Domenica sera sono stata a cena con tre amici al Ristoro di Frate Cipolla, in via Battichiodi n.5, aperto da circa due settimane. Il posto è molto carino, con dei begli archi di mattoni, la cucina a vista e un’illuminazione gradevole. I tavoli e le sedie sono semplici e funzionali. L’ acustica lascia un po’ a desiderare, il locale non è piccolo e può risultare un po’ rumoroso.
Ci sediamo e alla lettura del menù rimaniamo piacevolmente sorpresi dal fatto che non si paga né servizio né coperto. Gli antipasti vanno dai 6 agli 8 euro, i primi dai 9 ai 10, i secondi variabili, dai 12 ai 15. Poca scelta, ma è probabile che cambino con una certa frequenza perché una mia amica che c’era stata una settimana prima mi aveva raccontato di altri piatti che non trovo nel menù.
Ordiamo:
- 2 antipasti di mare di Frate Cipolla. Acciughe fresche con ripieno di ricotta e gamberi fritti in una pasta a filini che è, per intendersi, quella di certi dolci mediorientali (vatti a ricordare il nome). Buoni i gamberi, belle fresche le acciughe ma personalmente l’accostamento con la ricotta non mi ha convinto molto.
- 1 antipasto di cozze marinate. Cozze fresche e sughetto di accompagnamento semplice ma delizioso. Ci abbiamo inzuppato dentro il pane vergognosamente.
- 1 primo trofie, acciughe fresche, pomodorini e nocciole. Buone, piatto onesto e saporito.
- 2 calamarate di totani. Totani freschissimi ma un po’ banali, in un piatto con verdure crude (carote e peperoni) e una emulsione di olio un po’ aranciato (forse con del concentrato di pomodoro? Boh…)
- 1 arrosto misto. Tre arrosticini, un pezzo di quaglia, uno di coniglio, un piccolo pezzo di salsiccia. Ho assaggiato qualcosina dal piatto della mia amica, che non si è detta molto soddisfatta in quanto le cotture non erano a sua detta ottimali.
- Mezzo litro di rosso della casa (5 euro). Onesto
- Mezzo litro di bianco della casa, prontamente rimandato indietro in quanto imbevibile e sostituito da
- 1 bottiglia di Grillo (15 euro)
- 2 tortini al cioccolato cotti al vapore. Buono, buono, buono.
- 1 semifreddo allo yogurt con miele. Gradevole, fresco.
- 1 crema con biscotti di pasta frolla. Ottima la crema pasticcera, buoni anche i tre biscotti di accompagnamento (con delle arachidi, se non sbaglio).
Come vedete, ho potuto commentare un po’ su tutto perché il bello dell’andare a cena con amici è poter pescare con la forchetta nei loro piatti.
Spesa complessiva 134 euro con 30 euro per i 5 bicchieri di barolo chinato portati col dolce che ci sono stati proposti come “offerti” e invece li abbiamo pagati. La ricevuta è stata rilasciata su un simil-scontrino che poi, ad un esame più attento una volta fuori, portava la dicitura “non fiscale”.
Nel complesso, misunderstanding a parte dovuto alle diverse accezioni del verbo “offrire”, direi che il Ristoro di Frate Cipolla m’è garbato, soprattutto per la freschezza del pesce e per la cucina poco untuosa (e non se ne può più delle due dita d’unto sul fondo del piatto….). I miei amici l’hanno trovata un po’ sciocca e stavano in continuazione ad aggiungere il sale ma per me, che non mangio molto salato, andava bene. I dolci erano ottimi, indubbiamente la parte migliore della cena.
Insomma, nella tristezza del panorama pisano sono per ora contenta di questa nuova apertura. Per ora… se la qualità non cala appena quando si sarà fatto un nome e se incrementerà la lista dei vini, evitando certi ricarichi e magari consentendo anche di bere vini al bicchiere. Senza il (perdibile) barolo chinato il prezzo sarebbe stato più che onesto. Non riesco a dare un voto, ho bisogno di ritornarci ma soprattutto vorrei sentire qualche altra opinione.
Intanto diamo tre ganasce e poi si vede (Ganascia)
Indirizzo: via Battichiodi 5, Pisa numero di telefono 0503196432
43 risposte
… la pasta dei buoni dolcetti mediorentali (magari con il miele) dovrebbe essere la kataifi .
Ps ripensavo al vino della casa inbevibile, ma e’ così difficile per un ristorante proporre qualcosa di decente?
