.
Domenica a pranzo siete aperti?
odiando il sabato sera per uscire per ristoranti, quali sono i giorni migliori per venire e quando siete chiusi?
grazie
un saluto
Domenica chiusi, e merc sera x cena chiusi, x il resto sempre aperti, ti aspetto sei il benvenuto, grazie Lido
La notte porta consiglio e fa riflettere, non si va x locali “enoteche” in particolar modo se con pochi coperti a scaldar sedie, pagando il coperto, se cosi’ tutti facessero noi tutti potremmo chiudere dopo un mese, se si hanno intolleranze, si dichiarano, altrimenti senza rifare la liste delle vivande, il malcapitato gestore porta in tavola x 7 E se nel portare ci sta il prosciutto D’osvaldo il mangalica, il patanegra, il culatello, il Prato magno, la cecina, la pitina, e tante altre cosette buone in quantità abbondanti poi ci mettiamo 2 abbondanti primi da circa un’etto e passa, 2 porzioni abbondanti di blak angus due porzioni di arista al forno di maialone grigio garfagnino, 7 porzioni di zuppa “dimenticate in altre liste” caffè e dolcetti. Il sopra malcapitato gestore non ha la sfera magica x capire che una persona e’ intollerante e non va contata, e l’altra persona ha 14 anni e la dovrebbe considerare una bambina e non farla pagare. E dividere anziché 7 ma x 5
Signori faccio questo lavoro con una passione fuori dal comune ma certe cose sinceramente non le comprendo. Con questo ho detto quasi tutto il resto non e’ cosa da questo spazio, con tanto tanto affetto vi saluto. Lido
Ragazzi, non vi scaldate.
Mi sembra che stiate scrivendo tanto per arrivare ad una spiegazione semplice.
Da quel che ricavo dai vostri scritti, c’è stato un fraintendimento al momento dell’ordinazione, molto semplice: o “Leone” non ha specificato il numero delle portate che voleva 5, 6, 7 di antipasti, primi e secondi (allora ha ragione il ristoratore) oppure il cameriere non ha sentito quando gli son state dette (allora ha ragione Leone). Troppo semplice?
Se foste stati più chiari quella sera (ristoratore e cliente), scrivereste meno adesso…
Ritorno sull’argomento solo per rispondere a Composter. Naturalmente abbiamo fatto presente la situazione dei due ospiti fuori prenotazione al momento del nostro arrivo e ci è stato assicurato che non c’era problema. Non c’è stato neanche bisogno di aggiungere sedie perchè le due persone suddette si sono accomodate stringendosi sulla panca addossata alla parete. Abbiamo fatto di nuovo presente la situazione al momento dell’ordinazione e ci sembrava potesse bastare. Vorrei inoltre precisare che non mi sono mai sognata di non voler far pagare la mia nipotina (e perchè mai? gli adolescenti di solito mangiano quanto e più degli adulti), ho nominato la mia nipotina solo per il fatto che si era addormentata tra l’antipasto e l’arrivo del primo. Comunque io penso che tutto questo dibattito si sarebbe potuto evitare se il signor Lido (anzichè giocarsi la reputazione per una causa persa) avesse saputo dire le uniche due parole che gli avrebbero fatto onore: MI SCUSI.
Voglio esprimere la mia viva simpatia per Leone, anzi, a questo punto mi sembra che sia un’indomita leonessa.
Sono uno degli ospiti milanesi invitati da Leone alla serata in questione. Mi è stato segnalato questo post, e voglio aggiungere la mia recensione, da assiduo frequentatore di ristoranti di un certo livello in italia e in giro per il mondo
AMBIENTE Molto bello, Il design delle salette create utilizzando come divisori le scaffalature dei vini lo rende un ambiente molto piacevole e originale.
ANTIPASTI Giudizio positivo, alcuni prodotti di gran pregio
DALLA CUCINA Un piatto oggettivamente adatto solo a chi apprezza gusti particolari (personalmente non mangerei un piatto a base di Garum), ma posso testimoniare che era stato presentato come a base di colatura di alici; solo il fatto che la cuoca ad un certo punto l’ha chiamato “la garumma” mi ha insospettito. Poi un piatto imbarazzante, il primo con il caffe (l’avessi ordinato io l’avrei immediatamente rimandato in cucina; della serie vorrei fare la nouvelle cousine ma non sono capace). Carne piuttosto buona, anche se nulla di inconsueto se uno conosce qualche macelleria specializzata, presentata malissimo (hanno evidentemente diviso una tagliata in due persone, dovevano esserci delle verdure di contorno che non sono mai arrivate). giudizio nel complesso: mediocre, ad essere generosi.
