Domenica nelle campagne chiantigiane, per una spedizione semi-culturale. (La Domenica a Panzano è giorno di mercato, e c’è un banco che vende formaggi assolutamente strepitosi).
All’ora di pranzo, visto che i ristoranti locali (Cecchini compreso) erano tutti al completo, ci siamo trasferiti a Greve, in questo invitante locale sotto i portici della piazza del paese.
Causa COVID, abbiamo mangiato all’aperto, ma il locale è piacevole anche al chiuso, con la cucina in piena vista.
Io ho preso un risotto con asparagi e tartufo, molto buono. Le mie commensali ravioli al ragù, dice ottimi.
Per secondo, io bistecca di cinghiale, non alla griglia, ma brasata in qualche modo, buonissima, con patate fritte.
Maria Luisa pollo alla griglia, dice squisito, e Franca semplicemente fagioli all’olio.
Per dessert, io e Franca panna cotta ai frutti di bosco. Maria Luisa non lo ricordo, forse niente, limitandosi ad un caffè.
Vino. Ecco, questo è stato veramente il punto di forza. Dovevamo viaggiare, e quindi ci siamo limitati ad un bicchiere a testa di quello della casa: un Chianti strepitoso, con il profumo di viola-mammola come capita di sentire di rado. Purtroppo non ho visto l’etichetta.
Non so quanto si sia speso, perché me lo hanno offerto.
Ganasce: Quattro, meritate. Ciritorno? Certo che sì.
Piazza Giacomo Matteotti, 80, 50022 Greve in Chianti FI