In vari locali del centro ho visto che tengono il vino imbottigliato dell’ Enoteca pisana, non e’ male e dal prezzo sicuramente contenuto. Basta poco per non avvelenare la gente ! 🙂
Comunque, come sottolinei anche te, accogliamo sempre con piacere l’apertura di nuovi locali a Pisa !
Ciao !
lo chef Somme mi ha anticipato di un soffio 🙂 correggendo la nota del Comandante la pasta fillo è fatta a sfoglia sottilissima la kataifi è fatta a filini ambedue hanno largo uso nella cucina mediorentale e greca
Ho cenato giovedì scorso cn il mio fidanzato e un amico abbiamo speso 91€ e abbiamo mangiato tre antiasti molto stuzzicanti, tre primi di cui trofie cn acciughe mezze stringhe cn ragu d’anatra e il risotto tutto molto buono ” molto interessante ” un secondo(tagliata da 600g ), buona la carne. Abbiamo finito la cena con tre dolci essenziali ed equilibrati caffè acqua e un litro di vino bianco loro del quale ho chiesto informazione e proviene dall enoteca pisana m ricollego così, alla recensione precedente in quanto nn sn totalmente d’accordo con quello che è stato scritto. Finisco dicendo buono il servizio bello il locale prezzi onesti. Ritornerò sicuramente x vedere i progressi
Avendo tirato in ballo il vino dell’enoteca pisana,
posso assicurare che quello imbottigliato (0,75 lt) l’ho sempre trovato piu’ che passabile,
perlomeno come vino della casa si difende.
Del vino sfuso non ne ho idea, ma son sempre prevenuto !
Solo una curiosità sulla la tagliata,
quando parli di 600 gr. penso tu non ti stia riferendo al peso della bistecca intera, perche’ con una bistecca da 600 gr , tolto l’ osso, ci mangiano poco due persone, forse a dieta 🙂
saluti
quindi io ci mangio Somme 🙂
hai i tasti della punteggiatura e qualche vocale che non funzionano bene vedo
Cari ragazzi vi consiglio vivamente di andare dal nostro frate cipolla per mangiare dalla carne al pesce, tanta roba buona a prezzo buono. Fidatevi della parola non state a basarvi di un semplice commento su un vino pensate anche alla cucina che vi assicuro che una delizia.
Puzza…
Silvestro, io sono un catalizzatore di recensioni false 😉
Pare che non sia possibile per la sottoscritta scrivere una recensione senza scatenare polemiche. Ci tengo a precisarlo per i gestori del locale: la mia recensione è nel complesso molto positiva e non cerca di dissuadere assolutamente le persone dallo scegliere il vostro locale. Anzi, l’ho consigliato a voce a varie persone. Sul vino della casa nessuno si aspetta mirabilia, sopratutto la sottoscritta che nell’ ultimo anno ha raffinato un po’ il suo palato. Per me (come per i i miei tre amici) quel vino non era bevibile, se altri lo trovano gradevole bene. Mi pare ci sia spazio per opinioni differenti, a questo mondo.
Non ci andrò, non per colpa del vino, ma perché Kris84 me ne ha fatto passare la voglia. Diciamo che ha completamente dequalificato il locale.
ieri pomeriggio ci sono passato, ho visto il menù esternamente, scritto a mano su carta gialla, le proposte mi sembrano interessanti e i prezzi ragionevoli. E poi mi piace un locale che quasi giornalmente varia la carta , presto lo proverò con il vino della casa bianco naturalmente 🙂
… la constatazione sul vino era di carattere generale, non mi riferivo solamente all’episodio della recensione e spero non ne modifichi troppo il contenuto, se così fosse me ne scuso !
Anche se, sommando i vari particolari sgradevoli, una piccola sbandata c’e’ stata, con poche conseguenze ma c’e’ stata 🙂
Ps personalmente, se mi offrono qualcosa, e la cosa e’ espressa in modo ben chiaro, non la voglio certo ritrovare sul conto 🙂
Ho imparato ha fare distinzione sull’amaro o la grappa offerta, diversa da quella proposta a fine pasto 🙂
Comunque lunga vita a Fra’ Cipolla e anche a Don Bairo 🙂
Loquilla, secondo me sulla parola offrire c’e’ poco da interpretare: se una cosa e’ “offerta”, non me la devo trovare sul conto. Ricordo una sera in cui, a fine cena, il cameriere disse “Vi posso offr… proporre un bicchiere di Rum?” e ce lo trovammo (giustamente) sul conto. Insomma, questo “giochino” non e’ infrequente, pero’ almeno che si usi il linguaggio giusto ^_^
Mi dispiace constatare dalla recensione di Django che probabilmente è uno di quei posti in cui si deve stare attenti al conto e protestare per avere un servizio nella norma. Ne conosco altri a Pisa e onestamente non se ne sentiva la mancanza. Ripeto che il mio giudizio sul cibo è più che positivo però quelle poche volte che mi reco a cena fuori voglio rilassarmi e non chiedermi dove sarà la fregatura… Sono in modalità “indecisa se ritornarci”.
