E’ un posto strano. Premetto che a Portoferraio d’inverno i posti dove mangiare non sono molti, e trovandomici per motivi di servizio, mi devo arrangiare con quel che c’è. In questo è la seconda volta che ci vado. E’ un posto strano, dicevo: si scendono alcuni scalini e si entra in una sala non grandissima, con pochi tavoli apparecchiati dignitosamente: tovaglie, coprimacchia, bicchieri a stelo. Alle pareti molti scaffali con bottiglie di ogni tipo, perché è (o era?) anche enoteca. Sulla sinistra un bancone in muratura tipo bar, solo che dietro non ci sono scaffali con le bottiglie come nei bar, ma una cappa aspirante e qualche fornello, una friggitrice, forse una griglia, e stop. Non esiste altra cucina.
Il gestore è un signore di una certa età, molto abbronzato, corporatura imponente, con mani come pale di remo, e l’aspetto generale di un padrone di peschereccio. Se l’intento era quello di adeguare aspetto e nome del locale, direi che ci siamo.
L’aria generale è, come dire, di “smobilitazione”. Sembra quasi che sia aperto solo per passare un po’ la serata, guardando il televisore, e magari facendo una partita a carte con un amico, che ad una certa ora arriva, e funge da cameriere, se serve. Può darsi che questa sia la versione “invernale”, e che d’estate sia diverso. Indagherò.
Veniamo a quel che si è mangiato. Eravamo gli unici due clienti, ed abbiamo preso le stesse cose:
Una vassoiata di spaghetti ai frutti di mare (cozze e vongole, in bianco) e una frittura di totani e gamberi. Il tutto era sicurissimamente congelato, perché non ha fatto altro che prenderli da un grosso frigo che si trova davanti al bancone. Poi ha messo l’acqua a bollire sul fornello dietro al banco, ed ha acceso la friggitrice, tutto davanti ai nostri occhi.
Eppure era tutto buono. Gli spaghetti cotti bene e ben conditi. Sul fritto non c’era niente da dire, morbido il giusto, non oleoso, e con gamberi abbondanti e di discrete dimensioni.
Le porzioni decisamente generose. Bevendo un calice di vino ciascuno(di bottiglia, stappata sul momento) e una minerale, abbiamo speso 26 € a testa, con regolare fattura.
Della volta precedente ricordo poco, ma mi pare spaghetti allo scoglio e ancora fritto di mare.
Cosa dirne? Siamo stati bene, sia la prima volta che la seconda (la seconda non ci sarebbe stata, altrimenti), e l’ambiente è un po’ così. Dopo cena il mio amico si è trattenuto anche un altro po’ per vedere la partita. Sembra proprio un’osteria vecchia maniera, dove rintanarsi quando fuori lo scirocco impazza nel canale di Piombino, e le barche nel vecchio porto ballano la tarantella.
Tre ganasce non gliele possiamo negare. Certo che ciritorno.
Il Pescatore Piazza della Repubblica, 24 – 57037 Portoferraio 05651840162
2 risposte
Che recensione avvincente sembra un romanzo 🙂 hai reso talmente bene l atmosfera che sarei curioso di andarci 🙂 ciao !
Ci sono tornato il 19 /1/15:
Spaghetti allo scoglio (rossi), ben conditi con cozze, vongole, gamberi e calamari, poi frittura di calamari e gamberi, che in tre non siamo riusciti a finire. Una bottiglia di un buon vino bianco dei Frescobaldi, due tiramisù ed un limoncello. Trenta euro a testa.
Tre ganasce ampiamente confermate (Questa volta cucinava una signora).