Sabato sono andato con amici al ristorante India in via Roma n. 52 (05048513). Il ristorante era stato già recensito col nome Masala, ma visto che ha cambiato gestione e che sono passati anni, penso che non faccia male riparlarne.
Prenoto per le 20 ma mi chiedono se gentilmente posso arrivare un quarto d’ora prima. Ho capito: fanno i turni. Mi adeguo.
Il locale è carino e arredato in stile indiano, la cucina è a vista, il personale gentile e il bagno pulito. Ottimo inizio.
Ordiniamo degli antipasti misti vegetariani (quattro pezzi dal sapore curioso, non male) e delle alette di pollo (ottime).
Continuiamo con pollo tandoori (modello base, abbastanza piccante, molto buono), kebab di agnello (tutto l’agnello è surgelato, ottimo), agnello in salsa di yogurt servito con riso basmati (molto buono) e una crema di melanzane (discreta).
Per accompagnare i piatti abbiamo preso un tris di assaggi di pane tipico (modello base, con cipolla e piccante, buono l’ultimo).
Per dolce io ho mangiato delle mattonelline di cocco (buone ma come merendina a metà mattina), kir (latte con dentro non ricordo cosa, strano ma non male) e il budino di mango (mi hanno detto che era buono).
Abbiamo pasteggiato ad acqua e il dolce lo abbiamo accompagnato con il the aromatizzato con spezie e latte (mai più, è come bere il caffellatte a fine pasto).
Conto: circa 70 euro.
Altri piatti disponibili sono le zuppe, una buona varietà di carne tandoori e al curry, alcuni piatti con gamberoni (o forse gamberi, comunque surgelati), kebab ed altro che non ricordo. Hanno vini italiani e birre indiane. I piatti piccanti sono contrassegnati sul menu da un peperoncino; noi non ne abbiamo presi ma abbiamo sentito comunque abbastanza piccantezza.
Gli apetti negativi sono che il locale è stipato di clienti e quindi parecchio rumoroso e il fatto di mangiare a turni che mi infastidisce sempre molto.
Complessivamente è stata una serata molto buona e per questo ci ritornerò, però non di sabato.
Propongo tre ganasce.
Elephant Bistrot – Livorno.
All’inizio dell’Estate, mi son trovato in piazza Mazzini, ad una sorta di fiera in cui, stranamente, non c’era niente da mangiare. Ho