era inevitabile che prima o poi si finisse in convento a trovare il frate 🙂 …il locale è ampio carino , uno spazio quasi inaspettabile per un piccolo vicolo pisano, con la cucina a vista e alcuni quadri ancora da appendere .
Eravamo in sette e tra le proposte dei primi abbiamo scelto tre tagliolini bianchi e neri alla tracina e pomodorini molto buoni , interessante l’uso di un pesce ottimo ma spesso bistrattato nei locali finti-snob, tre stracceti al ragù di anatra ottimi anche questi con le porzioni un po’ “random” la mia la più piccolina forse ha saputo che ero a dieta 🙂 , e un primo di cappellacci neri al salmone con yogurt ed erba cipollina buono e particolare a detta di chi lo ha mangiato . Tutti primi cotavano 9€ tranne i cappellacci 8€ . Come secondi abbiamo preso un mezzo stinco al forno con patate a 10€ ottimo , 3 spiedini di calamari e spada (15€) buoni ma un po’ unti e con il prezzo leggermente alto per il tipo di portata, un Gulash a 10€ servito credo con riso soffiato, una zuppetta di cozze e vongole servita come secondo a 7€ , abbondante per il costo, una grigliata mista di carne a 14€ ottima per chi l’ha presa . Come dolci 2 sorbetti, un semifreddo , 3 biscottini con la crema e un tortino di cioccolato al vapore . Buoni nella norma . Vino della casa (l’attuale proposta della cantina è molto limitata) 1 L di rosso (buono) 1 L di bianco ( l’abbiamo bevuto 🙂 era inferiore al rosso ma ne abbiamo bevuti di peggio) caffè . Conto di poco sotto i trenta euro a testa .
All’uscita ci è stato sostituito il simil-scontrino con uno fiscale vero . Bene son contento di questa nuova apertura in centro , una luce nella tristezza del panorama pisano come dice Loquilla , spero nel tempo possa ulteriolmente migliorare . Come servizio è andata bene fino ai dolci , dove abbiamo aspettato un po’ dato che il locale si era riempito . Per me sono anche tre ganasce e mezzo :
Questa sera incuriosita dai vostri commenti vado a provare, credo che ci sia un menù dedicato alla Zucca! vi farò sapere le mie impressioni =)
Come anticipato ieri sono stata al Ristoro di Frate Cipolla, eravam in due.
Siamo arrivati verso le nove ma il locale era ancora vuoto, cuoco e cameriera in sala si sono prodigati nel farci sentire a nostro agio offrendoci un bicchiere di Brut.
Il locale è molto bello ocn soffitti a voolte e colonne in pietra serena , apparecchiatura con tovaglietta in carta gialla però abbstanza curata. (il coperto sul menù si dice sia offerto dal locale).
Iniziamo con un antipiasto di mare a metà.
Cozze gratinate, acciughe ripiene di ricotta e cestino con seppie piccanti.
Buona la seppia anche le cozze le acciughe non le ho gradite molto ma forse per gusto personale non amo certi abbinamenti, la mia amica le ha mangiate tranquillamente.
Per proseguire io prendo un filetto di branzino al forno in crosta di verdure e la mia amica un assaggio di tortelli in due varianti.
Mi arriva un filetto enorme di branzino, devo dire che viste le dosi dell’antipasto temevo il peggio ed invece porzione bella piena.
Il pesce dovrebbe esser fresco visto che mancava l’asterisco sul menù,comunque nel complesso buono, non esaltante ma buono.
La mia amica ha invece gradito gli assaggi è ha aggiunto che più di cinque ravioli per tipo non sarebbe riuscita a mangiare, quindi giusta la porzione!
Siamo poi passate al dessert e qui le nostre opinioni si dividono:
Per me sorbetto ql limone con Vodka, non mi è piaciuto, troppo grumoso e troppo troppo aspro mal dosato il limone probabilmente.
La mia amica tortino al cioccolato al vapore, dice molto buono.Peccato per il mio dolce.
