Anche questo si trova a Portoferraio in Piazza della Repubblica, proprio accanto al “Pescatore”, già recensito.
Solo che questo è mooolto più strano.
Di fuori c’è un’ampia tettoia, che useranno d’estate. L’interno…
… è una sala non tanto grande, con il soffitto di travi a vista, ahimè pitturate. Già, la pittura… devono avere un rapporto un po’ conflittuale con la pittura. Le pareti infatti sono ad intonaco ruvido, dipinte a macchie bianche e blu, che probabilmente vorrebbero rappresentare il mare, su cui un imbianchino pazzo si è sbizzarrito a tirare pennellate blu a forma di “V” che (forse) vorrebbero rappresentare dei gabbiani… (Lo so che i gabbiani sono bianchi, ma che posso farci?)
Tavoli e sedie completamente scompagnati, diciamo pure che non ce n’erano due uguali. Tutti appartenevano comunque allo stile “fòrmica anni ’60”. Scompagnate anche le posate, con i coltelli col manico di plastica.
La cosa più curiosa però è che sul soffitto siano attaccati in quantità industriale dei pallini bianchi, e non si capisce bene se sono palline di mollica tirate dai commensali nel corso dei secoli, oppure un resto di decorazione natalizia…
Il locale è gestito da due anziani coniugi (Nedo e la su’ moglie), che fanno sia servizio che cucina.
Noi eravamo (èrimo) in due, e in tutto cinque clienti.
“C’ho i totani, ‘ome vve li fo? fritti? No, no, mi tocca ammattì… Ve li fo all’erbana”.
(…)
“Di primo c’ho un sugo ar pesce, ma ‘un lo so ccosa c’è ddentro, perché ll’ha ffatto la mi’ moglie… Via via, vi fo qquello”
Insomma, abbiamo mangiato gli spaghetti col sugo della su’ moglie, piccantini, con qualche cozza, e forse polpa di pesce, che non erano (èrino) cattivi, ma di condimento ce n’era poco.
I totani “all’erbana” erano buoni, e la su’ moglie mi ha passato la ricetta, che ora è su Ciricette. Io di contorno un’insalata di lattuga e pomodori, che erano sorprendentemente buoni, probabilmente coltivati nell’orto da Nedo stesso; il mio amico patate fritte.
Da bere sfuso bianco della casa, migliore di quello che comunemente si trova in giro. Un caffè corretto.
Il tutto al costo di € 20 cadauno
Come avrete capito, il pezzo più singolare è il proprietario.
Il locale è davvero TROPPO caratteristico, e lo si deve sconsigliare a chi è molto formale. Abbiamo mangiato discretamente, e speso il giusto. Sarebbero state sicuramente tre ganasce, se gli spaghetti fossero stati più conditi; così direi “Tre ganasce meno”e sì, ciritorno, perché voglio approfondire l’analisi.
Ristorante “Da Nedo” Piazza della Repubblica 27 Portoferraio (LI).