VINI Qui siamo andati molto bene
TEMPI DEL SERVIZIO Semplicemente totalmente inaccettabili. Il titolare del locale ha poco da citare le filosofie dello slow food, che peraltro sposo in pieno, questo non c’entra niente. Sembrava di essere finiti in un locale con l’80% del personale a casa malato. Ma stiamo scherzando?? Non si può abusare così del tempo della gente, vanificando peraltro completamente quelle poche cose buone che il locale offre con un esperienza che da questo punto di vista è stata irritante.
COSTI Abituato agli standard milanesi i costi del cibo mi sono sembrati molto buoni, ma non conosco gli standard locali. Mi sembra comunque una mancanza non esporli su una lavagna, in assenza di un menu prezzato. Per quanto riguarda il vino straordinaria la pratica di farlo pagare al tavolo lo stesso prezzo da enoteca da asporto. Nell’insieme giudizio positivo.
TRATTAMENTO Ho lasciato questo punto per ultimo perchè è stato quello che mi ha colpito più negativamente: Qui abbiamo due perfetti estranei, uno dei quali ti mette le mani addosso in continuazione, nonostante una reazione evidentemente infastidita e certo non incoraggiante, l’altra che in continuazione ti apostrofa con vezzeggiativi insulsi tipo amore, cocchi belli e via dicendo (il repertorio era più ampio ma ho rimosso). La triste parodia di un trattamento amichevole, eccessiva, estremanente fastidiosa e francamente molto provinciale e datata. Giudizio su questo punto: non mi rivedono neanche in fotografia.
GIUDIZIO COMPLESSIVO
Tolto l’ultimo punto; locale da consigliare solo per antipasti e vino, evitando la cucina.
Considerando l’ultimo punto: locale da evitare a tutti i costi.
Quando il titolare mi ha raccontato di essersi dedicato dopo la pensione a quello che prima era un hobby familiare mi è tornato in mente quanto scritto da Bourdain in proposito.
Fab
Il Garum infatti è una colatura di Alici, piatto sicuramente particolare, ma per questo sicuramente interessante, se poi non incontra i gusti, mi spiace, ma il piatto non è stato mistificato, il piatto è molto apprezzato dai nostri clienti, ed è piatto della cucina tipica Campana, ha origini antiche già piatto in voga nei grandi pranzi dell’antica Roma, ma poco importa se non le piace, non voglio convincerla, il piatto chiamato alla polvere di caffè, provo una spiegazione più dettagliata:
tagliatella di Campofilone al 33% di uovo, burro di malga “beppino Occelli” polvere di caffè Blu Mont. e cappero di salina, questo è un piatto in onore del ristorante le Calandre di Massimiliano Alaimo, piatto storico, e super evocato, sicuramente non all’altezza del blasonato piatto di Massimiliano, ma niente a che vedere con la nouvelle Cousine, come lei dichiara frequenta locali di alta fascia di un certo livello, provi a chiedere magari alcuni chef, possono darle ragguagli in merito, la Garumma termine mai usato ed abusato forse una parola fraintesa, non credo che questo termine sia uscito dalla bocca della sig.ra Giuseppina, Donna di rara gentilezza, e cortesia, si forse un tantino affabile e prodiga di calore umano,
da oggi chiederemo il documento d’identità, e se Milanesi freddezza massima, Algidi e formali come nei locali di un certo livello che lei frequenta, per la carne ” Blak Angus importato da Jolanda De Colo’ o Longino e Cardenal, certo se si chiede ad un ottimo macellaio sicuramente si trova, speriamo che sia specializzato, Ce ne sono a flotte proprio stamane uscendo di casa vedevo la fila al macellaio tutti chidevano il Blak Angus Scozzese
in tagliata per due persone. Le verdure erano assieme alla carne, nel solito vassoi, ma forse nel farle talmente schifo non ha visto neppure le verdure, non cito Slow Food ma locale Slow
“lento” tranquillo calmo riposante, tanto che ci si addormenta, la Slow food associazione e parola talmente nobile che la lascio volutamente fuori, e non sono il Titolare ma un semplice Consulente, Sommelier, persona che ci lavora, – altra cosa che vorrei capire ” le mani addosso in continuazione” che significa è stato forse menato preso a ciaffate, non capisco se per mani addosso intende darle la mano, ci rifaremo al paragrafo sopra Per i Milanesi ” e mi scuso coi Milanesi” massimo riserbo, inchino ossequi e riverenze monastiche, per i complimenti in Toscano stop solo “Pirla, ed epiteti lombardi” Per la Reputazione e Bourdain lascerei perdere, certo che la reputazione avvolte fa rima con la desolazione. con molto coraggio le rispondo ed è il coraggio di vivere e lavorare in un mondo sinceramente a me stretto, per la fotografia la risparmi sicuramente per il mio storico ogni giorno ne vedo di migliori. Senza nascondermi dietro nomignoli, LIDO VANNUCCHI.