Spesa totale: 41 euro:
1 Antipasto in due
1 Primo (i primi sono tra gli 8 e i 13 euro)
1 Secondo (13 euro)
1 bottiglia di acqua da un litro (2 euro)
2 Dolci( 4 euro ognuno)
Locale carino ma con qualche prezzo un po’ fuori posto, non sono stata male sicuramente, però neanche così bene da dire Ciritorno al più presto! io sarei sulle TRE ganasce
…e la zucca ? 🙂
Niente Zucca =(
solo tra i primi una crema di zucca con cubetti di gorgonzola e pane…
Io ci sono stato ieri sera per puro caso, non sapevo della sua esistenza ma sono rimasto piacevolmente sorpreso. Dato il livello attuale dei ristoranti di Pisa mi sembra che sia una bella scoperta! Il cibo l’ho trovato molto buono ( misto di carne, patate al chianti e un’ottima torta di mele) e sinceramente pure il vino rosso sfuso mi è piaciuto. E’ vero che ci sono carenze organizzative perché quando si riempe il locale è difficile gestirlo con solo due cameriere (fino al dolce tutto ok poi un’attesa snervante), ma sono aperti da appena due settimane, quando capiranno come gestire i flussi di persone andranno meglio. E’ vero anche che l’acustica rimbomba parecchio e che forse dovrebbero aerare meglio il locale, ma io c’ho mangiato bene, i prezzi sono giusti loro sono gentili e ci ritornerò spesso! Consigliatissimo 🙂
…dopo il dolce? Ma quanto hai aspettato per l’antipasto della seconda cena o Simone ! 🙂 Ciao ! 🙂
Era fino al dolce escluso :p 🙂
Sono stato in pellegrinaggio all’abbazia del frate Cipolla , essendo Lucca sotto assedio Comics ho dirottato l’auto verso Pisa Centrum.
Ambienti informali perfettamente ben descritti, con problemi audio per conversare
Problemi che non ci hanno impedito discussioni da vecchietti al bar, piu’ che al ristorante, sulla natura e la bellezza soggettiva, delle tele appese alle pareti.
Avevo davanti anche la finestra sull’ omo nero ai fornelli , che spadellava energicamente 🙂
Ci sono sicuramente delle pecche di gioventù nel servizio (nel cesto del pane c’era un unico e solitario bocconcino di focaccia, sembrava caduto li per caso) ma anche in cucina.
Piu’ precisamente alla griglia, perchè cuocere in contemporanea, una grigliata con molteplici tipi di carne , non e’ facile e si rischia di avere parte di essa troppo asciutta e sbruciacchiata !
I primi non sono male, tagliolini neri con mazzancolle e le trofie al pesto di melanzana buoni, i ravioli, mi e’ stato riferito, nella norma, forse poco saporiti.
Tra i secondi piatti, la mia grigliata mista soffriva, come già detto, di cottura eccessiva e lo spada dei miei amici, in porzione fin troppo modesta, dice fosse mangiabile 🙂
Ho assaggiato le patate al chianti, ripensando a Simone, ed aspettandomi un contorno carico e molto saporito, senza rimanere deluso 🙂
Il vino rosso casalingo l’abbiam bevuto tranquillamente,1 lt , ne ho trovati di peggiori in giro.
Spesa di 30 euro con due portate a testa.
Cifra diciamo complessivamente adeguata,
anche se per il lancio sarei stato un po’ piu basso,
spero che almeno non salga in futuro 🙂
Andate in pace 🙂 saluti !
Per una questione di correttezza di informazione ci tengo a sottolineare che, come da recensione sopra, a mio parere il vino della casa poco bevibile era il bianco e non il rosso, sul quale mi sono invece espressa positivamente.
Vero, e’ sempre meglio precisare, ma avevo ben capito che non ti piaceva il bianco 🙂
Mangiando la carne ho bevuto il rosso e son andato sul sicuro 🙂
ciao !
Anche io ci sono stato questo week end (evidentemente ci eravamo dati tutti l’appuntamento li’…) ma la mia esperienza è stata parecchio negativa. Cibo e vino della casa abbastanza buoni (pero’ i secondi non eran niente di che) ma servizio davvero pessimo. In particolare, ci han fatti sedere e si son dimenticati completamente di noi: il tavolo accanto, che si era seduto dopo di noi, è stato servito abbondantemente prima e, dopo 25 minuti che nessuno ci considereva, ci siam dovuti alzare e richiamare la cameriera per poter ordinare e avere almeno da bere.
