Dopo aver letto un romanzo di Malvaldi il cui protagonista è Leonardo, mi son reso conto di non essere mai stato a Vinci a vederne casa e museo, nonostante sia a due passi.
Quindi ho coinvolto due amiche, e siamo andati.
Il museo non è niente di che, la casa è più suggestiva. Modesta, certo (3 stanze) ma, per gli standard dell’epoca, non doveva essere male.
All’ora di pranzo siamo naturalmente andati alla cieca, non avendo indicazioni di nessun tipo.
Abbiamo scelto il locale più vicino al museo, “la Torretta”, anche perché faceva un’afa non indifferente.
Ebbene, non siamo cascati male. Il locale è piacevole, un’ampia sala affacciata sulla vallata (panorama leonardesco…), tavoli apparecchiati bene. In fondo, un girarrosto col fuoco acceso.
Abbiamo mangiato tutti le stesse cose: inizio con ravioli ricotta e spinaci “alla crema”, cioè besciamella e zafferano, con anche un po’ di ragù. Erano buoni, ma sarebbero stati migliori con ragù e basta (naturalmente bastava ordinarli).
Per secondo, bistecca di maiale alla brace (vera), ottima. Contorno di fagioli lessi, buonissimi.
Un desseert che non ricordo. Da bere, un vino rosso sfuso della zona, non male.
Non ricordo neppure quanto abbiamo pagato, ma direi qualcosa di ragionevole.
Il menù prevedeva esclusivamente toscanità, e forse rende meglio d’inverno (cinghiale, pappardelle…).
Ciritorno? Certo che sì, capitando laggiù.
TRE ganasce piene.
Via della Torre 19
50059 Vinci (FI) tel. 057156100
Elephant Bistrot – Livorno.
All’inizio dell’Estate, mi son trovato in piazza Mazzini, ad una sorta di fiera in cui, stranamente, non c’era niente da mangiare. Ho