Intervengo (negli ultimi giorni la mia posta è piena di commenti riguardanti il V&C!!) per dire che rimango a dir poco BASITA dall’ultima parte dal post di Fab, la parte sul TRATTAMENTO..non credo ci sia niente da aggiungere. Il commento parla da solo ed a me ha dato fastidio anche solo leggerlo (non capisco cosa ci sia di “provinciale o datato” nel chiamare delle persone “cocchi belli”…neppure la signora vi avesse chiamato “pezzi di M”). Quanto sopra per me è tanto, tanto (ma TANTO!!) triste. …e mi viene da pensare (dal cuore) “Menomale sono diversa”….è anche vero che il mondo è bello perchè è vario…per carità.
Buona giornata a tutti.
Grande Simona !!!!
a Fab Benvenuti al Sud 🙂
Simona grazie, di esistere, ciao lido
A parte che ho specificato bene anche quelli che ho trovato essere lati positivi del suo locale, non capisco per quale motivo non possa essere libero di raccontare quelli che per noi sono stati aspetti piuttosto negativi.
La cucina (esclusi gli antipasti, che mi sono piaciuti).
Se legge bene ho scritto che il garum o la colatura di alici (sono due cose simili ma diverse, vada a leggersi le rispettive voci su wikipedia) sono sapori che non mi piacciono, non avrei ordinato quel piatto e quindi non lo giudico. L’altro primo l’ho trovato pessimo, e la tagliata buona ma mal presentata e incompleta (si informi meglio, mi sa che sta facendo una figura barbina come quella dei soldi restituiti, la cuoca quando ci ha presentato la carne ci ha detto che le verdure erano terminate).
Lei risponde citando, come in altri post, una lista di ingredienti di alta qualità.
Proprio in questo momento nella mia dispensa ci sono diverse scatole di prodotti Longino e Cardenal (vongole e calamaretti al nero), nel frigo una busta di petto d’oca di Jolanda de Colò, frigo dove spesso transitano le uova e il guanciale di Paolo Parisi, ecc. ecc.
Non crederà di conoscerli solo lei questi prodotti, qui sono molti i posti dove si possono acquistare o consumare. E sì, dal mio macellaio (non qualsiasi macellaio, ovvio, ma un macellaio non a caso consigliato dalla guida del gambero di Milano) trovo della carne buona almeno quanto quella che ho mangiato nel suo locale.
Questo naturalmente è un plauso nei vostri confronti, usate prodotti di alta qualità che da anni apprezzo e acquisto, ma sinceramente A) la smetterei di elencare tutti questi prodotti con il tono di chi ha servito delle rare prelibatezze a dei caproni non in grado di apprezzarle e B) gli ottimi ingredienti non sempre fanno un piatto riuscito (una carbonara scotta è cattiva anche se c’è dentro l’uovo di Parisi, tanto per fare un esempio).
Confermo il giudizio sulla cucina: mediocre
I tempi del servizio.
E’ inutile che ci giri intorno, ci sono degli standard minimi di qualità del servizio a cui voi non vi avvicinate neppure lontanamente. Lo so che il vostro non è un locale Slow Food.
Lo Slow Food è quando io mangio lentamente e con calma, non quando voi ci mettete un’eternità a fare uscire i piatti dalla cucina. Quello si chiama No Food.
Che poi ovviamente diventa Fast Food, per via della la fame che a uno è venuta nel frattempo.
Sta difendendo l’indifendibile. Se fossi stato io l’ospite della serata avrei chiesto che mi mandaste il conto a casa e l’avrei saldato verso gennaio/febbraio.
Il trattamento.
Stiamo parlando di un rapporto di carattere professionale. Voi ci fornite un servizio in cambio di un corrispettivo in denaro (mi sembra che abbiate richiesto un corrispettivo, giusto?). Pretendo che questo avvenga secondo degli standard minimi di professionalità.