E cosi’ poi per tutta la serata: i camerieri ci ignoravano sistematicamente, non ci han portato il pane e abbiam dovuto di nuovi alzarci per chiederlo, idem piu’ tardi con l’olio. Tempi di attesa lunghissimi, i primi son arrivati dopo un’ora e mezzo che ci eravamo seduti.
Quando poi ci han portato i contorni si era fatto tardi ed alcuni erano terminati, e fin qui niente di troppo grave, ma pur non avendoceli portati li han lasciati segnati nel conto, con discreto imbestialimento nostro (cornuti e mazziati…).
Ed in tutto cio’ pareva che i camerieri non si rendessero minimamente conto della situazione, ci ignoravano ripetutamente, nessuna scusa, nessuno sconto (anzi, ci avevan segnato pure quello che non avevamo preso).
Per come è andata la cosa, prima che ciritorni dovrà passare un bel po’ di tempo…
E’ una delle cose più irritanti che possano capitare in un ristorante.
mi sembra una barzelletta……..
Senza difendere il servizio, vorrei solo dire due parole sullo sbaglio delle cose non prese e trovate poi sul conto. Può succedere che i camerieri abbiano scritto la comanda e poi si siano dimenticati di cancellare le cose non portate al tavolo e il padrone di locale di non sapere niente di questa cosa e ignaro di questo a metterlo sul conto. Nella confusione nella serata,può succedere anche il contrario,che il cameriere porta più roba richiestali durante la serata,tipo un contorno in più,una bottiglia di vino,acqua in più o altro e nella fretta di non scriverlo.In tutti e due casi è doveroso controllare sia da parte del titolare,che da parte dei cliente,se tutti voci nella comanda sono stati rispettati e se c’e se accorge di qualche sbaglio in buona fede,va sistemato in tempo,prima del pagamento o mentre si paga.Capita anche nel altri tipi di negozi o altre attività,figuriamoci in un ristorante,dove tutti vogliano mangiare veloce e essere serviti per primi(la fame è brutta bestia)e i camerieri possano andare nel tilt.Nel secondo caso raramente il cliente segnala la mancanza di una voce,anche se a me mi è capitato dei clienti onesti così,come anche quelli che una volta mancavano 10 antipasti di mare nel conto,ma è stata colpa nostra a non segnarli.Comunque,credo che sia doveroso scusarsi,se tale cosa accade da parte del ristoratori e anche se il servizio non è stato nella norma,pure ancora di più ci vogliano le scuse e non solo di parole,ma con il dovuto sconto o offerta di qualcosa.
Se i camerieri fanno quelle cose lì, vuol dire che non sono professionali. Bisogna licenziarli ed assumerne degli altri, più bravi. Oppure, se la cosa è dovuta al troppo lavoro, bisogna assumerne di più. Cosa diremmo di un chirurgo che sbagliasse i punti di sutura perché ha troppo da fare?
Si torna sempre lì: chi non sa fare un mestiere, non lo deve fare.
(Anche al di fuori della ristorazione, naturalmente).
Che abbiano sbagliato non ci piove, ma Silvestro ci sono ristoranti e ristoranti, certo che se sbagli in un posto dove prendi gli ordini a due tavoli sei disattento, ma io in passato ho lavorato in un ristorante piuttosto frequentato e ti assicuro che non è così banale.
1. Perchè spesso i clienti non ordinano in modo ordinato, partono dal primo, poi ci ripensano e chiedono l’antipasto e magari ti richiamano per rettificare;
2 se gli ordini sono presi con un terminalino è ancora più complesso perchè devi trovare il tempo per andare alla cassa è chiedere alla titolare di fare le modifiche
3 di solito questi errori si fanno di sabato sera quando c’è la ressa, la gente arriva tutta alla stessa ore (generalmente) e tutti vogliono essere serviti contemporaneamente
4 vero che spesso dipende dal fatto che il personale non è numericamente adeguato, ma assicurare una persona in più al giorno oggi non è poi così economico…
5 A fine pasto generalmente ero io a portare il conto al tavolo e ripetevo le portate al cliente in modo da poter verificare insieme, e dopo averlo fatto 5 anni ti assicuro che qualche errore ogni tanto è normale, ci se ne accorge e ci si scusa, a volte però non si ha tempo di portare il conto o il cliente si alza e va direttamente alla cassa e si possono creare più facilmente i disguidi.
