Trovandomi in val d’Egola, all’ora di pranzo mi incammino verso Corazzano, per mangiare alla “Taverna dell’Ozio”: niente da fare. Di Venerdì a pranzo , tutto prenotato (accidenti!).
Non avendo voglia di entrare in San Miniato, per raggiungere “Canapone”, mi fermo in questo locale sulla strada. Il locale non si presenta male: bar, ristorante, e forse anche albergo. Solo quando entro nella sala, mi rendo conto che si tratta del tipico locale per camionisti/lavoratori, una tipologia che detesto cordialmente. Bah, ormai ci siamo…
Mi fa ben sperare un caminetto acceso nel mezzo della sala, ma è stata una speranza e basta.
Innanzi tutto, c’è stato l’episodio dell’acqua: la signora che serve ai tavoli mi porta una bottiglietta gassata a temperatura ambiente. Le chiedo se ne ha di più fresca, e lei mi fa, quasi scusandosi: “ce l’ho di frigorifero…” Bene di frigorifero! Forse che da quelle parti non bevono acqua di frigorifero? (L’acqua in un locale deve sempre essere fredda, quasi gelida. Sarà il cliente, caso mai, a chiederla a temperatura ambiente).
Do poi un’occhiata al menù: triste, è dir poco. Pasta pomodoro/ragù/arrabbiata/cacio e pepe, scaloppine, salsicce, e via così, nella migliore tradizione di una “cucina da casalinga annoiata”. C’è però scritto “salsicce ALLA BRACE”. Ora, visto che in sala un camino c’era, non fosse mai che in cucina avessero la brace davvero?
Insomma, prendo come primo le penne cacio e pepe: orrore, sono fatte con il parmigiano! Per secondo ‘ste famose salsicce, che però la brace l’hanno vista solo col binocolo. Per contorno, carciofi fritti. Ce ne vuole, per fare cattivi dei carciofi fritti. Questi erano duri e insipidi.
Dessert: latte cotto, perché la panna cotta è un concetto diverso. Questa era fatta certamente con il latte e la polvere chimica pre-confezionata.
Da bere, un quartino di un esecrabile vino rosso, che non sono riusciti a finire neppure i rumeni del tavolo accanto. Meno male che almeno l’acqua (di frigorifero) era bevibile…
Ho speso poco (€ 15), ma il godimento è stato altrettanto poco.
Si tratta del tipico locale che campa di rendita sulla posizione, lungo una strada abbastanza frequentata, cucinando con scarso entusiasmo per una clientela che si accontenta facilmente.
UNA ganascia e MEZZA.
Ciritorno? Mah, piuttosto che mangiare un mozzo…
Ristorante Genovini Via Balconevisi 10
S. Miniato (PI) Tel. 0571 460116
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