Dato il tipo di servizio di cui stiamo parlando apprezzo che il rapporto sia improntato alla cordialità, da entrambe le parti, che con il tempo può aprire spazi di maggior confidenza. Quindi contrariamente a quanto ipotizzato dal suo greve sarcasmo non ho bisogno di chissà quali formalismi (che non mi danno tuttavia alcun fastidio). Sono molto infastidito invece dagli eccessi nella direzione opposta.
Per quale motivo una persona che ho appena chiamato “Signora” mi deve rispondere “Cocco bello”? O deve chiamare “Amorini” persone mai conosciute prima? Per quale motivo devo sopportare che in un ristorante il gestore mi tocchi in continuazione, nonostante i tentativi di scoraggiare l’atteggiamento con segnali del corpo inequivocabili?
Cortesemente, mi saprebbe citare un caso nel quale le sembra appropriato chiamare “Cocco bello” una persona adulta perfettamente sconosciuta? Quando chiede informazioni a un vigile, magari? O quando compra un biglietto del treno?
Assolutamente non professionale, falso, sopra le righe e fastidioso, questo è il mio parere.
Mi rendo tuttavia conto che a qualcuno questo tipo di atteggiamento verso il cliente potrebbe non dare fastidio, o addirittura piacere (mah), quindi non a caso ho formulato due distinti giudizi complessivi, considerando o meno questo aspetto.
Vedo che lei ad una recensione argomentata da parte di un cliente risponde usando a piene mani il sarcasmo, con un’arroganza che già traspariva nel post indirizzato a Leone (…le abbiamo concesso una buona mezz’ora x spiegarle…) e che secondo me non le porterà molta fortuna in questo settore.
La sua risposta per me la qualifica a sufficienza, quindi chiudo qui il discorso.
Fab
PS: un vero mezzuccio dialettico quello di sbandierare improvvisamente il proprio nome e cognome in un forum dove tutti utilizzano come consueto degli pseudonimi, facendo credere che gli altri si nascondano, complimenti. Mi fornisca il suo indirizzo di posta e le indicherò le mie generalità complete, cosa che per ovvi motivi non faccio in un forum pubblico. In ogni caso ho postato utilizzando il mio indirizzo di posta elettronica ufficiale, composto da nome.cognome@dominio quindi non può certo insinuare che il mio commento sia stato inviato in forma anonima.
Pero’ :
“mi sa che sta facendo una figura barbina come quella dei soldi restituiti”,
che fine avranno fatto alla “fine della fiera”…
saranno di qua o di là questi “benedetti” soldi ?
p.s. Sono veramente imbranato non sono bravo come molti di Voi
(leggi somme,mariotto etc.)
che mettete sempre faccine che sorridono per dare senso ironico a quanto esprimete,
io non le so mettere e in questo caso ne avrei messe un numero sproporzionato e
se ci fosse la possibilità (ma non credo) le avrei messe giganti !!!
semplice, basta mettere i due punti e la parentesi chiusa 🙂 ma qui, visto l’andazzo, e’ piu’ appropriato usare quella aperta 🙁
🙂 funziona?
non vedo l’ora di andare
Non scambi il sarcasmo per ironia e umorismo, noi Toscani terroni ne facciamo molto uso, si rilegga il suo post precedente e forse un esamino di coscienza, lei si lamenta di cibi …..di averle messo le mani a dosso, di avervi chiamato cocchi o amori, provi pure lei a rivolgersi al suo prossimo con un atteggiamento piu’ amorevole, con meno sterilita’ e vedrà che il mondo e le persone le sorridono un tantinellino di più’, lo so vivere a Milano e’ stressante ma non ne faccia un torto al suo prossimo.