Ovvio che i casi vanno valutati di volta in volta e il cliente è libero di non tornare se non ha apprezzato il trattamento ricevuto (i tempi sopra sono evidentemente eccessivamente dilatati), ma non facciamo di tutta l’erba un fascio…
Bravo robinson,non lo avrei spiegato di meglio,ci sarebbe da scrivere un poema su quanti casi diversi si possono verificare,ogni servizio è diverso dall altro.Poi quando ordinano di piu di quello che possano mangiare e poi rifiutano il secondo o il contorno,che fra tempo magari è gia in preparazione per essere cucinato.Anche in questo caso se il proprietario o il cameriere non sta attento ha cancelarlo,si puo verificare l’errore.Una volta è successo a me a una cena con una coppia di amici,ci avevano messo una bottiglia di vino dolce in piu di costo 16 euro,che abbiamo cambiato con un’altra e alla fine nel conto c’erano tutti e due.Ci siamo accorti nel parcheggio del ristorante,ma non siamo tornati indietro.
Oh boni, che se poi licenziano i camerieri mi tocca pure sentirmi in colpa!
Giusto per chiudere vorrei sottolineare che l’impressione (e si tratta di un’impressione personale) che ho avuto nel particolare episodio è stato che il tutto fosse dovuto ad una trascuratezza generale del servizio. Ovvero, di fronte ad un evidente sottodimensionamento del personale, non è corrisposto un tentativo di ovviare al problema: nessuna scusa, niente sconto, niente di offerto, niente ricontrollo del conto. L’errore puo’ capitare, soprattutto nella confusione, ma ci deve anche essere il tentativo di ovviare al problema.
Ieri sono andata al Ristoro di Frate Cipolla per una cena di guide turistiche di Pisa. Una settimana prima avevo prenotato inviando un e-mail all’indirizzo indicato da loro per le prenotazioni, spiegando che eravamo un gruppo di 15 massimo 18 persone, che avremmo cenato da loro domenica sera e che avrei chiamato per confermare il numero esatto di partecipanti (che comunque oscillava di 3 persone) ricevendo risposta “ok vi aspettiamo e ci sentiamo per la conferma sul numero esatto”.
La mattina chiamo per avvisare che saremmo stati solo 14 e il ragazzo con cui parlo mi risponde dicendo che non avendo ricevuto conferma non aveva fatto la spesa e che ci saremo dovuti adattare….. io educatamente mi scuso e dico ok, anche se rimango un pò perplessa perchè per quanto io abbia avvisato la mattina stessa, penso che nel dubbio la spesa avrebbero potuto farla per 18 persone e che se era cosi importante poteva mandarmi un e-mail e sollecitare la conferma delle 3 persone in piu o in meno…onestamente pensavo che un locale aperto da cosi poco non disdegnasse una cena con 15 persone (…guide di pisa).
Arriviamo e ci viene detto che dobbiamo scegliere antipasti misti e assaggi di primi o di secondi, insomma vassoi comuni e nessuno poteva ordinare quello che voleva… Alla fine per evitare i vassoi abbiamo scelto o un primo o un secondo e tutti un dolce, io ho preso la grigliata, decisamente troppo cotta, e un dolce “mantecato di ricotta” buono. Sui tavoli tre caraffe di vino bianco della casa e 3 bottiglie di rosso da 15 euro per un tot di 26 € a testa.
Per un locale aperto da poco, con poca esperienza, cameriere non professionali e qualche errore da principiante in cucina, ci saremmo aspettati un pò più di gentilezza. Gli altri partecipanti si sono altrattanto lamentati quindi credo che nessuno di noi ci ritornerà a breve.
…e ci viene detto che”dobbiamo scegliere….vassoi comuni…” Io quando mi arrivava delle tavolate numerose per la buona riuscita della cena..con i tempi giusti..”consigliavo i vassoi..”ma non li imponevo mai!!Il dubbio che mi rimane è stata un iniziativa del cameriere o “l’ordine” è arrivato dal responsabile sala o gestore?? cmq noto che dalla recensione..qualche problemuccio è venuto fuori.
l’ordine è arrivato dalla cucina, la cameriera ha solo riferito consigliando “assaggi di antipasti e assaggi di primi”…..
Noi dopo breve riflessione abbiamo chiesto se potevamo scegliere tra un primo o un secondo e lei ci ha risposto che avremmo aspettato un pò…anche se oltre a noi nel ristorante c’era solo un tavolo occupato..
Siamo stati a cena da Frate Cipolla tre volte in due mesi in varie formazioni: in due, sei e dodici persone. In queste serate abbiamo assaggiato diversi piatti in differenti combinazioni di portate, spendendo sempre intorno ai 30 eur a testa. Questo l’elenco dei piatti che mi ricordo (la maggior parte li ho assaggiati direttamente, alcuni me li hanno riferiti i commensali) in ordine decrescente di gradimento (per ogni tipo di portata, i piatti migliori li cito per primi..).
