Sono riuscito a portare la Signora Ganascessa Moglie, che disdegna qualsivoglia crudo, al ristorante giapponese Ijy, promettendole piatti cotti per benino.
Il locale è sul lungarno Galilei, è piuttosto elegante. Un gran bancone dove viene preparato il sushi domina l’ingresso. Tavoli e apparecchiature sono piacevoli. Di serie solo bacchette, le posate vanno chieste; preferisco così al contrario.
Il menu è molto esteso e comprende molti tipi di sushi, ravioli, ramen e altri tipi di spaghetti, riso e tempura. Presenti anche piatti fusion con burrata, tartufo e altri ingredienti occidentali decisamente interessanti.
Esiste anche una carta dei vini che però non ho guardato.
La SGM ha preso un piatto di spaghetti saltati con verdure, (Kaizen yaki ramen) gamberi e vongole molto buoni, era soddisfatta. Porzione generosa.
Io ho preso un mix di maki di vari pesci: 6 rotolini buoni, quindi i ravioli piastrati al maiale (Niku gyoza), veramente molto buoni, accompagnati da una salsa di soia aromatizzata, infine una tempura di gamberoni (ma veramente -oni) e verdura eccellente, perfettamente croccante e asciutta, impanata col panko per una sgranocchiabilità memorabile.
Abbiamo visto passare presentazioni di ghiaccio per il sashimi notevoli.
Da bere acqua e due bicchieri di prosecco gradevole.
Servizio svelto e preciso.
In totale abbiamo speso 48 euro per una cena divertente e di alta qualità.
Ciritorno? Certo che sì. Per ora assegno tre ganasce e mezzo (quasi quattro) con grosse prospettive di crescita.
Ijy Japanese Restaurant – Lungarno Galilei 26 Pisa
2 risposte
Visitato sabato a pranzo. Confermo quanto scritto. Anche noi (eravamo in tre) abbiamo preso una tempura di gamberoni e verdure (ottima e croccante), gli spaghetti presi da Ganascia e spaghetti di grano saraceno e pesce. Poi ravioli di maiale, un cono di alghe con fiore fritto di zucchina e salmone e zuppa agropiccante di mare. Tutto molto molto buono. Purtroppo (o per fortuna, dipende) le porzioni sono abbondanti e finire tutto è stato parecchio impegnativo. L’unico difetto riscontrato è che hanno portato praticamente tutto insieme. Non so se fanno sempre così o perchè eravamo gli unici avventori e alle 14.30 avevano voglia di chiudere, ma abbiamo mangiato con l’imbuto per non far freddare tutto quel ben di Dio. Confermo comunque le ganasce assegnate.
Ci sono stata martedì sera a cena, era sulla mia lista dei posti da visitare da tempo. In due abbiamo assaggiato spaghetti saltati con verdure, vongole e cozze, la tempura di gamberoni e verdure e sei pezzi di nigiri (classici: salmone, tonno e gamberi). Il servizio è lento ed arrivato tutto in un ordine un po’ strano: prima gli spaghetti, poi la tempura e infine il sushi. Avrei preferito il sushi all’inizio. Detto questo, da frequentatrice appassionata delle cucine asiatiche e anche da cuoca sperimentale di ricette esotiche, i miei commenti sono i seguenti: buoni gli spaghetti, forse un po’ scotti, ma di facile realizzazione a casa con ingredienti di buona qualità e un wok (scusate, io quando valuto un ristorante ci metto anche questa variabile), la tempura era fatta bene ma l’olio di frittura andava cambiato (e la tempura a casa non è facile da fare, quindi abbozzo un sette). Il sushi invece era ottimo e ci tornerei solo per quello e per assaggiare i sushi più sperimentali che hanno nel menù. Anche se mi è rimasta la curiosità per i ravioli. Da bere una bottiglia di falanghina onesta a 12 euro.