🙂 con una semplicita’ inaudita penso che i 40 post , dopo la serata del sig./ra leone, con un picccola frase, del tipo “mi spiace, probabilmente c’e’ stato un errore! ” si evitavano e concludevano pacatamente la questione ! La genesi della diatriba tra Pontida ed il Ducato di Lucca, che ho trovato inizialmente divertente , adesso, personalmente, appare logorroica e sterile ! Pero’, come dice qualcuno , il mondo e’ bello perche’ vario, e su questo nessun dubbio, per fortuna 🙂 Parliamo di sapori , di golosita’, di buon vino, che ci guadagna la gola e lo spirito 🙂
Caro Sommellie, anche io ne avrei, per così dire, piene le “scatole”
Però non fate tutti finta di non capire :
DOVE SONO I SOLDI !!!! : )
bonooo ! prima impara a fa le faccine ammodino 🙂 😉 Se no da scatole diventan cartoni interi 😀
Stop stop, esperimento riuscito, grazie a tutti per la collaborazione, ciao Lido
Per Sommellie: eh no! eventualmente era la prima parte della lunga diatriba che stava diventando noiosetta: da un lato un lungo elenco di ordinazioni e di portate più o meno gradite, dall’altro un puntiglioso e ripetitivo elenco di prodotti “firmati”. L’unico elemento di interesse il mistero della restituzione dei 38 euro (ma il fatto che il signor lido eviti accuratamente l’argomento è già una risposta)
E a un tratto irrompe sulla scena Fab. con un’analisi precisa, onesta e motivata oltre che molto gradevole dal punto di vista linguistico (notevole quel post scriptum in cui smaschera il finto coraggio della trasparenza). E a questo si risponde con un piagnucoloso campanilismo e con interventi frementi di sdegno. Di cosa? Perchè mai se una persona non gradisce ingiustificate effusioni di estranei è da guardare con orrore (meno male che sono diversa, dice simona) o da compatire (su, sia come noi e vedrà che il mondo le sorriderà!)?
Sinceramente non mi sembrano risposte all’altezza.
E con ciò, per me, argomento chiuso. Definitivamente.
Quoto al cento per cento. Analisi tanto sintetica quanto veritiera… 🙂
Ultimo post, prometto. Il signor Lido glissa ormai su qualsiasi confronto nel merito della qualità del servizio nel suo locale preferendo puntare sull”anomalia antropologica costituita dagli occasionali clienti milanesi, algidi e abituati a formalismi esagerati, stressati e incapaci di godersi la vita slow.
Una rivelazione: oltre che milanese di adozione, e quindi stressato, algido, formale, ecc. ecc, sono anche pisano di nascita!!
Suggerirei di ripartire da questo dato per rilanciare la caciara campanilistica tipica toscana, per approfondire questo quesito: meglio un morto in casa o un pisano/milanese all’uscio del locale?
Buone degustazioni a tutti (incluso ovviamente Lido)
Fab
Come gia’ detto non ritengo, idoneo questo spazio come tanti altri similari, per divulgare con dovizia di particolari, e fonti attendibili situazioni molto delicate, non glisso un bel niente ma non scendo in un teatrino più basso di quello finora visto. Stanco di ripetermi e di riaffermare ogni volta cose gia’ dette, chi non ci dorme o si rosica si prenda il tempo di venirmi a trovare, siamo a vostra disposizione per far capire come si lavora come si opera, e come ci si comporta, se volete potete provare a mangiare e a bere, constatare coi vostri occhi se la verita’ sta da una parte o dall’ altra siate Voi a giudicare, e non lasciate mai che qualcuno con l’ingiuria e la dialettica possa decidere per Voi, molti clienti ogni giorno siedono al nostro desco, ne escono felici e soddisfatti, molte guide ci annoverano fra i migliori locali d’Italia, molti blog scrivono di noi in maniera positiva ed entusiasti del lavoro che svolgiamo, ma sicuramente siamo consapevoli di essere umani quindi con possibilita’ di errore, non ci vogliamo sottrarre alla critica, ma permetteteci di opporci a situazioni avvolte calunniose, e ad mio avviso infondate, tengo a ribadire che non siamo e non vogliamo essere un ristorante, ma una semplice enoteca con cucina, ci limitiamo a diffondere la cultura del vino e del cibo, la nostra porta e’ sempre aperta sia per un buon bicchiere sia per un’eventuale chiarimento, le sorprese non mancheranno. Con molta fiducia di essermi chiarito una volta x tutte Lido.
e poiché le scatole si sono rotte (come preannunciato, casserò qualsiasi altro commento collegato alla questione
Ci sono stato per la prima volta lo scorso weekend in compagnia di amici, il posto è molto particolare, la coppia di proprietari più anziani ci ha accolto in maniera molto gioviale e ho notato come la passione nello svolgere questo lavoro gli riempisse appieno le vene e li spingesse nel ricercare quel “che” di particolare per rendere unico questo locale.
Arrivati in 12, siamo stati sistemati in una saletta privata (in ottima compagnia di bottiglie di vini e distillati che adornavano le pareti e gli scaffali) dove abbiamo preso un prosecco Gioia di aperitivo, devo dire veramente ottimo.