– Antipasti
Crostini e affettati
Impepata di cozze
Sformato di broccoli e pecorino
Gamberetti fritti in pasta Kadaif
Acciughe ripiene di ricotta
– Primi
Stringozzi al piccione
Trofie all’acciuga con pomodoro e nocciole
Tris di ravioli
Fusilli con pesto di melanzane e pistacchio
Linguine vongole e zucchine
– Secondi
Maialino arrosto in stile sardo
Polenta col cinghiale
Rosticciana formato gigante
Grigliata mista (salsiccia, quaglie, coniglio, arrosticini)
Trippa all’arancia
– Contorni
Patate alle nocciole
Verdure grigliate miste
– Dolci
Mantecato di ricotta con cioccolato
Sformato di cioccolato al vapore
Biscotti con crema chantilly
– Vini
Negroamaro Castello Monaci, buono (18 eur)
Rosso di Montepulciano Fattoria del Cerro, valido (17 eur)
Vino della casa: bianco bevibile ma non eccezionale, rosso più convincente.
Nel complesso le cene sono state soddisfacenti e abbiamo anche notato una certa crescita qualitativa dalla prima visita all’ultima, sia per le proposte che per l’esecuzione. Menzioni particolari meritano: gli stringozzi al piccione, con il sugo ben legato e saporito; il maialino arrosto, gustoso e con ottima alternanza morbido/croccante; la polenta col cinghiale, con giusto equilibrio tra il sapore deciso della carne e la speziatura della salsa.
La spesa media mi sembra molto conveniente in rapporto alla qualità dell’offerta: al prezzo di una cena in pizzeria ci si può concedere una cena a tre portate non banali. Al contenimento del conto contribuisce il fatto che non si pagano servizio né coperto, cosa che non guasta. Altro punto degno di nota è che il menu cambia quasi tutte le settimane e propone un giusto mix tra piatti di carne e di pesce (ma ci sono anche quelli vegetariani..), tradizione e innovazione, cucina pisana e non.
La carta dei vini è ancora un po’ ristretta, ma è in fase di ampliamento, e comunque per ogni fascia di prezzo da 15 a 35 eur propone almeno una bottiglia valida.
Il servizio a volte è un po’ in affanno, specialmente quando il locale è pieno, forse per l’inevitabile fase di rodaggio. Il personale di sala comunque mostra un certo impegno e con noi è sempre stato cortese.
Nel complesso per me sono tre ganasce e mezzo e ci ritorno.
Salve a tutti, prima recensione che scrivo su Ciritorno e ho voluto cominciare con qualcosa di positivo. Infatti sono stato già qualche volta al Ristoro di Frate Cipolla e non mi sono mai trovato male, l’unica pecca che ho trovato nel locale è la rumorosità quando è pieno (infatti se posso ci torno non di sabato). Per il resto, eccellente: l’ultima volta ho assaggiato un risotto alla pera, gorgonzola e profumo di rafano verso il quale sulle prime ero diffidente ma che alla fine era squisito, e poi dei fegatelli altrettanto buoni. Forse abbiamo avuto fortuna, ma non ho mai aspettato troppo (una volta un po’ di più, ma il locale era pieno ed eravamo arrivati verso le dieci e comunque una cosa giusta). La carta dei vini non è male, il Rosso di Montalcino dell’ultima volta era all’altezza del resto. C’è anche da dire che le porzioni sono abbondanti, a differenza di altri locali dove sono stato (non solo a Pisa), per cui secondo me i prezzi sono ragionevoli. In definitiva, se ho capito bene come funzionano le ganasce, secondo me Frate Cipolla se ne merita almeno quattro, e per quanto mi riguarda ci ritorno.
Finiti a cena da Frate Cipolla dopo una Pasquetta passata a zonzo nell’entroterra pisano…..per constatare dal vivo i giudizi di Ciritorno….
ma mi sa che siamo finiti nel locale, come dice Crozza ;-), di “DILUDENDO!” …..eravamo in due e abbiamo preso (AHIMè) nell’ordine:
1 antipasto: crostino con mousse di pollo al tartufo e terrina di maiale affumicato
1 picio al vino con pecorino
1 informata di scampi e gamberoni in gremolata
1 pesce spada con crosta di patate….
1 boccia di prosecco ca’ di pietra.
