Mi sono concesso un fine settimana a Rapallo, dove non ero mai stato prima d’ora (la Liguria la frequento poco). Bella cittadina, con un’aria da stazione balneare Belle Époque, di quelle dove andavano a svernare le dame austroungariche, per intenderci.
E’ stata naturalmente l’occasione per provare la cucina ligure. Sono andato quindi a pranzo in questa che è un po’ la trattoria “storica” di Rapallo.
Ö Bansin, credo che voglia dire “La Bilancia”.
Tanto per aprire una digressione linguistica, non capivo assolutamente niente di quel che diceva la gente per strada, ad eccezione di una coppia di turisti francesi…
Comunque:
Per antipasto, panissa, cioè una polentina di farina di ceci (ceixai), tagliata a pezzi e fritta.
Per primo, pansoti al sugo di noci.
Per secondo, cima (a’ cimma) alla genovese.
Per dessert: crostata di prugne.
Il tutto accompagnato da acqua gassata in loco e da un quartino di un dimenticabile vino bianco della casa.
Per tutto ciò, una trentina di euro.
Direi tre dignitose ganasce.
Via Venezia 105, 16035, Rapallo.