Per tutti poi antipasto misto composto da: Affettati, salumi, sformatini e altro. Tutto molto buono tranne il prosciutto di cervo (troppo secco) e il prosciutto di mangalica ungherese (fa-vo-lo-so, il migliore che abbia mai mangiato!). Ottimo anche lo sformatino di rapini con polpetta.
Sotto i consigli dell’esperto proprietario più giovane, abbiamo ardito accostare al tutto, un vino rosato leggermente frizzante con retrogusto di birra. Esperimento curioso ma non riuscito, non abbiamo apprezzato fino in fondo.
Saltato il primo, abbiamo ordinato tagliata di black angus (molto buona) e tagliata di maiale (veramente eccezionale, morbidissima e con un gusto deciso vicino a quello della rosticciana), il tutto innaffiato da 2 bottiglie di syrah (toscano!) con un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Dulcis in fundo: biscottini misti, gelatini “dai dai” e tre zabaioni (molto gustosi) accompagnati da un’ottima bottiglia di moscato e dai caffè.
Qualche considerazione personale:
E’ vero i prezzi non sono esposti e ciò puo’dar luogo ad equivoci in caso di “serata storta” da parte di commensali e/o ristoratori; il commensale si sente truffato perchè spende per una serata piacevole che in realtà non ottiene, il ristoratore non si sente compreso perchè offre servizi e prodotti che non vengono apprezzati.. la soluzione in certi casi si ottiene raggiungendo una maggiore comunicazione fra le due parti, e, un prezzo anche indicativo (30€ al kg, da 10€ a 15€) fa parte di essa.
Ore 2:30 di piacevole cena, forse qualcosa in più, ma ero in buona compagnia e sinceramente il tempo è volato via.
I proprietari mi sono sembrati cortesi e non invadenti, con quella buona manciata di confidenzialità che solo i toscani riescona a prendersi.. che dire a me è piaciuto..!
GIUDIZIO FINALE
Siamo usciti impoveriti di 35 euro cadauno, ma arricchiti nel palato e con la voglia di citornarci! Le mie personali ganasce sono 4.
La soluzione si ottiene semplicemente esponendo menu’ e carta dei vini con prezzi, e consegnando al cliente una ricevuta correttamente dettagliata. In qualsiasi altro caso si rischiano incomprensioni e lamentele. Mi chiedo: è davvero tanto difficile stampare un menu’ in un mondo in cui una stampante si puo’ comprare con un 40 euro?
Magari col dettaglio si capisce meglio l’ ordine di spesa procapite (35 euro nel caso sopracitato) , ovvero 12 antipasti +12 tagliate di angus +12 tagliate di maiale+12 dolci +12 caffe’ ??? PS Non penso sia un problema di stampante per il menu’ , ( Lido avra’ un plotter a 16 colori 🙂 ) probabilmente e’ piu’ difficile la logistica, tenerlo in funzione e continuamente aggiornato ! Il mistero non tardera’ ad essere svelato 🙂 saluti e buon vino e convivio a tutti !
Il menù e’ sul tavolo, i prezzi sono esposti all’ingresso in bacheca, e all’interno davanti al banco, o mio dio ma come dobbiamo fare, non so perche’ ma forse le tante bottiglie e l’ambiente particolare fanno si che Queste cose passino In Seconda posizione. Quando lo consegnamo in mano di forza ci dicono fate Voi, si forse e’ ampio e molto didascalico e non sempre si ha voglia di perdersi in troppi voli pindarici, grazie ad Andrea mi dispiace che non ti sia piaciuta la malvasia rosa di Camillo Donati saprò farmi perdonare per una prossima volta.
@derthu
@derthu semplicemente dovresti venire, vedere x credere, e per diffondere, e’ una bella regola giornalistica, le fonti si riscontrano, e poi lo sai che un buon bicchiere non mancherà di farti compagnia,ti attendo ne sarei lusingato, pure in incognito. Fai tu certo se ti presenti, i bicchieri diventano 2 – 3 -4 no problem e vedrai che la ricevuta e’ dettagliata, ciao lido un abbraccio.
@sommelie ciao devo ancora capire, ma prima o poi capiro’ ma rispecifico non andiamo a ant- primi-secondi-dolci, portiamo in tavola assaggi di salumi, ad etti e a peso come si fa x l’asporto, viene tutto rigorosamente segnato, tanto che chi vuole può sapere esattamente cosa quanto e come. E’ si devi proprio venire x due ragioni, ti aspetto Lido.