Descrizione: arriva il picio vedo il mio compagno soddisfatto, assaggio e confermo. picio buono, ben cotto, ben mantecato, sapore equilibrato q porzione soddisfacente.
arriva l’antipasto: “primo as:saggio di DILUDENDO” (W Crozza)
mousse di pollo con tartufo: un crostino solo con una cappa (da intendersi in senso letterale) di mousse ………al secondo boccone ero nauseata. davvero troppa la mousse (vsti i sapori poi!!!) rispetto al crostino….ma il meglio deve ancora arrivare…la terrina doi maiale…. non vi aspettate del maialino fumante perchè resterete DILUDENDo….piuttosto è arrivato una sorta di kite-cat di maiale MARMATO e sottolineo MARMATO rivestito da pancetta……IMMANGIABILE!comunque, per essere onesti devo dire che la ragazza di sala molto gentilmente non ci ha fatto pagare la portata visto il mancato gradimento del piatto…..molto onesti da questo punto di vista.
sui secondi:
gamberi e scampi: serviti con capperi in salsa di limone. ???????????????????????????????????????????????
non abbiamo sinceramnete capito l’accostamento dei sapori…
capperi all’aceto che stridevano fortissimamente con il limone. per euro 20 sinceramente mi aspettavo molto meglio
passiamo al secondo premio di “DILUDENDO”: il pesce spada: secco, insapore ma quel che è peggio ricoperto da una vera e letterale CROSTA di patate alla julienne (spero si dica così) FRITTE ,….. se avessero messo le patatine s, carlo era meglio….le patate erano bruciate appiccicate (forse ripassate al microonde??) a formare una crosta non commestibile e immasticabile dalla durezza…..il tutto accompaganato da marasma informe di insalitina non condita……bohhhhh?
il tutto risultava per niente legato e mooooooolto asciuttto.
che peccato!!!! perchè il servizio è buono, il locale è oggettivamente bello. non so se siamo stati sfortunati noi, mi viene DA PENSARE che la carne sia forse il loro piatto forte……
spesa complessiva 67 euro in cui non è statoincluso il mio antipasto…. spero che molti di voi ci possano smentire invogliandoci a tornare, magari non in periodo festivo, e apoter rivalutare positivamente il locale….
che dire per questi soldi mi son pentita di non essermi fermata a NIbbiaia…,….
Troviamo per caso questo ristorante.
Unico aperto, dopo averne trovati almeno 7 CHIUSI.
La domenica a pranzo a Pisa puoi pure morire.
Siamo entrati, e….
superservizio con cameriera competente e garbata (raro a Pisa),
cucina a vista col cuoco che è venuto a chiederci il nostro parere sulla sua cucina.
Locale giovane gestito con eleganza e intelligenza.
Cucina non oleosa, abbiamo mangiato delle cozze cotte nel sugo di mare.
Sono stata sabato sera a cena da Fratecipolla. Mi sono trovata molto bene 🙂 eravamo in coppia con due amici. Il locale era pieno, e pecca forse un po’ dal punto di vista dell’acustica (purtroppo le stanze, ricavate con un bell’intervento di restauro all’interno di una vecchia stalla, non sono adatte all’acustica da ristorante).
Siamo arrivati sul presto, e abbiamo presto:
– un antipasto toscano a base di salame, prosciutto, vari formaggi e crostini. Scusate la vaghezza, ma non l’ho ordinato io, posso solo dire che era molto abbondante e alla mia amica è piaciuto.
– tagliolini cacioricotta e pepe (miei) buoni, forse mancavano un po’ di sapidità però.
– pici al ragù di cinta senese BUONISSIMISSIMI (2 porzioni, io ho assaggiato da quella del mio ragazzo)
Per proseguire:
– un picio al ragù (la mia amica aveva preso l’antipasto invece del primo)
– un baccalà fritto su crema di ceci, con paté di olive nere e dadolata di pomodorini a parte, ottimo.
– due stracotti al barolo, molto buoni anche questi.
– per contorno due porzioni di verdure saltate piccanti.
– per dessert due tortini al cioccolato fondente (un classico, lo so. ma ne avevamo voglia) da dividerci in 4.
Una bottiglia di Sagrantino di Montefalco
Spesa 68 a coppia. Non economico, diciamo nella media.
Diciamo anche che ci ritorno, e che confermo le tre ganasce 🙂
bene ! visto il panorama pisano ( centro citta’) sempre piuttosto grigio in fatto di cucina, quando un locale funziona mi fa piacere 🙂