Ristorante storico, da tempo volevo provarlo, forse avevo troppe aspettative, mi è rimasto in bocca il sapore di una mezza delusione…
Arriviamo di sabato alle 20, 30 senza prenotazione, il locale è abbastanza pieno ma ci fanno accomodare in un paio di minuti ad un tavolo nella sala di fronte all’entrata, alle ns. spalle una parete di bottiglie di vino rosso dai nomi interessanti, mise en place, piatti e tovaglia bianchi, tre forchette e due coltelli, calice da vino in cristallo e bicchiere da acqua basso, un vasetto con dei tristi rametti bianchi e rossi (il cameriere lo toglierà a più riprese dal tavolo appoggiandolo sullo scaffale dei vini in lotta con un’altra cameriera che solerte lo riporta sul tavolo) un vasetto di vetro rosso con un mozzicone di candela ci accompagnerà per tutta la cena, spento, come per tutti gli altri tavoli.
Arriva subito il cestino del pane, bianco a fette e un piattino con della schiacciatina calda, un flute di prosecco e una mousse di pesce decisamente saporita, nel frattempo vado a lavarmi le mani, al ritorno scopro che la solerte cameriera mi ha portato via il prosecco intatto, acc! Non sapevo che dovevo berlo subito! Poco male visto che Maritozzo dice non era gran che, decido di lasciar perdere. Arriva subito il vino ordinato, un vermentino di Bolgheri niente male e la prima serie di antipasti: un piatto con tre assaggi portati senza presentazione, code sgusciate di scampi (?) con salsina in bianco (?), carpaccio di ombrina al vino (ho chiesto al cameriere) e seppiolina in salsa di pomodorini, molto buoni, pesce decisamente fresco. Seguono farro e fagioli con filetto di sogliola, panzanella con calamaretti spillo appena scottati (il piatto migliore) e gnocchetti sardi con pesto e gamberi sgusciati, buona la doppia sequenza di molluschi-crostacei-pesce di lisca ma la seconda serie di antipasti mi parevano più tre assaggi di primi piatti, comunque sempre di buona qualità.
Come primi ordiniamo ravioli di pesce con gamberi e tartufo, delicatissimi, ripieno insipido ma la generosa grattata di tartufo e i gamberi cicciotti riescono a compensare. Maritozzo invece sceglie le orecchiette con vongole e zucchine, decisamente più saporito, con sugo in rosso.
Come secondo decidiamo di prendere una frittura in due, ci viene portata una generosa porzione che oltre ai soliti gamberi e calamari è arricchita da qualche pesciolino di paranza, il tutto fritto in modo leggero e asciutto. Diamo un’occhiata alla carta dei dolci ma niente ci colpisce particolarmente cosi passiamo al caffè che ci viene servito senza un biscottino o un cioccolatino ad accompagnarlo, sigh! Sarò noiosa ma in locali di questo tipo con il caffè si porta sempre qualcosa.
Passiamo al conto:
- coperto-aperitivo 4.00e. a ciocca (acc! l’ho pure pagato! )
- antipasto 22.00e. a testa
- ravioli 20.00e.
- orecchiette 16.00e.
- frittura 22.00e.
- caffè 2.ooe.
- minerale 3.00e.
- vino 20.00e.
- un amaro offerto
- totale 137.00
Che dire, le materie prime sono ottime, il servizio corretto e veloce, alcune disattenzioni e mancanze andrebbero corrette, la cucina manca di innovazione, tutti gli antipasti che ci sono stati serviti sono cucinati in modo da prepararli in anticipo e impiattarli all’ultimo, il pesce se pur fresco non si discosta dai soliti classici, mi aspettavo qualcosa di più visto che Da Clara, sorella del titolare, ho trovato decisamente più cura e attenzioni per il cliente con un rapporto qualità-prezzo migliore. Sarebbe un locale da 5 ganasce ma la mia esperienza non mi convince, serata storta? Personalmente fatico a dargliene quattro ma non oso scendere a tre…l’ultima volta per poco non mi linciano 🙂 … vedi rece su Martinatica, facciamo quattro meno e aspetto commenti chiarificatori da altri ciritornini!
ristorante La Barca
viale Italico 3 Forte dei Marmi
t.0584 89323
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2 risposte
premetto che non sono mai stato alla BARCA mentre sono andato più volte con piena soddisfazione DA CLARA (ch’o anche sposato:-) )
Dalla descrizione della vostra esperienza, tua e di Maritozzo, mi sembra che il locale in questione meriti come giudizio poco più di tre ganasce .
Quelli che descrivi sono piatti trazionali, con pochi slanci innovativi, gli antipasti elencati sono tipici degli storici buffet-antipasto di moda negli anni 70/80 .
Come prezzo direi che siamo allineati al posto , oramai condizionato dalla presenza dei Russi, anzi direi che vi poteva andare anche peggio 🙂 .
In effetti sembra un po’ una delusione e per cifre medio-altre preferire uscire dal ristorante con un bel sorriso…