Domando scusa: il mio era un commento generico sul malcostume di tanti locali, e NON relativo a “Vino e Convivio”. In realta’ non avrei dovuto nemmeno postarl (e per questo mi scusa anche con Capo G. )o. Come dici tu, a “Vino e Convivio” non sono mai stato e non mi permetterei di dire cosa ci sia on ci sia.
Pero’ il nick e’ “Durthu” con due “u” ^_^
Due ragioni : per mangiare e per bere, giusto ? 🙂 Prima o poi passero’ dai , ciao !
Un locale molto carino e familiare da consigliare a tutti !!
Non ci vogliono molte parole per descrivere questo locale e chi lo gestisce: CHAPEAU! Ci rivedremo presto.
Dopo aver letto tutti i commenti sopra e una visitatina al sito on line ….venerdì decido di festeggiare il mio 45° compleanno in questa enoteca.Ho prenotato telefonicamente giovedì sera,parlando con un signore con classico accento lucchese ricevendo un impatto di calore..quante volte invece, ci rispondano in modo freddo e distaccato.Arriviamo io e la mia dolce compagna verso le 21..parcheggio e dico onestamente che dal esterno ho pensato che era chiusa..vista la poca visibilità luminosa esterna.Ma in un attimo,i miei dubbi si dissolvano.Entriamo e noto subito un ambiente non vistoso,ma ben accogliente,con la vetrina dei salumi e affettati e tutte le pareti con le scaffalature di legno,con i vini.Subito ci viene incontro un signore,che ci accoglie (riconosco la voce del telefono)e ci indica subito il ns tavolo che è posto nella zona a destra del entrata.Mi siedo e come al solito mi inizio a guardare intorno a studiare l’ambiente,come detto prima non sfarzoso e vistoso ma davvero ben eseguito,legno e luci giuste,niente musica(bene),tavoli molto dislocati,per il tutto di un atmosfera giusta per questo tipo di ambiente.Dopo pochi minuti arriva una signora che si presenta con un buonasera “cocchi” che a me rispetto ad altri sopra non ha dato per nulla fastidio,ma d’altronde può essere capibile per persone provenienti da altre regioni,ma niente a che vedere con un “fastidio”.Ribadisco che ho lavorato nel settore per anni..e si potrebbe scrivere per mesi sulla tipologia del cliente e ristoratori…senza venirne a capo!!La Signora ci consiglia un antipasto,accettiamo volentieri, e ci dice che che per il vino se ne occupa il “suo amore” :). Avevo già scelto da casa,leggendo il sito, Il Bruciato Bolgheri Antinori Tenuta Guado al Tasso, 16,50 € sullo scaffale, prezzo tale e quale poi ritrovato nel conto,senza altri ricarichi nota positiva,arriva suo marito e mentre ci apre il vino,ci dice di darli del “tu”e di chiamarlo pure Giovanni,cosa a che secondo me riduce il “distacco”tra cliente e gestore e per la mia tipologia piace . La tavola è ampia e l’apparecchiatura “giusta”,con nota di colore per il coltello,non quelli usuali,ma tipo da “caccia”.Dopo circa 10 minuti arriva la moglie e ci porta l’antipasto per 2 descrivendoci il tutto con i dettagli, erano presenti un paio di sformatini caldi buoni,una serie di crostini con caponata,pomodorini secchi particolari,burro con acchiughe sicilana,olive,assaggio di formaggio con latte crudo ed altro.Subito dopo ci porta la serie di affettati particolari..mi ricordo bresaola di alce,bresaola stagionata,prosciutto di oca con noci e prosciutto ungherese che è stato il top della portata,davvero notevole,con il suo grasso che davvero in bocca si scioglie e non lascia quel sapore di olio…Bene.Come primo, la mia metà sceglie un cacio e pepe,mentre io amante della carne opto per l’angus con fagioli lucchesi.Nel attesa del secondo chiedo a Giovanni se posso visitare l’enoteca,e mi porta nella sala dove ci sono i cognac ,rum e altro e qui facciamo 2 piacevoli”chiacchere” e mi dice che è nativo di Riprafatta,e parliamo della famosa oramai chiusa “polla del Bongi”dove da piccolo io andavo con babbo 🙂 a prendere l’acqua,poi mi parla della sua vita da imprenditore di cartiera e della sua scelta di aprire