Sabato sera abbiamo fato una tavolata di venti persone alla discoteca Pappafico, sulla Via Litoranea a Marina di Pisa. So benissimo che le persone che amano mangiare bene per prudenza non cenano in questo genere di locali, ma quando si è invitati si va e soprattutto si rendiconta: è un dovere morale.
Come ogni via crucis che si rispetti cominciamo dalla prima stazione: l’entrata. Semplicemente non si può entrare finché il signore all’ingresso fa passare il vostro scaglione: niente di cui stupirsi, in fin dei conti è una discoteca. Seconda stazione: la cassa. Si pagano subito 20 euro per il menù di terra o 25 per quelllo di mare (che strano: qualcuno deve aver accidentalmente preso il mio scontrino) e si riceve in cambio un cartoncino che dà diritto al pasto, al ballo e a qualcosa da bere. Terza stazione: il guardaroba. Se tutti lasciano il cappotto, ci sarà un motivo: ci adeguiamo e via altri 3 euro a testa (curioso: anche questa volta lo scontrino deve averlo preso qualcuno). Quarta stazione: andare oltre. Per accedere alla sala da ballo si aspetta non si sa cosa ma nell’attesa alcune signore ricevono in omaggio un simpatico ventaglio di plastica rossa. Quinta stazione: il tavolo. Attraversata la sala da ballo un signore ci accompagna al tavolo introducendoci in uno stanzone stipato di tavolate e seggiole in plastica. Le sedie sono accostate tra loro con un meticoloso lavoro di incastonatura e per mettersi a sedere occorre fare un po’ di contorsionismo e incastrare di nuovo le sedie tra loro; un lungo brivido mi corre nella schiena all’idea delle manovre da fare per raggiungere l’uscità di sicurezza in caso di necessità. E adesso che abbiano inizio le danze.
Antipasto di terra: polentina fritta con funghi (buona), crostino con pomodori, frittatina di verdure insipida, fetta di mortadella (costa meno del prosciutto) e, solo per i più fortunati, panzerottino gommoso.
Antipasto di mare: gamberi affogati in salsa rosa, crostino non pervenuto, cacciucchino piccante inspiegabilmente servito in una conchiglia e cozze (buone).
Primi: lasagne (buone) e penne di mare (cozze, gamberi e non so che altro – discrete) tutto in quantità industriale.
Secondi: brasato di fette di carne stoppose (nel locale non hanno cucchiai: il sugo della carne ve lo dovete servire con la forchetta) e frittura totani e gamberi; contorno di verdure al forno insipide ma tante.
Vini bianco e rosso passabili, posate da tenere tutta la sera, piatti scompagnati, bicchieri da osteria e finita la cena tutti fuori di corsa perché smontano i tavoli e impilano le sedie. La cena viene inoltre funestata dal piano bar a un volume inaccettabile.
Concludendo: se ci volete andare a cena perché così siete già in discoteca fate pure, ma dal punto di vista della ristorazione non si può andare oltre una ganascia.
Il Pappafico Discoteca Ristorante
Via Litoranea, 14 – Marina di Pisa
Tel. 050 35035 / 050 35037
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Una risposta
Concordo parola x parola!
Ci sono stata 4 anni anni fa a cena ma vedo che non è cambiato niente.