Ristorante – Pizzeria L’Antica Taverna
Via Sarti, 18 Volterra (PI)
www.anticatavernavolterra.it
In uno dei due giorni di minivacanza a Volterra, io e Marito abbiamo deciso di pranzare in centro. Le stradine di Volterra, all’ora di pranzo, emanano un gran profumo di pizza (al taglio) ed in me il richiamo è scattato subito: pizza! Ma… Poiché Marito non mangia pizza, abbiamo cercato una pizzeria-ristorante che potesse soddisfare i desideri alimentari di entrambi. Volevamo un posto senza troppe pretese, “normale”, diciamo, ed abbiamo trovato l’Antica Taverna.
“Normale” si è rivelato un po’ troppo per quel che ci hanno portato! Ecco perché.
Appena arrivati una signora ed un cameriere ci hanno indicato un tavolo fuori dove sederci. “Fuori” significa su un palchetto con il tetto, sulla strada (dovrebbero chiamarsi dehors, queste strutture per esterni, se non sbaglio). Ci hanno poi portato il menu, che presentava, oltre alle pizze, degli antipasti, dei primi e dei secondi di una banalità esemplare.
Questo non ci ha scoraggiati! Anzi. A volte chi offre un menu semplice riesce a fare cose essenziali ma piacevoli.
Senza esitare ho ordinato una margherita e una fanta. Marito un roast-beef con spinaci ed un bicchiere di vino.
Ci hanno portato subito da bere. Il vino al bicchiere non era un granché.
Dopo circa 40 minuti (o tre quarti d’ora, ma poco importa) sono arrivati la pizza e il roast-beef con gli spinaci. Ora. Non mi lamento per l’attesa piuttosto lunga e senza spiegazione (non c’era un pieno da far paura!), perché capita che ci siano dei ritardi in un ristorante e cerco di rispettare il lavoro degli altri quando mi servono. Ma durante questo arco di tempo siamo stati praticamente da soli su questo palchetto, con la signora che ci aveva accolti in piedi a pochi metri da noi ferma lì, tipo soldato, e questo ci ha un po’ imbarazzati… Ad un certo punto un signore (che sembrava essere il proprietario del locale, ma non ne sono affatto sicura) è arrivato con un piatto di carne in mano, si è seduto al tavolo vicino al nostro, ha iniziato a mangiare, e contemporaneamente ha cominciato a dare disposizioni al personale riguardo ad altri tavoli di persone che conosceva. Questo non ci ha certamente spazientito, ma – come dire? – in un centro storico, a pranzo, in un posto dove dovrebbe esserci tranquillità e pace durante l’attesa per chi si siede in un ristorante, vedere tutto questo armestìo di gente che parlava, andava e mangiucchiava non ci ha esattamente entusiasmati.
Ma veniamo alle portate.
La mia pizza era poco cotta e un po’ insapore, anche se sottile – cosa che apprezzo. Il roast-beef era molto spesso, un po’ durino e per niente al sangue. Gli spinaci – all’agro – troppo agri. Ridendo e sdrammatizzando abbiamo consumato il nostro pranzo velocemente e siamo fuggiti, dopo aver pagato la cifra di 27 Euro totali.
Voto: mi dispiace. Una ganascia e mezzo.
Non ci ritorniamo.
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Una risposta
Ci sono stato con degli amici per pranzo. Abbiamo atteso 30 minuti per poter ordinare e 50 minuti per gli antipasti. Per antipasto toscano ci hanno portato un vassoio di affettati ed un (uno!!) crostino alla bietola. Dopo un ulteriore attesa e vedendo che i nostri vicini di tavolo se ne andavano spazientiti dall’attesa e dalla dimensione ridicola delle portate, abbiamo deciso di pagare quello che ci avevano portato e andare via.
Riassumendo: due ore nel ristorante per mangiare un crostino e una fetta di prosciutto, nessuno si è scusato e che ci hanno fatto pagare per intero.
Direi che una ganascia e mezzo è anche troppo generoso come voto.