pochi anni fà l’enoteca.Tutto questo in piedi attorniati da centinaia di bottiglie,che rende davvero piacevole il prosieguo della serata.Torniamo al tavolo e degustiamo il cacio e pepe,davvero ben fatto,caldo e cremoso il giusto,niente residui di formaggio intero nel piatto come a volte mi è ricapitato.Angus davvero buono,cotto al sangue come da me richiesto,carne che non lascia sapore di crudo e soprattutto alla fine il piatto è rimasto asciutto,la carne non ha tirato fuori “l’acqua”.Bene.Per dessert,uno zabaione fatto in casa,buono,con 2 moscatini d’Abruzzo,poi ascolto che Giovanni illustra un Armagnac a un tavolo..non potevo certo esimermi da tale cosa 😉 cosi arriva con 2 bicchieri “giusti”e mi sorseggio un Armagnac 20 anni.poco da dire..notevole :).Per chiudere un corretto al rum Nardini di Lucca.Tiriamo le somme…
Spesa 108€,come era nel mio preventivo…sapevo dove andavo,sapevo cosa bevevo e sapevo che assaggiavo alimenti che a casa non mangio.Un paio di dettagli li ho….nel cestino di pane,mi aspetterei un pochino di assortimento,e il cacio e pepe mancava un paio di minuti di cottura in piu..un pochino troppo al “dente”,e forse in futuro sullo scontrino metterei le voci delle portate, ma sono solo dettagli,di una serata,che quando esci non “rimpiangi”un solo euro speso!
Ribadisco che chi viene in queste tipologie di ristorazione deve ben capire dove và..un mio amico che mangia solo tanto e non apprezza non lo potrei portare ..a me riuscire a dialogare senza urlare come spesso capita, piace.inoltre nel silenzio il vino è ancora piu buono 😉 .
Complimenti ai gestori e alla loro passione ben visibile che mettano nel loro lavoro
Bruschetta sei da premio Campiello 🙂 Personalmente, il colorito romanzo della serata, l’avrei fatto in due, tre puntate 🙂 Anche se di ritardo Auguriii !!!
mi associo a Somme vada anche per il premio Strega hai sapientemente descritto la passione che ci mette Giovanni e la sua “cocchina” di sposa
il “bruciato” nella GDO costa piu’ di 16,50 !
Finalmente ci sono andato anche io, con la GGG, mamma e suoceri.
La premessa e’ che per un enostrippato, cenare in mezzo a tutte quelle bottiglie (che tra l’altro offrono molti spunti di conversazione, tra ricordi e commenti) e’ a dir poco spettacolare.
Detto cio’, abbiamo mangiato divinamente, e bevuto ancor meglio. Ci siamo affidati a Lido per la scelta dei vini, e ci ha deliziato prima con un bel Altemasi Brut 2008, poi con un Sassella ArPePe, di cui avevo letto un gran bene ma che non avevo mai avuto il piacere di assaggiare (e dico piarcere non a caso).
Per il resto, abbiamo iniziato con un antipasto piu’ che ottimo, di cui cito soltanto dei fiori di zucca ripieni, un buonissimo prosciutto crudo toscano e un paradisiaco hamon spagnolo.
L’antipasto era anche abbondante, oltre che di qualita’, quindi abbiamo deciso di fermarci ai primi. Abbiamo potuto assaggiare una carbonara con uovo cotto a bassa temperatura (buonissima, ma credo lo sarebbe stata anche senza l’uovo), degli spaghettoni alla colatura di alici (ottimi), e delle tagliatelle di campofilone con burro di malga, capperi di pantelleria e polvere di caffe’ (meravigliosi, il primo migliore).
Abbiamo terminato con caffe’ accompagnato da ottimi bocconcini Dai Dai (per chi non li conoscesse, li trovate qua http://www.daidaitoscana.it/prodotti/bocconcini.htm).
Spesa: 33 a testa, onesto a dir poco (con regolare ricevuta, ovviamente).
Unica nota negativa: per quanto possa avere fiducia in un locale, non conoscere i prezzi del cibo che ordino mi mette sempre un attimo di perplessita’. Forse me lo sono perso, ma non ho visto ne’ lavagne, ne’ menu’, ne’ nient’altro che indicasse i prezzi delle pietanze (i vini riportano invece il prezzo su ogni bottiglia).
Detto questo, lo consiglio tantissimo, e se lo avessi piu’ vicino ci andrei spesso (probabilmente troppo, visto il mio stipendio da studente ^_^).